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TRASMISSIONE DEL CALORE
3/11/15
OBIETTIVI
- APPROFONDIRE CONDUZIONE TERMICA
- CAMPI CON DIPENDENZA DAL TEMPO
- EFFETTI TERMOELETTRICI
- SCAMBIO TERMICO PER CONDUZIONE NEGLI ACCETTE
- CONDUZIONE FORZATA DENTRO I CONDOTTI
CUBI DI TESTO
- TITOLO NON PERMATATO "ADA TRASMISSIONE DEL CALORE" 2005, PITAGORA
- Introduzione alla FISICA TERMALE © 2002, PITAGORA
- la ce Gloria
- HEAT CONDUCTION disponibili nelle biblioteche DORA
- §E di approfondimento, il più completo
LEZIONI:
Aula Lavagna
ESAME:
ORALE
RISOLVERE DI 2 O PIÙ ESERCIZI SULLA CONDUZIONE TERMICA
PROVA IN ITINERE: ULTIMA SETTIMANA PRIMA DI NATALE
- 2 TURNI → 2 CISTE (o giovedì o venerdì)
Basi per la conduzione termica
- Campi di temperatura
- Densità di flusso termico
Materiale solido rigido
(Introduciamo subito una semplificazione che non ci interessano le deformazioni) Trascurato dilatazione termica
Campo di temperatura: T(x,y,z,t)
Densità di flusso termico: q̇(x,y,z,t) [W/m2]
Q̇ = ∫S q̇·m̂ dS
È espressa tramite legge di Fourier:
q̇ = -k ∇T
Conduttività termica del solido (forma isotropa)
(Indipendente dalla direzione del flusso di calore)
Es: Blocco di materiale solido
Ma possiamo considerare flusso di calore anche verticale
E abbiamo lo stesso risultato
Attualmente dobbiamo generalizzare Fourier:
qi = -kij ∂T/∂xj
Forma anisotropa (dipendente dalla direzione)
Sottonotoria su j sottintesa
kij è tensore di rango 2
k̂ = ( kxx kxy kxz ) ( kyx kyy kyz ) ( kzx kzy kzz )
Si ottiene forma isotropa nel caso particolare in cui la matrice è diagonale con valori uguali:
k̂ = ( k 0 0 ) ( 0 k 0 ) ( 0 0 k )
cos2(ωt) - sen2(ωt) = cos(2ωt)
cos2(ωt) + sen2(ωt) = 1
2cos2(ωt) - 1 = cos(2ωt)
∫02π/ω cos2(ωt) dt =
∫02π/ω [1 + cos(2ωt)] dt =
= 1/2 [t + sen(2ωt)/2ω]02π/ω = π/ω
∫02π/ω sen(ωt) cos(ωt) dt = 0
9cCv ωT1 = K∇2T2 + qg2
0 = K∇2T0 + qg0
9cCv ωT1 = K∇2T2 + qg2
-9cv ωT2 = K∇2T1 + qg1
∫ sen2(ωt) = 1 - cos2(ωt)
3 equazioni
Si risolve con temperatura complessa
è funzione scalare con valori complessi
T̃ = T̃1 + λT̃2
Se sotto il eq. + λ volte ca 1 eq.
ottengo:
9cv ω (T̃1 - T̃2) = K∇2T̃ + (qg1 + qg2)
=> Possiamo ridefinire il differenziale?
