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INTOSSICAZIONE DA PIOMBO METALLICO EXTRAPROFESSIONALE
Scarichi industriali (fonderie, industrie ceramiche, ecc), le vie di penetrazione sono:
- Via respiratoria= dovuta ai fumi;
- Catena alimentare= i fumi cadono sui vegetali che possiamo mangiare oppure mangiamo animali che hanno mangiato quel tipo di vegetale contaminato.
Pericolose modalità di conservazione e preparazione di cibi e bevande, possiamo trovare:
- Contenitori smaltati o chiusi con saldature con leghe al Pb contenenti cibi o bevande acidule, l'acidità può scogliere il piombo;
- Bevande alcoliche preparate con serpentine con saldature al Pb;
- Tubature dell'acqua potabile al Pb;
Picacismo (frammenti di vernice muraria)
ATTIVITÀ LAVORATIVE CON ESPOSIZIONE AL PIOMBO
ASSORBIMENTO
Può avvenire per tutte le vie ma in ambito occupazionale, come detto prima riguardo TUTTI i metalli, avviene prevalentemente per via inalatoria. La via alimentare soltanto nel
caso in cui ci siano cattive abitudini alimentari mentre lavia cutanea è importante laddove si tratti di piombo organico.
DISTRIBUZIONE
Circola per il 90% nei globuli rossi, una parte è in equilibrio con il plasma, la parte del plasma è in equilibrio con le proteine e la quota libera è in equilibrio con i tessuti.
I tessuti di accumulo sono:
- Tessuto osseo= tessuto principale, in particolare nella corticale dove può avere un'emivita di circa 7 anni. In una radiografia la parte bianca è quella fermata dai tessuti del soggetto, la parte nera è quella parte che è attraversata dai raggi. Se osservo una radiografia dell'osso vedrò la parte periferica chiara perché più compatta e la parte centrale scura perché meno compatta; siccome il piombo tende ad accumularsi nella componente più compatta dell'osso la radiografia di un soggetto che ha avuto un'esposizione massiccia a piombo
Trasformazione catena metabolica eme con attività precoce
▪ Freccia Tratteggiata= risultato inibizione tardiva, che si verifica quando si ha massiccio assorbimento di piombo, più tardiva rispetto all'inizio esposizione.
I passaggi
Uno dei primi passaggi è quello a carico della ALA-deidratasi, enzima all'interno dei eritrociti che trasforma in fase di maturazione l'acido delta aminolevulinico in porfobilinogeno. Il blocco di questo enzima determina un sovraccarico del precursore di questa reazione metabolica.
Sia il dosaggio dell'acido delta in una matrice accessibile sia una misurazione dell'attività enzimatica della ALA-deidratasi eritrocitaria nel sangue, sono due markers dell'azione del piombo. Sono dei markers di EFFETTO ma non di dose, si misura infatti effetto determinato dal piombo.
In caso di misurazione dell'acido delta si misura quanta quota del precursore non viene elaborata e che andremo poi a riscontrare.
nelle urine. La valutazione dell'attività enzimatica dell'ala deidratasi è ancora indicatore effetto del piombo. Altro blocco enzimatico precoce è il passaggio da Protoporfirina - IX all'EME, questo è per il blocco della ferro-chelatasi (eme sintetasi). Si accumula il precursore a monte che di solito si osserva nelle emazie (protoporfirina eritrocitaria che va ad incrementarsi negli eritrociti). Degli altri blocchi più lenti che si verificano in un secondo tempo (i tratteggiati), in modo particolare ci interessa il passaggio da Coproporfinogeno - III alla Protoporfina - IX che causerà aumento della copro III nelle urine. !!QUESTI SONO ESEMPI DI INDICATORI DI MONITORAGGIO BIOLOGICO DI EFFETTO!! INDICATORI DI DOSE Nel caso del piombo sono: A) PIOMBEMIA B) PIOMBURIA Sono altamente correlati con l'esposizione, ci danno un'idea del livello di esposizione a piombo verificatasi recentemente. Se ci fosse una persona cheinizia una nuova attività lavorativa e inizia ad essere esposto a una concentrazione di piombo significativamente più alta rispetto a quella a cui era solitamente esposto in un ambiente di vita generale, non possiamo aspettarci un incremento della piombemia o Piomburia immediato facendo un prelievo dell'amatrice ematica o urinaria dal primo o secondo giorno, occorreranno almeno una settimana/10 giorni. Perché questo? Perché quando il piombo entra dall'albero respiratorio e va nel sangue, non riesce a raggiungere un picco pronunciato perché subito appena entra nel sangue è estratto, una quota parte tenderà ad uscire perché soprattutto gli organi di deposito lo portano via dal sangue costantemente, al raggiungimento di quota ingresso e quota assorbita (plateaux costante) ogni eventuale incremento di dose sarà rilevabile nel sangue. Diventa un indicatore puntuale di dose attuale quindi quando raggiungiamo il plateaux, perché.ormai l'equilibrio con gli altri comparti si è creato, quindi comincia ad accumularsi nel sangue.INDICATORE DI ACCUMULO
A) Piomburia dopo chelazione di versenato di calcio= Si fa una iniezione a una persona per una quantità specifica calcolata di versenato di calcio e si registra il piombo x volume ottenuto dalla raccolta delle 24hr di urina.
