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LACLAU NO

Kitcshelt e Taggart (nuovo populismo)

Pensano che il nuovo populismo è una famiglia di movimenti che esiste dappertutto in

Europa. Pensano che il populismo come elemento ideologico sta alla base dell'ascesa di

partiti che cominciano ad avere successo in tutta Europa. Tutti e due tendono a vedere il

populismo come qualcosa che si colloca vicino alla destra/estrema destra. Analizzano quello

che fa da sfondo all'ascesa di questi partiti

Taggart

Divide il populismo in due:

• Cosa comprende l'ideologia populista?

Il populismo è un sistema di credenze che non sono così integrate tra di loro, a

differenza delle ideologie classiche. Ci sono sei temi chiave che si ritrovano in tutte le

incarnazioni del populismo, che non sono integrati:

• Heartland: entità collettiva fortemente sentimentalizzata

• Assenza di valori etici fortemente radicalizzati

• Reazione ad una situazione di crisi

• Ostilità verso la politica rappresentativa

• Natura camaleontica: il populismo si manifesta storicamente in diversi contesti

• Dilemmi e difficoltà da superare che tendono a mantenere il populismo entro

determinati limiti, che quando raggiunge il successo tende a ritirarsi

Taggart quindi costruisce il populismo come tipo ideale, ossia come sistema di idee.

Lui non parla di ideologia populista, ma di sistema di idee populiste.

• Come si sviluppano i movimenti populistici nell'Europa contemporanea?

I movimenti populisti si caratterizzano in tre dimensioni

• Dimensione simbolica incentrata sulla negatività, cioè articolare l'opinione di

negatività nei confronti della politica, nella politica stessa, ambendo a

rappresentare questo punto di vista. I partiti politici sono quindi contro il

sistema, nascendo fuori dal sistema. (polo positivo=popolo/polo

negativo=politica) Il fatto che il populismo mira a rappresentare l'opinione

diffusa della maggioranza della popolazione, esclude le minoranze. Infatti il

populismo si scaglia contro le minoranze (immigrati, burocrati, acculturati...).

Il movimenti populisti rendono chiari i loro nemici, ma poco chiara la loro

identità ideologica

(Lezione 6)

• Dimensione organizzativa caratterizzata da un elevato grado di

centralizzazione del potere e da una leadership fortemente carismatica*. Il

potere è concentrato al vertice, ed al vertice c'è un leader carismatico che ha

un controllo pressoché totale. (Carisma* = vedi Weber sociologia)

• Tipo di seguito che potenzialmente ha un bacino elevato, in quanto questi

movimenti sono incentrati sulla protesta. Il non essere ideologicamente

schierati né a destra e né a sinistra, conferisce loro una potenzialità elettorale

molto alta, anche nei confronti degli astensionisti. Gli elettori medi sono

giovani e con un grado di istruzione medio-basso.

Kitschelt

Negli ultimi anni si è sviluppato un macrofenomeno di ordine economico che ha attraversato

tutta l'Europa, che è passata da un economia industriale ad un economia post fordista, ossia

un'economia incentrata più sui servizi che sull'industria. Questo passaggio ha prodotto

conseguenze sia a livello economico e sia nel mercato politico. Il momento elettorale si può

paragonare ad un punto di incontro tra vendita e acquisto, che in questo caso è tra politici ed

elettori. I consumatori (elettori) sono sempre più alla ricerca di un bene particolare che mette

insieme :

• una visione etnocentrica dei diritti: diritti limitati alla cittadinanza, preclusi ai non

cittadini ,

• un orientamento autoritario d'azione collettiva e politica: prontezza ad obbedire ad

una leadership autoritaria in mantenimento dei propri diritti

• sostegno al libero mercato come criterio di distribuzione delle politiche economiche

e sociali: meno stato e più mercato nell'economia (meno impieghi statali, più privato,

più libertà...)

I partiti populisti nascono proprio per soddisfare i consumatori che hanno queste necessità.

Queste necessità, però, non sono sufficienti per creare meccanicamente un imprenditore in

grado di emergere. Per far si che un imprenditore politico emerga bisogna guardare anche

l'offerta, ossia cosa succede dal punto di vista elettorale nel paese in questione. Quando sul

lato della domanda emergono i punti precedentemente citati e sul lato dell'offerta si assiste ad

• una progressiva convergenza dei partiti della sinistra progressiva e della destra

democratica, cioè un avvicinamento ed una riduzione delle distanze tra i due

orientamenti politici,

• uno scambio clientelare tra politica ed economia

Emergono i partiti cosiddetti antistatalisti, che in epoca di crisi fanno emergere queste

tematiche. Questi partiti però, una volta al governo, non sono in grado di dare risposte

concrete perdendo voti e consenso.

Sia Taggart che Kitschelt tendono ad orientare il populismo a destra, in maniera molto

contraddittoria, ma puntando al popolo, alla maggioranza e ad un vasto elettorato di tutti gli

orientamenti politici è sinonimo di andare oltre l'ideologia, quindi non può essere

catalogizzato.

