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Estratto del documento

INTEGRAZIONE DELLE INDAGINI E INTEGRAZIONE PROBATORIA.

Sappiamo che l’u.p. deve concludersi con la sentenza di non luogo a procedere

o con il decreto che dispone il giudizio. potrebbe accadere che dopo la

discussione delle parti e prima della sua chiusura, il giudice non sia in grado di

decidere allo stato degli atti ( e cioè in base a quanto contenuto nel fascicolo

del p.m.) [ Vedremo che nel processo quando c’è un dubbio da parte del giudice, quest’ultimo va

sempre a favore dell’imputato, all’esito del giudizio si deve dare la possibilità di fare qualunque cosa pur

di accertare il fatto. Se tutto quello che hai potuto fare l’hai fatto e hai il dubbio, il giudice deve

assolvere. (questa è la grande regola di civiltà) Siccome nell’udienza preliminare non stiamo decidendo

se deve essere condannato o meno, ma stiamo decidendo se deve essere o no instaurato un

processo, l’eventuale dubbio del giudice, il legislatore ha cercato di farglielo sciogliere nell’udienza

preliminare e, ha previsto due diciamo epiloghi cd interlocutori che sono il 421 bis e il 422.].

il giudice può acquisire altre fonti di prova con le seguenti modalità :

- 421 BIS : ORDINANZA PER L’INTEGRAZIONE DELLE INDAGINI.

nel caso in cui le indagini preliminari risultino incomplete ( es. non è stata

sentita la persona offesa), il giudice indica al P.M. l’attività integrativa di

indagine da svolgere dando un termine per il loro espletamento e

fissando la data della nuova udienza preliminare. di tale provvedimento

viene dato avviso anche alla procura generale presso la corte di appello

che può esercitare la facoltà di avocazione di tali ulteriori indagini; ciò in

quanto nel suo provvedimento il gup, sebbene implicitamente, evidenzia

una carenza nelle investigazioni del p.m.

Dovendo il giudice fissare in anticipo la data della nuova udienza

preliminare, è esclusa ogni possibile regressione del procedimento alla

fase precedente l'esercizio dell'azione penale.

- 422 cpp : ATTIVITA’ DI INTEGRAZIONE PROBATORIA DEL GIUDICE

Quando non provvede a norma del comma 4 dell'articolo 421 , ovvero a

norma dell'articolo 421bis , il giudice puó disporre, anche d'ufficio,

l'assunzione delle prove delle quali appare evidente la decisività ai fini

della sentenza di non luogo a procedere

( il giudice all’esito della discussione è molto convinto del fatto che

l’accusa sia infondata: vuole esserne certo e richiede un pizzico di

accertamento in più). se ritiene che es. l’escussione di un testimone, di

un consulente tecnico, l’interrogatorio di un imputato di reato connesso o

collegato, l’espletamento di una perizia, siano decisivi per l’eventuale

sentenza di non luogo a procedere, può ordinare tale attività di

integrazione probatoria.

le fonti di prova che è possibile raccogliere sono TASSATIVAMENTE

INDICATE DAL LEGISLATORE.

dopo l’acquisizione delle nuove fonti di prova, le parti devono rassegnare

nuovamente le loro conclusioni e il giudice decide. I due esiti interlocutori

perché vanno ricordati perché all’esito del 422 e all’esito del 421 bis, l’udienza

preliminare inizia nuovamente dal 421 cioè dalla discussione, quindi una volta

che si sono compiute queste due fasi interlocutorie, l’udienza preliminare

riprende con la discussione

DIFFERENZE : lo strumento del 421 bis presuppone una carenza investigativa

del p.m., quello del 422 ne prescinde e può trovare la sua origine in

un’esigenza probatoria ; nel primo caso le ulteriori indagini sono svolte dal p.m.

fuori udienza e senza contradditorio, nel secondo caso l’integrazione probatoria

è svolta in udienza sotto la direzione del giudice e in contradditorio; ultima

differenza: l’integrazione probatoria è finalizzata SOLO all’eventuale

proscioglimento dell’imputato.

423 cpp : MODIFICA DELL’IMPUTAZIONE.

può capitare che nel corso dell’udienza preliminare, sia necessario un

aggiustamento dell’accusa: il pm dalla lettura degli atti o dopo l’interrogatorio

dell’imputato, si accorge che la rapina per cui si sta procedendo è aggravata in

quanto commessa con un arma. è data quindi la possibilità al pm di modificare

l’imputazione e addirittura di contestare fatti nuovi.

424 cpp : PROVVEDIMENTI DEL GIUDICE

1. Subito dopo che è stata dichiarata chiusa la discussione , il giudice procede

alla deliberazione pronunciando sentenza di non luogo a procedere o decreto

che dispone il giudizio

2. Il giudice dà immediata lettura del provvedimento. La lettura equivale a

notificazione per le parti presenti

3. Il provvedimento è immediatamente depositato in cancelleria. Le parti hanno

diritto di ottenerne copia

4. Qualora non sia possibile procedere alla redazione immediata

dei motivi della sentenza di non luogo a procedere, il giudice provvede non

oltre il trentesimo giorno da quello della pronuncia

nella pratica l’udienza preliminari si può concludere con la

 DECLARATORIA DI NULLITA’ della richiesta di rinvio a giudizio ed

eventuale restituzione degli atti al p.m.; DECLARATORIA DI DIFETTO

DI GIURISDIZIONE, COMPETENZA E ATTRIBUZIONE

425 CPP SENTENZA DI NON LUOGO A PROCEDERE

abbiamo detto in maniera estremamente schematica che l’udienza preliminare

serve per verificare che la notizia di reato sia fondata, il legislatore non ha

utilizzato questa terminologia, perché ha tipizzato le cause della sentenza di

non luogo a procedere. Possiamo dire cioè che il rinvio a giudizio si viene a

determinare laddove non ci sia una causa per emettere una sentenza per non

luogo a procedere. Le ipotesi di sentenze di non luogo a procedere sono

elencate all’art 425 cpp.

il giudice deve emettere una sentenza di luogo a procedere nei seguenti casi

1. se sussiste una casa di estinzione del reato ( es. amnistia, prescrizione) o

per la quale l’azione penale non doveva essere iniziata ( difetto di

querela es) o proseguita ( es. remissione di querela) : CAUSE DI RITO.

