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Teorie dello sviluppo di Piaget ed Erikson
Il processo di sviluppo secondo Piaget si articola in quattro stadi: sensomotorio, preoperatorio, operazioni concrete e operazioni formali. In ogni stadio, il soggetto si confronta con due forze opposte, da cui nasce una crisi evolutiva. Queste forze sono costituite da una qualità positiva e una negativa, e per superare la crisi occorre far prevalere la qualità positiva. Se prevale la qualità positiva, si avrà una virtù, altrimenti si avrà una patologia che può causare problemi negli stadi evolutivi successivi.
Per quanto riguarda gli stadi psicosociali di Erikson, il primo stadio è quello della fiducia contro la sfiducia. Il punto di riferimento è la madre, che in modo costante e ripetitivo fa conoscere al bambino la fiducia (forza positiva di questo stadio). Se la madre non si prende cura del bambino in modo adeguato, questi sperimenta la sfiducia (forza opposta e negativa). Se la dinamica fra le forze contrapposte è corretta, prevale quella positiva e la virtù scaturita è la speranza, che aiuterà il bambino negli stadi successivi. Se dovesse...
stadio: iniziativa contro colpa - il bambino inizia a esplorare il mondo circostante e a prendere iniziative. Se viene incoraggiato e supportato dai genitori, svilupperà un senso di iniziativa positivo. Al contrario, se viene criticato o punito per i suoi tentativi, svilupperà un senso di colpa e di inferiorità;Quarto stadio: laboriosità contro inferiorità - il bambino inizia a svolgere compiti e attività più complessi. Se viene elogiato e riconosciuto per i suoi sforzi, svilupperà un senso di laboriosità e di competenza. Se viene svalutato o non viene supportato, svilupperà un senso di inferiorità e di incapacità;Quinto stadio: identità contro confusione di ruoli - l'adolescente cerca di scoprire la propria identità e il proprio ruolo nella società. Se viene incoraggiato a esplorare e a sperimentare, svilupperà un senso di identità positivo. Se viene limitato o giudicato, svilupperà una confusione di ruoli e una mancanza di fiducia in se stesso;Sesto stadio: intimità contro isolamento - il giovane adulto cerca di stabilire relazioni intime e significative con gli altri. Se riesce a creare legami profondi e autentici, svilupperà un senso di intimità positivo. Se fallisce o si ritrae, svilupperà un senso di isolamento e di solitudine;Settimo stadio: generatività contro stagnazione - l'adulto cerca di contribuire alla società e di lasciare un'impronta duratura. Se riesce a realizzare il proprio potenziale e a dare un contributo significativo, svilupperà un senso di generatività. Se si sente bloccato o inutile, svilupperà una sensazione di stagnazione e di insoddisfazione;Ottavo stadio: integrità contro disperazione - la persona anziana riflette sulla propria vita e cerca di accettare se stessa e le proprie scelte. Se riesce a raggiungere un senso di integrità e di accettazione, svilupperà una sensazione di saggezza e di soddisfazione. Se si sente piena di rimpianti e di disperazione, svilupperà una sensazione di insoddisfazione e di amarezza.stadio: iniziativa contro senso di colpa - figure di riferimento sono il nucleo familiare più le persone che incontra nella scuola dell'infanzia. Il bambino comincia a sperimentare, vuole giocare ed imita gli adulti, risultando a volte iperattivo e aggressivo. Il genitore deve assecondare l'iniziativa per evitare il senso di colpa. Se c'è equilibrio si avrà la virtù di prefiggersi scopi e propositi, se invece viene limitato troppo si sentirà afflitto da un senso di inibizione, un eccesso di iniziativa lo porterà ad uno stato patologico di antisocialità e di narcisismo;
Quarto stadio: industriosità contro senso di inferiorità - figure di riferimento sono i coetanei, insieme alla famiglia. Comincerà ad imparare e sperimentare l'industriosità, i piccoli fallimenti gli faranno conoscere il senso di inferiorità nei confronti dei compagni, il superamento positivo porta all'acquisizione di competenze.
