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RITORNO NEL LUOGO DI ORIGINE

Il distacco e lo spostamento di una persona dalla propria comunità, provoca un forte trauma sul carattere e sulla personalità dell'individuo. Molto difficile per l'emigrato è l'inserimento nella nuova comunità, soprattutto se questa ha usi e consumi differenti da quella da cui proviene l'emigrato. Ma nonostante l'emigrazione, dobbiamo sottolineare il fatto che quella persona non perde la propria identità di origine. Il viaggio dell'emigrato non si esaurisce con l'arrivo nella nuova terra ma in realtà, questo è solo l'inizio poiché dovrà affrontare un altro "viaggio" alla scoperta di una nuova identità se vuole integrarsi all'interno del nuovo contesto in cui arriva. Appena giunge nel nuovo paese, essendo straniero deve confrontarsi con diversi problemi, a partire dalla lingua. Un emigrato afferma addirittura che per fare male a qualcuno,Basta dirgli di emigrare. Poiché quando si emigra, si riscontrano numerosi problemi. Per i più piccoli, ovviamente era più facile imparare una nuova lingua e volersi integrare, situazione più difficile è per coloro che sono più grandi. Quando si parla di migranti, spesso si fa riferimento ad una condizione sospesa, incerta, ad essere tra due storie, due società, tra diverse forme di cultura; questa condizione non è presente solo negli emigrati di prima generazione ma anche in quelli di generazioni successive. Infatti da un'intervista, un emigrato dice: alcune volte mi sento uno straniero negli USA, e a casa in Italia; altre volte mi sento viceversa; delle volte mi sento troppo italiano negli USA e troppo americano in Italia. Perciò quando una persona emigra, lo fa con una speranza di ritorno definitivo nella propria terra; questa possibilità di ritorno è un supporto emotivo per il migrante e anche un bisogno.

Il ritorno da "vincitore" è una tappa fondamentale di un viaggio intrapreso in precedenza. Risulta essere importante per manifestare il successo ottenuto emigrando e conseguendo una posizione sociale di maggior prestigio. Sicuramente, per manifestare questo successo, si fa l'invio di denaro alla famiglia rimasta nella terra d'emigrazione. Inoltre, grazie a questo denaro, le rimesse degli emigrati hanno e continuano ad avere un grande impatto nei luoghi d'origine. Esse rappresentano un reddito base o un reddito extra che serve a migliorare il posizionamento socio-economico della famiglia nel paese di origine.

In letteratura si evidenzia che, se da un lato le rimesse degli emigrati hanno diversi impatti positivi, dall'altro hanno anche impatti negativi. Questa forma di reddito sostituisce altre forme di reddito, aumentando la dipendenza da essa. Di conseguenza, le persone non si impegnano per integrare questo reddito stesso.

(attitudine a non lavorare). Altro aspetto negativo può essere la creazione di invidia e risentimenti, che si possono creare all'interno della comunità.

Il ritorno definitivo nel luogo di origine

Le principali motivazioni del ritorno possono essere:

  • Il legame affettivo alla terra di provenienza;
  • La vicinanza territoriale al paese di emigrazione;
  • La disoccupazione e/o il raggiungimento del pensionamento;
  • Vicissitudini familiari o individuali;
  • Mancata o poca integrazione e adattamento;

In base al criterio del processo di integrazione, sono stati individuati quattro tipi di ritorni definitivi:

  1. Il ritorno di fallimento, come conseguenza dell'impatto traumatico e dalla difficoltà riscontrata nel paese di emigrazione; l'emigrato incontra difficoltà ad integrarsi nel luogo di emigrazione, la sensazione di non appartenenza portano queste persone a ritornare nel proprio luogo d'origine. A seguito, una volta ritornati, hanno difficoltà a
motivare il loro ritorno. Il vivere in due mondi lo confonde, "è un ibrido culturale in bilico tra due diversi modelli di vita di gruppo, senza sapere a quale dei due egli appartiene" (Schutz). Quindi l'emigrato potrà integrarsi nella nuova comunità solo se riuscirà ad interpretare e far proprio il modello culturale. Quando poi queste condizioni vengono superate, la vita dell'emigrato inizia ad essere nuovamente "normale". Migliorano così i rapporti con la popolazione locale e anche le sue condizioni economiche. Infatti, l'accumulo di denaro lo rende libero di scegliere se tornare nel proprio paese d'origine o rimanere. Nel caso in cui l'individuo torna nel territorio d'origine, vi è il ritorno di conservazione. Attraverso il denaro racimolato, successivamente può acquistare un'abitazione nel luogo di origine per sottolineare lo status raggiunto. Il ritorno di investimento legato.

All'accettazione dell'emigrato nella nuova comunità. L'emigrato giunge nel paese di destinazione, si colloca in una posizione bassa della società, il suo obiettivo è quello di affermarsi e farsi accettare dal gruppo, sentirsi parte del gruppo e non essere trattato diversamente. Il problema sorge quando nonostante i suoi sforzi, nonostante il suo impegno, nonostante abbia guadagnato economicamente molto, non riesce a raggiungere un ruolo sociale superiore e quindi non si sente accettato egli stesso dalla comunità. Quindi non è solo questione economica ma entra in gioco, l'accettazione da parte della popolazione ospitante. Se questa accettazione manca, l'emigrato sceglie di tornare in patria.

