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Applicare la terapia topica a livello cutaneo: sempre in tutti i casi prima l’igiene, prima la nostra,

delle mani e poi quella del pz, la cute va detersa; (sono anni che ci dicono di lavarci le mani! Lo

facciamo? Ci cambiamo i guanti? Abbiamo le scuse che non so dove asciugarmi ecc..ogni atto che

facciamo dovremmo lavarci le mani! Anche sullo stesso pz ma in distretti diversi, per es accesso

venoso e clistere sullo stesso pz); perché magari prima c’era applicata un’altra pomata in quella

zona quindi la rimuoviamo, anche per eliminare eventuali residui perché magari si è fatta una

pellicola che fa da isolante; asciugare la cute o lasciarla asciugare all’aria, è sempre una buona

cosa asciugare i pz, anche quando facciamo le cure igieniche, dopo che tamponiamo chiediamo al

pz se si sente umido o asciutto; una volta che abbiamo preparato la zona prepariamo

l’applicazione; sistemare la sostanza sul palmo della mano o con il guanto e ammorbidire

sfregando le mani , magari per riscaldare, per riformulare l’impasto originale; quando è diventato

morbido e fluido distribuire sulla superficie in direzione della crescita dei peli per accompagnarla;

se la cute è troppo secca applicare la sostanza topica quando è ancora umida; al termine coprire

la zona con un velo di cellophan in modo che l’unguento rimanga sulla zona e non altrove e non

applicare cerotti o garze che potrebbero assorbire tutto il farmaco, quindi eventualmente creare un

ambiente che permetta al farmaco di interagire senza andare altrove; aiutare al pz ad assumere

una posizione comoda, sia nella preparazione che nell’andare via; togliere i guanti, gettare il

materiale sporco in un apposito contenitore, lavarsi le mani; è scontato che il farmaco vada messo

sul palmo della mano e non sul pz, anche se qualche volta si fa ma è molto sbagliato!! Magari si

richiude il farmaco e si rimette insieme agli altri ma ormai quel farmaco è contaminato c’è il pz in

quella crema!! Se le dobbiamo utilizzare per più pz usare guanti puliti e metterlo sul guanto, se ce

ne serve altra non facciamo l’errore di metterlo e prenderlo con le mani già sporche, facciamo da

vettori così;

-in caso di farmaci spray agitiamo vigorosamente o comunque come indicato dal produttore,

leggiamo le istruzioni! Anche per la conservazione dei farmaci è importante, frigo o al sole ecc.la

curiosità è sempre utile!...agitare, distribuire equamente e per dare la stessa dose nel nebulizzare,

a distanza consigliata perché il getto ha un’azione diversa e nebulizza in modo completo la zona

che ci interessa (alcuni 30 cm); se ah una sostanza acquosa magari ci cola se ci avviciniamo

troppo, come con le bombolette spray; se dobbiamo nebulizzare sul collo o sul torace del pz

invitarlo a girare la testa sul lato opposto, proteggiamolo, e anche l’atto della distribuzione del

farmaco;

-cerotto transdermico (tts) solitamente composti di nitroglicerina….ecc… possono essere farmaci

che utilizzano anche i pz oncologici e quindi a base di morfina; molto delicati, assorbimento

transcutaneo lento; scegliere cute pulita asciutta, priva di peli, aumenta l’assorbimento, non ci sono

barriere così; togliere il cerotto dall’involucro prendendo per i margini, non toccare la zona adesiva

perché lì c’è il farmaco, lo portiamo via se no e quindi quel dosaggio non è più lo stesso prescritto,

seguire le indicazioni del fornitore per applicare e distribuire in modo uniforme, nel dosaggio giusto,

senza alterarlo; applicare il cerotto comprimendo con il palmo della mano per 10 secondi,

assicurarsi che tenga bene, scrivere al data sulla striscia di carta o se c’è un cerotto o comunque

attenersi alle indicazioni del reparto, adottare i protocolli; controllo visivo permette di identificare

rischi di extradose; nelle applicazioni successive cambiare zona perché la cute in quella zona è

diventata ipersensbile, l’assorbimento può essere alterato, è diverso da una zona in cui non è stato

applicato il farmaco, cambiare zona affinché l’assorbimento sia sempre costante;

come si applicano le lozioni sulla cute? Agitare il contenitore per rendere la sospensione

amalgamata, renderlo uniforme, versare una piccola quantità su garza o tampone non sul pz!,

applicare il farmaco sulla cute nella stessa direzione di crescita peli e l’acqua della soluzione si

asciuga,.. vedremo proprio il farmaco, informare il pz che la zona non si deve preoccupare è il

farmaco, magari avvisiamo anche prima se non sa cosa gli stiamo applicando;

-applicazione in polvere sula cute, la cute deve essere asciutta! Ha un’azione diverso rispetto

quelle a soluzione acquosa, riduce l’indurimento e l’incrostazione della polvere, spargere la polvere

su tutta la zona…

MEBRANE E MUCOSE, orifizi oculari, vaginali, rettali , auricolari..

