Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
MANUALE DI LINGUA ITALIANA PER SORDI E STRANIERI, ALFABETIZZAZIONE DI RAGAZZI SORDI
Scelta della scuola, risorse nelle scuole, un conto stare in una città un conto in una zona periferica rurale.
VALUTAZIONE STUDENTI SORDI
Ansia da prestazione
Bisogno Di ripetere la domanda
tempo di comprendere la domanda
tempo diverso nella formulazione della risposta, soprattutto per chi non ha l’apparecchio acustico o il metodo
bimodale, ricordarci della costruzione sintattica e grammaticale diversa, devono fare uno switch della lingua
segnata ed orale
PROVA SCRITTA Ricchezza lessicale potrebbe essere più povera
Non perdere di vista che nell’aula non ci sono solo questi bambini dentro l’Aula, ma anche gli altri in modo da non
diventare dei riproduttori di percorsi personalizzati escludenti, ma lavorare nell’ottica dell’Udl, e pensare che la
semplificazione, sostituzione, l’accessibilità ambiente sono funzionale al miglioramento dell’apprendimento di tutti gli
studenti. Capire quali strategie si possono utilizzare per lui, quali adattamenti si possono fare per essere usati da tutti, in
quanto gli altri non ci perdono nulla ma ci guadagnano anche loro, partire dai bisogni di questi ragazzi e renderli
universali su tutta la classe. Si può cambiare il setting, nell’altro caso in cui applico un adattamento in ottica inclusiva
andando a migliorare la qualità del processo di apprendimento per tutti. Queste considerazioni alla base dell’Udl andare
a semplificare non vuol dire abbassare il livello di complessità ma andare a scomporre la disciplina nei suoi contenuti
fondanti, non abbassando la difficoltà. Facilitare vuol dire ricontestualizzare obiettivi e attività didattiche.
LAVORARE SU QUELLO CHE HO PERCHE’ SE QUELLO CHE NON HO NON POSSO LAVORARE.
RICONTESTUALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI N MODO CHE LA SOCIALIZZAZIONE E LA
COOPERAZIONE VENGA STIMOLATA.
Sostituire
LEZIONE DEL 11/02/2023
Stefan Von
Nato ad Hamburgo, pedagogia speciale Amburgo, Germania c’erano ancora scuola speciali, chi voleva specializzarsi
doveva fare tecnologie speciali etc 6 anni di formazioni. Formazione con occhi bendati, gli ha dato molto di più dei 6
anni, sperimentando sul proprio corpo una percezione diversa. Dopo formazione si è trasferito in Italia, a Ferrara, spesso
lavora fuori, soprattutto in Germania con aziende di Ferrara Imola e bologna come consulente neuropsichiatria infantile e
lavora con ragazzi da 0 e 18 anni con disabilità sensoriale. Fa sopraluogo a casa, poi scuola infanzia, primaria e
superiori e passa in terapia fisioterapisti e logopedisti. Tecnologie creative, usa le mani con oggetti per interagire con il
pc,
GATE Global Coopoeration on Assistive Tecnology
Portale per trovare risposte al bisogno soprattutto per persone che abitano fuori città. Abilità sensoriale, siamo vedenti e
udenti ci sono persone che hanno 100 % funzioni udito e visive, e che con occhiali vede e sente per partecipare. Tra
vedere e non vedere, sentire e non sentire ci sono sfumature, ci sono persone Ipovedenti e Ipoacusici, poi ci sono sordi
e ciechi. lla lega de Filo D’oro ci sono persone che sono sia ciechi e sordi.
Minorati di vista legge 104, che nel passato fino al 2017 differiva persone con problemi di vista, minorati di udito e
psicofisico, tutti si chiamavano handicappate, poi con le lege 66 e 96 ha modificato la legge parlando di persona con
disabilità visiva e uditiva. Problemi sensoriali sono una minoranza rispetto agli alunni con minorazione, la maggior parte
sono minorati psicofisici.
Il 4% minorati vista 2/3 hanno una pluri-disabilità, quindi non solo vista ma tanti problemi in più.
Il 32 % solo visivo ma il 28% non riesce a seguire il programma della classe, quindi c’è un problema di contesto,
famiglia, scuola, struttura, quindi non c’è sufficiente avere sistemi che aiutano, ma il problema è più complesso di quello.
Dobbiamo vedere il concetto di disabilità diversamente.
Matteo Stefano ipovedenti, seguito da bambino al Liceo, medaglia d’oro arrampicata. Non hanno disabilità, partecipano
attivamente alla vita di ogni giorno, perché la nuova definizione dell’ICF la disabilità non è più un problema personale ma
una conseguenza e il risultato negativo di una complessa relazione della condizioni di salute, fattori personali e
ambientali che rappresentano le circostanze, se ci sono gli agenti facilitanti e tutti i supporti a scuola, queste due
persone hanno un funzionamento ottimale rispetto la loro condizione di salute. Il loro obiettivo è partecipare. Se gli alunni
non possono partecipare, a quel punto vivono un contesto negativo, che genera disabilità che oggi è un prodotto della
relazione negativo delle mie condizioni di salute con i fattori contestali e personali.