- Viceversa si avrà un senso patologico di inerzia e di rassegnazione. Se invece, c'è un eccesso di industriosità si avrà un atteggiamento di superficialità nello svolgere il compito;
- Quinto stadio: identità contro confusione - il giovane cerca una sua identità separandola da quella della famiglia. Cerca modelli con cui identificarsi, possono essere parenti o sconosciuti (vip), possono essere anche modelli negativi (intervenire se permane nel tempo). La forza positiva è l'identità, quella negativa è la confusione di ruolo. La virtù che si sviluppa è la fedeltà (credere in dei valori ed in se stesso), lo stato patologico è invece il ripudio. Un eccesso di identità può portare al fanatismo;
- Sesto stadio: intimità contro isolamento - figure di riferimento sono le persone che fanno parte dell'ambiente in cui vive il giovane. Entra ben in contatto con questi se
entrambi hanno sviluppato una buona identità. In questo stadio si sviluppa l'intimità nei rapporti con gli altri, la forza opposta è l'isolamento. La virtù è l'amore, come capacità di amare, la patologia è l'esclusività, come incapacità di legarsi a qualcuno e di aprirsi. Un eccesso di intimità porta alla promiscuità, come tendenza a stringere legami e rapporti troppo velocemente e in modo frivolo.
Settimo stadio: generatività contro stagnazione - rappresenta l'età adulta. La generatività si riferisce non solo alla procreazione ma anche al lavoro, ne consegue la virtù di aver cura degli altri. L'aspetto negativo è la stagnazione e un suo eccesso porta alla recettività, ossia l'incapacità di dare un significato alla propria vita. Un eccesso di generatività porta alla sovraestensione, cioè l'essere indaffarati.
Tanto da non dedicarsi a sestessi.
Ottavo stadio: integrità dell’Io contro disperazione - si comincia a fare un bilancio della propria vita. L’integrità dell’Io porta ad una accettazione favorevole della propria esistenza. All’opposto c’è la disperazione, ossia il ripudio della propria esistenza. La virtù che nescaturisce è la saggezza. Un eccesso di disperazione porta allo stato patologico del disprezzo. Un eccesso di Integrità dell’Io diventa presunzione.
John Bowlby →Teoria dell'attaccamento
Il legame bambino - madre si caratterizza con una serie di risposte istintuali primarie, cioè innate, e indipendenti le une dalle altre e differenti nelle varie specie. Il bambino adotta dei comportamenti per fare in modo che la madre resti in contatto con lui. Bowlby individua: succhiare, aggrapparsi, seguire, piangere e sorridere. Le risposte istintuali si chiamano social releaser (rilasci sociali).
Perché attivano nell'adulto dei comportamenti innati con i quali si prendono cura dei bambini. Secondo Bowlby, il legame con la madre è necessario per la sopravvivenza e la presenza dei comportamenti di attaccamento sono un modo per adattarsi all'ambiente per sopravvivere. Parla anche di monotropia, la tendenza di privilegiare una particolare figura di attaccamento tra una molteplicità di individui, solitamente la madre. Il bambino attiverà dei comportamenti, auto correggendosi, in vista del suo obiettivo: avere la madre ad una certa distanza. Procedendo con gli studi, Bowlby afferma che quelli che sembravano dei comportamenti innati e indipendenti, sono in realtà il risultato di esperienze precedenti, interagendo di continuo con l'ambiente crea dei Modelli Operativi Interni delle figure di riferimento e di sé, sempre più sofisticati. Svolge degli studi sulla deprivazione della madre: la mancanza e/o l'assenza della madre.
