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O
l’altro metabolita finale, a seconda che la persona presenti un metabolismo più rapido
Coniugazione
per la prima o per la seconda. Qual è la seconda? È la coniugazione famosa con l’acido
Coniugazione
acido acetilsalicilico acido salicilico
con la glicina COOH
glucuronico, famosa poiché propria per molti farmaci, la specie ottenuta è ancor più
o aspirina con l’acido
OH
solubile, perché a parte i due acidi, uno alifatico e uno di derivazione benzoica, questo
OH OH glucuronico
H N
derivando dagli zuccheri ha molti ossidrili che ne amplificano la solubilità. In questo
2 OH
meccanismo catalizzato È l’OH fenolico dell’acido acetil salicilico che attacca questo
O OH
carbonio, con inversione di configurazione. COOH
O
H
N
O OH OH
OH O
OH OH
HOOC
Vediamo alcuni cofattori di coniugazione. Quali specie intervengono per coniugare il
metabolita di fase 1?
-UDPGA è il cofattore che trasporta l’acido glucuronico. L’enzima che si chiama
glucoril-tranferasi catalizza la reazione di interazione dell’acido glucuronico con il
metabolita di fase 1 dell’acido acetil salicilico, e usa l’UPDGA come cofattore che ne
cura il trasporto.
-PAPS, trasportatore di gruppi solfato laddove è necessaria la solfatazione. Questi primi
4 sono di tipo nucleosidico a seconda della base azotata dove per lo più c’è adenina.
-Acetil coA, è il trasportatore di gruppi s-acetili.
-SAM, importantissima, poiché partecipa ad innumerevoli reazioni enzimatiche. La
specie carica positivamente subisce attacco nucleofilo sul carbonio che qui quindi
viene metilato. In genere sono gli azoti che vanno a prendersi per addizione nucleofila
il metil gruppo, quello che si genera è la SAM senza il metil guppo prende il nome di S
adenosil omo cisteina.
-Non è da meno il Glucatione, presente in molti integratori, cosa fa? È il più importante
sistema di detossificazione di radicali liberi per proteggere le cellule anche
dall’invecchiamento. Non è il solo che lo fa, ma è il solo tripeptide. È costituito da una
glicina, che fa legame peptidico con la cisteina che è la sua porzione farmacoforica, in
particolar modo la funzione finale di attività biologica è il gruppo mercapturico
centrale della stessa. La cisteina lega ancora con legame sineptidico il gruppo in
gamma dell’acido glutammico.
-Per finire una serie di amminoacidi importanti, come la glicina che abbiamo visto per
la fase 2 dell’aspirina; la glutammina e la taurina che è importante nello sviluppo
neurologico del bimbo.
Una delle cascate metaboliche più importanti è quella del glucatione. Esso è un
antiossidante che nel momento in cui inattiva le sostanze che possono ossidare la
membrana cellulare ossida sé stesso, riducendo la sostanza dannosa rendendola
innocua. Se viene ossidato dal GSH (che è l’acronimo usato per il glucatione in cui si
evidenzia il gruppo mercapturico della cisteina centrale) forma il GSSG, si forma con
una seconda molecola di glucatione il ponte disolfuro, si tratta di una specie
simmetrica che è inattiva biologicamente, quindi l’enzima GSH reduttasi, lo riduce e
libera di nuovo il GSH, quindi questo processo richiede energia enzimatica.
Sommariamente analizziamo i diversi step, vediamo come esce il farmaco che è stato
inattivato. Il nostro substrato è il generico metabolita RX di fase 1 di un farmaco. La
Glucatione-S-transferasi pensa a coniugare un residuo attivo del substrato metabolita
al guppo SH, poi un enzima chiamato gamma-glutamintranspeptidasi fa uscire l’acido
glutammico, con liberazione di glutammato che viene eventualmente riciclato.
L’espulsione avviene mediante eterolisi di legame sfruttando una molecola di acqua. A
questo punto un secondo enzima, che prende il nome di Aminopeptidase di tipo M,
libera anche la glicina con utilizzo di una seconda molecola di H2O. Vengono eliminati
uno alla volta i due aminoacidi, al fine di lasciare coniugato al metabolita di fase 1
unicamente la cisteina attraverso il gruppo mercapturico. L’utilizzo diretto di cisteina
non è consigliato, perché è una specie instabile e molto reattiva con altre proteine, si
preferisce il suo trasporto attraverso glucatione, con una doppia scissione, e una
doppia espulsione di aminoacido, per una questione di protezione anche se con
dispendio energetico. Questo intermedio metabolico, che è il coniugato del nostro
farmaco con la cisteina, subisce due differenti meccanismi, il primo andando avanti
attraverso l’intermedio di un enzima, che si chiama n-acetil transferasi, utilizza quindi
l’Acetil CoA come cofattore, per acetilare l’ammino gruppo dell’aminoacido cisteina
coniugato al residuo del farmaco, si forma l’acido mercapturico che può essere escreto
con le urine. Un’altra parte del coniugato cisteinico, può andare incontro, attraverso la
coniugazione con una bella liasi per far uscire un piruvato CH3COO- e ammoniaca.
Iene ossidato il legame CHNH2, attraverso la deamminazione ossidativa tipica degli
amminoacidi, viene liberata NH3 ma non perche si stacca l’NH2, attenzione, prima
viene ossidato il legame CHNH2 a porzione imminica (base di Shiff), a questo punto
viene l’idrolisi, si libera ammoniaca e ciò che rimane è CHCOO-, il piruvato. Cosa si
libera? RSH, ossia il farmaco lega direttamente il gruppo mercapturico, che seppur più
polare non viene escreto così, ma viene prima metilato da un s-metil transferasi,
oppure glucuronicato. La metilazione usa sempre la SAM come cofattore.
