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Financial Inclusion in Africa

Source: Author's compilation from latest FinScope findings available at http://www.finscope.co.za. I bassi e volatili livelli di reddito, l'inflazione, l'elevato tasso di analfabetismo e l'inadeguatezza delle infrastrutture comportano un sistema finanziario sotto sviluppato tale che solo il 23% degli adulti in Africa hanno un conto corrente bancario in un'istituzione finanziaria formale.

While these data on the consumer perspective are essential for understanding financial inclusion, there are limits to the information currently available. FinScope offers rich information for Southern and East African countries, but does not yet cover North Africa and has limited presence in West Africa.

It has been argued that financial literacy and capability are key demand-side elements to foster financial inclusion, and little is currently known about these topics in Africa. Surveys are just beginning to measure financial literacy and capability. The Organisation for

Economic Co-operation and Development (OECD) and the Making Finance Work for Africa (MFW4A) partnership have launched initiatives to try to improve diagnostics for understanding financial literacy.

Si riscontrano delle differenze di inclusione tra i generi, ovvero le donne risultano meno incluse finanziariamente sebbene il gender gap è meno elevato rispetto ad altri continenti (7%), e tra la popolazione urbana e quella rurale, per cui la prima presenta il più alto tasso di banked adults. Infine, in media, le persone tra i 25-64 anni con un livello di istruzione terziario risultano in particolar modo incluse finanziariamente (Triki, Faye, 2013).

Financial Capability: l'educazione come chiave per l'inclusione finanziaria

4. Educazione finanziaria: significato e importanza

Nel contesto africano, in cui un'ampia parte della popolazione utilizza solamente prodotti e servizi finanziari informali o è completamente esclusa dal settore, è divenuto

Prioritario promuovere programmi di educazione finanziaria affinché le persone possano sviluppare una propria financial capability.

Nel 2008, l'OECD ha creato l'International Network of Financial Education (INFE), in cui funzionari di alto livello si sono riuniti per discutere problemi e istituire programmi in materia di educazione finanziaria. Hanno preso parte all'iniziativa diciannove paesi africani, su un totale di cento paesi partecipanti. (Messy, Monticone, 2012)

Negli ultimi anni, per sensibilizzare il pubblico al tema si sono tenute numerose conferenze; per esempio, nell'Ottobre 2011 a Cape Town, South Africa, OECD in collaborazione con il Financial Services Board (FBS) ha organizzato una conferenza intitolata "Conference on Financial Literacy: Financial Education for All" (OECD, FSB, 2011).

Alla luce delle numerose iniziative proposte, risulta evidente l'importanza riconosciuta all'educazione finanziaria in quanto

quest’ultima genera numerose esternalità positive. Tra i benefici riscontrabili troviamo:

  • la riduzione delle barriere che ostacolano l’inclusione finanziaria;
  • l’aumento della fiducia e dell’uso di prodotti e servizi;
  • l’incremento della domanda di prodotti e servizi finanziari regolamentati;
  • la consapevole inclusione nel settore finanziario. (Messy, Monticone, 2012)

I consumatori non hanno solo bisogno di un accesso sicuro e regolamentato ai prodotti finanziari, bensì necessitano di essere a conoscenza dell’esistenza dei prodotti stessi, di capire i termini e le condizioni di utilizzo, di essere in grado di compararli e scegliere il più appropriato ai loro bisogni. Inoltre, la consapevolezza maturata permette ai consumatori di evitare truffe e abusi di fornitori finanziari privi di scrupoli.

L’alfabetizzazione finanziaria gioca un importante ruolo per lo sviluppo di piccole attività imprenditoriali.

Permettendo l'acquisizione di abilità di management e la scelta di prodotti finanziari utili alla crescita del business.

Financial Capability: l'educazione come chiave per l'inclusione finanziaria.

Infine, si riscontrano benefici anche per l'economia del Paese poiché una maggiore conoscenza del consumatore dei prodotti finanziari ne incentiva la domanda e l'utilizzo contribuendo allo sviluppo del settore stesso.

L'importanza dell'educazione finanziaria è ampiamente riconosciuta ma la sua diffusione è ancora limitata; molti paesi africani hanno implementato strategie per incentivarne la diffusione.

Ad esempio, Kenya, Malawi, South Africa, Tanzania, Uganda e Zambia hanno aderito alla National Strategies for Financial Education, promossa da INFE, che consiste in un approccio coordinato per promuovere l'educazione finanziaria e prevede l'adozione di principi, quali:

  • il riconoscimento dell'importanza
dare alle attività di educazione finanziaria, come la promozione di una maggiore consapevolezza finanziaria, l'acquisizione di competenze finanziarie e la promozione di comportamenti finanziari responsabili. Inoltre, è importante coinvolgere diversi attori, come organizzazioni non governative, istituzioni finanziarie e istituti di microfinanza, al fine di implementare programmi di educazione finanziaria in modo coordinato. È necessario definire obiettivi specifici da raggiungere entro un determinato periodo di tempo. Il numero di programmi varia notevolmente tra le diverse regioni e paesi. Ad esempio, il Sudafrica ha il maggior numero di iniziative identificate, seguito dall'Uganda. In generale, sono stati trovati programmi in quasi tutti i paesi dell'Africa orientale (ad esempio, Burundi, Kenya, Madagascar, Malawi, Mozambico, Ruanda, Tanzania, Uganda, Zambia e Zimbabwe) e quasi tutti i paesi dell'Africa meridionale. Infine, è importante stabilire linee guida per valutare l'efficacia dei programmi di educazione finanziaria e per monitorare i progressi verso gli obiettivi prefissati.