età infantile può avere effetti, anche a lungo termine, sulla salute mentale e sullo sviluppo della personalità del bambino. Egli afferma che L'Io e il Super Io dei bambini che hanno vissuto esperienze di deprivazione materna, si sono sviluppati poco. Il loro comportamento è infatti in parte ancora controllato dall'ES (comportamento impulsivo, incerto...). Mary D.S. Ainsworth → collaboratrice di Bowlby - STRANGE SITUATION: analizza anche il comportamento di esplorazione del bambino che ha anch'esso delle ragioni evolutive e di sopravvivenza; è una situazione insolita in cui il bambino viene allontanato e ricongiunto alla madre, in presenza di un adulto estraneo. Si analizzano comportamenti di attaccamento, di ricerca e di esplorazione. Ne scaturiscono comportamenti diversi dei bambini: bambini insicuri ed evitanti, bambini sicuri, bambini insicuri e ambivalenti ma anche le interazioni delle madri sono differenti. LawrenceKohlberg → SVILUPPO MORALE (dilemma morale di Heinz) rappresentato dalle trasformazioni che avvengono nella forma di pensiero della persona stessa che si sviluppano attraverso degli stadi evolutivi. Questi stadi si susseguono in una sequenza invariante (in tutti gli individui senza distinzione), una sequenza universale (è la stessa per tutte le culture) ed integrati gerarchicamente (lo stadio successivo è comprensivo del precedente). Kohlberg individua 3 stadi, ciascuno formato da 2 stadi: - Livello Pre - convenzionale (da circa 4 anni a circa 10 anni) - il bambino è consapevole delle regole culturali e tramite esse è in grado di etichettare le azioni e i comportamenti come buoni o cattivi, come giusti o sbagliati. Tuttavia i suoi ragionamenti sono legati alle conseguenze: le cose sono sbagliate perché come conseguenza è prevista una punizione. - Stadio 1: l’orientamento verso la punizione e l’obbedienza - il bambino agisce in base alleconseguenze fisiche delle sue azioni;
Stadio 2: l'orientamento strumentale - relativistico - il bambino ritiene che le sue azioni giuste siano quelle destinate a soddisfare strumentalmente i suoi desideri e, talvolta, anche quelli degli altri (agire per avere un tornaconto)
Livello Convenzionale (adolescenti ed adulti) - l'individuo percepisce che è moralmente opportuno perseguire gli obiettivi di un gruppo con il quale condividere la propria esistenza.
Stadio 3: l'orientamento verso la concordia generale e l'approvazione degli altri - l'adolescente tende a conformarsi ad alcuni stereotipi che riconosce nella maggior parte degli individui che fanno parte della collettività a cui appartiene;
Stadio 4: l'orientamento verso l'ordine e la legalità - l'individuo ritiene che abbiano un valore morale tutte quelle azioni che riescono a garantire e sostenere l'ordine sociale, le regole comunemente accettate e
l'autorità riconosciuta dalla collettività; - Livello Post - convenzionale (o livello autonomo o livello di principio) - non raggiunto da tutti gli adulti. In questo livello vi è il superamento dell'autorità precostituita, nell'ottica di definire nuovi valori morali e nuovi principi che hanno un valore ancora più generale di quelli che vigono nel gruppo di appartenenza, con cui si identifica l'individuo. - Stadio 5: l'orientamento legalistico verso il contratto sociale (con toni utilitaristici) - viene posta enfasi sulle regole procedurali che possono far raggiungere un consenso generale su di un tema o una questione, garantendo al meglio i diritti di tutti; - Stadio 6: l'orientamento universale, etico e verso i principi - il bene è definito secondo dei principi che l'individuo pone a se stesso e che sono autoconsistenti, universali, logici, coerenti e completi. Robert L. Selman → ROLE - TAKING = assunzione discrivere una storia immaginaria in cui si mettono nei panni di diversi personaggi e cercano di comprendere le loro emozioni e pensieri. Questa capacità di mettersi nei panni degli altri è fondamentale per sviluppare l'empatia e la comprensione verso gli altri. Per esprimere questa abilità, possiamo utilizzare il tag per evidenziare le parole "abilità" e "punti di vista". Inoltre, possiamo utilizzare il tag per enfatizzare il nome "Selman". Ecco come potrebbe apparire il testo formattato: ruolo descrive l' abilità dei bambini di porsi nella prospettiva degli altri per capirne i punti di vista. Selman propone ai bambini di scrivere una storia immaginaria in cui si mettono nei panni di diversi personaggi e cercano di comprendere le loro emozioni e pensieri. Questa capacità di mettersi nei panni degli altri è fondamentale per sviluppare l'empatia e la comprensione verso gli altri.