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STRUTTURALE
Dal punto diagnostico possiamo distinguere:
ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO
Non presentano mai ROTAZIONE o TORSIONE vertebrale, non
determinando mai la comparsa di GIBBI, sono del tutto correggibili – non
sono evolutive – scompaiono con l’eliminazione causa che le ha
provocate.
Può essere conseguenze di altre anormalità: dismetria arti inferiori
(img.pag.88) – alterazioni posturali – fratture vertebrali – amputazioni –
contratture anca.
SCOLIOSI STRUTTURALE
Ciò che le differenzia dall’ATTEGGIAMO SCOLIOTICO, sta nel fatto che
presentano rotazione vertebrale con conseguente formazione del GIBBO
(sporgenza costale sulla convessità di una curva rachide. Si deve valutare
sede-entità-correggibilità GIBBO) - deformata permanente – non sono mai
del tutto correggibili – sono evolutive (soprattutto nei primi anni di vita e
nella fase pre-post puberale).
Nonostante queste differenze non è facile distinguere ATTEGGIAMENTO
SCOLIOTICO da SCOLIOSI STUTTURALE, ciò è dovuto al fatto che inizialmente
alcune scoliosi strutturali passano attraverso un periodo di semplice
ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO (scoliosi di transizione).
Possono essere:
Scoliosi CONGENITE già presenti dalla nascita e trovano origine in
• anomalie morfologiche o numeriche dei corpi vertebrali.
Scoliosi ACQUISITE vengono acquisite durante la vita in seguito a
• certe conseguenze, rappresentano le forme più frequenti. Si distinguono
in: IDIOPATICHE (ESSENZIALI): idiopatica significa malattia
o spontanea, e viene definita tale in quanto non si conoscono le
cause. È presente con una frequenza di circa 80%. Insorge nei
giovani nel periodo in cui la CV è in accrescimento e in
riferimento al periodo in cui si manifesta, possiamo distinguere:
idiopatica infantile rara ed è ASINTOMATICA – idiopatica
giovanile – idiopatica adolescenza si presenta senza che il
ragazzo accusi dolore ed è difficile precisare l’esatto periodo di
insorgenza.
Nonostante siano sconosciute le cause della IDIOPATICA, si è
cercato di spiegarla attraverso le teoria multifattoriale, la quale
definisce la scoliosi come: “malattia multifattoriale alla quale
partecipa una mutazione anormale SNC geneticamente
determinato, al quale è associato uno squilibrio dello scheletro
in seguito a differente crescita dei diversi elementi vertebrali
e sui quali agirebbero fattori biochimici – neuromuscolari x i
quali è difficile stabilire se siano CAUSE o CONSEGUENZE”.
Tra gli altri fattori della SCOLIOSI IDIOPATICA si ha: fattori
ereditari (la presenza in famiglia di casi scoliosi, aumenta le sue
possibilità di comparsa) – fattori metabolici (anomalie
costituzione fibre collagene) – fattori muscolari (non dipende da
muscoli spinali, ma essi acquistano importanza in una situazione in
cui è già in atto un processo squilibrante) – fattori neurologici
(ritardo maturazione sist.vestibolare).
SECONDARIE (SINTOMATICHE): dovute a qualche causa
o specifica: traumatica – neuromuscolare – contratture – tumori –ecc.
Analisi scoliosi
In una scoliosi possiamo distinguere, a seconda della localizzazione:
Scoliosi a UNA CURVA
• Scoliosi a DOPPIA CURVA
• Scoliosi a CURVE MULTIPLE
•
Considerando dove è localizzato l’apice della curva, si distinguono: curva
cervicale (apice tra C1-C6) – curva cervico-toracica (apice tra C7-T1) –
curva toracica (apice tra T2-T11) – curva toraco-lombare (apice T12-L1)
– curva lombare (apice L2-L4).
