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Il gioco da 0 a 3 anni
Secondo Gesell nel lattante il gioco e la fantasia, si identificano anche in seguito, poiché
entrambe sono un espressione ludica inconscia.
Secondo Melanie Klein, le attività fantastiche già sono presenti nel feto e il bambino
sarebbe al mondo già dotato di un patrimonio fantastico inconscio.
E' con la madre che il lattante compie le sue prime attività di gioco, reagendo agli stimoli
che essa provoca su di lui manipolandolo: cerca il seno con la bocca e ci gioca quando ha
colmato gli stimoli della fame.
L'importanza di questo rapporto madfe- figlio è legato ai fini del sano sviluppo pscio-fisico
7-8 mesi : “giochi d'acquisizione”;
• 9 mesi : il bambino afferra gli oggetti con destrezza e si diverte a cambiarli di mano;
• fine primo anno,inizio secondo : il gioco è ancora un esercizio fisico,attraverso il
• quale è possibile rafforzare e mettere alla prova le capacità locomotorie; mentre sotto
un'atmosfera immaginativa, il bambino esprime la sua fantasia giocando con
materiale malleabile, “sabbia,acqua, plastilina”.
Attraverso il gioco il bambino scarica la sua aggressività.
In questo periodo nasce nel bambino, il senso del possesso, che è carattere essenziale della
socialità. Proteggere la proprietà di un oggetto significa proteggere se stesso.
3 anni: l'interesse a giocare con qualche compagno incomincia a farsi sentire: cioè
• sta sorgendo un periodo di socializzazione, attraverso questo, il bambino da essere
egocentrico diventa essere sociale, in grado di stabilire soddisfacenti rapporti
interindividuali.
Attraverso il gioco il bambino conosce e sviluppa tutte le principali capacità (senso-motorie,
socio-affettive,costruttive,espressive,intellettuali).
Nei primi mesi di vita il bambino gioca con il proprio corpo, infatti si compiace di certi
movimenti ripetuti e ne ride. Poi, si interessa alla propria voce, si diverte ad emettere certi
suoni e ripeterli finchè si ritrova psicologicamente sazio di questo tipo di esercizio.
Piaget distingue 4 stadi sequenziali di sviluppo intellettuale ai quali corrispondono 4 diverse
forme di gioco.
18 mesi (stadio senso-motorio): gioco dell'assimilazione,che consente nell'incorporazione di
un nuovo oggetto o idea,accomodamento.
Nei primi 2 anni, il bambino è gratificato da semplici attività quali:
afferrare un oggetto per il semplice gusto di afferrare;
● muovere gli arti;
● Constatare di essere lui la causa di una modifica, come far suonare una campanella
● tirando una cordicella;
lasciar cadere il sapone nell'acqua per provare lo spruzzo.
●
Piaget definisce questi: “giochi di esercizio”, ossia attività il cui scopo è quello di ripetere
uno schema appreso in precedenza per appropriarsene definitivamente.
Nei primi mesi: giocattoli che aiutano il piccolo a prendere coscienza della
possibilità di toccare,afferrare, coordinare, che lo attirano per le forme, i colori, i
suoni e i movimenti;
3-4 mesi:sonagli leggeri, fili di palline di plastica o di legno da fissare alla
carrozzina, di colori diversi, che attirano l'attenzione e producono il suono; spingenti
il bambino a raggiungere la coordinazione occhio- mano;
5 mesi: animali o pupazzetti di legno, di gomma, grandi ma non troppo, in modo da