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Tesina esame psicologia dello sviluppo, prof.Fiorilli Pag. 1
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Il gioco da 0 a 3 anni

Secondo Gesell nel lattante il gioco e la fantasia, si identificano anche in seguito, poiché

entrambe sono un espressione ludica inconscia.

Secondo Melanie Klein, le attività fantastiche già sono presenti nel feto e il bambino

sarebbe al mondo già dotato di un patrimonio fantastico inconscio.

E' con la madre che il lattante compie le sue prime attività di gioco, reagendo agli stimoli

che essa provoca su di lui manipolandolo: cerca il seno con la bocca e ci gioca quando ha

colmato gli stimoli della fame.

L'importanza di questo rapporto madfe- figlio è legato ai fini del sano sviluppo pscio-fisico

7-8 mesi : “giochi d'acquisizione”;

• 9 mesi : il bambino afferra gli oggetti con destrezza e si diverte a cambiarli di mano;

• fine primo anno,inizio secondo : il gioco è ancora un esercizio fisico,attraverso il

• quale è possibile rafforzare e mettere alla prova le capacità locomotorie; mentre sotto

un'atmosfera immaginativa, il bambino esprime la sua fantasia giocando con

materiale malleabile, “sabbia,acqua, plastilina”.

Attraverso il gioco il bambino scarica la sua aggressività.

In questo periodo nasce nel bambino, il senso del possesso, che è carattere essenziale della

socialità. Proteggere la proprietà di un oggetto significa proteggere se stesso.

3 anni: l'interesse a giocare con qualche compagno incomincia a farsi sentire: cioè

• sta sorgendo un periodo di socializzazione, attraverso questo, il bambino da essere

egocentrico diventa essere sociale, in grado di stabilire soddisfacenti rapporti

interindividuali.

Attraverso il gioco il bambino conosce e sviluppa tutte le principali capacità (senso-motorie,

socio-affettive,costruttive,espressive,intellettuali).

Nei primi mesi di vita il bambino gioca con il proprio corpo, infatti si compiace di certi

movimenti ripetuti e ne ride. Poi, si interessa alla propria voce, si diverte ad emettere certi

suoni e ripeterli finchè si ritrova psicologicamente sazio di questo tipo di esercizio.

Piaget distingue 4 stadi sequenziali di sviluppo intellettuale ai quali corrispondono 4 diverse

forme di gioco.

18 mesi (stadio senso-motorio): gioco dell'assimilazione,che consente nell'incorporazione di

un nuovo oggetto o idea,accomodamento.

Nei primi 2 anni, il bambino è gratificato da semplici attività quali:

afferrare un oggetto per il semplice gusto di afferrare;

● muovere gli arti;

● Constatare di essere lui la causa di una modifica, come far suonare una campanella

● tirando una cordicella;

lasciar cadere il sapone nell'acqua per provare lo spruzzo.

Piaget definisce questi: “giochi di esercizio”, ossia attività il cui scopo è quello di ripetere

uno schema appreso in precedenza per appropriarsene definitivamente.

Nei primi mesi: giocattoli che aiutano il piccolo a prendere coscienza della

possibilità di toccare,afferrare, coordinare, che lo attirano per le forme, i colori, i

suoni e i movimenti;

3-4 mesi:sonagli leggeri, fili di palline di plastica o di legno da fissare alla

carrozzina, di colori diversi, che attirano l'attenzione e producono il suono; spingenti

il bambino a raggiungere la coordinazione occhio- mano;

5 mesi: animali o pupazzetti di legno, di gomma, grandi ma non troppo, in modo da

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
2 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Martis93 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università Maria SS.Assunta - (LUMSA) di Roma o del prof Fiorilli Caterina.