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Introduzione al metabolismo
I processi metabolici sono divisibili in due vie:
- Vie cataboliche: i processi catabolici consistono nella ossidazione/demolizione di sostanze nutrienti assunte soprattutto durante l’alimentazione (carboidrati, lipidi, proteine) in strutture più semplici (monomeri) per ricavare energia sotto forma di molecole di ATP (molecola per eccellenza per assunzione di energia) e trasportatori di elettroni quali NADH, NADPH e FADH2.
- Vie anaboliche: i processi anabolici (detti anche vie di sintesi) hanno meccanismo contrario, ossia consistono nella formazione di polimeri (molecole di grandi dimensioni) a partire da piccoli monomeri richiedendo energia.
Tra le vie cataboliche e anaboliche troviamo le vie intermedie, in cui si ritrovano i metaboliti intermedi con un peso molecolare minore e si formano dal substrato del prodotto; queste producono energia chimica. Il metabolismo energetico è la parte del metabolismo intermedio che consiste nelle vie che
immagazzinano e generano energia metabolica; si distinguono le vie metaboliche che chiedono o che producono energia, alla cui base ci sono i valori di ΔG e molecole di ATP e trasportatori di elettroni.
Vie metaboliche principali e intermedi chiave (metaboliti chiave che possono essere condivisi da più vie metaboliche)
Il metabolismo è la somma di tutte le reazioni chimiche che avvengono all’interno della cellula di un organismo e quelle che catalizzano ogni reazione metabolica si trovano nella via metabolica. La cellula viene indirizzata ai processi metabolici per esigenze energetiche.
Ci sono delle vie metaboliche specifiche (es. Glucosio che inizia da un precursore specifico per essere convertito in piruvato attraverso una serie di reazioni enzimatiche).
Abbiamo 3 stadi:
- Primo stadio: i polimeri (proteine, acidi nucleici, polisaccaridi e lipidi) vengono processati/ossidati in monomeri (amminoacidi, nucleotidi, monosaccaridi e glicerolo e acidi grassi dai lipidi);
Secondo stadio: con l’intervento dei metabolismo intermedio, i composti vengono trasformati in composti sempre più semplici. Infatti i monosaccaridi verranno scissi in glucosio, che intraprende la via metabolica della glicolisi per essere trasformato in piruvato; nell’intermezzo è posta la gliceraldeide trifosfato, intermedio della glicolisi che risulta essere anche un prodotto proveniente dal glicerolo che si crea, insieme agli acidi grassi, dall’ossidazione dei trigliceridi. Il piruvato, prodotto finale della glicolisi, proviene anche dal catabolismo degli amminoacidi. Esso viene ulteriormente ossidato nel ciclo dell’acido citrico (Ciclo di Krebs) e le molecole che si formano in questo ciclo sono caratterizzate dalla presenza di acidi carbossilici. Il piruvato viene quindi trasformato in Acetil CoA, un intermedio che proviene dalla degradazione dei polisaccaridi e dall’ossidazione degli acidi grassi; esso entra del ciclo dell’acido citrico dove ci sono reazioni
ossidoriduttive che portano