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Marcatori di esposizione
Ricerca della presenza di una sostanza (metabolita)
− Fluidi corporei (urine - sangue)
− Tessuti
Misura dell’interazione fra dose di una sostanza e
sito biologico bersaglio (enzima - proteina strutturale
- componente cellulare - DNA) in un tessuto
− Addotti alle proteine
− Addotti al DNA
− [ SSB - siti labili agli alcali (danno primario al DNA)]
Addotti alle proteine
Sostanza chimica (metabolita) covalentemente legata
ad una proteina (catene laterali aa)
− emoglobina (60 gg)
− albumina (30 gg)
Alcuni cancerogeni umani formano addotti alle
proteine
Non c’è riparazione attiva degli addotti alle proteine
− turnover addotti = turnover rispettive proteine
Esposizioni
Distanza esposizione-campionamento: pregresse
giorni - settimane - mesi
Addotti al DNA
Sostanza chimica (metabolita) covalentemente legata
al DNA (nucleosidi)
− sangue intero - linfociti periferici separati - altro tessuto
− metodo chimico-specifico: caratterizzazione espositiva
− metodo aspecifico: qualunque addotto perturba un
certo enzima (nucleasi P )
1
Molti cancerogeni umani (genotossici) formano addotti
al DNA
C’è rimozione attiva degli addotti alle proteine
− addotti aromatici in linfociti (< 1 mese) - addotti al N G
7
(3-5 gg) - dimeri ciclobutano in fibroblasti cute (15 h)
− campionamento: ore - giorni
Esposizioni
recenti
Marcatori di effetto
Marcatori fisiologici o di effetto tardivo
− Comparsa di effetti ritardati a medio-lungo termine:
alterazione di un parametro fisiologico
− Indicatori rischio di malattia
Marcatori genetici o di effetto precoce
− Comparsa di effetti in tempi molto brevi (ore - giorni)
− Associabili ad una patologia: entrano a far parte in
maniera diretta od indiretta di uno dei meccanismi
patogenetici
− Indicatori rischio di malattia
Marcatori genetici
Danno primario al DNA
− SSB - siti labili agli alcali - legami crociati
− Test di frammentazione del DNA (SCGE o
cometa)
Mutazione genica
− Test HPRT
− Ricerca di mutazioni in geni del cancro (p53)
Test citogenetici (ex vivo - in vivo)
− Test di mutazione cromosomica (ACS e
ACN)
− Test del micronucleo
− Test degli SCE
Polimorfismi genetici
Ampie variazioni interindividuali geneticamente
determinate (polimorfismi) nell’attività di numerosi
enzimi
− metabolismo degli xenobiotici ed endogeno
− controllo della stabilità ed integrità del genoma
− stato ormonale ed immunitario
Impronta genetica costituita da alleli multipli
− Diversa suscettibilità alle conseguenze esposizione
− differente livello di addotti e/o danno genotossico
− diversa incidenza cancro (od altra patologia)
Suscettibilità al danno genotossico
Variazioni del livello di danno negli individui
− indotto (associato ad esposizione ambientale)
− spontaneo (modula i processi fisiologici endogeni)
Rilevanza delle differenze fenotipiche
− Geni a bassa penetranza
− Ampie frazioni (50%) di una determinata popolazione
− Combinazioni di più alleli polimorfici ed esposizioni
ambientali possono incrementare la suscettibilità al
danno genotossico (ed al cancro)
− Alcuni polimorfismi possono essere protettivi
Marcatori di suscettibilità
Marcatori di esposizione o di effetto
− Marcatori citogenetici (AC - MN - SCE)
Valutazione alterazioni citogenetiche in gruppi di:
− controllo ed esposti (od affetti)
Suddivisione in gruppi in funzione dei genotipi
risultanti dai polimorfismi considerati
Stima frequenze di danno fra i gruppi con genotipo
differente fra controlli ed esposti (od affetti)
Un esempio
3.0 *
2.5
2.0
CA NS
1.5
% S
1.0
0.5
0.0 GSTM1+ GSTM1- GSTT1+ GSTT1-
Esposizione: fumo di sigaretta *S GSTM1- > AC
Polimorfisfmi: GSTM1 - GSTT1 vs.
Marcatore AC S GSTM1+
suscettibilità: Scarpato, 1996