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Ad es., in una reazione di combustione possiamo calcolare l’entalpia
standard di combustione (è importante valutare la qualità del combustibile,
che può essere anche un alimento: l’utilizzo metabolico degli alimenti infatti
equivale ad una combustione). Ad esempio H o CH sono più energetici di
4
C H O che si trova già in uno stato di ossidazion più avanzato.
6 12 6
L’entalpia standard di formazione (∆H °) è caratteristica per ogni sostanza.
f
Si tratta dell’entalpia associata alla formazione della sostanza presa in
considerazione a partire dai suoi elementi costitutivi. Essa può essere:
positiva: la reazione di sintesi libera energia (è esotermica);
- negativa: la reazione di sintesi per avvenire deve assorbire energia (è
- endotermica).
∆H° = ∆H° - ∆H°
reazione f (prodotti) i (reagenti)
∆H° = 0 per convenzione (“livello del mare” termochimico).
f (elementi)
Legge di Hess: è applicabile a tutte le funzioni di stato.
Nel caso particolare dell’entalpia possiamo dire che l’entalpia di reazione è la
somma delle entalpie di qualsiasi sequenza di reazioni (alla stessa
temperatura e alla stessa pressione) in cui la reazione generale può essere
scomposta:
2C + 2O 2CO ∆H° = -787 kJ/mol
(s) 2(g) 2(g)
- 2C + O 2CO ∆H° = -221 kJ/mol +
(s) 2(g) 2(g)
- 2CO + O 2CO ∆H° = -566 kJ/mol =
(g) 2(g) 2(g) -787 kJ/mol
Entropia (S): la terza funzione di stato fornisce un criterio di
spontaneità delle reazioni. L’entalpia non dava un criterio di
spontaneità perché sia le reazioni esotermiche che quelle endotermiche
possono avvenire spontaneamente.
Esistono molti processi irreversibili, sia chimici:
CH + 2O CO + 2H O
4 2 2 2
che fisici:
H O H O a P = 1 atm e t = 1°C
2 (s) 2 (l)
NaCl NaCl
(s) (aq)
L’entropia è una funzione termodinamica che si basa sul secondo
principio: in qualsiasi trasformazione spontanea ci deve essere sempre
un aumento di entropia dell’Universo. Questo aumento è ciò che
rende la reazione spontanea.
L’entropia invece rimane invariata in ogni processo all’equilibrio.
L’entropia è la proprietà termodinamica collegata al modo in cui
l’energia interna del sistema è distribuita, cioè misura
quantitativamente il “disordine” di un sistema. Tale disordine può
essere di due tipi:
di posizione: relativo alla distribuzione nello spazio delle particelle
1) (ioni, molecole ecc.) che costituiscono il sistema. Maggiore è il
volume che il sistema ha a disposizione, maggiore sarà il disordine,
perchè le particelle tendono a riempire tutti gli spazi e quindi, con
maggior spazio, avranno più stati accessibili;
termico: relativo alla distribuzione dell’energia disponibile delle
2) particelle che costituiscono il sistema. Maggiore è l’energia del
sistema, maggiori saranno gli stati energetici accessibili e quindi ci
sarà più disordine.
L’entropia dipende dallo stato fisico di un sistema: la probabilità di
essere in uno dei pressoché infiniti stati microscopici corrispondenti allo
stato gassoso è maggiore rispetto a quella di essere in uno dei
relativamente pochi stati microscopici che rappresentano lo stato liquido
e ancora maggiore di essere nell’unico stato microscopico esistente per
lo stato solido ideale.
L’entropia di un sistema è correlata al numero degli stati
microscopici del sistema: maggiore è questo numero, maggiore è
l’entropia.
L’entropia quindi è data da:
S = k ln W
dove: -23
k = costante di Boltzmann (R/N) = 1,38 x 10 J/K
W = numero degli stati del sistema (disordine)
Es.:
PCl + Cl PCl
3(l) 2(g) 5(s)
6CO + 6H O C H O + O
2(g) 2 (l) 6 12 6(s) 2(g)
In entrambe le reazioni si ha una diminuizione di entropia perchè si
passa da stati liquidi o gassosi a stati solidi.
L’entropia è espressa come energia perchè la costante di Boltzmann è
un fattore energetico (J/K).
Come si è già detto, l’entropia resta invariata all’equilibrio (perché è
già stata liberata la massima entropia), quindi per i prodotti e per i
reagenti non c’è alcun vantaggio nello stare nell’uno o nell’altro stato
(quindi il processo decorre in entrambe le direzioni alla stessa velocità).
Ogni processo che avviene spontaneamente genera entropia, quindi
l’entropia dell’Universo aumenta costantemente.
Come si calcola il disordine di un sistema?
Prendiamo in considerazione 20 molecole biatomiche eteronucleari che
possono disporsi solo in un modo (W =1) a minimo contenuto
energetico (es. HCl): -23
S = K ln(1) = 1,38 x 10 x 0 = 0
Se invece il sistema fosse costituito da 20 molecole biatomiche che
20
possono assumere una di due (W = 2 ) possibili posizioni reciproche
(es. CO): -23 20 -22
S = 1,38 x 10 x ln(2 ) = 1,9 x 10 J/K
Se invece si 20 molecole, avessi 1 mole:
-23 10^23
S = 1,38 x 10 x ln(2 ) = 5,76 J/K
L’entropia del campione aumenta all’aumentare della temperatura.
