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I paramorfismi della colonna vertebrale

I paramorfismi della colonna vertebrale sono quegli atteggiamenti posturali scorretti reversibili e transitori. I principali paramorfismi del rachide sono:

  • Il dorso curvo: è un atteggiamento cifotico dell'insufficienza dorsale, causato dalla muscolatura estensoria in questa regione corporea, dipendente dalla gracilità costituzionale o da squilibri muscolari propri dell'accrescimento in lunghezza e in spessore dei muscoli, aggravato dall'accrescimento scheletrico. A seconda del tratto del rachide interessato distinguiamo una forma dorsale, una dorso-lombare e una totale.
  • Il dorso piatto: questo consiste nell'appiattimento delle curve vertebrali e dall'eccessiva verticalizzazione del bacino; quando è associato ad una riduzione del diametro antero-posteriore del torace può incidere marcatamente sulla funzionalità respiratoria. A seconda del tratto del rachide interessato si distingue in:

iperlordotico lombaretre tipi: toracico, lombare, totale. - => consiste inun’accentuazione della curva fisiologica lombare; in particolare la condizione è considerata patologicaquando l'angolo di Cobb di curvatura lombare è maggiore di 40-50°. Il soggetto appare con i gluteieccessivamente all'indietro e con l’addome in avanti. L’iperlordosi, solitamente associata al dorso curvo,può essere causata da: uno squilibrio muscolare, con prevalenza dei muscoli paravertebrali sugliaddominali, con concorso dell'ileopsoas e dello psoas ed una rotazione del bacino in avanti; dalladall’utilizzo di calzature con tacchi alti.gravidanza (in particolare negli ultimi mesi); - -

Le scapole alate=> Consistono in una sporgenza irregolare e simmetrica del margine mediale della scapola e solitamentesono associate ad una posizione delle spalle in avanti e delle braccia ruotate all'interno. Taleun’ipotoniaparamorfismo è

generalmente associato ad dei muscoli dorsali (trapezio, romboide, granL'atteggiamento scolioticodentato) e prevalenza dei muscoli pettorali. - => è il più importante deiparamorfismi per la rapidità in cui può evolvere verso forme irreversibili, ovvero verso la scoliosi vera escoliotico comporta una deviazione laterale della colonna, con conseguentepropria. L'atteggiamentoperdita della verticalità della stessa; tuttavia, è caratterizzato dall'assenza di alterazioni scheletriche equindi non si accompagna mai ad una rotazione e ad una deformazione dei corpi vertebrali (il cosiddettoscolioticogibbo che è invece peculiare della scoliosi). D solito l'atteggiamento inizialmente si instaurain sede dorsale con convessità destra, a cui si associa precocemente una curva lombare di compensosinistro convessa e un aggravamento successivo da torsione vertebrale. Il riconoscimento e ill'instaurarsi delledeformità in cui può evolvere tale trattamento precoce di questo atteggiamento evita paramorfismo, ovvero la scoliosi. 21. Esponi un breve paragrafo sui principi da seguire per il trattamento dei paramorfismi del rachide L'esercizio all'equilibrio fisico compensativo indirizzato al trattamento dei paramorfismi deve mirare all'equilibrio corporeo, ossia tra muscoli agonisti ed antagonisti, tra le varie catene muscolari e tra le masse muscolari e la forza dei vari distretti corporei. Più i muscoli riusciranno a lavorare in modo sinergico e armonico, maggiormente riusciranno a garantire mobilità e stabilità allo stesso tempo, e questo consentirà di ottenere benefici sia sui muscoli stessi, sia sull'apparato scheletrico. I principi da seguire per il trattamento dei paramorfismi sono relativi al tipo di paramorfismo che si vuole trattare. Infatti, gli esercizi compensativi devono essere costruiti

