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Assorbimento e distribuzione della cocaina nel corpo umano
Viene vaporizzata e fumata, alcune particelle vengono probabilmente intrappolate nel naso, mentre altre passano attraverso il nasofaringe nella trachea e giungono sulla superficie degli alveoli polmonari, da cui l'assorbimento è rapido e pressoché completo. L'inizio degli effetti si ha nell'ordine dei secondi e questi persistono per 5-10 minuti. Soltanto il 6-32% circa della quantità iniziale raggiunge il plasma, il resto va incontro a pirolisi prima dell'inalazione. Ovviamente con l'iniezione endovenosa la cocaina salta tutte queste barriere e il farmaco entra subito in circolo. Il ritardo di 30-60 secondi nell'inizio dell'azione rispecchia semplicemente il tempo necessario perché dalla sede dell'iniezione il farmaco raggiunge l'encefalo.
Distribuzione: La cocaina penetra nell'encefalo rapidamente; le concentrazioni iniziali nell'encefalo superano rapidamente quelle plasmatiche. Dopo essere...
Penetrata nell'encefalo, la cocaina si ridistribuisce rapidamente agli altri tessuti. Attraversa liberamente la barriera placentare e raggiunge nel feto livelli uguali a quelli della madre.
Eliminazione della Cocaina
La cocaina ha un'emivita biologica di 30-90 minuti ed è quasi completamente metabolizzata da enzimi presenti sia nel plasma sia nel fegato. Il metabolita principale è il composto inattivo benzoilecgonina, che può essere ritrovato nell'urina per circa 3 giorni e molto a lungo (15-22 giorni) nei consumatori cronici. Una piccola quantità di cocaina è metabolizzata a un intermedio attivo (norcocaina). La rivelazione di benzoilecolina nell'urina costituisce la base per l'accertamento dell'utilizzo di cocaina. La persistenza del metabolita nell'urina implica che i consumatori cronici di dosi elevate possono accumulare il farmaco nei tessuti, da dove esso, in un secondo momento, passa nuovamente nel plasma, viene.
metabolizzato ed escreto. In alcuni soggetti che sono privi geneticamente dell'enzima plasmatico che metabolizza la cocaina, la durata dell'azione può aumentare. E ancora da chiarire se i metaboliti della cocaina possano essere tossici per il fegato in certe circostanze. La cocaina ha tre azioni rilevanti: 1. È un potente anestetico locale. 2. È un potente vasocostrittore. 3. È un potente psicostimolante che ha forti qualità di rinforzo. La cocaina potenzia le azioni sinaptiche della dopamina, della noradrenalina e della serotonina. Queste azioni dipendono dalla capacità della cocaina di bloccare la ricaptazione attiva di questi neurotrasmettitori nelle terminazioni presinaptiche dalle quali sono stati liberati. Dalla fine degli anni ottanta è noto che l'azione della cocaina sul sistema dopaminergico è cruciale per le sue proprietà di rinforzo del comportamento e psicostimolanti. Il blocco della ricaptazione della dopamina ne fa aumentare.la dopamina sono coinvolti nella risposta alla cocaina: il recettore D1 e il recettore D2. La cocaina agisce principalmente sul recettore D2, bloccando il suo funzionamento normale e causando un aumento della concentrazione di dopamina nel cervello. Questo porta a una sensazione di euforia e piacere, che sono gli effetti ricercati dagli utenti di cocaina. Tuttavia, l'uso prolungato e abusivo di cocaina può portare a una serie di problemi di salute, tra cui dipendenza, danni cerebrali, problemi cardiaci e psichiatrici. È importante sottolineare che la cocaina è una sostanza altamente tossica e pericolosa, e il suo uso dovrebbe essere evitato.della dopamina e dei suoi recettori è fondamentale per comprendere gli effetti della cocaina sul comportamento. I recettori della dopamina sono proteine presenti sulla superficie delle cellule nervose che interagiscono con la dopamina, un neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione dell'umore, della motivazione e del piacere. Gli effetti positivi della cocaina sul comportamento, come il rinforzo e la locomozione, sembrano essere mediati dall'attivazione dei recettori della dopamina. Questo significa che quando la cocaina viene assunta, si verifica un aumento dei livelli di dopamina nel cervello, che a sua volta attiva i recettori della dopamina. Questa attivazione dei recettori della dopamina è responsabile degli effetti positivi osservati sul comportamento degli animali dopo l'assunzione di cocaina. I recettori della dopamina sono classificati in diversi sottotipi, tra cui i recettori D1. Sebbene i recettori D1 siano meno conosciuti rispetto ad altri sottotipi di recettori della dopamina, sembra che abbiano un effetto "permissivo" sull'espressione e sui comportamenti della dopamina. Ciò significa che i recettori D1 possono influenzare l'attività della dopamina e modulare i suoi effetti sul comportamento. Nonostante ciò, rimane ancora molto da scoprire e spiegare riguardo all'interazione tra la dopamina, i suoi recettori e gli effetti della cocaina sul comportamento. Tuttavia, è chiaro che l'esposizione alla dopamina e all'attivazione dei suoi recettori sono fattori cruciali per comprendere gli effetti della cocaina sul comportamento.