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RITMIZZAZIONE

nel saltare con la funicella

Allievo:

Corso: Teoria e Metodologia del Movimento Umano

a.a : 2010­2011

Docente: Prof. Vago Paola

Introduzione e presentazione dell'obiettivo

La capacità di ritmizzazione:

Per capire cos’è e come sviluppare la capacità di ritmizzazione bisogna innanzitutto

definire cos’è il ritmo. Numerosi fenomeni biologici hanno andamento ritmico, che

può essere regolato da fattori ambientali (giorno, notte, ciclo lunare, l’alternarsi delle

stagioni…) oppure da quelli che sono stati definiti orologi biologici. Esiste un enorme

ventaglio di eventi ritmicamente scanditi, coinvolgente qualunque situazione

ricorrente, sia esso il sonno, l’oscillazione della temperatura o il semplice respirare.

Com’è intuibile, la risposta antropologica a tali sollecitazioni può essere volontaria o

involontaria. Alcuni autori determinano come "tempo psichico volontario" quello

personale spontaneo che ognuno possiede. I ritmi spontanei forniscono una base per

l’interpretazione di ritmi più complessi (dondolamenti, sincronizzazione, ritmi

motori), procurano soddisfazione ed uno stato di eccitazione interna che è facilmente

riscontrabile allorché ci si trova in un gruppo dal comportamento sincronizzato.

"l’ordine cronologico specifico, caratteristico di

Possiamo definire il ritmo

un atto motorio", vi è quindi l’introduzione della variabile tempo. Esiste anche una

componente dinamico – muscolare: la diversa accentuazione nell’esecuzione del

movimento muscolare è in diretta relazione con il ritmo percepito. I ritmi motori

creati coscientemente dall’uomo nello sport, successivamente, rappresentano un

livello più elevato dell’evolversi della materia rispetto ai ritmi puramente biologici

che svolgono inconsciamente. Noi possiamo percepire, oggettivare e quindi anche

controllare i ritmi motori. Il di loro controllo cosciente, supposto un determinato

tempo musicale, rappresenta un sussidio pedagogico molto prezioso.

La capacità di ritmizzazione è una delle capacità coordinative speciali insieme a

capacita di accoppiamento e combinazione del movimento, differenziazione

cinestetica, equilibrio, trasformazione, orientamento spazio temporale, reazione.

Durante un allenamento tipo è possibile concentrarsi su una di queste capacità, ad

esempio quella, appunto, di ritmizzazione, ossia la capacità di contrarre e decontrarre

i gruppi muscolari rispettando gli intervalli di determinati stimoli sensoriali,

adattandosi ad un ritmo e restando in grado di mutarlo repentinamente. La capacità di

ritmizzazione consente al soggetto di muoversi armonicamente nello spazio. Per

esercitarla sarà utile provare ad adattarla a ritmi esterni o a quelli di un compagno, o a

seguire ritmi acustici.

Ambiente: Palestra – Centro Sportivo­

Classe: Gruppo di n.20 studenti/studentesse del 1° anno Scienze Motorie

Attrezzatura: 20 funicelle, 5 funi lunghe, cerchi, coni, 1 tamburello,

Forme di lavoro : in fase di avviamento motorio ci si concentrerà sul lavoro

individuale, per poi alternarlo nella fase centrale con il lavoro a coppie ed a squadre

con la presenza della musica per alcuni particolari esercizi, infine nella fase

conclusiva si ritornerà all’allenamento individuale.

Organizzazione temporale (50 minuti)

Fase preliminare (accoglienza ed appello) 2 minuti

Fase di presentazione 3 minuti

Fase di avviamento motorio 10 minuti

Fase centrale (allenante, applicativa) 30 minuti

Fase conclusiva 5 minuti

Fase di presentazione / introduzione

Inizierò la lezione accogliendo gli allievi e facendo loro l’appello, questo richiederà

all’incirca 2 minuti. Passerò dunque alla presentazione dell’obiettivo della lezione

con un breve accenno sul lavoro che si andrà a svolgere, facendo anche inizialmente

alcune domande agli allievi per capire quel’è la loro idea sull’argomento, e lasciando

alcune considerazioni e spiegazioni alla fase conclusiva in modo che i ragazzi

discutano attivamente sul lavoro svolto (3 min).

L’obiettivo della lezione odierna riguarda il miglioramento della capacità di

ritmizzazione nel saltare la funicella. Dopo un riscaldamento iniziale mirato a

risvegliare i gruppi muscolari e articolari che saranno coinvolti, si passerà ad esercizi

e giochi individuali di coppia e a squadre caratterizzati tutti dall’utilizzo della

funicella. Infine la fase conclusiva prevederà esercizi di defaticamento e stretching

durante i quali cercheremo di capire e definire meglio insieme cos’è la capacità di

ritmizzazione. Fase di avviamento motorio (10’)

La prima fase prevederà riscaldamento a corpo libero che mirerà a riscaldare ed

attivare i gruppi muscolari ed articolari e l’introduzione all’uso della funicella. Tutto

con l’ausilio della musica. Una musica Pop commerciale, che abbia un ritmo allegro e

regolare.

