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DSA.La LIM consente di utilizzare sfondi scegliendone il colore, riducendo così le difficoltà dei soggetti sensibili alla luminosità del testo o agli sfondi bianchi puri e al contrasto debole tra il testo e gli sfondi.

Il testo scritto a mano libera, in corsivo, sulla LIM può essere automaticamente trasformato in Comic, Trebuchet, stampato, nel formato scelto (vanno preferiti i caratteri semplici come Arial, in grassetto). Tutti i software trasformano il testo in oggetto che può essere ingrandito o spostato.

Per i soggetti con discalculia, la LIM ha anche calcolatrice, righelli, squadre, compasso e goniometro, utilizzabili tramite touchscreen.

La "penna di riconoscimento forme" trasforma una forma disegnata a mano libera in una perfetta figura geometrica.

La superficie scrivibile della lavagna può essere estesa sia in orizzontale che in verticale, il che evita ai soggetti le difficoltà legate all'andare a capo e permette la

Visualizzazione di quanto scritto nella parte inferiore della lavagna. L'accesso ad Internet e la possibilità di usare qualunque software didattico, consente di superare le difficoltà nella letto-scrittura con la presenza di immagini, simboli, mappe, etichette che facilitano la comprensione, rassicurando l'alunno ed aumentandone l'autonomia. L'utilizzo della LIM, quindi, sollecitando stili cognitivi differenti, crea nella classe un contesto di apprendimento personalizzato e sa valorizzare anche le situazioni di potenziale difficoltà. Computer e diversabilità: tastiera e schermo del computer diventano gli equivalenti di carta e penna su cui non solo scrivere, ma anche calcolare e disegnare. Il docente assume il ruolo di mediatore tra l'alunno disabile e il computer, ovvero di osservatore delle dinamiche di apprendimento legate all'uso del computer. Per i non vedenti e i disabili con gravi deficit visivi sono disponibili tastiere e

stampanti "braille" (che utilizzano il sistema di scrittura in rilievo leggibile dai ciechi; il codice BRAILLE si compone di sei punti), nonché la lettura del libro con la sintesi vocale (voce sintetica del computer che legge la pagina scritta sullo schermo).

Per i disabili fisici con gravi deficit motori esistono invece dei sensori (strumenti elettronici molto sensibili su cui soffiare o collegati al battito delle ciglia) mediante i quali si comunica con il computer, quindi con l'esterno.

Per disabili psico-motori gravi con funzioni linguistiche e comunicative compromesse si può usare il linguaggio iconico Bliss, composto da circa 2.000 immagini che, riportate sul video, consentono di comporre delle frasi servendosi di sequenze iconiche.

Bisogni educativi speciali e strategie didattiche

Inclusione: l'inclusione si riferisce al riconoscimento dell'individualità di ciascuno e sul diritto di tutti alla partecipazione piena e attiva alla vita

L'inclusione prevede, allora, la capacità da parte dei docenti di valorizzare ciascun alunno, a prescindere da abilità, etnia, linguaggio, genere e condizione socio-culturale.

In merito alla partecipazione della famiglia dell'alunno con disabilità al processo di integrazione scolastica, essa rappresenta un punto di riferimento essenziale per la corretta inclusione scolastica dell'alunno disabile.

L'Index for Inclusion di T. Booth, M. Ainscow è uno strumento ideato dal CSIE (Center for Studies on Inclusive Education) per promuovere l'inclusione nelle scuole.

Bisogni educativi speciali (BES): In Italia, la legislazione di riferimento per i bisogni educativi speciali (BES) è la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012. La direttiva dice che i principi alla base dell'integrazione scolastica si fondano su una logica di inclusione. Divide i BES in tre categorie: Alunni disabili (legge 104/1992), gli unici ad avere

diritto all'insegnante di sostegno;

  1. Alunni con disturbi evolutivi specifici, che comprendono: alunni con DSA (legge 170/2010);
  2. deficit del linguaggio; disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD); disturbooppositivo provocatorio (DOP); altri disturbi evolutivi (D. M. 27-12-2012);

Alunni con svantaggio (D. M. 27-12-2012 e C. M. 8/2013) socio-economico, socio-culturale e linguistico, e disagio comportamentale relazionale. Quindi tra le cause delle situazioni disvantaggio vi possono essere cause esterne allo studente. L'azione della scuola nei confronti dei disadattamenti prodotti da cause affettive o socio-ambientali si deve configurare con azioni preventive e compensative.