Iniziamo l’avvelenamento da metalli pesanti, dopo di che invece considereremo tutti
gli aspetti fisiologici e patologici per ciò che concerne un difetto o un eccesso dei
microelementi essenziali.
Attenzione ora alla curva dose risposta per questi rispetto a quella prevista per i
microelementi essenziali. La prima evidenzia che a dosaggio nullo o bassissimo non vi
sono effetti tossici, aumentando la concentrazione si esplicano effetti tossici fino alla
morte per dosaggi elevati. La seconda, relativa invece ai cationi che costituiscono
microelementi essenziali, evidenzia che per ipodosaggio, per bassisima
concentrazione fisiologica, si hanno gravi effetti, anche la morte, poiché ovviamente si
tratta di sostanze spesso implicate in processi fisiologici e quindi necessari. Anche
l’iper dosaggio diviene pericoloso, poiché ad alte concentrazioni possono esplicarsi
effetti tossici, quindi si ha la tipica curva a campana. Quindi una dose perfetta è tale
che non siamo né in stato di ipodosaggio, ad esempio per K, ipocalemia, né in stato di
iperdosaggio, in questo caso ipercalemia. Bassissimo dosaggio o altissimo dosaggio
determinano alti rischi, anche la morte.
Vedremo per i metalli pesanti, Ag Pb Hg As Sb Bi Cd, alcuni dei quali vengono ancora
somministrati. Analizziamo esempi storici di sindromi eclatanti.
Sono elementi non essenziali che seguono una curva dose effetto vista. I metodi di
assorbimento sono vari, quelli più eclatanti sono la via inalatoria e quella cutanea,
chiaramente si intende che l’intossicazione avviene accidentalmente o cui sono
soggette persone che lavorano in un ambito industriale in cui si hanno queste
sostanze. Può esservi anche un assorbimento gastrointestinale, questo accade non in
ambito industriale, ma quando se abbiamo cibi contaminati, specialmente marittimi,
da metalli pesanti o loro metaboliti, presenti nel mare, che si depositano nel pesce che
contiene parti di mercurio che non viene affatto eliminato attraverso cottura e
riscaldamento, per cui mentre alcune sostanze mediante cotture vengono
decomposte, queste sono inerti al riscaldamento.
Vi è un meccanismo generale per ciò che concerne l’azione tossica di questi metalli
pesanti, sempre tenendo a mente che ciascun metallo presenta poi delle
caratteristiche peculiari. In genere accade che ioni di questi metalli possono interagire
facilmente con gruppi nucloefilici di alcune proteine, basti pensare alla cisteina, e
quindi con gruppi SH che a livello amminoacidico ha la cisteina. Nelle proteine
specialmente di tipo enzimatico si forma un legame tra ione e metallo pesante tipo di
complessazione, l’SH se confrontato con l’OH a livello di reattività organica, è più
nucleofilo, in quanto lo Zolfo è meno elettronegativo e rende più disponibile il
doppietto verso gli ioni di questi metalli. Ovviamente ciò causa l’inattivazione dei
sistemi enzimatici, fino ad alterare la fisiologia cellulare e quindi ad esplicare attività
tossica. Le intossicazioni possono essere di tipo acuto o cronico, nella prima si ha
esposizione breve ma ad elevate quantità, i sintomi associati all’intossicazione sono
comunemente disturbi gastrointestinali, vomito, diarrea, dolori addominali. Segni
particolari sono l’orletto gengivale nero se si forma PbS o colorazione grigio-nerastra
della pelle a causa della formazione di AgS. Queste sintomatologie sono spesso
riscontrabili anche nelle intossicazioni croniche, in cui al contrario l’esposizione è
prolungata a piccole dosi.
Consideriamo manifestazioni patologiche specifiche in taluni casi per alcuni ioni di
questi metalli pesanti.
-Cadmio, l’assorbimento può avvenire per ingestione di alcuni alimenti contaminati
(cosa che è accaduta frequentemente), si genera nausea vomito e diarrea, oppure per
inalazione di vapori di cadmio. Il Cadmio è contenuto nel fumo delle sigarette, per
combustione viene liberato, e quindi i fumatori respirano vapori che hanno cadmio
dentro tant’è che il fumo delle sigarette è una delle principali fonti non occupazionali,
non a caso si riscontra che i fumatori hanno una concentrazione ematica di Cd fino a 5
volte superiore ad un soggetto non fumatore. Si può avere anche irritazione di tipo
locale da Cadmio, e ciò arriva a causare anche edema polmonare.
-Mercurio, famosa è la tragedia di Minimate e Nigate, nel 1950. Fu un intossicazione
generata per ingestione di pesce contaminato non da mercurio tal quale, ma da
mercurio che in sistemi marini subisce metabolismo. I due metaboliti principali sono il
monometilmercurio, carico positivamente, che non ha eccellenti caratteristiche lipofile
per cui potrebbe a basse concentrazione oltrepassare anche la BE ma lo fa poco
perché è ancora carico positivamente. Invece il metabolita secondario è quello che
subisce una seconda metilazione ad opera di un enzima metil transferasi, è neutro e
passa benissimo la BE, è il dimetilmercurio, in cui i due metili rendono ancor più
lipofila la sostanza la quale oltrep