La variazione dell’entropia (∆S) che accompagna una trasformazione
da uno stato iniziale a uno stato finale è:
∆S = S - S
finale iniziale
La variazione di S può anche essere negativa (anche se la
trasformazione è spontanea) purché sia positiva e maggiore in valore
assoluto la variazione di entropia dell’ambiente:
H O (1 atm, 25°C) H O (0,01 atm, 25°C)
-
2 (g) 2 (g)
S > S ∆S > 0
f i
NaCl (4,8 M, 20°C) NaCl (1 atm, 20°C)
- (aq) (aq)
S > S ∆S > 0
f i
L’entropia molare standard (S° ) è l’entropia assoluta di 1 mole di
m
sostanza nel suo stato standard: essa cresce con la complessità della
sostanza considerata (in termini di PM, numero di atomi, possibilità di
rotazione attorno ai legami ecc.). A parità di temperatura, l’entropia
molare standard dei gasi è maggiore di quella dei liquidi e dei solidi
corrispondenti.
L’entropia molare standard degli elementi è ≠ 0 (∆S = 0).
elementi
Se un processo spontaneo avviene con diminuzione di entropia, esso
deve produrre un aumento di entropia dell’Universo di entità maggiore.
Se invece il processo spontaneo avviene con aumento di entropia del
sistema, la possibile diminuizione di entropia dell’Universo deve essere
di entità minore.
Generalmente le variazioni di entropia dell’ambiente sono prodotte dai
trasferimenti di calore dal (esotermiche) o nel (endotermiche) sistema.
Come si calcola la variazione di entropia dell’ambiente?
∆S -∆H (la variazione di entropia dell’ambiente è
ambiente sistema
proporzionale alla “meno” variazione di entalpia del sistema)
A parità di calore trasferito, la variazione di disordine dipende dalla
temperatura a cui avviene il processo e quindi dell’ambiente, essendo
inversamente proporzionale a essa.
∆S = -∆H /T
ambiente sistema
quindi:
∆S = ∆S + ∆S
universo sistema ambiente
∆S = ∆S – (∆S /T)
universo sistema sistema
Per calcolare tramite questa formula il ∆S dell’Universo si utilizzano
parametri termodinamici relativi al solo sistema e quindi facilmente
determinabili.
Esempio:
N + 3H 2NH ∆H° = -92,2 kJ/mol
2(g) 2(g) 3(g)
∆S = S - S = 2S(NH ) – (S(N ) + 3S(H ))
sistema prodotti reagenti 3 2 2
I valori sono noti in condizioni standard:
2x192,5 – (191,6 + 3x130,7) J/k = -198,7 J/K = ∆S sistema
Quindi, in seguito al trasferimento di 92,2 kJ/mol di calore abbiamo:
3
∆S = -(-92,2 x 10 *)/298 K = +309 J/K
ambiente
∆S = ∆S + ∆S = -198,7 + 309 = +110,3 J/K
universo sistema ambiente
Il processo è spontaneo perchè si accompagna ad un aumento
dell’entropia dell’Universo.
3
*poniamo x10 perchè si tratta di kJ che dobbiamo trasformare in J.
Variazione di entropia in una situazione all’equilibrio:
Es.: congelamento dell’acqua
∆S° = -22 kJ/mol
sistema
A 0°C il processo avviene con un trasferimento di calore all’ambiente
∆H° = -6 kJ/mol (esotermica) che causa un aumento di entropia:
3
∆S = -(- 6 x 10 )/273 K = +22 J/mol (l’entropia dell’ambiente
ambiente
aumenta della stessa indentica quantità di cui diminuisce l’entropia del
sistema)
∆S = ∆S + ∆S = -22 + 22 = 0
universo sistema ambiente
Invece, alla temperatura di 1°C:
3
∆S = -(- 6 x 10 )/294 K = +21,9 J/mol
ambiente
∆S = +22 – 21,9 = 0,1 J/mol
universo
Energia libera: è la quarta funzione termodinamica.
Sappiamo che ∆S = ∆S - ∆H /T
tot sistema sistema
Moltiplicando questa espressione per T e cambiando di segno
otteniamo:
-T∆S = ∆H - T∆S
tot sistema sistema
L’energia libera di Gibbs corrisponde a ∆G = -T∆S = ∆H -
tot sistema
T∆S .
sistema
Si tratta della parte del contenuto termico (entalpia) di un sistema al
netto della quota di energia disordinata (S), il cui valore dipende dalla
temperatura (non utilizzabile per compiere un lavoro su un altro sistema
diminuendone l’entropia). L’energia libera è quindi l’insieme dell’energia
“ordinata” che può essere utilizzata per diminuire l’entropia di un
sistema.
∆G fornisce quindi una misura della variazione totale di entropia.
Dato il segno opposto, ne deriva che in un processo spontaneo in cui
∆S è positivo, ∆G deve avere valore negativo (allora il processo è
tot
spontaneo).
Casi in cui ∆G < 0:
∆H < 0 e ∆S > 0 (esotermica)
- sistema sistema I I I I
∆H < 0 e ∆S < 0 se T∆S > ∆H (esotermica)
- sistema sistema sistema sistema
I I I I
∆H > 0 e ∆S > 0 se T∆S < ∆H (endotermica)
- sistema sistema sistema sistema
Quindi, ad una temperatura adeguata, anche una trasformazione
endotermica può essere spontanea.
In base al segno di ∆G una trasformazione può essere:
Esoergonica: ∆G < 0
- Endoergonica: ∆G > 0
- Quando una trasformazione avviene con ∆G = 0 significa che il sistema
è all’equilibrio e la trasformazione non ha tendenza a decorrere
preferenzialmente in una direzione o nell’altra.
∆G non dice però nulla sulla velocità con cui de