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STAND STILL

Il periodo delle scadenze del debito, lo STAND STILL, ha la finalità di darmi del tempo per riuscire a trovare la soluzione negoziale alla mia ristrutturazione del debito, bloccando la mia posizione finanziaria e dando il tempo per rinegoziare il debito.

Dal punto di vista formale, questa operazione si svolge attraverso quattro passaggi:

  1. L'impresa avverte l'esigenza di ristrutturare il debito perché non più sostenibile e, con la necessità, di farlo anche per supportare il Piano di Risanamento.
  2. Si apre il tavolo negoziale con gli Istituti di Credito, creando un'occasione di confronto per evidenziare le difficoltà e introdurre delle proposte (l'impresa in crisi ha in mano la carta del fallimento che le dà un po' di potere contrattuale, scenario peggiore anche per gli interlocutori).
  3. Il risultato sarà un contratto plurilaterale, detta CONVENZIONE INTERBANCARIA, firmata da tutti gli attori.
coinvolti nella rinegoziazione, nella quale vengono esplicitamente indicati quelli che sono i cambiamenti della condizione dell'impresa rispetto a questi interlocutori, ed il Cash-In e Cash-Out previsionale del PR, con allegato il PR stesso. Inoltre, si ha il vantaggio di dare trasparenza all'operazione che genera consenso. In sostanza, NON si andrà a fare un accordo singolo per ogni Istituto, ma un accordo congiunto con tutte le banche, il cui risultato giuridico è proprio la convenzione interbancaria; 4) Scelta della forma di ristrutturazione del debito. Inoltre, all'interno della Rinegoziazione del Debito vi saranno anche operazioni che andranno ad aiutare e migliorare le condizioni per ottenere la bancabilità nel M/L Aumento di Capitale Nuovo capitale di Creditoperiodo, e sono: e . DA UN PUNTO DI VISTA TECNICO i contenuti sono gli stessi, ma la forza di questa azione può cambiare a seconda della cornice giuridica. Nella realtà
  1. CONSOLIDAMENTO DEI DEBITI

In tal caso si andrà a rinegoziare i termini del pagamento del debito, cioè trovare una modalità diversa di pagamento, ma NON c'è la riduzione del debito.

Il primo passo è aver ottenuto un accordo di Stand Still con gli interlocutori finanziari, al fine di ottenere il tempo per negoziare e bloccare gli effetti negativi dell'indebitamento, definendo i contenuti tipici di tale accordo di consolidamento dei debiti finanziari, che sono:

  1. Piano di Ammortamento (riguarda le modalità e i tempi in cui l'azienda intenderà ripagare il debito)

debito finanziario pregresso, cercando dispalmarlo nel tempo e allungando i termini per allontanare il Cash-Out. Ciò permette di raggiugere uno degli obiettivi alla base della ristrutturazione del debito, ossia correlare il Cash-Out con la capacità dell'impresa di generare liquidità, inquanto col passare del tempo si dovrebbe osservare gli effetti positivi del Piano di Risanamento, generando una coerenza tra il Piano Industriale e Finanziario che rende sostenibile il PR. Ovviamente, il risultato a cui si arriverà sarà bilanciato da quelli che sono gli interessi dell'impresa in crisi e quelli che sono gli interessi delle banche. La modalità più semplice è spalmare nel tempo, in maniera uniforme, il pagamento dei debiti finanziari; oppure in modo più radicale proponendo di trasformare il debito in un finanziamento di tipo BULLET, ossia pagare solo gli interessi nelle rate e restituire il capitale.

tutto in un’unica soluzione, che ha il vantaggio di minimizzare il Cash-Out nella parte iniziale; ma il rischio è che se il PR non va a buon fine, l’impresa non sarà ingrado di generare le liquidità necessarie a coprire il Cash-Out di capitale finale. Questa soluzione, di tipo BULLET, rappresenta una scommessa per gli interlocutori, perché in caso di fallimento recupererebbero ben poco o niente tutta la parte capitale del debito finanziario andrebbe a confluire in un passivo legato al fallimento dell’azienda);

2) Tassi di Interesse (sono la remunerazione del capitale per gli Istituti di Credito e, quindi, il modo con cui essi possono aiutare l’operazione di risanamento alleggerendo il C.E. dell’impresa in crisi e aiutare a creare la situazione in cui l’impresa tornerà a generare valore ed essere autosufficiente nel M/L periodo. Quindi, sono oggetto di rinegoziazione ad un tasso NON di mercato, ossia migliore.)

L'obiettivo per gli interlocutori è di recuperare almeno la parte del capitale ceduto applicando un tasso d'interesse variabile, e lo sconto può essere fisso o variabile in %, ad esempio: Euribor 20 punti base o 80% dell'Euribor).

