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CAPITOLO 4: L'IMPOSTA PERSONALE SUL REDDITO: L'IRPEF
L'Irpef è un'imposta personale e progressiva che colpisce il reddito complessivo delle persone fisiche. Il carattere personale del tributo è desumibile dal fatto che nella definizione dell'imposta si tiene conto di aspetti soggettivi del contribuente. L'Irpef progettata dalla riforma Visco tendeva sempre più ad allontanarsi dal modello della Comprehensive Income Tax (Cit) per avviarsi verso un modello caratterizzato dalla progressiva esclusione dalla base imponibile dei redditi diversi da quelli di lavoro. Questo processo è però stato interrotto: la nuova Imposta sul reddito (Ire) proposta dalla riforma Tremonti si riconferma come un ibrido dei modelli della Cit e dell'imposta sulla spesa. L'elemento cruciale di questa riforma è comunque rappresentato dall'adozione di un modello che si avvicina alla flat rate tax, articolato su due sole aliquote.
(23 e 33%).8
Il presupposto del tributo è il possesso di un reddito, in denaro o in natura, attribuibile al soggetto passivo.
I soggetti passivi sono le persone fisiche, residenti e non residenti.
La base imponibile è costituita dalla somma di tutti i redditi del soggetto passivo (le plusvalenze sono in generale sottoposte ad Irpef, al momento di realizzo, solo se conseguite nell'esercizio di imprese)
Dall'imponibile sono comunque esclusi:
- redditi che sono ricondotti a regimi sostituivi di tale imposta (redditi da attività finanziarie)
- redditi assoggettati a tassazione separata (arretrati di stipendi)
- redditi esenti (borse di studio)
2. La determinazione del reddito imponibile
Ai fini della determinazione dell'imponibile i redditi sono classificati in 6 categorie:
- redditi fondiari
- redditi da capitale
- redditi da lavoro dipendente
- redditi da lavoro autonomo
- redditi d'impresa
- redditi diversi
a) I redditi fondiari si
distinguono in redditi dei terreni e redditi dei fabbricati. I redditi dei terreni si classificano in redditi dominicali (rendita fondiaria) e redditi agrari(reddito derivante da attività agricole e da attività dirette alla coltivazione del terreno).La distinzione tra reddito derivante da attività agricole e reddito di impresa può dare luogo a difficoltà interpretative e tentativi di simulazione redditi d’impresa sotto la forma di redditi agrari; tali tentativi sono stati circoscritti da varie norme fiscali.Sia il reddito agrario sia il reddito dominicale dei terreni sono determinati sulla base di tariffe catastali.Il catasto è l’elenco dei beni immobili censiti in uno Stato; l’unità elementare del catasto dei terreni è costituita dalla particella, una porzione continua di terreno.La rendita catastale rappresenta il rendimento medio ordinario e continuativo ottenbile da una particella. Con l’espressione- Redditi da fabbricati:
- Redditi figurativi di fabbricati destinati all'abitazione del proprietario o tenuti a disposizione
- Redditi effettivi di fabbricati locati a terzi
- Se il fabbricato è utilizzato come abitazione, il reddito imponibile è la rendita catastale rivalutata
- Per le unità immobiliari diverse dall'abitazione principale tenute a disposizione, l'imponibile è pari alla rendita catastale aumentata di 1/3
- Per le unità immobiliari locate, il reddito imponibile è costituito dal reddito effettivo, vale a dire dal canone di locazione, ridotto del 15% per tenere conto delle spese di manutenzione e dei costi di gestione dell'immobile
- Redditi da capitale:
- Interessi e altri proventi derivanti da mutui, depositi e conti correnti
- Utili derivanti dalla partecipazione in società ed enti
Soggetti ad Ires- i proventi derivanti dalle gestioni collettive del risparmio- i proventi derivanti da riporti e da operazioni del tipo pronti contro termine
Un'elencazione, per quanto dettagliata, non può però ricomprendere tutte le fattispecie esistenti; viene allora definito come reddito di capitale da sottoporre a tassazione ogni provento che derivi da rapporti aventi ad oggetto l'impiego di capitale.