Queste curve vengono poi distinte in CURVA PRIMARIA e CURVA DI
COMPENSO, a seconda che:
CURVA PRIMARIA curva meno riducibile, di entità angolare più ampia,
presenta maggior rotazione corpi vertebrali.
CURVA COMPENSO quella che presenta angolazione e rotazione minore
e maggior riducibilità. La presenza di queste curve permette il
riallineamento del rachide al di sopra e al di sotto della CURVA
PRIMARIA. A seconda di dove è localizzata CURVA PRIMARIA:
CURVA LOMBARE CURVA COMPENSO TORACICO-CERVICALE
CURVA TORACICA CURVA COMPENSO LOMBARE-CERVICALE
CURVA CERVICALE CURVA COMPENSO TORACICO-LOMBARE
Struttura CURVA SCOLIOTICA delimitata da (img.pag.94):
2 V.TERMINALI sono le prime situate al limite superiore e al limite
inferiore della curva, sono le più inclinate verso la concavità della
curva e vengono definite anche V.NEUTRE perché non presentano
rotazione.
1 o 2 V.APICALI sono poste all’apice della curva e presenta la max
rotazione.
Deformità scoliotica osservabile sul:
PIANO FRONTALE si nota una flessione laterale del rachide rispetto linea
mediane
PIANO SAGITTALE esagerazione curve fisiologiche o inversione curve
PIANO ORIZZONTALE rotazione e torsione vert. verso il LATO CONVESSO
curva.
Rotazione vertebrale è la rotazione dei CORPI VERT. a determinare la
presenza del GIBBO e a configurare una situazione di SCOLIOSI
STRUTTURATA (vera), l’assenza di rotazione (e conseguentemente GIBBO)
configura una situazione di ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO.
Solitamente il CORPO VERTEBRALE ruota verso la convessità e l’ARCO
VERTEBRALE verso la concavità (img.pag.202 libro) ma in misura minore
rispetto alla rotazione del CORPO, in seguito a frenata dell’apparato
muscolo-legamentoso. Ne consegue una distorsione tra CORPO VERT. e
ARCO POSTERIORE.
Tale rotazione comporta la modifica dell’assetto anche delle strutture
scheletriche annesse alle vertebre (gabbia toracica). In particolar modo le coste
sono trascinate dagli spostamenti vertebrali, sia in deviazione laterale
determinando apertura spazi intercostali dalla parte CONVESSA ed una
riduzione spazi intercostali dalla parte CONCAVA; sia in rotazione dal
lato CONVESSO le coste vengono spinte indietro costituende il GIBBO
COSTALE e del lato CONCAVO vengono spinte in avanti (img.pag.91). Tale
asimmetria costale provoca sindrome respiratoria restrittiva.
Classificazione anatomo-radiologica scoliosi (Diverse sono le
classificazioni delle idiopatiche secondo: anatomo-radiologico – gravità –
rapp.all’età di comparsa (img.pag.95))
Si basa sulla diversa localizzazione curve scoliotiche (img.pag.209-210 libro):
Scoliosi LOMBARI a livello del rachide DORSALE può essere presente
una curva di compenso senza rotazione o curva strutturata con
curvatura inferiore rispetto alla lombare. Per notare se è presenta una
rotazione vertebrale a livello lombare, si esegue il TEST FLESSIONE
ANTERIORE, la presenza del GIBBO determina presenza ROTAZ.VERT.
Si presentano solitamente nel periodo post-pubertà e sono raramente
evolutive, mentre sono più evolutive e dolorose quelle presenti in età
ADULTA.
Scoliosi DORSOLOMBARI a livello rachide DORSALE è presente una
curva strutturata aventi curvatura opposta. Ben evidente GIBBO
COSTALE. Si nota STRAPIOMBO del tronco lato CONVESSITA’ curva. Se la
curva dorso lombare è sormontata da CURVA DORSALE ALTA si ha che la
scapola opposta è più sporgente. Sono solitamente evolutive.