Il numero di programmi promossi all'interno del continente è molto vario: il South Africa ha sostenuto la maggior quantità di iniziative, seguito dall'Uganda. Nell'immagine riportata appare evidente la scarsa diffusione di programmi nel Nord e Centro Africa.

African ones (in Botswana, Lesotho, Namibia and South Africa). A few initiatives have also been identified in Western and Northern African countries (i.e., Burkina Faso, Egypt, Ghana, Mali, Morocco, Nigeria, and Senegal). On the contrary, financial education programmes appear to be missing in Central Africa.

A list of programmes with a summary of their main characteristics is reported in Table 4 in Appendix 7E. The following paragraphs present financial education programmes in Africa according their aim, stakeholders involved, funding sources, target population, delivery channel and content. Section 4 looks at selected evaluations of these programmes.

(Messy,8Figure 1. Countries with financial education initiativesMonticone, 2013).The map is as comprehensive as possible given the currently available information. It covers countries where initiatives havebeen planned, are underway, or have already been implemented, and it takes into account programmes by any stakeholders.

Figura 2.Paesi in cui sono state promosseiniziative di inclusione finanziariaFonte: Messy e Monticone, 20127

Table 4 provides a catalogue of programmes organized on the basis of the main stakeholder(s) and funder(s) of 11each initiative: public authorities; non-for-profit organisations, research institutions, and foreign developmentFinancial Capability: l’educazione come chiave per l’inclusione finanziariaagencies; public/private or non-profit/private partnerships; and the private sector.

8 This document and any map included herein are without prejudice to the status of or sovereignty over anyterritory, to the delimitation of international frontiers and

boundaries and to the name of any territory, city or area. La finalità dei programmi è insegnare alle persone concetti che riguardano il denaro e la sua prudente gestione con l'obiettivo di accrescere l'informazione riguardo al tema (Sebstad, Cohen, 2003). Nello specifico, gli obiettivi perseguiti sono:

  • migliorare le conoscenze e le abilità finanziarie di una popolazione target;
  • sviluppare un punto di vista economico personale;
  • aumentare la consapevolezza dei diritti e delle responsabilità dei consumatori;
  • incrementare l'accesso ai prodotti e servizi finanziari formali. (Messy, Monticone, 2013)

Gli organismi coinvolti nella promozione di iniziative di educazione finanziaria appartengono al settore pubblico, come governi, banche centrali o altre istituzioni finanziarie, spesso in collaborazione a organizzazioni no-profit private che ne finanziano il lancio. Alcune iniziative sono state promosse dagli stessi fornitori.

finanziamenti sono destinati a progetti che mirano a migliorare la conoscenza finanziaria delle persone, promuovendo la consapevolezza sui rischi e le opportunità legate al settore finanziario. Tuttavia, è importante sottolineare che l'efficacia di tali iniziative può variare a seconda del contesto socio-economico e culturale in cui vengono implementate. Inoltre, è fondamentale garantire la trasparenza e l'indipendenza delle iniziative di educazione finanziaria, al fine di evitare conflitti di interesse e assicurare che i programmi siano veramente orientati al beneficio dei consumatori. In conclusione, l'educazione finanziaria rappresenta un elemento chiave per promuovere la stabilità finanziaria e il benessere delle persone, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Tuttavia, è necessario adottare approcci adeguati e sostenibili, tenendo conto delle specificità locali e garantendo la partecipazione attiva delle comunità interessate.I programmi sono rivolti a gruppi specifici composti da individui maggiormente vulnerabili quali persone con un basso reddito, individui finanziariamente esclusi, donne, studenti, bambini oppure agricoltori o chi vive nelle zone rurali. Vi sono, inoltre, corsi train-to-trainer rivolti a docenti, consulenti, formatori con lo scopo di permettere a questi ultimi di sviluppare competenze e abilità riguardo all'educazione finanziaria per poi insegnarla a loro volta (Messy, Monticone, 2013). I programmi propongono concetti base di finanza presentati in modo semplice e comprensibile. Gli argomenti possono riguardare: - principi base di money management; - la gestione del cash flow; - i beni immobiliari; - la gestione degli eventi del ciclo. Fonte: U.K. Department for International Development, sezione Financial Education Fund (https://devtracker.dfid.gov.uk/projects/GB-1-113996)di vita come il matrimonio, la nascita di un figlio, l'anzianità
Dettagli
A.A. 2019-2020
22 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/09 Finanza aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vale.masseretti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Finanza etica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Viganò Laura.