Da questo insieme vengono escluse le plusvalenze e i proventi dei prodotti derivati che sono compresi nella categoria "redditi diversi". Vi è una particolare categoria di plusvalenze che viene comunque fatta rientrare fra i redditi di capitale (es. disaggio su obbligazioni).
La categoria dei redditi di capitale più significativa inclusa parzialmente nella base imponibile dell'Irpef è costituita dai dividendi azionari relativi a partecipazioni qualificate, incluse nella base per il 40% del loro ammontare.
c) I redditi da lavoro
I redditi da lavoro dipendente sono costituiti da tutti i compensi in denaro e in natura percepiti nel periodo di imposta in dipendenza del rapporto di lavoro, al netto dei contributi sociali a carico dei datori di lavoro e quelli a carico del lavoratore. Sono a tutti gli effetti considerati redditi da lavoro le pensioni di ogni genere e gli assegni ad esse equiparati. Si considerano redditi assimilati le rendite in dipendenza di contratti di assicurazione sulla vita, le indennità parlamentari e i compensi per lavori socialmente utili. Condizione perché tali redditi siano assimilati a quelli di lavoro dipendente è che non rientrino nell'oggetto di arte o professione. Il reddito imponibile è un reddito lordo, in quanto non sono previste deduzioni dei costi sostenuti per la produzione del reddito e per la determinazione dell'imponibile si applica un criterio di cassa. L'accertamento del reddito da lavoro dipendente è agevolato dal fatto che i datori di lavoro e gli
Enti previdenziali che corrispondono compensi di lavoro dipendente svolgono la funzione di sostituto d'imposta (sono cioè tenuti ad operare, all'atto del pagamento, una ritenuta a titolo di acconto Irpef con l'obbligo di rivalsa).
L'obbligo di rivalsa è l'obbligo imposto al sostituto di rivalersi sul contribuente dell'imposta pagata in sua vece all'erario.
I redditi da lavoro autonomo sono costituiti dai redditi derivanti dall'esercizio di arti e professioni (professione abituale, ancorché non esclusiva: attività diversa da quelle orientate alla produzione di redditi d'impresa).
La legge include anche:
- i redditi derivanti dall'utilizzazione economica da parte dell'autore o dell'inventore di opere dell'ingegno e dei diritti d'autore;
- i redditi derivanti da partecipazione ad associazioni in partecipazione;
- le partecipazione agli utili spettanti ai promotori e soci fondatori di...
partecipazione agli utili. Problemi nascono dalla difficoltà di identificare quelle tipologie di reddito al confine tra il reddito di impresa e il reddito da lavoro autonomo. Un altro insieme di problemi rilevanti nasce dal fatto che i criteri di determinazione del reddito d'esercizio accolti dal codice civile possono differire da quelli assunti dalla legislazione fiscale. Le divergenze possono essere spiegate dalle diverse finalità: la disciplina civile è più orientata a garantire i diritti dei terzi, mentre la disciplina fiscale è orientata a ridurre la possibilità di elusione e evasione dell'imposta. La base per la determinazione dei redditi d'impresa è costituita dall'utile netto (o dalla perdita) alla quale vengono apportate variazioni in aumento o in diminuzione che riflettono appunto la discrepanza fra norma civile e norma fiscale. Il reddito imponibile è misurato facendo riferimento ad un criterio di competenza.
- I ricavi derivanti dalla cessione di beni e/o prestazioni di servizi (anche cessione di azioni, obbligazioni e altri titoli)
- Le variazioni delle rimanenze: ai fini fiscali i criteri ammessi sono il Fifo e il Lifo a scatti e continuo
- Le plusvalenze patrimoniali: maggior valore realizzato dalla vendita di un impianto. È poi prevista una tassazione graduale delle plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso, a quote costanti, a partire dall'esercizio del realizzo non oltre il quarto esercizio se i beni sono stati posseduti per almeno 3 anni.
- Le sopravvenienze attive
- I dividendi e utili per il solo 40% dell'ammontare
- Gli interessi attivi da capitali dati in prestito
- I costi d'esercizio
- Le minusvalenze: deducibili solo per il 40% del loro ammontare
- Le sopravvenienze passive
- Gli interessi passivi (non interamente deducibili)
- Gli ammortamenti: il criterio consentito
La legislazione fiscale prevede