Il Piano Didattico Personalizzato (PDP): il piano didattico personalizzato è un documento obbligatorio per gli alunni con DSA, e viene redatto dal consiglio di classe in accordo con le famiglie. Nelle scuole secondarie il piano didattico personalizzato (PDP) viene redatto dal

consiglio di classe. Per i BES che non siano né disabili (per loro viene fatto il piano educativo individualizzato PEI) né DSA, il piano didattico personalizzato non è obbligatorio, ma il consiglio di classe, se lo ritiene necessario, può farlo ugualmente in accordo con le famiglie ed eventualmente con il contributo di esperti.

In base alla circolare ministeriale 8/2013, il "Piano Didattico Personalizzato" è lo strumento in cui si potranno includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita.

I DSA: DSA sta per disturbi specifici dell'apprendimento. La legge 170/2010 è volta a dare riconoscimento ai disturbi specifici dell'apprendimento (DSA), che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate. La legge 170/2010 ha riconosciuto la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come disturbi specifici di apprendimento (DSA), che sebbene

manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, possono comunque costituire una limitazione per l'apprendimento scolastico. Disturbi specifici dell'apprendimento (DSA):
  • dislessia;
  • disgrafia;
  • disortografia;
  • discalculia.
La dislessia: la dislessia si manifesta attraverso una minore correttezza e velocità di lettura ad alta voce. La dislessia è una difficoltà che riguarda la capacità di leggere in modo corretto e fluente e non è causata da un deficit di intelligenza né da problemi ambientali o psicologici, né da deficit sensoriali o neurologici. Il ragazzo dislessico può leggere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacità e le sue energie, poiché non riesce in maniera automatica e perciò si stanca rapidamente, commette errori e ha difficoltà ad apprendere. Definizione legge 170/2010: “simanifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura". Con il termine "dislessia" si intende un disturbo specifico dell'apprendimento che si manifesta con difficoltà nell'imparare a leggere. La disgrafia: la disgrafia è un disturbo specifico della scrittura legato agli aspetti grafico-formali ed è collegata al momento motorio della prestazione. Elementi caratteristici dei soggetti disgrafici sono impugnatura scorretta, dimensioni delle lettere irregolare, spazi irregolari tra le parole e mancato rispetto dei margini e delle righe. Definizione legge 170/2010: "disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica". La disortografia: la disortografia è un disturbo specifico dell'apprendimento, che si manifesta come l'impossibilità a

Tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in lettere scritte. Errori tipici riguardano le doppie, l'inversione delle lettere, l'uso dell'h o dell'apostrofo e la sostituzione di suoni simili; alcuni esempi: pala anziché palla, lanelo per dire l'anello, camica per camicia, vaccia invece di faccia, catolina invece di cartolina, F utilizzata al posto di V, T come D o L come R ecc.

Definizione legge 170/2010: "disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica".

Con il termine "disortografia" si intende un disturbo specifico di scrittura, che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica.

La discalculia: la discalculia è caratterizzata da ridotte abilità di calcolo. Sintomi di discalculia sono errori di calcolo e incapacità di riconoscere il valore dello zero (ad esempio scrivere centodieci come 10010).

Definizione legge

170/2010: “si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo edell’elaborazione dei numeri”.

Con il termine “discalculia” si intende un disturbo specifico dell’apprendimento che si manifestacon una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri.

Comorbilità: le linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento (DSA) descrivono con il termine “comorbilità”: la coesistenza, a livello individuale, di due o più disturbi (es. dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia manifestate tuttee quattro insieme nel caso più grave, due su quattro nel caso meno grave).

In questo caso, il disturbo presenta una maggiore gravità, perché è dato dalla somma delle singoledifficoltà, che influenza negativamente lo sviluppo delle abilità complessive.

La legge 170/2010 ha il fine di

La legge 170/2010 garantisce il diritto all'istruzione dei DSA, favorisce il successo scolastico e prevede che tutte le scuole, come primo compito nei confronti degli alunni affetti da DSA, attivino interventi tempestivi e idonei ad individuare i casi sospetti di DSA, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate.

La legge 170/2010 tutela il diritto allo studio dei DSA concentrandosi su interventi didattici personalizzati e su strumenti compensativi, misure dispensative e adeguate forme di verifica e valutazione:

  • Ai DSA si garantisce l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata.
  • I DSA hanno diritto a fruire di provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica sia nei cicli di istruzione sia negli studi universitari.
  • Ai DSA sono garantite adeguate forme di verifica e di valutazione per quanto concerne gli esami di stato, di ammissione all'università, universitari.

È prevista anche l'esenzione dalle prove scritte in lingua.

straniera (D.M. 5669/2011): al verificarsi di determinate condizioni, su approvazione del consiglio di classe (che può approvare in forma temporanea o definitiva), è possibile iscriversi ad una lingua straniera aggiuntiva.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
104 pagine
273 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher c.ofria di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica e pedagogia speciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Maltese Agata.