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TERRORISMO ISLAMISTA
Vari orientamenti:
- Distinzione tra Islam (Dio della pace) e fondamentalismo messianistico (terrorismo)
- Per Weber: Islam - religione di guerrieri (la loro percentuale di coinvolgimento in violenze tra comunità locali è superiore a qualsiasi popolazione)
- Frustrazione del terrorista, come dato psicologico connesso alla sua situazione ambientale
- Fenomeno sommerso illegale (copertura dell'autorità)
- Ritardi dei sistemi culturali e socio-economici dei popoli musulmani
- Scarso radicamento popolare delle iniziative terroristiche
- Alternativa alla violenza: movimenti pacifisti
2. L'ESCALATION DEL TERRORISMO INTERNAZIONALE ISLAMISTA COME CAUSA DI GUERRA, ASIMMETRICA SENZA LIMITI CON ABOLIZIONE DELLE REGOLE
Si tratta di un terrorismo internazionale. I fatti di New York registrano una netta escalation nel numero di vittime e una maturazione tecnologica. Si tratta di guerra asimmetrica nel senso che lo stato non è attaccato da un
altro stato ma dai terroristi ospitati da un altro stato.
3. La teoria ecologica e quella mertoniana della devianza applicate al terrorismo islamista internazionale
La teoria ecologica è stata elaborata dalla Scuola di Chicago per spiegare le cause delle bande giovanili dei quartieri degradati: non è la religione ma l'ambiente territoriale e la povertà (rispetto agli stati ricchi) che genera il terrorismo, anche se poi viene invocata la religione come giustificazione.
La teoria mertoniana sostiene che la devianza nasce dalla frustrazione del soggetto che non riesce a rispettare gli standards di prestazioni e/o di obiettivi richiesti dalla società (in questo caso, società ricche).
Secondo Bettini però entrambe le teorie non sono del tutto condivisibili perché non è la povertà a spiegare la devianza del terrorista, perciò Bettini ritiene che è il particolare connotato islamico delle popolazioni che favorisce il terrorismo.
4.
D A . S ,ELENDA MERICA CONTRO DI CIVILTÀ GUERRA DI RELIGIONE O ESORCIZZAZIONE ARABA?DELLA PROPRIA SECOLARIZZAZIONE Non si tratta solo di scontro tra civiltà diverse, è più corretto parlare di conflittualitàterrotistica islamista, poiché non tutto l’Islam è terrorista. Dall’800 in poi si èverificata una inversione e l’Europa si rivelò più forte nella scienza e nellatecnologia. L’Islam ha assistito ad un lento declino culturale ed economico. Sitratterebbe di una reazione non volta ad affermare una civiltà diversa, ma volta aneutralizzare i loro avversari cioè i popoli corrotti. Il terrorismo internazionalesarebbe una scorciatoia militare per coprire i problemi di carenza di un progettoeconomico-politico. Allora con il progetto terroristico Delenda America (in realtà nonattuabile) si vorrebbero liberare i paesi islamici da tutte quelle conquiste politiche,culturali edEconomiche che sono tipiche delle società occidentali (conquiste che, in parte, alcuni paesi islamici hanno recepito, vedi l'Egitto, Turchia, Tunisia, paesi più tolleranti ed aperti che distinguono tra ciò che è la religione e ciò che è la politica o il diritto).
5. IL TERRORISMO ISLAMISTA TRA MACHIAVELLICHE CONTRADDIZIONI VALORIALI E RISULTATI. ' ?NEGATIVI O IMPROBABILI NO ALLA GUERRA GIUSTA E SI AL TERRORISMO GIUSTO I terroristi non migliorano la situazione della propria popolazione e massacrano gli innocenti. Non c'è progetto politico.
6. CONTRASTO FISICO E CONTRASTO CRITICO E NON VIOLENTO AL TERRORISMO DALL'OMBRA DI NORIMBERGA ALLA LEGALITÀ ED ALLA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE L'intervento militare è il segnale del superamento dei limiti di tolleranza della criminalità terroristica. È dunque fondamentale sia un contrasto fisico (intervento militare) sia un contrasto critico.
iperterrorista va prima contrastato e poi si può pensare al trattamento dei terroristi detenuti ed ai loro diritti civili, e quindi occorre pensare prima al contrasto e poi si penserà alla sanzione.
2) C'è contrasto all'iperterrorismo centralità della norma terziaria per il relativo supporto: trasgressione - più sensibile ai diritti umani
ORMA PRIMARIA: sanzione
ORMA SECONDARIA: mezzi a disposizione (puntare più all'adeguatezza dei mezzi).