Oltre a questi due contenuti base (che devono essere sempre presenti all'interno di un'operazione di consolidamento) ci sono strumenti e clausole che possono aiutare la ristrutturazione del debito. Esse acquisiscono rilevanza in base al contesto, e (ATTENZIONE) NON qualificano di per sé un'operazione di consolidamento come i primi due punti. Riguardano:

  1. Gli impegni accessori assunti dai creditori (sono delle clausole che gli Istituti di Credito assumono nel momento in cui aderiscono alla Convenzione Interbancaria, e sono di due tipologie: 1) finanziamenti, ossia l'immissione di nuova finanza nell'azienda, che verrà gestita in maniera diversa rispetto al debito pregresso

legato alla ristrutturazione. La condizione patologica è causa di alcune conseguenze, tra cui l'erogazione di nuova finanza sarà a condizioni di mercato che è ad un tasso più alto rispetto a condizioni fisiologiche, con la conseguenza che il finanziamento è più costoso. L'impresa accetterà per dare continuità all'attività, ed il motivo per cui gli Istituti di Credito la erogano dipendono dallo scenario. Il primo è che l'Istituto di Credito ha parte del debito pregresso; quindi, è suo interesse la continuità dell'impresa (se fallisce rischia di non prendere niente), se il PR è valido ne aumenta la riuscita dell'operazione e ci guadagna in quanto lo eroga a condizioni di mercato in cui a lui non costa niente. Un secondo scenario, comune nei paesi anglosassoni e NON in Italia, è l'ingresso di nuovi Interlocutori Finanziari specializzati in questo tipo di operazioni,

ovvero concedere finanziamenti a imprese in crisi. Per tali Istituti è un mercato molto interessante perché la banca potrà utilizzare gli strumenti di diversificazione di portafoglio in grado di gestire il rischio e, quindi, è bravo nel valutare gli affidamenti. Attraverso un posizionamento di mercato di questo tipo, queste banche riescono ad essere remunerative. Infine, per quanto riguarda la tipologia degli strumenti finanziari che l'impresa può chiedere alle Banche per erogare nuova finanza, essi dipendono dalle esigenze dell'azienda. Ad esempio, se ha necessità di elasticità di cassa con relativi problemi alla gestione operativa, può utilizzare "l'Apertura di credito in C/c" (da flessibilità e lo pago solo se lo utilizzo, aiutando l'azienda nella gestione della cassa perché sono soldi che vanno nella gestione operativa), oppure il "Castelletto" (consente di ottenere flusso di

cassa legato all'attività di fatturazione, cioè gli Anticipi Saldo Buon Fine). Questi sono esempi di nuova finanzia a B termine, mal'impresa può chiederla anche a M/L termine come il mutuo, legato ad investimenti

Postergazione dei crediti necessari per la riuscita del PR); 2) (è una fattispecie giuridica con cui si creano due categorie di creditori, che prima erano sullo stesso Junior Senior, piano, i ed i nella quale il Junior decide di postergarsi rispetto al Senior. In sostanza, c'è una diversità di trattamento perché l'azienda adempirà prima alle obbligazioni nei confronti del Senior e poi a quelle del Junior. La motivazione alla base è che la postergazione del credito può essere una strumentazione che aiuta a creare le condizioni affinché il Senior sia disposto a stare all'interno dell'operazione di ristrutturazione del debito, dato che l'obiettivo finale è aumentare

La probabilità di ottenere il debito pregresso, e tra i Creditori vi sono posizioni diverse in termini di opportunità a partecipare. Questo strumento incrementa le probabilità a partecipare di attori, che per la loro posizione, sarebbero più restii a farlo, e di successo del PR. Anche le garanzie possono essere oggetto di postergazione.

Oltre ai crediti, sotto forma di:

  1. "COLLATERALS concesse dal debitore" sono degli impegni del debitore che attraverso la Convenzione Interbancaria concede nuove garanzie (personali, reali...) per alleviare il rischio finanziario degli Istituti di Credito;
  2. "COVENANTS", ossia degli impegni che l'impresa si assume per incrementare la Convenzione Interbancaria e riguardano il Management e, in alcuni casi, la Proprietà.

Le Covenants più significative che possiamo trovare nella Convenzione Interbancaria sono: a) l'Aumento di Capitale (apporto di risorse a titolo di equity).

Costituisce un evento importante per riequilibrare la relazioni Fonti-Impieghi, aumentare il grado di autonomia finanziaria, per aumentare la bancabilità dell'impresa nel M/L periodo e, anche, un incentivo nei confronti degli Istituti di Credito a partecipare a questa operazione, perché l'aumento di capitale denota l'assunzione di nuovo rischio da parte della proprietà. I termini entro i quali verrà effettuata questo tipo di operazione potranno essere diversi, a seconda dell'impresa che prendiamo in considerazione, può esserci un semplice aumento di capitale (gli atti formali come quando sarà convocata l'assemblea, entro quando sottoscrivere il capitale...), oppure l'aumento di capitale con rinuncia del diritto di opzione per consentire l'ingresso di nuovi soci, che dovranno anche loro firmare la Convenzione Interbancaria, in quanto dichiarano formalmente di aumentare il capitale. Inoltre, nella Convenzione

deve essere riportata la delibera di aumento di capitale precedente alla firma della Convenzione stessa, così da aumentare le garanzie

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
48 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ChrisB92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Turnaround e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Moliterni Rocco.