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DENDRITI
I dendriti sono dei prolungamenti del corpo cellulare, e quindi hanno un
citoplasma simile a quello del pirenoforo, ovviamente senza nucleo, ma
ugualmente con ribosomi e poliribosomi. Di solito nascono con una
radice unica e poi si ramificano. I punti in cui due dendriti si toccano
vengono chiamati spine dendritiche e zone cruciali perché sono le sedi
delle sinapsi interneuroniche e possono regolare la velocità di passaggio
dell’impulso da un neurone all’altro, non a caso sono molto presenti nella
corteccia cerebrale dove avviene l’apprendimento e la memoria.
I microfilamenti di actina possono cambiare la forma della spina
dendritica e quindi di conseguenza possono influenzare il passaggio
dell’impulso da un neurone all’altro.
ASSONE
Tutti i neuroni hanno uno e un solo assone, che è il prolungamento più
importante che parte dal corpo cellulare o pirenoforo, per essere più
precisi parte da una zona detta cono di emergenza. Nella parte finale,
l’assone si ramifica in zone dette nodi di Ranvier, formando i bottoni
terminali.
Come detto prima, l’assone NON CONTIENE RIBOSOMI, possiede un
citoplasma detto assoplasma e una membrana plasmatica detta
assolemma. Contiene mitocondri, neurotubuli, neurofilamenti,
microfilamenti e vescicole contenenti il neurotrasmettitore. Tra corpo
cellulare e sinapsi, lungo l’assone si deve svolgere uno spostamento,
detto flusso assoplasmatico, che può essere lento o veloce:
1) Il flusso assoplasmatico veloce percorre 40cm al giorno, ma richiede
maggiore ATP e due ATPasi che sono la cinesina e la dineina. Lo
spostamento dal corpo cellulare alle sinapsi viene detto flusso
anterogrado, è permesso dalla cinesina e trasporta tutto ciò che occorre
alle sinapsi; mentre quello dalle sinapsi al corpo cellulare è detto flusso
retrogrado, è permesso dalla dineina e trasporta le sostanze di recupero,
quali l’NGF e il virus dell’erpes.
2) Il flusso assoplasmatico lento invece è solo anterogrado, ha la
funzione di trasportare molecole e interviene nella riparazione
dell’assone.
RIVESTIMENTO DELL’ASSONE
L’assone può essere più o meno ricoperto da un involucro esterno fatto
di fosfolipidi e cellule si Schwann, detto guaina mielinica. Questo però
vale solo per il SNP, perché nel SNC l’assone viene rivestito dagli
oligodendrociti.
L’insieme dell’assone e delle cellule di Schwann formano le fibre nervose
nel SNP, mentre l’assone e gli oligodendrociti formano le fibre nervose
nel SNC. Un’insieme di fibre nervose invece formano un nervo.
1° CASO: FIBRE NERVOSE DEL SNP = ASSONE + CELLULE DI SCHWANN
Sono dette fibre nervose mieliniche. In questa fibra la cellula di Schwann
circonda l’assone da entrambi i lati, fin quando i due lati non si toccano
e formano una struttura detta mesassone, da qui il doppio strato di
membrana plasmatica si invagina nel citoplasma e continua ad
avvolgere a spirale l’assone.
Al microscopio elettronico risulta che ci sono sia bande chiare che
bande scure. Le bande chiare si chiamano linee dense maggiori e sono
gli accostamenti dei versanti interni delle membrane; le bande più scure
invece si chiamano linee intraperiodo e sono gli accostamenti dei 2
versanti esterni. A ridosso dell’assone resta una zona di citoplasma che
prende il nome di strato adassonale di Schwann, che serve a mettere in
comunicazione il citoplasma con la sua parte più periferica dove sono
collocati i nuclei. Questa comunicazione avviene grazie a delle incisure
dette incisure di Schimdt-Lanterman, che sono particolari perché qui la
membrana plasmatica non è ammassata, ma è separata.
Abbiamo detto che la guaina mielinica è fatta di fosfolipidi. La funzione
tipica dei lipidi è quella di isolare. Siccome l’assone ha il compito
principale di condurre l’impulso nervoso, di conseguenza funge appunto
da conduttore, mentre la guaina mielinica funge da isolante, perché
impedisce che l’impulso si disperda e quindi ne aumenta la velocità di
propagazione, che viene spiegata tramite la teoria saltatoria.
Nel SNP la zona che va da una cellula di Schwann ad un’altra si chiama
NODO DI RANVIER, ed in questa zona l’avvolgimento della guaina
mielinica si interrompe, ma l’assone continua ad essere rivestito perché
le due cellule di Schwann vicine si sovrappongono con un solo strato di
membrana plasmatica.
2°CASO: FIBRE NERVOSE DEL SNC = ASSONE + OLIGODENDROCITI
Nel SNC le fibre nervose sono formate dall’assone e dagli
oligodendrociti, che sono cellule della nevroglia con funzione trofica e di
sostegno. In questo caso gli oligodendrociti non avvolgono direttamente
l’assone, ma lo fanno in maniera indiretta emettendo dei prolungamenti
concentrici che lo avvolgono. L’oligodendrocita non emette un solo
prolungamento, ma ne può emettere anche più di uno e quindi può
avvolgere contemporaneamente assoni diversi.
Nel SNC, a livello dei nodi di Ranvier, si ha il passaggio da un
oligodendrocita all’altro e qui l’assone è nudo, manca completamente di
rivestimento, a differenza del SNP in cui veniva avvolto da uno strato di
membrana plasmatica.
