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ASSONE

1. contiene microtubuli su cui si muovono i moti MAP (dineina e

kinesina)

2. la sua membrana genera e trasporta potenziali d’azione

3. è sede di trasporto di organelli da e verso il soma

Ciascun assone termina con un BOTTONE SINAPTICO che è una

struttura specializzata per la trasmissione dell’impulso dall’assone a

un’altra cellula

PROPAGAZIONE IMPULSO NERVOSO

L’impulso nervoso e la sua propagazione lungo l’assone sono un

fenomeno elettrico reso possibile dalla presenza di molti canali

specifici per sodio, potassio e cloro sulla superficie dell’assone

In condizioni di riposo, il canale del sodio è chiuso

Una variazione di voltaggio (corrente elettrica) lo fa aprire

Gli ioni sodio che sono presenti in maggiore quantità esternamente

entrano nella cellula secondo gradiente elettrochimico

Si passa dal potenziale di riposo al potenziale d’azione

La membrana di un neurone è polarizzata, quindi l’interno è

negativo rispetto all’esterno. Questa differenza di potenziale è

generata dalla distribuzione di ioni e proteine che è diversa tra

interno ed esterno della cellula. Per esempio il Na è molto più

concentrato all’esterno del neurone

Potenziale di riposo: -70 mV

Il potenziale d’azione che viaggia lungo la fibra consiste in una

perturbazione del potenziale di riposo, una perdita temporanea

della polarizzazione.

La perdita della polarizzazione è dovuta agli ioni Na, che entrano e

annullano il potenziale di riposo

Il potenziale d’azione raggiunge l’assone e le sue terminazioni

La zona di contatto tra una terminazione assonica e un neurone è

detta SINAPSI

Il bottone sinaptico contiene delle vescicole chiamate vescicole

sinaptiche che contengono delle piccole molecole di segnalazione

dette neurotrasmettitori (semplici aminoacidi o loro derivati)

esempio: acetilcolina

L’aumento di ioni CA2+ nel bottone fanno sì che ci sia l’esocitosi dei

neurotrasmettitori

Sulla membrana post sinaptica sono localizzati dei recettori che

riconoscono il neurotrasmettitore rilasciato.

I neurotrasmettitori, a seconda che siano eccitatori o inibitori, fanno

sì che l’impulso elettrico si fermi o continui lungo il neurone

successivo

NODI DI RANVIER

Serie di strozzature

Nelle fibre mieliniche la velocità di conduzione è molto più elevata

perchè la perturbazione salta da un nodo di Ranvier all’altro

(conduzione saltatoria)

SINAPSI

Giunzione intercellulare tra neurone e cellula effettrice

Si classificano sulla base del bersaglio dopo la sinapsi

1. asso somatica

2. asso dendritica

3. asso assonica

4. spina sinaptica

Il segnale è di natura chimica: neurotrasmettitore

Giunzione neuro muscolare

CELLULE GLIALI

Intersperse tra i neuroni

Funzione di supporto

Marcate da filamenti gliali e non da neurofilamenti

Cellule gliali nel SNC

1. astrociti

2. oligodendrociti

3. cellule della microglia

4. cellule ependimali

Cellule gliali nel SNP

1. cellule satelliti o anficiti

2. cellule di Schwann

Durante lo sviluppo: glia radiale

ASTROCITI

Cellule con forma sferoidale

Da esse si dipartono radialmente prolungamenti ctoplasmatici

Aspetto stellato

I prolungamenti terminano con espansioni dette pedicelli

Filamenti intermedi costituiti dalla proteina acida fibrillare della glia

(GFAP)

Funzioni

1. funzione trofica

2. contribuiscono alla formazione della barriera emato encefalica

3. i pedicelli rivestono i capillari e regolano il passaggio di moelcole

dal sangue al tessuto nervoso

4. regolano le concentrazioni ioniche extracellulari

5. rimuovono i neurotrasmettitori rilasciati

6. formano tessuto cicatriziale in caso di lesione

7. fagocitano frammenti cellulari presenti in caso di danno e morte

neuronale

CELLULE SATELLITI

Rivestono con sottili espansioni citoplasmatiche il corpo cellulare

dei neuroni gangliari

OLIGODENDROCITI

Cellule con scarso citoplasma, ricche di microtubuli

Formano la guaina mielinica attorno agli assoni del SNC

Guaina mielinica: isolante elettrico

CELLULE DI SCHWANN

Formano la guaina mielinica attorno agli assoni nel SNP

Ciascuna cellule forma un solo manicotto di mielina

Rigenerano diversamente dagli oligodendrociti

RIGENERAZIONE DEL NERVO

Negli invertebrati e nei vertebrati minori gli assoni possono

rigenerare dopo una rottura traumatica

Nei mammiferi il fenomeno è meno comune e solo per i nervi

periferici

Le cellule di Schwann sono le maggiori responsabili di questa

rigenerazione

I NERVI

Epinevrio

Perinevrio

Endonevrio di tessuto connettivo

Sia i neuroni mielinici che quelli amielinici sono protetti da cellule di

Schwann

LA MIELINIZZAZIONE

Progressivo avvolgimento a spirale di una cellula di Schwann

attorno all’assone a cui è assegnata.

La mielinizzazione favorisce la conduzione dell’impulso nervoso e

migliora l’isolamento elettrico

CELLULE DELLA MICROGLIA

Appartengono alla famiglia dei monociti-macrofagi (originano dai

monociti del sangue)

Cellule piccole di forma irregolare

Pochi prolungamenti

Sono aderenti alle pareti dei vasi sanguigni e hanno capacità

fagocitaria quando atitvate da lesioni traumatiche o infiammatorie e

nei processi degenerativi

CELLULE EPENDIMALI

Cellule prismatiche spesso ciliate

Si organizzano in forma di epitelio monostratificato e rivestono le

cavità interne del SNC dove è contenuto il liquido cefalorachidiano

LIQUIDO CEFALORACHIDIANO

Prodotto dai plessi corioidei dei ventricoli

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
6 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiaracruise di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienze morfologiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Follenzi Antonia.