Scoliosi COMBINATE più frequenti tra le idiopatiche. Sono quasi
sempre evolutive. Costituite da 2 curve: DORSALE DX – LOMBARE SX,
dai valori angolari pressoché uguali. Ciò non comporta strapiombi o
dislivello delle spalle. Si presentano 2 gibbi: GIBBO DORSALE – GIBBO
LOMBARE.
Scoliosi DORSALI solitamente presenta 2 curve compensatorie:
DORSALE ALTA – LOMBARE. Tale tipologia di scoliosi compromette
gravemente la funzionalità e l’estetica, determinando: gibbo costale –
scapola (stessa parte convessità) sporgente – spalla (opposta
convessità) abbassata – fianco sporgente lato concavità.
Scoliosi CERVICODORSALI molto rare. Forte cuneizzazione e marcata
rotazione. Presente gibbosità che solleva scapola omoltarale convessità.
Ampia curva compenso DORSOLOMBARE (non strutturata).
Valutazione chinesiologica della scoliosi
Viene eseguita ponendo il soggetto in stazione eretta e tronco scoperto.
Poi si procede valutando:
Equilibrio rachide si pone un filo a piombo a livello protuberanza
• occipitale o processo spinoso C7 o S1. Se il filo a piombo
SOVRAPPONE alla PIEGA INTERGLUTEA CV in EQUILIBRIO (APPIOMBO
..> situazione di un certo equilibrio muscolare tra i 2 emilati.). Se il filo
passa LATERALMNETE alla PIEGA INTERGLUTEA (dx o sx) CV NON
EQUILIBRIO (STRAPIOMBO) (img.pag.92). Si può avere uno
strapiombo:
SEMPLICE C7 o S1 sono fuori verticale:
o Scoliosi con STRAPIOMBO SX di C7 o S1 risulta
IPERTROFICA muscolatura dx (indipendentemente dal tipo di
curva (dx-sx-unica-doppia)).
Scoliosi con STRAPOMBO DX di C7 o S1 risulta
IPERTROFICA muscolatura sx (indipendentemente dal tipo di
curva (dx-sx-unica-doppia)).
DOPPIO C7 e S1 sono entrambi fuori verticale:
o Scoliosi con STRAPIOMBO DX o SX di C7 o S1
Scoliosi con STRAPIOMBO DX di C7 e SX di S1
Scoliosi con STRAPIOMBO SX di C7 e DX di S1
Obliquità bacino si vanno a palpare CRESTE ILIACHE e SPINE ILIACHE.
• La presenza di un’obliquità del bacino può dipendere da: dismetria arti
inferiori – retrazione m.psoas – ischio-crurali (img.pag.92).
Arti inferiori x rilevare eventuali deformità piedi o ginocchia.
• Triangolo della taglia triangolo vuoto che si forma tra ARTI
• SUP.ADDOTTI al tronco – RIENTRANZA DEI FIANCHI. I triangoli
aumentano lato concavità e diminuiscono lato convessità
(img.pag.92).
Test flessione anteriore (test di Adams) mette in evidenza la
• presenza di GIBBI COSTALI a livello toracico e SALIENZE PARASPINALI a
livello lombare: al soggetto viene chiesto di flettere tronco avanti a
ginocchia estese e braccia penzolanti con mani giunte e dita
intrecciate. Una flessione di 60° permette di valutare la CURVA
DORSALE – flessione di 90° permette valutare CURVA LOMBARE.
Valutazione GIBBO viene misurato in mm, attraverso l’utilizzo di una
• livella – gibbo metro – scolio metro (rileva inclinazione tronco)
(img.pag.203 libro). Sembra esistere una stretta correlazione tra
ALTEZZA GIBBO – PROGRESSIVITA’ SCOLIOSI, cioè arrivati ad un certo
valore di ALTEZZA GIBBO, si ha un’ulteriore progressione CURVE
durante pubertà.
Test correggibilità curva può avvenire in diversi modi
• Ponendo paziente in trazione curve secondarie si correggono
o M