Ecco ciò di fronte a cui ci troviamo: programmiamo esercizi in relazione alle necessità soggettive dell'individuo. Lo scopo dell'esercizio compensativo in soggetti con scoliosi di lieve entità e in soggetti con atteggiamento scoliotico è sia quello di allungare i muscoli nella parte concava della scoliosi, sia quello di accorciare i muscoli della parte convessa della scoliosi stessa, in modo che questi ultimi vadano a spingere sulla curvatura scoliotica. Questi esercizi correttivi vengono eseguiti da sdraiati, da seduti, in posizione eretta oppure a carponi e la loro finalità è sempre quella di stimolare i muscoli che stabilizzano il rachide in modo che diventino più tonici ed elastici, portando pian piano il soggetto a mantenere una corretta postura. Per quanto riguarda l'atteggiamento ipercifotico, l'obiettivo dell'esercizio compensativo è quello di ripristinare un corretto equilibrio muscolare; infatti, in tali esercizi i...

muscoli vengono utilizzati come stabilizzatori tonici ed elastici al fine di proteggere e riequilibrare la struttura scheletrica. Come per l'atteggiamento anche per l'atteggiamento iperlordotico l'obiettivo dell'intervento motorio compensativo è quello di riequilibrare i rapporti di forza tra i vari muscoli compromessi e deficitari alla base dell'atteggiamento iperlordotico stesso. Quindi, bisogna rafforzare la muscolatura deficitaria ed ipotonica, ovvero la muscolatura del core addominale, cercando al contempo di allungare e rendere più elastici e decontratti i muscoli flessore dell'anca e gli estensori lombari.

La rachialgia indica un dolore del rachide, cioè un dolore legato alla colonna vertebrale, che può interessare sia le vertebre, sia i dischi intervertebrali, ma anche le radici nervose e il midollo spinale.

Le cause di questo dolore possono essere diverse, ma sostanzialmente vengono riunite in due categorie:

  1. cause meccaniche di origine traumatica (fratture, distorsioni, lesioni legamentose e muscolari) o di origine non traumatica (cause posturali o lesioni da sovraccarico funzionale);
  2. altre tipologie di cause, a patologie infiammatorie dell'organismo, ossia di origine infiammatoria (dovute di origine viscerale dell'aorta addominale, dell'apparato urinario, ecc.); dolori riflessi di patologie dell'intestino, di origine tumorale (neoplastiche) e di origine psicogene.

Inoltre, a seconda del tratto della colonna vertebrale coinvolta, le rachialgie si possono suddividere in:

  • cervicalgie (il tratto interessato è quello cervicale);
  • dorsalgie (il tratto interessato è quello dorsale);
  • lombalgie (il tratto interessato è quello lombare).

Le linee guida per il trattamento delle rachialgie possono dividersi in una fase medica, che portano il soggetto

fuori da una fase di dolore e contrattura, e in una fase compensativa, che portano il soggetto a modificare il proprio stile di vita e le conseguenti posture che lo hanno portato a tale condizione.

L'efficacia dell'esercizio fisico

Naturalmente, il giusto percorso terapeutico e per il trattamento delle rachialgie dipendono dalla causa alla base del disturbo. Gli interventi da attuare per trattare tale dolore, l'infiammazione e la contrattura in questo tipo di disturbo dovrebbero essere mirati ad eliminare la fase acuta, e successivamente, nella fase cronica, bisognerebbe intraprendere un lavoro di ginnastica posturale, o di esercizio compensativo, per riequilibrare, tonificare e rilassare i muscoli che avvolgono il rachide. Solo con un lavoro mirato e strettamente individualizzato di esercizi specifici, tenendo conto delle eventuali patologie correlate e delle esigenze funzionali del soggetto, oltre alle cause, anche dell'età, sarà utile per prevenire il

riacutizzarsi delle rachialgie. Mentre gli approcci farmacologici in linea di massima risolvono il problema solo temporaneamente (nella fase acuta della patologia) e non consentono una risoluzione efficace del problema, specie se la rachialgia è cronicizzata, tramite l'esercizio compensativo, il soggetto affetto da rachialgia diventa il primo protagonista del suo recupero; fisico nelle rachialgie: riducendo l'allettamento e infatti, l'esercizio diminuisce la sensazione di dolore, la dipendenza dai farmaci; migliorare la postura; insegna una corretta ergonomia vertebrale nella quotidianità e nel lavoro; insegnare al soggetto l'autogestione della patologia; - consentire il veloce ritorno alle normali attività lavorative e domestiche. 23. Esponi un breve paragrafo sui paramorfismi del ginocchio che interessano l'articolazione del ginocchio sono il valgismo e il varismo. Il varismo (ginocchio varo), comunemente.