Quando una persona fa esperienza di vita, il cervello cambia. Il cervello umano reagisce a stimoli di qualunque tipo,
quindi le esperienze e l’interazione con il contesto di vita modifica le strutture corticali della persona. La disabilità
sensoria si colloca nella B2 dove l’oculista e otorino non può fare nulla, è ipovedente e cieco, non si può migliorare la
loro visione. B201 funzioni visive, B230 funzioni uditive
Ma le funzioni mentali, le persone non vedenti non ha problemi nelle funzioni mentali, non si può aggiustare la funzione
sensoriale ma potenziale la funzione mentale con l’interazione con ambiente, se questa interazione è negativa perchè
non si attivano delle strategie adeguate nella didattica si crea una disabilità sensoriale. Se invece sia nella famiglia, che
nella scuola si attiva tutto, lui partecipa e quindi il funzionamento è positivo. Noi a scuola possiamo promuovere la parte
che si può modificare, si può modificare l’occhio che non funziona. Si può modificare con l’insegnamento,
Con ICf progetto educativo inclusivo, per poter avere competenze, percezione relazione, A questo punto cita Daniel
Siegel neuro-scienziato cosa succede quando persone fanno esperienze. Il libro offrire 12 strategie per promuovere
esperienze, con strategie tecniche su come affrontare un cervello su come affrontare paura e rabbia. Interazione,
relazione e azioni produce acquisizione di abilità, conoscenze e competenze. Quindi le competenze è un prodotto di
tante esperienze di acquisizioni, abilità e conoscenze. Un prodotto collaterale delle nostre esperienze sono le emozioni,
e queste si trasformano in facilitatori o barriere per l’apprendimento. Importante considerare sempre emozioni come
prodotto di interrelazioni positiva o negative. Abbiamo bisogno di emozioni positive dobbiamo convertirlo con esperienze,
Anche ricordi di stimoli sensoriali negativi, come il ricordo del terremoto, esempio, modificare e bloccare il cervello e
avere pensieri ( pensieri prodotti collaterali della nostra esperienza). Gli alunni con disabilità sensoriale devono avere
ricordi percettivi positivi della loro esperienza scolastica.
PERCEZIONE porta entrata delle nostre esperienze, cosa significa, nel nostro percorso ne abbiamo parlato, la
percezione ha bisogno di due cose, di sensi, organi sensiari da una parte e dall’altra il cervello che non ha accesso dal
mondo esterno. Il cervello è come un frutto diverso, ogni frutto ha un organo sensoriale, il frullatore prende ciò che gli
arriva. Ogni secondo al cervello arriva un camion di stimoli sensoriale che minimamente può elaborare, quindi il primo
processo della percezione è SELEZIONARE prende una briciola una parte di quelle informazini e il resto lo scarta,
quindi ilprimo compito del cervello è quallo di inbire le informazioni. Il secondo deve costruire l’informazione, come
mattoncini di lego per comporre qualcosa per dare SIGNIFICATO è un lungo processo di SELEZIONE, INIBIZIONE,
COSTRUZIONE PER DARE UN SIGNIFICATO e questo processo lo fa milioni di volte e non sempre si arriva alla
comprensione del significato. Lo studente non sempre a capire perché la costruzione del cervello non ha funzionato, a
volte arriva alla comprensione e all’apprendimento.
Oltre ai 5 sensi, abbiamo il senso cinestesico, cioè il senso che ci fa sentire i muscoli, possiamo fare qualcosa senza
vedere, sentiamo la posizione dei nostri arti, tutto il tempo, tutto il corpo, manda informazioni e tutto si chiama frullato
multisensoriale. Nella scuola superiore prevale vista e udito, quindi solo due frutti, a scuola infanzia usano
prevalentemente tatto. Invece bisogna usare tutti i sensi per avere un apprendimento multisensoriale, quindi una
didattica attiva con progetti dove sono raccolti organi sensoriali. Tutto quello che noi non percepiamo è sempre completa
non può essere a metà, non possiamo percepire qualcosa che non vediamo, sentiamo……la percezione è sempre
completa e sempre soggettiva, solo io posso fare la mia percezione, ognuno ha la sua. Cosa significa percezione
completa: noi in quel momento non abbiamo la sensazione di non aver percepito perché quando dirigiamo l’attenzione
noi pensiamo di aver percepito tutto, il fatto che ci sia di più non interessa in quel momento alla mia percezione, ci si
accorge sempre e solo dopo, nel momento percettivo è sempre completo, di per se completo.
Emotività influisce sulla percezione.
PERCEZIONE AUTOREFERENTE come fa avere una percezione un cieco e costruirsi un mondo un significato? In
modo completamente diverso,
BEA LOTTO…..quando sono arrivata a capire il mio prodotto percettivo autoreferente, ci arrivano solo il 10%, il resto
viene immagazzinato, e diventa passato, quindi è nel qui e ora che si costruisce il significato, non ieri a gennaio e l’anno
scorso e nemmeno nel futuro, La relazione è nel qui e ora e qui la posso modificare,
Come possiamo completare qualcosa che non vediamo, tramite la percezione che si ricollega a vecchi apprendimenti.
Ma se non abbiamo apprendimento pregressi percepiamo qualcosa di sbagliato e non possiamo fare collegamenti
interni è importante conoscere pre-requisiti per iniziare una nuova unità didattica e consolidarli e tornare indietro se non
sono stati assimilati prima di andare avanti. Il cervello può comprendere anche qualcosa che ha errori se ha fatto
esperienza e apprendimento altrimenti non può comprendere. La percezione ha bisogno di tempo per capire e percepire
tutto, il fattore tempo è personale, quanto tempo per contenuti, tempo, unità didattica, fu quando tutti hanno compreso
tutto. REGISTRARE E RIPETERE PERCEZIONI apprendere e comprendere significati per stabilire associazione
richiedere tempo Il tempo sono diversi per ogni persona, dipendono dal contesto delle esperienze pregresse, nonché
dalle modalità di apprendimento e dalla struttura della memoria presente. In presenza di disabilità il tempo è il primo
paramento che deve essere modificat