(Lezione 7)

3) Il populismo come stile comunicativo

Si può intendere il populismo come stile comunicativo ponendo attenzione due dimensioni:

• Sulla dimensione linguistica e della costruzione del discorso a livello verbale

• Stile politico adottato dalla leadership ponendo attenzione al loro comportamento

3.1) Il populismo come dimensione linguistica

Weilland, Knight

(prendono esempio dal contesto latino americano)

Knight parte dal linguaggio dicendo che il populismo è etimologicamente derivato dalla

parola popolo dicendo che questo stile è caratterizzato da un leader e dalla sua affinità col

popolo, partendo da questa base, afferma che è possibile arrivare ad un concetto di populismo

che può essere sufficientemente generale e che può essere svincolato dalle condizioni di

luogo e di tempo in cui sono prodotte, agganciando il concetto di populismo alla nozione di

stile politico, che non riguarda un'ideologia, una classe ed un periodo specifico, che può avere

più successo in determinati periodi anziché in altre. Questo stile è caratterizzato da:

• un uso efficace delle parole come mobilitazione

• un legame stretto tra leader e seguaci, che assume una rilevanza che in altri

movimenti non ha.

Knight mette in relazioni questi due aspetti, anche se l'aspetto della leadership assume più

rilevanza. Il populismo viene svincolato da ogni dimensione storica, diventando uno stile che

può essere applicato in vari contesti. Il populismo risulta così uno stile transitorio che si

instaura in determinati contesti, che poi si trasforma in altro.

Weilland afferma che il populismo è un particolare stile di competere ed esercitare il potere

politico in America Latina. Quindi il populismo è una scelta proveniente da un particolare

tipo di strategia, il populismo è quindi uno stile di protesta che si verifica quando un leader si

trascina dietro una massa di seguaci ed instaura con loro un rapporto fortemente

personalizzato, che diventa la chiave per guidare la mobilitazione politica del popolo verso il

non popolo (come Knight). Il leader quindi avendo una capacità di mobilitare le folle, ha un

forte carisma. Il populismo è uno stile comunicativo attraverso il quale il leader esercita il

potere attraverso il consenso di vari strati della comunicazione refrattari alle istituzioni.

Margaret Canovan

Quando definisce il populismo come stile comunicativo mette in evidenza il fatto che ci sono

strategie politiche basate sull'appello al popolo che diventano una possibile risorsa per tutti

gli uomini politici perché l'efficacia di questa strategia deriva dall'ambiguità del termine

popolo, irradiando il messaggio politico all'apice delle sue potenzialità. Il populismo inteso

come appello al popolo è una risorsa disponibile a tutti i politici per massimizzare il

consenso. Il popolo è quindi un'opportunità, non un limite per gli uomini politici anche per

coloro che populisti non sono ma che trovano remunerativa questa strategia comunicativa.

Taguieuf

Appello al popolo come forma di legittimazione politica

Stile politico non legato a particolare stile comunicativo o contesto storico ma un insieme di

strategie retoriche:

Strumento legittimazione dell'azione politica. Qualsiasi azione politica diventa legittima.

Lui identifica due tipi di populismo:

Populismo protestatario: Tipo di discorso che valorizza il popolo e lo accompagna ad una

duplice protesta: quella delle élite e dei meccanismi della politica rappresentativa. È una

protesta finalizzata a ridurre la distanza tra governanti e governati.

Populismo identitario (nazional populismo): Il popolo è inteso più come etnia che come

popolo, quindi si accanisce contro coloro che vogliono omogeneizzare il popolo dal punto di

vista etnico sfociando nel razzismo e nella xenofobia.

Questa classificazione non sempre funziona perché alcuni movimenti possono rispecchiarsi in

entrambe le definizioni, anche contemporaneamente, a seconda dei momenti.

(Lezione 8)

Quando si parla dell'efficacia della comunicazione a seconda dei leader, quest'efficacia

dipende esclusivamente dalle parole, oppure dipendono anche dalle doti personali del leader,

quindi sono doti extralinguistiche?

Il messaggio comunicativo, non dipende solo dal contenuto del messaggio e dalle doti del

leader, ma anche dal contesto.

In che modo i populisti colgono o sfruttano le opportunità che i media gli offrono per

allargare al massimo il messaggio che lanciano?

Gianpiero Mazzoleni

Un leader populista che ha bisogno di esercitare il consenso si affaccia al sistema dei media

concependolo come un sistema di risorse a sua disposizione, e si pone il problema di come

utilizzare queste risorse, ed usando un certo tipo di linguaggio cerca di attirare l'attenzione dei

media, cosa che all'inizio, non essendo parte delle istituzioni e del sistema politico, non

potrebbe fare diversamente. Ci sono diverse strategie con cui i populisti possono attirare

l'attenzione dei media, ad esempio:

• Caratterizzarsi come esclusi e penalizzati dai media, che in realtà diventa un modo per

farsi notare dai media

• Riscoprire altri metodi comunicativi, considerando i media controllati dal nemico (es;

comizi Grillo, Tsunami tour...)

• Organizzare eventi atti a creare scalpore (es; raduni padani Pontida, ampolle,

Vichinghi ecc...)

• Attori populisti che approfittano del bisogno dei media di avere bisogno di notizie

allettanti, con determinati atteggiamenti, in modo da far raggiungere sia a loro

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
27 pagine
3 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Blascomilan91 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Comunicazione politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Chiapponi Flavio.