dx2 = h1 dq1 e1 + h2 dq2 e2 + h3 dq3 e3
Le componenti dello spostamento infinitesimo secondo i 3 versori sono:
h1 dq1 e1 + h3 dq3 e3
Prendo un generico campo scalare f:
∇f ⋅ e1 = 1/h1 ∂f/∂q1
Seconda direzione della componente 2:
∇f ⋅ e2 = 1/h2 ∂f/∂q2
∇f ⋅ e3 = 1/h3 ∂f/∂q3
Dimostrazione: da definizione di coordinate ortogonali
Si può dimostrare che sono ortogonaci tra loro
êi ⋅ êj = δij
êi ⋅ êj = 0 se i ≠ j
È come dire ∂x/∂qi ⋅ ∂x/∂qj = 0 se i ≠ j
È la componente del tensore metrico
Tensore metrico diagonale ⇒ i versori sono ortogonaci
In coordinate curvilinee:
∇f = 1/h1 ∂f/∂q1 ê1 + 1/h2 ∂f/∂q2 ê2 + 1/h3 ∂f/∂q3 ê3
Sono in funzione della posizione
∂⏜r⏜ = (- r sen θ, sen ϕ, r sen θ sen ϕ, r sen θ cos ϕ, 0 )
∂ϕ⏜
hθ = r sen θ
êθ = ( sen θ cos ϕ, sen ϕ, cos θ, sen θ, 0 )
ADESSO ČO FACCIO RSPETTO ACCA TERZA COORDINATA:
ă⏜eϕ = ( r cos ϕ, r cos θ, 0, rcos ϕ sen ϕ, -r sen θ)
ê⏜p = ( cos θ cos ϕ, cos θ sen ϕ, -sen θ )
QUINDI:
∇f = ∂e⏜r + 1 ∂e⏜ϕ +1 ∂e⏜θ
∂r rsenθ ∂ϕ r ∂θ
LAVORIČRO ADESSO SUČA DIERGENZA:
∇·A = + + + ...
∂ê⏜2 · ê⏜r1 =0 ∂ê⏜2 ⊙ ê⏜r2 ≠0 ∂ê⏜2 ⬦ ê⏜r3 ≠0
∂q⏜1⏜ ∂q⏜2⏜ ∂q⏜3⏜
∂ê⏜2 · ê⏜e1 =0 ∂ê⏜2 ⬦ ê⏜e2 ≠0 ∂ê⏜2 ⬦ ê⏜e3
∂q⏜1⏜ ∂q⏜2⏜ ∂q⏜3⏜
∂ê⏜3 ⬦ ê⏜1 =0 ∂ê⏜3 ⬦ ê⏜2 ∂ê⏜3 ⬦ ê⏜3 ≠0
∂q⏜1⏜ ∂q⏜3⏜ ∂q⏜3⏜
⇒ ∂ ✗ A = ∂Ar + 1 ∂Aϕ + 1 ∂Aθ + ...
∂r rsenθ ∂ϕ r ∂θ
∂ ⊆ = (-sen θ sen ϕ, sen θ cos ϕ, 0 ) = ê⏜ϕ - sen θ
∂ϕ
=ĭ ∂ê⏜2 · ê⏜⊗ = sin θ
∂q⏜2⏜
hϕ = r sen θ
+ ∂Ar + ...
r
POTZiente DIFERSO DA ZERO
... È INTERESSANTE TROVARE SOLUZIONI NON BANALI ... 5/11/15
λ = AUTOVALORE
AD OGNI AUTOVALORE CORRISPONDE UNA SOLUZIONE NON BANAFE
- A(x) = - - AUTO FUNZIONE × - -
SE CONDIZIONI SONO x=0 E y=B
- β = + λ2 > 0
d2A(x)dx2 = λ2 A(x)
d2 B(x,y) d y2 = - λ2 B(x,y)
IN QUESTO CASO
λ = AUTOVALORE
B(y) = AUTO FUNZIONE
PROBLEMI DI STURM-LIOUVILLE
CARATTERIZZATI DA UN'EQ. DIFFERENZIALE PIÙ GENERICA
ddr [ a(r) dddr ] + [ b(r) + β c(r) ] μ = 0
a, b, c FUNZIONI NOTE (ASSEGNATE) DI r
β = AUTOVALORE DEL PROBLEMA DI STURM-LIOUVILLE
(E' UNA COSTANTE )
CI RICONDUCIAMO A RISOLVERE UN PROBLEMA
CON r ∈ [r1, r2]
r = r1 : h1u + K1dddr = 0
r = r2 : h2u + K2dddr = 0
È LA DERIVATA IN DIREZIONE NORMALE
SE PRENDO a(r)=1, b(r)=0, c(r)=1
RI OTTENGO QUESTO RIPRESA: d2B(y)dg2 = - λ2 B(y)