I ragazzi si disporranno in fila sul lato corto della palestra.

Partiremo con il riscaldamento della pianta dei piedi: staccheremo alternativamente il

tallone dal pavimento di un piede e poi l’altro, inizialmente lentamente, per capire il

movimento continuo, poi aumenteremo la velocità;

Passeremo al riscaldamento per i salti: è un movimento in quattro tempi distinti;

prevede di: 1­piegare entrambe le gambe senza staccare i talloni da terra, 2­tornare

nella posizione di partenza con le gambe tese, 3­staccare entrambi i talloni dal

pavimento, 4­tornare in posizione di partenza. Eseguiremo l’esercizio quattro volte

lentamente per poi aumentare la velocità e renderlo più fluido. Dopo l’ultimo

eseguito velocemente, non torneremo in posizione iniziale ma cercheremo di

mantenere l’equilibrio con i talloni staccati da terra per 4 tempi della musica per poi

iniziare una serie di otto saltelli a piedi uniti con le gambe tese.

Ripeteremo lo stesso riscaldamento per i salti, fatto a gambe unite, con le gambe

leggermente divaricate e i piedi naturalmente ruotati all’esterno, senza sforzare la

posizione, in modo da assecondare la naturale posizione delle anche. Anche in questa

posizione si eseguiranno otto saltelli. Questo riscaldamento porterà via 3 minuti.

Infine ognuno prederà una funicella, metà dei ragazzi manterranno la posizione, gli

altri si disporranno sul lato corto a metà palestra, in modo da poter lavorare tutti

insieme utilizzando metà palestra per gruppo. Nei minuti rimanenti proveremo quindi

vari tipi di salti con la funicella per cominciare a prendere confidenza: inizialmente

proveremo dei saltelli sul posto a ritmo lento, poi aumenteremo la velocità.

Successivamente ci sposteremo nello spazio, per ogni percorrenza proveremo un salto

diverso: eseguiremo degli skip, come correre con la corda; passeremo agli skip alti;

calci indietro; corsa balzata; saltelli a piedi uniti spostandosi in avanti ma anche a dx

e sx alternato, creando una specie di zig­zag; saltelli su un piede solo.

Fase centrale / allenante (30’)

Primo Esercizio (circa 10 minuti)

I ragazzi si disporranno in ordine sparso per la palestra, ad ognuno sono assegnati

dieci punti; io scandirò il tempo con il tamburello a ritmi differenti mantenendolo per

un periodo tale che i ragazzi possano percepire ed abituarsi: l’ordine del ritmo sarà

casuale. I ritmi saranno: molto lento, lento, più veloce, molto veloce, fermo. Lo

studente che quando mi fermo non si fermerà, o sarà il meno reattivo, perderà un

punto. Eseguiremo circa 10 ripetizioni.

In seguito i ragazzi si disporranno a coppie, sceglieranno loro il partner. Dovranno

cercare si saltare simultaneamente la corda (fig.1). Lascerò i primi 2 minuti per loro

in modo che possano trovare una sintonia ed un loro ritmo. Negli altri 3 minuti partirà

una specie di gara tra le coppie: riuscire ad arrivare alla fine dei due minuti

sbagliando il meno possibile. Ad ogni sbaglio si sottrarrà un punto alla coppia, i punti

iniziali sono determinati dalla somma di quelli rimasti dall’esercizio precedente.

Vince la coppia che rimane con più punti. Fig.1

­seconda parte del primo esercizio:

gli allievi saltano simultaneamente

cercando di mantenere lo stesso

ritmo nei salti­

Secondo Esercizio: (circa 10 minuti)

Coordinazione di gruppo sui salti:

Disporrò i ragazzi a gruppi da quattro. Ogni gruppo disporrà di una fune lunga: due

ragazzi la faranno girare mentre due dovranno saltare simultaneamente rivolti nella

stessa direzione (fig.2), ad un mio segnale si dovranno girare saltando di un quarto di

giro o di metà verso sinistra o destra.

Ad esempio: “mezzo­destra” significa che devono saltare voltandosi di mezzo giro

verso destra, “un quarto­sinistra” che dovranno voltarsi di un quarto di giro verso

sinistra. Dopo un paio di minuti darò il segnale di cambio: inversione tra i saltatori e i

ragazzi che tenevano la corda. Così per 4 volta. Vince la squadra che fa meno errori:

sia che essi siano di direzione, o di ritmo.

Fig.2

­entrambi gli allievi al centro sono rivolti nella stessa direzione frontale­

Terzo esercizio (circa 10 minuti)

Disporrò i ragazzi in cerchio, io mi posizionerò al centro e comincerò a far roteare a

raso terra la corda, i ragazzi dovranno saltare al momento giusto per evitarla, chi

sbaglierà uscirà dal cerchio, prenderà una funicella ed eseguirà un percorso (fig3)

Prima di iniziare, mentre spiego le varie tappe del percorso, predisporrò gli oggetti.

Dettagli
A.A. 2013-2014
11 pagine
4 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dylan.tasinato di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e metodologia del movimento umano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Vago Paola.