Il ritorno di pensionamento, connessi all'ultima fase di vita dell'emigrato. Nel momento in cui egli pensa di potersi riposare e trascorrere la sua vecchiaia nel territorio d'origine. Questo tipo di ritorno è possibile.

se non vi sono impedimenti dovuti a legami familiari che impediscono le persone pensionate a ritornare nel luogo di origine. Se si hanno dei figli, dei nipoti, con cui si trascorre una vita affettiva, il ritorno di pensionamento certamente non viene preso in considerazione.

Inoltre in base al criterio temporale, il ritorno nella terra d'origine, viene suddiviso in due tipi:

  1. Il ritorno definitivo si ha quando l'emigrato decide di ritornare definitivamente nella propria terra d'origine, le rimesse sono utilizzate non solo per il sostentamento della famiglia ma anche per un loro ritorno definitivo. Non sempre il ritorno è facile quando ci troviamo nel ritorno definitivo, perché reinserirsi nel sistema sociale del gruppo abbandonato alla partenza e riabituarsi al contesto economico e politico che trova nel luogo del ritorno non sempre è come "sognato". In questi casi, si rientra nel paese d'origine, non si riescono a mettere in pratica

Queste esperienze dovute all'emigrazione, ritornando alla professione di cui ci si occupava prima di emigrare. Ancora più difficile è il ritorno di un intero nucleo familiare, ci sono diverse problematiche. Molti che fanno ritorno nell'uogo di origine, decidono di trasferirsi nel paese di accoglienza.

Per quanto riguarda il ritorno temporaneo, è pratica assai diffusa per gli emigrati. La meta di migrazione è una componente fondamentale per il ritorno delle persone: la vicinanza territoriale favorisce ritorni brevi per poter far visita a parenti, amici e familiari. Così il ritorno temporaneo assume anche una connotazione turistica. Ed è questo, il ritorno a cui è legato il fenomeno del turismo delle radici e turismo residenziale delle radici.

Da emigranti a turisti

Nell'attesa del ritorno, gli emigrati mantengono vivi i rapporti con la comunità di origine, di grande importanza per mantenere e riscoprire legami parentali e amicali.

oppure crearne di nuovi ed in questo giocano un ruolo fondamentale le nuove tecnologie nel continuare a fare proprie tradizioni culturali. Il ritorno temporaneo in quei luoghi è un momento di riconciliazione con parenti e amici, pratica delle tradizioni, eventi "sacri" ponendo il viaggio in corrispondenza con questi eventi. L'acquisto di una casa o di un terreno, è un passaggio fondamentale per il rientro. Chi non ha un'abitazione, cerca l'ospitalità dei parenti o degli amici, oppure fitta per un certo periodo di tempo un alloggio. Quando vi è una casa di proprietà, l'emigrato deve provvedere alla manutenzione di quest'ultima: delegando qualcuno che lo faccia per lui o ritornare frequentemente per curare l'abitazione stessa. In quest'ultimo caso, il ritorno è temporaneo e solitamente coincide con le vacanze estive. La casa è il simbolo dell'affermazione sociale, della.

Temporaneità dell'emigrazione e l'appartenenza ad un gruppo e del legame con il territorio. Quindi la casa è uno status symbol molto importante per l'emigrato che se utilizzano questa casa, diventano turisti residenziali delle radici per il loro rientro temporaneo. Ormai lo spirito con cui torna l'emigrato è cambiato. Il sogno di rientrare in patria si è trasformato nel desiderio di tornare in quei luoghi dell'infanzia per trascorrervi una vacanza, circondati dall'affetto dei propri parenti e/o amici. L'emigrato non è più cittadino ma turista nel luogo d'origine. Egli ritornando intraprende un viaggio alla riscoperta delle origini. Quindi, l'emigrato nel luogo di origine non si sente più cittadino ma turista: intraprendendo un viaggio che ravviva e riscopre le proprie origini. Ma talvolta, questa dimensione sfugge ai testimoni privilegiati locali (amministratori comunali; professionisti ecc).

che ne percepiscono solo l'utilità strumentale, ossia solo l'importanza economica che la comunità assegna al fenomeno del ritorno (estivo) degli emigrati. Ma quest'ultima ma non sfugge di certo alla popolazione locale che per indicare l'emigrato che ritorna usa spesso il termine "turista". Ciò ci porta a ritenere che il termine turista sia un modo per mettere in evidenza il fatto che i propri concittadini emigrati siano ormai soggetti "altri" rispetto alla comunità da cui nel passato sono emigrati. La popolazione locale non tratta questi individui come facenti parte a quella comunità, dalle interviste effettuate emerge che queste persone vengono chiamate turista semplicemente per etichettarli come soggetti "altri", estranei alla comunità. Turismo delle radici Tutto questo è lo scenario in cui si sviluppa il fenomeno sociale di cui andiamo a parlare: il turismo delle radici. Questo fenomenoun turista che visita i luoghi di origine della propria famiglia. Il turismo genealogico è un fenomeno complesso che coinvolge persone che desiderano scoprire le proprie radici, tracciare la propria genealogia e connettersi con le proprie origini culturali. Questo tipo di turismo può includere la visita di città natali, cimiteri, archivi storici e luoghi di interesse legati alla storia familiare. È un modo per esplorare la propria identità e connettersi con la propria storia personale.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
23 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cate___repice di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Turismo residenziale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Perri Antonella.