2. se il fatto non è previsto dalla legge come reato ( la condotta non è

sussumibile in nessuna delle fattispecie previste dall’ordinamento es in

seguito a intervenuta depenalizzazione)

3. se il fatto non sussiste: l’imputazione che ha formulato il Pm non è corrispondente a

realtà;

4. l’imputato non ha commesso il fatto = il fatto c’è, ma non l’ha commesso quell’imputato;

5. il fatto non costituisce reato = es. commesso per legittima difesa.

( quest’ultime 4 sono CAUSE DI MERITO).

6. se l’imputato non sia punibile ( es. per incapacità di intendere e volere).

7. se gli elementi di prova acquisiti risultano insufficienti contradditori o

comunque non idonei a sostenere l’accusa in dibattimento.( Vi è una norma

art 125 cpp che stabilisce che tra le cause di archiviazione vi è anche l'infondatezza di reato,

per l’insostenibilità dell’accusa in giudizio, anche questa clausola di archiviazione è stata

inserite nelle cause di sentenza di non luogo a procedere.)

ART 426 CPP: oltre che nel caso previsto dall’art. 125 comma 3, la sentenza è

nulla se manca o e è incompleto nei suoi elementi essenziali il dispositivo

ovvero se manca la sottoscrizione del giudice.

ART 427 CPP CONDANNA DEL QUERELANTE ALLE SPESE E DANNI

con la sentenza in questione, il querelante è condannato alle spese e se vi è

colpa grave anche ai danni in favore dell’imputato. il querelante non può essere

condannato al pagamento delle spese sostenute dallo stato allorché sebbene il

querelato sia stato prosciolto per non aver commesso il fatto o perché il fatto

non sussiste, non risulta che l’attribuzione del reato all’imputato sia frutto di

colpa del querelante.

ART 428 CPP: IMPUGNAZIONE DELLA SENTENZA DI NON LUOGO A

PROCEDERE.

avverso la sentenza , l’art 428 prevede come unico rimedio il ricorso per

cassazione. legittimati all’impugnazione sono

- il p.m. ( procuratore della repubblica presso il tribunale e procuratore

generale presso la corte d’appello)

- l’imputato ( o il suo difensore) salvo che sia stato priosciolto perché il

fatto non sussiste o non lo ha commesso

- la persona offesa ( non costituita parte civile) che può ricorrere solo per

vizi inerenti alla vocatio in ius ( mancato avviso d’udienza)

- la parte civile in tutti i casi previsti dall’art. 606 cpp

il termine per l’impugnazione è di 15 giorni

ART 429 CPP. DECRETO CHE DISPONE IL GIUDIZIO.

in presenza di fonti di prova sufficienti a rendere necessario il giudizio

dibattimentale, il GUP emette il DECRETO DI RINVIO A GIUDIZIO ai sensi

dell’art. 429 cpp, nel quale sono indicate le generalità dell’imputato,

l’indicazione della persona offesa, l’IMPUTAZIONE ( enunciata in forma chiara e

precisa), l’indicazione delle fonti di prova, del giudice competente, e il giorno,

l’ora dell’udienza dibattimentale e del giudice competente. (esattamente lo

stesso contenuto del decreto di citazione diretta a giudizio, i due atti sono

equipollenti sul piano degli effetti)

il decreto è nullo se l’imputato non è identificato in modo certo ovvero se

manca o è insufficiente l’enunciazione in forma chiara e precisa del fatto, delle

circostanze aggravanti e di quelle che possono comportare l’applicazione delle

misure di sicurezza; l’indicazione del giorno, del luogo e dell’ora della

comparizione.

tra la data di rinvio a giudizio e quello dell’udienza dibattimentale ,

deve intercorrere un TERMINE NON INFERIORE A 20 GIORNI, che serve

alle parti per prepararsi al giudizio.

il decreto è PRIVO DI MOTIVAZIONE perché in caso contrario il gup

determinerebbe nel giudice di rinvio un pregiudizio sulla responsabilità

dell’imputato. Il decreto è notificato all'imputato contumace nonché

all'imputato e alla persona offesa comunque non presenti alla lettura del

provvedimento di cui al comma 1 dell'articolo 424 almeno venti giorni prima

della data fissata per il giudizio.

FASCICOLO PER IL DIBATTIMENTO.

PREMESSA. la fondamentale regola del processo accusatorio è che tutto ciò che è

stato fatto nel corso delle indagini preliminari è servito solo ed esclusivamente per le

determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale. Da questo momento in poi,

bisogna fare un'altra valutazione che è quella di stabilire la fondatezza o meno

dell’imputazione, non ai fini del rinvio a giudizio, ma ai f

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
12 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/16 Diritto processuale penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher seniorita224 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di procedura penale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Diddi Alessandro.