INDICATORI DI EFFETTO
A) Riduzione ALA_Deidratasi Eritrocitaria
B) Aumento di Protoporfirina IX Eritrocitaria
C) Aumento della zincoprotoporfirina IX eritrocitaria (marcatore che resta attivo evidente anche a distanza di diversi mesi se l'esposizione è stata importante, ci dà un'idea anche di un'esposizione pregressa).
Il TLV utilizzato per il controllo del monitoraggio ambientale del piombo è quello indicato nel dlgs 81 ed è 0.15mg/m3; l'ACGIH utilizza un TLV molto più cautelativo pari a 0,05 mg/m3 ma la nostra normativa non è però particolarmente
cautelativa. L'indicatore di riferimento per il monitoraggio B adottato per legge è di 60Mg/dl di piombemia (PbB). Per le donne fertili il valore riscontrato è 40 Mg/dl (più basso). La sorveglianza sanitaria, salvo altre indicazioni, per legge si effettua quando la concentrazione di piombo in aria è superiore a 0.075 per le 40 ore settimanali o se nei lavoratori si trova un contenuto di Pb nel sangue superiore a 40Mg/dl. Se ci affidiamo solo al monitoraggio biologico senza considerare il Monitoraggio ambientale succede che per le donne si deve arrivare a un livello che le esclude dall'attività lavorativa per far partire la sorveglianza sanitaria. Una lavoratrice esposta a piombo quindi non otterrà mai la sorveglianza sanitaria. CADMIO Altro elemento importantissimo perché è un elemento di contaminazione ambientale diffusissimo ed è frequentemente riscontrabile nelle leghe metalliche; si può dire che non esiste oquasi una lega metallica senza cadmio, è inoltre cancerogeno certo per la IARC, pone quindi problematiche sia dal punto di vista deterministico che probabilistico. Il Cadmio ha un punto di fusione piuttosto basso quindi si può lavorare facilmente. È insolubile in acqua ma reagisce con soluzioni acide e, mentre il piombo sebbene abbia punto di fusione bassa, l'esposizione avviene solitamente per forma solida (polvere piuttosto che fumo), nel caso del cadmio tutte le lavorazioni a caldo comportano creazione di Ossido di Cadmio, elemento molto importante perché dotato di tossicità intrinseca rilevante. Questa è solo uno degli elementi dove il cadmio si può mostrare oltre che come elemento puro anche come sostanza inquinante. ESPOSIZIONI AL CADMIO L'esposizione occupazionale è abbastanza significativa nel mondo industriale, esiste però anche un'intossicazione extra-lavorativa da non sottovalutare proprio perchéIl cadmio è un elemento importante nell'ambito dell'inquinamento atmosferico. Le concentrazioni di Cadmio in aria variano notevolmente negli ambienti esterni di vita a seconda se siamo in una zona urbanizzata o in una rurale. Va inoltre considerata l'esposizione del Cadmio al fumo di tabacco.
ESPOSIZIONE EXTRALAVORATIVE
- Inquinamento atmosferico (assorbimento circa 0,5 mcg/die); Emissioni prodotte da attività industriali ed estrattive, incenerimento rifiuti solidi urbani:
- Zone rurali 1-5 mcg/m³, zone urbane a seconda del livello di contaminazione 5-700 mcg/m³
- Inquinamento idrico e degli alimenti (ass. circa 10 mcg/die); Contaminazione da fertilizzanti e pesticidi, o attività industriali. Particolarmente ricchi crostacei, molluschi, verdura a foglia, patate, carne (fegato)