Definito ginocchia a O, o ginocchia a parentesi, è un paramorfismo che si caratterizza per il fatto che le ginocchia puntano l'una in direzione opposta ossia verso l'esterno. Quest'alterazione è dovuta dell'altra, a causa di un disallineamento tra femore e tibia, che produce, se si osservano queste ossa frontalmente (femore e tibia), un angolo ottuso aperto medialmente.

Il trattamento motorio di questo paramorfismo consiste nello svolgere esercizi finalizzati a rinforzare i muscoli laterali (esterni) della coscia e della gamba, migliorandone tono ed elasticità, e esercizi di ginnastica posturale, per riequilibrare il carico meccanico sui menischi. Tale paramorfismo è molto diffuso tra i calciatori e l'alta incidenza del ginocchio varo tra i calciatori è legata al movimento di calciata della palla. Calciare ripetutamente la palla, infatti, creerebbe uno squilibrio tra i muscoli interni della coscia e quelli esterni (con i primi che

Diventano più forti dei secondi), e questo porterebbe ad una perdita di allineamento tra femore e tibia. Il valgismo (ginocchio valgo) è un paramorfismo anatomicodegli arti inferiori, generalmente bilaterale, ma in alcuni casi può essere anche monolaterale (alterazione che interessa un solo ginocchio), in presenza del quale le ginocchia puntano l'una verso l'altra, formandole cosiddette ginocchia a X. Anche il ginocchio valgo è prodotto dal mancato allineamento tra i femori ele tibie, con i femori che tendono a convergere, mentre le tibie tendono a distanziarsi progressivamentescendendo dalle anche verso i piedi. Generalmente gli esercizi per il ginocchio valgo devono essere finalizzati a rinforzare i muscoli mediali della coscia e della gamba, i glutei, il quadricipite, il allungare i muscoli che consentono l'estensionesemimembranoso e il semitendinoso, e bisogna inoltre della caviglia. Gli esercizi di ginnastica posturale e la riduzione del

corpo e migliorare la salute generale. Ecco alcuni consigli per gestire il peso corporeo in modo efficace: 1. Alimentazione equilibrata: seguire una dieta bilanciata che includa una varietà di alimenti nutrienti come frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e grassi sani. Evitare cibi ad alto contenuto di zuccheri aggiunti, grassi saturi e sale. 2. Porzioni controllate: monitorare le dimensioni delle porzioni e cercare di evitare di mangiare in eccesso. Utilizzare piatti più piccoli e mangiare lentamente per aiutare a controllare l'appetito. 3. Attività fisica regolare: fare almeno 150 minuti di attività fisica moderata o 75 minuti di attività fisica intensa ogni settimana. Scegliere attività che ti piacciono e che ti permettano di bruciare calorie, come camminare, correre, nuotare o praticare uno sport. 4. Ridurre il tempo sedentario: limitare il tempo trascorso seduti o sdraiati, come guardare la TV o stare al computer. Cerca di fare pause frequenti per muoverti e fare qualche esercizio leggero. 5. Bere molta acqua: l'acqua aiuta a mantenere il corpo idratato e può aiutare a controllare l'appetito. Cerca di bere almeno 8 bicchieri di acqua al giorno. 6. Dormire bene: assicurati di avere un sonno di qualità sufficiente ogni notte. La mancanza di sonno può influire negativamente sul metabolismo e sul controllo dell'appetito. 7. Ridurre lo stress: lo stress può portare a comportamenti alimentari scorretti. Trova modi sani per gestire lo stress, come praticare la meditazione, lo yoga o fare attività rilassanti. Ricorda che ogni persona è diversa e che è importante consultare un professionista della salute prima di apportare cambiamenti significativi alla propria dieta o al proprio regime di esercizio fisico.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
20 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher DS__7 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Attività motoria, preventiva, compensativa e rieducativa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Iuliano Enzo.