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INTRODUZIONE

Come sempre, il genere musicale del rap ha suscitato controversie edibattiti, sia in merito alle tematiche affrontate, sia in relazione allinguaggio utilizzato per veicolare le stesse all'ascoltatore. Dubbi eincertezze nascono a partire dall'origine stessa della parola e dalla suaetimologia che, secondo l'Oxford Dictionary of English, risale al 1540,con il significato di "pronunciare bruscamente, parlare chiaro" (to uttersharply, speak out), mentre il Merriam-Webster Dictionary colloca l'etimoal XIV secolo, come nome comune utilizzato per indicare "un forterimprovero o critica" (a sharp rebuke or criticism).

Può constatare unacertezza inequivocabile, quella rappresentata dall'importanza dellaparola e, quindi, dei testi prodotti in seno a questo genere musicale. Diversamente da altri generi, in cui la componente armonica e melodica della canzone costituisce un elemento fondamentale per lo sviluppo della stessa, nel rap è la forma dialettica a predominare. Basti pensare alla campionatura, ossia il riutilizzo di alcune parti musicali prelevate da altri brani, al fine di mixare e dar vita alla base musicale, tecnica diffusissima e ricorrente nella produzione rap. Questa pratica lascia facilmente intuire come il testo rappresenti il punto cardine delle canzoni rap, rispetto alla strumentale, la base che, come indica la parola stessa, costituisce quasi solo un sottofondo, un supporto. Come suggerisce Alberto Campo, cronista e critico musicale, si tratta di "musica 'parlata', che cioè nella parola ha la propria stessa ragion d'essere, i versi delle canzoni"

non sono più elementi ornamentali, ma soggetti principali delle stesse". Uno dei più celebri brani del rapper Frankie Hi-Nrg, Potere alla parola (1993), avvalora ancor più questa tesi, già a partire dall'intro: "Questa è una storia raccontata con musica e parole, ma non troppe parole, come vedrete: le parole non hanno tanto importanza, quello che conta è la Definizione di in Oxford Dictionary of English online RAP Definizione di in Merriam-Webster Dictionary online RAP Keyes 2004: 1043 Campo 1996: 624 musi - "Questo è veramente falso! Così come l'introduzione all'album Il giovane Mariani e altri racconti, del rapper Murubutu: "Fate attenzione a quello che dico / perché scelgo le mie parole con cura". È per questo motivo che un'analisi di questo genere musicale offre interessanti spunti di approfondimento dal punto di vista linguistico e filologico. Partendo da una preliminare analisi

Generale sulla musica hip hop e sui suoi sottogeneri, quest'elaborato convoglierà l'attenzione sul rap definito "letterario" e prenderà in esame principalmente i testi di Murubutu e di Carlo Corallo, in quanto risorse perfettamente confacenti allo scopo dell'indagine condotta: le ramificazioni letterarie e cantautorali del rap, corrispondono ad un'effettiva differenza delle scelte tematiche, lessicali e retoriche, rispetto al genere di rap più tradizionale?

  1. I RL API l Bronx, distretto a nord di New York, popolato maggiormente dalla comunità afroamericana e ispanoamericana, è stato la culla del rap, genere affermatosi nella seconda metà degli anni Settanta. La sua nascita è il risultato della controcultura giovanile che emerge come reazione ad un contesto di povertà e delinquenza. Questo genere musicale si colloca all'interno di un movimento artistico-culturale ben più ampio, l'hip hop.

Il rap è costituito principalmente da altri tre elementi: il djing, la pratica di mixare suoni e ritmiche per dar vita a nuove sonorità; il writing, forma d'arte eseguita con l'uso di bombolette spray, spesso realizzata sui vecchi edifici delle periferie urbane; e il b-boying, genere di danza anche conosciuto come break dance, caratterizzato da movimenti del corpo particolarmente energici e talvolta persino acrobatici.

Per la comparsa del rap in Italia bisognerà aspettare i primi anni Ottanta, quindi l'avvento di mass media, televisioni private e prodotti cinematografici che, direttamente dagli Stati Uniti, importeranno questo genere musicale oltreoceano. Un fattore non meno importante per il suo sviluppo è rappresentato dalla diffusione

Questo e tutti i testi presenti in quest'elaborato, così come i versi estrapolati, sono disponibili sul sito web genius.com

Definizione di rap in "Enciclopedia online - Treccani"

