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Impatto del turismo sulla società di accoglienza
A volte, invece, l'arrivo del turismo viene vissuto in modo traumatico, magari per l'eccessiva rapidità della sua affermazione. Gli effetti positivi sulla società di accoglienza possono essere diversi:
- Aree e regioni poco sviluppate vengono rivitalizzate, con la creazione di opportunità di occupazione e di imprenditoria.
- Si verifica un aumento della mobilità sociale, di solito con uno spostamento dall'agricoltura ai servizi.
- Viene frenata l'emigrazione e, anzi, si alimenta una crescita demografica, poiché la nuova manodopera spesso si stabilisce definitivamente in loco.
- La vita sociale e culturale si arricchisce di nuovi stimoli e confronti con il mondo esterno, grazie all'incontro con i turisti che provengono da città e Paesi lontani.
- Aumenta il livello di tutela del patrimonio architettonico e artistico locale.
Numerosi possono però essere anche gli aspetti sociali negativi:
- Vengono turbati...
Il turismo ecologico (o verde) comprende pratiche sportive "alternative" (trekking, birdwatching, escursioni in canoa ecc.) attuate per piccoli gruppi; caratteristica fondamentale è il contatto con l'ambiente nella sua realtà, senza pretendere di piegarlo alle esigenze del turista.
Il turismo equo si propone di attivare uno scambio basato sull'equità, dove alle popolazioni locali rimanga la gran parte dei guadagni ottenuti e dove gli addetti lavorino in sicurezza, percependo salari adeguati.
Nel 1992, all'interno della Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro, la comunità internazionale prese atto ufficialmente del fatto che le società umane dovevano agire insieme e subito per la sopravvivenza del pianeta, lottando contro il deterioramento degli ecosistemi e lo squilibrio economico tra i Paesi.
Dalla Conferenza di Rio scaturì l'Agenda 21: questo programma consiste in una pianificazione delle azioni da intraprendere a livello globale.
nazionale e locale, in ogni area in cui l'uomo e le sue attività determinano un impatto sull'ambiente. A Lanzarote, nelle Canarie, si è svolta nel 1995 la prima Conferenza Mondiale sul Turismo Sostenibile (WCST), a cui parteciparono i rappresentanti di un migliaio di Paesi di tutti i continenti. Questo evento attirò per la prima volta l'attenzione mondiale sulla necessità di valutare gli impatti di questa attività sull'ambiente naturale e su quello sociale delle aree di accoglienza. I risultati della Conferenza vennero sintetizzati nella Carta del Turismo Sostenibile, articolata in vari punti. Nel 2008 si è svolta una seconda Conferenza a Rimini, che ha innanzitutto preso atto dell'aumento esponenziale, in anni recenti, dell'attività turistica a livello mondiale e, di conseguenza, dell'incremento dell'impatto ambientale e sociale. La Carta di Rimini per un Turismo Sostenibile e Competitivo ha confermato le tesi di Lanzarote, riservando
Però un'attenzione particolare alla creazione di un turismo sostenibile anche nelle destinazioni turistiche di massa, minimizzando l'impatto sul territorio e massimizzando il benessere sociale. L'associazione ambientalista Legambiente ha avviato da diversi anni l'iniziativa "Consigliato per l'impegno in difesa dell'ambiente". Questo marchio di qualità contraddistingue le strutture ricettive di zone costiere, aree interne, città d'arte, parchi naturali e altre strutture turistiche che adottano misure per ridurre l'impatto delle proprie attività sull'ambiente e per promuovere il territorio circostante. L'offerta di un turismo sostenibile e responsabile può assumere le forme più varie, ma la tipologia di accoglienza che in ogni parte del mondo più lo rappresenta è il villaggio rurale, cioè il borgo di campagna lontano dalle zone del turismo di massa. Dal turismo integrato africano
alla campagna e alle aree rurali. LaRete Europea del Turismo di Villaggioha l'obiettivo di promuovere il turismosostenibile e responsabile, che rispettala cultura, l'ambiente e le tradizionilocali. I villaggi che fanno parte dellarete offrono ai visitatori l'opportunitàdi vivere un'esperienza autentica,immersi nella vita quotidiana dellecomunità locali. Attraverso il turismodi villaggio, gli abitanti possonocondividere la propria cultura, leproprie tradizioni e le proprie attivitàcon i visitatori, creando unainterazione positiva e arricchente perentrambe le parti. Inoltre, il turismodi villaggio contribuisce allasostenibilità economica dellecomunità locali, generando occupazionie opportunità di sviluppo. La ReteEuropea del Turismo di Villaggio è unesempio concreto di come il turismopossa essere uno strumento per ilsviluppo socio-economico delle areemarginali, valorizzando le risorselocali e promuovendo la partecipazionedelle comunità.regioni dell'Europa orientale, che si andavano via via aggiungendo all'Unione. Affrontando il tema del turismo, venne individuato nel 'villaggio' l'elemento comune che poteva dare maggior valore alle rispettive esperienze, avviando la costituzione di una rete europea.
Il turismo sostenibile e integrato viene visto come importante strumento per lo sviluppo socio-economico della popolazione, atto a limitare il fenomeno dell'abbandono e della perdita di identità della comunità locale.
Il diritto di ogni comunità locale a essere protagonista nello sviluppo turistico e socio-economico del proprio territorio è alla base del turismo integrato, avviato ormai da qualche decennio in diversi Paesi del Sud del mondo.
Avanguardia di questa forma di turismo è stata negli anni Settanta del secolo scorso la Casamance, una lussureggiante regione del Senegal meridionale, nell'Africa occidentale, dove per la prima volta si sperimentò un
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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