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ESTINZIONE E RECUPERO

Quando il ticchettio del metronomo veniva ripetutamente presentato in assenza di cibo, la

salivazione “scompariva” in un processo chiamato estinzione (la scomparsa o diminuzione di

una risposta appresa dopo la rimozione dello stimolo incondizionato o del rinforzo). Una teoria

afferma che la sola presentazione dello SC porta ad un nuovo apprendimento? Durante

l’estinzione, l’associazione SC-SI che era stata appresa si indebolisce, dal momento che SC non

preannuncia più SI. Nel caso dei cani di Pavlov, attraverso l’estinzione loro hanno imparato a

non salivare al ticchettio del metronomo, visto che questo non era più un predittore dell’arrivo

del cibo. Una volta che il condizionamento e la risposta condizionata si presenteranno sempre

prima dello stimolo incondizionato. SI, che giunge dopo l’associazione tra SC e RC, funge da

potenziatore, o rinforzo, dell’associazione SC-RC. Se si rimuove il rinforzo, la relativa RC si

affievolirà per poi scomparire. Il termine estinzione è leggermente fuorviante perché sembra

suggerire che la risposta condizionata originaria scompaia del tutto e che non tornerà mai più.

Le persone possono imparare cose nuove che sostituiscono quelle vecchie o non riuscire a

recuperare vecchi apprendimenti dalla memoria, ma questo non significa che le cose imparate

siano sparite. Nel caso del condizionamento classico, è facile dimostrarlo. Dopo l’estinzione

della risposta di salivazione dei suoi cani, Pavlov lasciò passare qualche settimana, mettendo da

parte lo stimolo condizionato. In queste settimane non vennero fatte sessioni di

addestramento, e i cani non furono mai esposti al ticchettio del metronomo. Quando Pavlov

rispolverò il metronomo e lo azionò, tutti i cani iniziarono a salivare, anche se con una risposta

piuttosto debole che non durò a lungo. Questo breve recupero della risposta condizionata

prova che la RC è ancora lì. La RC è trattenuta o inibita per via della mancanza di

un’associazione con SI rappresentato dal cibo. Col passare del tempo, questa inibizione si

indebolisce, in particolar modo se lo stimolo condizionato originario non è presente per un

certo periodo di tempo. Nel recupero spontaneo (ricomparsa di una risposta appresa dopo che è

avvenuta l'estinzione) la risposta condizionata può ricomparire brevemente quando SC

originario ricompare, anche se di solito la risposta è debole e di breve durata, come è accaduto

per i cani di Pavlov.

CONDIZIONAMENTO DI ORDINE SUPERIORE

Un altro concetto collegato al condizionamento classico è il condizionamento di ordine

superiore, si presenta quando uno stimolo fortemente condizionato viene associato a uno

stimolo neutro, rendendo quest’ultimo un secondo stimolo condizionato. Lo stimolo

condizionato può svolgere il ruolo di SI, e lo stimolo precedentemente neutro diventa un

secondo stimolo condizionato.

Torniamo a quando Pavlov ha già condizionato i suoi cani a salivare al suono del metronomo.

Cosa succederebbe se, appena prima di accendere il metronomo, Pavlov schioccasse le dita?

La sequenza sarebbe “schiocco-ticchettio-salivazione” o “SN-SC-RC”. Se questo avvenisse un

numero sufficiente di volte, anche lo schiocco delle dita, a un certo punto, produrrebbe una

risposta di salivazione. Lo schiocco delle dita diventa associato al ticchettio attraverso lo stesso

processo che aveva portato originariamente il ticchettio a essere associato al cibo e diventa

così un secondo stimolo condizionato. Ovviamente il cibo dovrebbe essere presentato ogni

tanto per mantenere la risposta condizionata originaria al ticchettio del metronomo. Senza SI,

il condizionamento di ordine superiore sarebbe difficile da mantenere e, col tempo,

scomparirebbe.

Pavlov riteneva che lo stimolo condizionato, attraverso l’associazione a breve distanza di tempo

con lo stimolo incondizionato, iniziasse ad attivare la stessa area cerebrale che veniva

originariamente attivata dallo stimolo incondizionato. Egli chiamava questo processo

sostituzione dello stimolo. Robert Rescorla scoprì che SC deve fornire delle informazioni rispetto

all’arrivo di SI affinché il condizionamento abbia luogo. In altre parole, SC deve predire l’arrivo

di SI. In uno studio, Rescorla espose un gruppo di topi a un suono. Durante alcune delle

presentazioni del suono, appena dopo l’inizio del suono, ma mentre era ancora udibile,

somministrò una scarica elettrica. Ben presto i topi iniziarono a diventare irrequieti e ad avere

reazioni di paura, tremando e squittendo quando iniziava il suono, una specie di risposta

emotiva condizionata. Con un secondo gruppo di topi, Rescorla presentò nuovamente il suono

ma somministrò la scossa elettrica solo dopo la cessazione del suono, non ancora udibile.

Questo gruppo di ratti mostrò reazioni di paura nel momento della cessazione del suono. Il

suono, per il secondo gruppo, forniva delle informazioni differenti rispetto al suono nella

prima condizione. Per il primo, il suono significava che la scossa era in arrivo, per il secondo il

suono indicava che non ci sarebbe stata scossa finché fosse stato presente. Era la specifica

aspettativa, creata associando il suono o la sua assenza con la scossa, a determinare la specifica

risposta dei topi. Dal momento che questa spiegazione coinvolge l’attività mentale

dell’aspettarsi consapevolmente che avvenga qualcosa, questo è un esempio di spiegazione del

condizionamento classico chiamata prospettiva cognitiva.