Baker 2012: 127

commerciale: inizialmente, considerate le sue origini "povere" e "periferiche", il rap non conosceva percorsi di distribuzione nel mercato dell'industria musicale. È solo all'inizio degli anni Ottanta che i primi brani rap saranno incisi tramite vere e proprie case discografiche, permettendo a questo genere musicale di diffondersi a livello globale. In particolare, ricordiamo Run-D.M.C. (1984), primo album dell'omonimo gruppo e primo album rap registrato da un'etichetta discografica non indipendente, oltre che primo a ottenere dei riconoscimenti ufficiali (disco d'oro e triplo disco di platino) nell'ambito della musica hip hop. La prima produzione italiana è rappresentata, invece, da Batti il tuo tempo, EP autoprodotto e autodistribuito dal gruppo romano Onda Rossa Posse un decennio più tardi, esattamente nel giugno del 1990, data che rivela la lenta progressione del radicamento del rap nel nostro Paese. 1.1 Ungenere multiforme?Come gran parte dei generi musicali, anche il rap racchiude al suo interno diversi sottogeneri, che negli anni si sono evoluti e distinti, non solo sulla base dei loro aspetti musicali, ma anche e soprattutto per via delle tematiche e dei contenuti, trasmessi con varietà di lingua differenti. Ad esempio, si può tracciare una macro-distinzione tra il rap old school e quello new school, una contrapposizione spesso conforme al binomio che vede l'underground in antitesi con il mainstream. La prima definizione di rap è attribuita agli artisti che "rivendicano un'appartenenza alla vera cultura hip hop italiana, che percepiscono come rubata da personaggi privi di background portati alla ribalta a tavolino", questi ultimi considerati, invece, esponenti della cosiddetta "nuova scuola". Seppur con sostanziali differenze, il rap italiano condivide con il suo Dyson 2004: 628 Ferazza, Bisi e Donati 20199 Non bisogna confondere il

concetto di “new school” italiano con quello americano.

Vedi Keyes 2004: 87

Bagatta 2015: 611

progenitore americano il senso di marginalità e di isolamento dalla comunità e, di conseguenza, la ricerca di una socialità di gruppo, la costruzione di un’identità collettiva, peculiarità della subcultura urbana che caratterizza la realtà giovanile. Nonostante la fluidità che contraddistingue il rap e, di riflesso, tutti i suoi sottogeneri, la centralità del messaggio dei suoi testi segue il fil rouge dell’anticonformismo, manifestato tramite la denuncia o la semplice narrazione di una condizione di disagio generazionale.

A riprova di quanto detto, si possono prendere in esame produzioni appartenenti a differenti categorie di rap. SxM, ad esempio, è il primo album dei Sangue Misto, gruppo formatosi a Bologna nei primissimi anni Novanta, composto da Dj Gruff, Neffa e Deda. Questo disco rappresenta una pietra miliare

dell'hip hop italiano underground: il messaggio di protesta contro l'emarginazione sociale. Questo è evidente nei versi di "Lo Straniero": "Vesto scuro, picchio la mia testa contro il muro / Sono io l'amico di nessuno stai sicuro / Resto fuori dalla moda e dallo stadio / Fuori dai partiti e puoi giurarci, io non sono l'italiano medio / Ma un cane senza museruola [...] E la mia posizione è di straniero nella mia nazione". La rivelazione del disagio sociale è chiaramente espressa anche nel brano "Clima di tensione", appartenente allo stesso album: "Vivo coi fratelli questi tempi di guerra / Sento la pressione che ci schiaccia per terra / E questa è la mia situazione / Senza soluzione per il clima di tensione / Giorno dopo giorno questo è il clima di tensione / Preso male vero e quando accuso la pressione / Sono in stato di continua minaccia". Questi versi sono rappresentativi di un'altra peculiarità comune a tutte le declinazioni dell'hip hop italiano underground: la denuncia della situazione sociale e politica, l'espressione di un disagio profondo e la ricerca di un cambiamento.

Stilistiche e comunicative del rap: l'intertestualità che, non di rado, sfocia nell'autoreferenzialità. In effetti, l'ultima barra (Locatelli 1996: 107-8) è considerata l'"unità di misura utilizzata solitamente per definire la durata di una strofa Rap. Una barra corrisponde a una battuta di quattro quarti, cioè una 4/4."

"Sono in stato di continua minaccia" è una citazione da "Passaparola", brano degli Isola Posse All Stars, gruppo dalle cui ceneri nacquero gli stessi Sangue Misto.

E ancora da SxM: "Già sai con la mista nella mano sono esperto/ciao, mamma, guarda come mi diverto", dal brano "Fattanza blu", chiaro riferimento a "Ciao Mamma" di Jovanotti (1990).

Anche i Colle der Fomento, pionieri dell'underground romano, ricorrono spesso ad autocitazioni nei loro testi, come in "Sopra il colle" ("Stappali, scuotili, se li bevemo tutti"), verso che anticipa il brano "Strappali e...".

scuotili, contenuto nello stesso album Odio pieno, datato 1996) o in Adversus, composto nel 2018 («Loro cancellano, ma noi riscriviamo da capo», verso gemello del brano Balla coi lupi del 2008). Spostando l’attenzione sui testi di artisti appartenenti a tutt’altro genere di hip hop, si evince comunque l’emergere dello stesso messaggio di base legato all’anticonformismo e al senso di esclusione sociale, nonché la stessa tendenza al citazionismo.

Sono diverso da quel che sente la gente
La roba di moda è terribilmente scadente
La passa in radio ogni emittente da sempre[…]
E se a q

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A.A. 2021-2022
28 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/03 Filologia italica, illirica, celtica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mareekatron di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Bellone Luca.