FIBRE NERVOSE AMIELINICHE
Fino ad ora abbiamo descritto le fibre nervose mieliniche del SNC e del
SNP, ma ci sono anche delle fibre dette fibre nervose amieliniche, nelle
quali l’impulso nervoso viaggia molto lentamente perché non ci sono ne
rivestimenti ne avvolgimenti e quindi questo porta ad una maggiore
dispersione dell’impulso, con una diminuzione della sua velocità di
propagazione.
CONDUZIONE DELL’IMPULSO NERVOSO
Necessita di energia, quindi per far sì che avvenga ci deve essere un
potenziale elettrico, per questo motivo le cariche che stanno dentro e
fuori la cellula non sono mai uguali. La differenza di cariche tra dentro e
fuori l’assone è mantenuta tale che il potenziale del assoplasma sia di
-80mV. Questo è il potenziale di riposo; quando passa l’impulso si
scatena il potenziale d’azione, passando da -80 a zero o addirittura +10,
questo significa che si ha una diminuzione del potenziale, infatti si parla
onda di depolarizzazione.
Come mai c’è -80 e come mai si arriva a zero? La distribuzione degli ioni
non è uguale anche se non rende ragione del -80. La [Na+] e la [Cl-]
all’esterno è maggiore, all’interno è maggiore la [K+]. Ma questo non
rende ancora ragione del -80, infatti il K è positivo e sta dentro, mentre
Na e Cl si “bilanciano”. Quindi il -80 non è determinato da nessuno di
questi tre ioni, ma dalla presenza di ANIONI PROTEICI all’interno della
membrana. La prima cosa che accade per passare da -80 a zero è il
rientro del Na+ all’interno attraverso dei canali specifici. Gli altri due ioni
invece servono a creare l’effetto onda, infatti lo zero sta per pochissimo
tempo, poi torna immediatamente a -80 grazie all’entrata del Cl e alla
fuoriuscita secondo gradiente del K (fase di ripolarizzazione dell’assone).
Il tutto si innesca da un punto iniziale, che permette l’apertura del
canale del Na+, il quale è voltaggio-dipendente. Questo imput arriva
dalle SINAPSI.
Il motivo per cui la guaina mielinica aumenta la velocità di propagazione
dell’impulso è per non far avvenire la dispersione delle cariche, inoltre
questa propagazione viene isolata nella maggior parte dell’assone,
eccetto nei nodi di Ranvier, di conseguenza l’impulso salta e per questo
teoricamente va + veloce. Ovviamente più gli assoni solo larghi, più
lunghe sono le cellule di Schwann, più lungo è il salto, maggiore sarà la
velocità di propagazione.
SINAPSI ELETTRICHE. L’impulso viene condotto in entrambe le direzioni.
La membrana presinaptica e quella postsinaptica sono poste molto
vicine tra di loro e sono attraversate da proteine dette connessioni.
Questo flusso genera un potenziale d’azione nelle cellule adiacenti, il
quale genera a sua volta delle correnti locali che attraversano la gap
giunction, stimolando il potenziale d’azione che si propaga da una cellula
a quella adiacente. La caratteristica della sinapsi elettrica è quindi
quella di sincronizzare questo tipo di sinapsi, che sono condotte
rapidamente ed in entrambe le direzioni.
SINAPSI CHIMICHE. In queste sinapsi c’è di mezzo un neurotrasmettitore
che serve per il passaggio dell’impulso da una cellula alla successiva. La
sinapsi è fatta sempre da un compartimento presinaptico e
postsinaptico. Qui l’impulso viene trasmesso dal pre al post per
produzione del neurotrasmettitore.
Le sinapsi inoltre differiscono a seconda dell’impulso che può essere
eccitatorio o inibitorio. Tra compartimento presinaptico e postsinaptico
c’è uno spazio intersinaptico molto piccolo.
Le vescicole contenenti il neurotrasmettitore si trovano nel
compartimento presinaptico e trasformano l’impulso elettrico in
messaggio chimico che poi andrà a finire al compartimento
postsinaptico. Il compartimento presinaptico è particolarmente denso,
(così come il postsinaptico), questo significa che sarà più elettrondenso.
(1)Nella densità presinaptica ci sono due tipi di filamenti: filamenti a
griglia (sono fatti di peptina e sinapsina, proteine che tengono in ordine
le vescicole che contengono il neurotrasmettitore) e i filamenti lineari (
che invece vanno dal compartimento presinaptico, passano per lo spazio
intersinaptico e giungono al compartimento postsinaptico. Hanno la
funzione di sigillare la sinapsi).
(2)La densità postsinaptica è una zona strategica importantissima. In
genere questa zona nelle sinapsi eccitatorie è più grande e più spessa
rispetto alla precedente, perciò ci saranno più proteine. Le sinapsi
eccitatorie vengono definite asimmetriche proprio per questo motivo;
quelle inibitorie invece sono uguali. Tutta questa zona densa contiene
proteine che regolano la velocità di passaggio dell’impulso nervoso e
inoltre comprende anche le vie di apprendimento e di memoria.
COSA SUCCEDE A LIVELLO DELLE SINAPSI? Evento secretorio
Nel compartimento presinaptico ci sono i mediatori chimici o
neurotrasmettitori che si trovano nelle vescicole. Quando l’impulso
viaggia, le vescicole si fondono con la membrana plasmatica tramite
esocitosi ed il neurotrasmettitore viene riversato nello spazio
intersinaptico. Dopodiché si legherà a recettori specifici espressi sulla
superficie del compartimento postsinaptico. Le vescicole si fondono con
la