ORMA TERZIARIA: L'attenzione sembra porsi dalla norma primaria e secondaria che configurano trasgressione e sanzione alla norma terziaria che fornisce i mezzi e si adopera per garantire livelli di efficacia alle prime due. L'iperterrorismo islamista sospinge a porre in prima linea il contrasto che arriva fino al conflitto bellico.
La sociologia del diritto penale sembra ora più vicina al legislatore che non al condannato, essa spazia dalla prescrizione legislativa primaria
(tipo di trasgressione – più sensibile ai diritti umani), alla secondaria (sanzione minacciata), alla terziaria3(mezzi messi a disposizione per garantire il rispetto della primaria e secondaria). Sembra che non sia possa fare a meno di ricorrere a questa disciplina. La crisi della criminologia potrebbe essere superata in un’ottica di policy analysis degli interventi pubblici in campo sociale.
3) CATEGORIE DI ANALISI DEL TERRORISMO Il coinvolge soprattutto le categorie della violenza criminale, TERRORISMO POLITICO nazionale e internazionale, dei diritti umani. Richiama le teorie: frustrazione-aggressione (Dollard), pulsioni aggressive sublimate, aggressività maligna o distruttiva (Fromm), sottocultura criminale, tecniche di neutralizzazione delle vittime (secondo Matza consistono nel negare proprie responsabilità, minimizzare il danno, condannare chi condanna). Il valore positivo attribuito alla violenza si può rintracciare in molte sottoculture.
Lo studio sociologico-criminologico del terrorismo internazionale si trova di fronte alla divaricazione tra:
- Luogo di origine del terrorista
- Luogo del suo apprendimento (campi di addestramento)
- Luogo di esecuzione dell'atto terroristico
Inoltre si trova di fronte al carattere eccezionale non stabile di tale fenomeno.
A proposito del connotato politico, in Italia il C.P. distingue tra:
- EATO POLITICO VERO E PROPRIO: che offende un interesse politico dello stato o un diritto del cittadino
- ELITTO COMUNE DETERMINATO IN TUTTO O IN PARTE PER MOTIVI POLITICI: il terrorismo rientra in questa categoria perché tira in ballo soprattutto la sicurezza della convivenza sociale. Ciò è in parte dettato dal fatto che la qualifica di reato politico implica una maggiore mitezza nelle pene e del divieto di estradizione.
C'è una discussione sull'origine del terrorismo e sulla sua eziologia, che va dalla nazionale a quella dell'iperterrorismo all'anomia.
INTERNAZIONALE UICIDIO ANOMICO DEI KAMIKAZE ISLAMISTI L'anomia, secondo Durkheim, è la frattura delle regole sociali che nella società può condurre a comportamenti devianti. Le cause risiederebbero nella particolare iperstimolazione delle aspirazioni delle società industriali e nell'insofferenza verso i limiti e le regole. Merton applica l'anomia per spiegare la criminalità: una cultura che pone mete legittime senza fornire a tutti gli strumenti legittimi per conseguirla. Una possibile causa dell'iperterrorismo potrebbe essere una discrepanza tra i modelli proposti universalmente dalle società più sviluppate e le possibilità concrete di raggiungerle da parte di quelle meno sviluppate. Un altro contributo di Durkheim è quello riferito al suicidio anomico, diverso da quello egoistico e altruistico, che nei kamikaze trova l'individuazione di chi è travolto da una devianza da anomia e si appella a prescrizioni.religiose presunte, giunge ad uccidersi suicidandosi.
5) I ’ ’DATI EMPIRICI DELL INTERPRETAZIONE DELL IPERTERRORISMO ISLAMISTA COME ESITO DIANOMIA INTERNAZIONALE
La leadership dell’iperterrorismo è araba (22 paesi fanno parte della Lega araba, sono paesi ricchi = petrolio, ma non umanamente sviluppati, tranne rare eccezioni) e se guardiamo le medie in vari settori della società (deficit di libertà, di capacità-conoscenze connesse al reddito, condizioni della donna) siamo molto al di sotto dei numeri dell’occidente e anche dell’oriente e dell’America latina e, figuriamoci dell’Australia. Gli schemi di Durkheim e di Merton spiegano perciò molto bene, con l’anomia, il fenomeno della discrepanza tra i modelli internazionali di sviluppo e la propria situazione reale, di vita quotidiana. Contrasto tra aspirazioni ed il loro soddisfacimento. Anche le norme e la legittimazione sono obsolete nei paesi arabi.