CONDIZIONAMENTO CLASSICO APPLICATO AL COMPORTAMENTO

UMANO

FOBIE: Watson dimostrò che il disturbo emotivo chiamato fobia poteva essere appreso tramite

il condizionamento classico che aveva generato una risposta emotiva condizionata, una

risposta emotiva che è stata associata tramite condizionamento classico a uno stimolo appreso.

TOSSICODIPENDENZE: Il condizionamento è coinvolto anche nel caso delle

tossicodipendenze, ovvero l'assunzione di stupefacenti che spesso si verifica in determinati

contesti, o a seguito di episodi di vita molto simili. Questi luoghi e oggetti possono contribuire

alla tossicodipendenza diventando stimoli condizionati.

LIMITI

Il condizionamento classico permette di spiegare come vengono apprese risposte basati su

comportamenti automatici e involontari (i riflessi), ma non spiega come vengono appresi i

comportamenti volontari, ovvero quelli basati su una scelta e/o decisione.

CONDIZIONAMENTO OPERANTE

Mentre il condizionamento classico riguarda l’apprendimento di risposte involontarie e

automatiche, quello operante riguarda il modo in cui gli organismi apprendono le risposte

volontarie.

Il condizionamento operante (apprendimento di un comportamento volontario attraverso gli

effetti piacevoli e spiacevoli derivanti dalle risposte) si basa sulle ricerche di Edward L. Thorndike

e B.F. Skinner.

THORNDIKE E L’ESPERIMENTO CON I GATTI AFFAMATI

Thorndike è stato uno dei primi ricercatori che hanno esplorato l'apprendimento di risposte

volontarie e che hanno provato a esplicitarne le regole, anche se questo campo non aveva

ancora il nome di “condizionamento operante”.

Mise un gatto affamato dentro una gabbia, dove l’unico modo per uscire era premere una leva

posizionata sul fondo della gabbia. Mise una ciotola piena di cibo fuori dalla gabbia per far sì

che il gatto fosse motivato ad uscire. Il gatto abbassò la leva accidentalmente, aprendo la porta.

Una volta uscito, appena fuori dalla gabbia, ebbe la possibilità di approfittare della ciotola di

cibo la leva è lo stimolo

● spingere la leva è la risposta

● la possibilità di uscire e il cibo sono la conseguenza

Il gatto non imparò ad abbassare la leva per uscire. Dopo delle prove all’interno della gabbia,

gli serviva molto meno tempo per arrivare a premere la leva che avrebbe aperto la porta.

Importante non dare per scontato che il gatto avesse “capito” il collegamento tra la leva e la

libertà (Thorndike spostava la leva in posizioni diverse e il gatto doveva prendere nuovamente

l’intero processo). Il gatto continuava semplicemente a spingere e strofinarsi circa nella stessa

area che la volta precedente l’aveva portato a ottenere cibo e libertà, arrivando all’obiettivo

ogni volta leggermente più in fretta.

Thorndike formulò la legge dell’effetto: se l’azione è seguita da una conseguenza piacevole,

tenderà a essere ripetuta. Se un’azione è seguita da una conseguenza spiacevole, tenderà a non

essere ripetuta. Questo è il principio fondamentale alla base dell’apprendimento di

comportamenti volontari. Nel caso del gatto nella gabbia, premere la leva era seguito da una

conseguenza piacevole, quindi premere la leva diventò una risposta ripetuta.

La procedura di apprendimento seguita da Thorndike è sostanzialmente diversa da quella

utilizzata da Pavlov:

Pavlov provoca direttamente la risposta che voleva condizionare nell’animale sottoposto

➔ a esperimento.

Egli è interessato agli eventi ambientali che precedono la risposta da condizionare, non

all’effetto o alle conseguenze della stessa.

Nella procedura di Thorndike l’animale è un agente attivo in grado di produrre o

➔ emettere risposte differenziate.

In questo caso l’evento ambientale importante è una conseguenza della risposta; non precede

la stessa.

SKINNER E L’ESPERIMENTO CON I TOPI

Oltre alla sua conoscenza del condizionamento classico, Skinner trovò nel lavoro di Thorndike

un modo per spiegare ogni comportamento come il prodotto di un apprendimento. Diede un

nome all’apprendimento di comportamenti volontari: condizionamento operante. Il

comportamento volontario è ciò che fanno le persone e gli animali per operare nel mondo. Il

comportamento volontario, per Skinner, è il comportamento operante e l’apprendimento di

questi comportamenti è il condizionamento operante. Il punto del condizionamento operante

è l’effetto delle conseguenze sul comportamento. Nel condizionamento operante

l’apprendimento dipende da ciò che accade dopo la risposta. Potrebbe essere riassunto con la

domanda: “Se faccio questa cosa, cosa ci guadagno?”.

La gabbia di Skinner, rispetto a quella utilizzata da Thorndike, presenta il vantaggio che

l’animale, dopo aver prodotto una risposta e averne sperimentato gli effetti, si trova ancora

all’interno della gabbia e nella condizione di poter continuare a produrre risposte.

Il topo va in giro in esplorazione. Occasionalmente preme la leva. La quantità di volte che il

ratto preme la leva nella prima ispezione viene definito come livello di base.

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A.A. 2024-2025
26 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Tivfksoe di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Sonelli Silvia.