Vantaggi: effetti terapeutici: assicurare sulla zona interessata, non ci possiamo sbagliare, solo

quella!, soluzioni acquose si assorbono con molta facilità anche se possono avere poi effetti

sistemici ma sono poi valutabili in base alla sostanza che stiamo utilizzando; si usano in alternativa

di farmaci orali controindicati o che non si possono utilizzare o per la nutrizione, o per gli interventi

addominali, o perché i farmaci hanno una pellicola …

Svantaggi: membrane e mucose sono molto sensibili alla concentrazione dei farmaci (bisogna

stare molto attenti alle quantità!) leggere le controindicazioni!; introduzioni nella vagina o nel retto

possono creare disagio (imbarazzo, fastidio; se è una donna i maschi dovrebbero cercare una

collega! Perché è una pomata se non c’è una collega nello stesso turno possiamo aspettare quello

dopo, evitare che il corpo diventa una macchina da riparare! La persona sente di subire una

violenza, soprattutto se poteva essere fatto da una collega! Anche inter apia intensiva il pz vede!

Se ci chiedono se se gli parlano fa bene dire sempre di sì! Perché se non fa bene al pz fa bene a

loro! Aiuta a superare la fase, non sempre il caregiver è secondario al pz, l’aiuto al familiare è

importante)

…andiamo sempre a vedere cosa sta succedendo! …Quando andiamo a fare una manovra

vediamo anche cosa potremmo rischiare! Informiamoci sempre, È fondamentale la consegna!! In

un ambiente dove non ci sono fastidi, banalità in cui ciò che si sta dicendo è utile! Seno si creano

danni!

-per instillare gocce: pz supino capo lievemente iperteso inumidire asportare secrezioni pulendo

con una garzina, fisiologica, agire a partire dall’interno verso l’esterno con la mano dominante;

appoggiare delicatamente sullo zigomo pz, dire al pz di guardare verso l’alto; la cornea è molto

sensibile perché rinnvervata da molte fibre, il sacco congiuntivale meno sensibile (mettiamole nel

sacco congiuntivale??); instillare il collirio con la mano dominante , tenere il contagocce ad alcuni

cm, cerchiamo di mantenere la distanza perché non sappiamo il pz che movimento può fare; far

gocciolare la dose giusta del farmaco nel sacco congiuntivale, chiedere di chiudere gli occhi per

distribuire all’interno dell’occhio, applicare delicatamente una pressione del dorso nasolacrimale;

-le pomate invitare il pz a guardare verso l’alto, strato da applicare è sottile, all’interno della

palpebra inferiore, ne vedremo poche! In molti casi il pz si gestiscono oda soli, al massimo ci

chiedono di conservare il farmaco o tenerlo a portata di mano perché così se sente più sicuro,

chiede conferme se lo sta facendo in modo giusto; procedere dall’interno verso l’esterno ,

strofinare delicatamente la palpebra con un batuffolo di cotone con un movimento circolare;

-disco intraoculare, disco piccolo simile a lente a contatto, molto raro! Si mette come le lenti,

all’interno si trova il farmaco, rilascio lento, può rimanere in sede ino a una settimana, anche

quando si dorme o nuota! Farmaco già preparato per la zona oculare! è locale, e controindicazioni:

test da fare; probabilmente ha un costo superiore agli altri farmaci, monouso, ha necessità di

essere conservato in un particolare modo; controindicato su pz con infezioni oculari; aprire

confezione, premere in modo che aderisca alla punta del dito e prendere dalla parte convessa; con

nell’altra mano spingere delicatamente la parte inferiore verso il basso, invitare il pz a guardare

verso l’alto, inserire il disco nel sacco congiuntivale in modo da adempiere sulla sclera; rimozione:

palpebra inferiore verso il basso e tiare fuori il disco;

sono indicazioni che troviamo anche sui farmaci!

-instillazioni auricolari: il pz in posizione laterale, tirare indietro il padiglione auricolare, rimuovere

eventuale cerume o secrezioni con cotone e non con bastoncini cotonati!!, instillare le gocce

tenendo il contagocce a distanza di 1 cm, 2 minuti, massaggiare delicatamente il tratto, dopo 10

minuti rimuovere…;

-instillazioni nasali: pz in posizione supina, parte posteriore della faringe piegare la testa all’indietro

così si vede di più, sul margine del letto o cuscino; abbastanza rare!

-applicazione dell’oculo per via vaginale esistono vari preparati, ovuli, schiume, gel, creme;

assicurare la privacy per prima cosa, mantenere posizione supina del pz, coprire addome e arti

inferiori, orifizio vaginale in modo che sia visibile, togliere l’ovulo dall’involucro applicare il gel in

modo da lubrificare il dito indice, con la mano non dominante divaricare le pieghe labiali, con la

dominante inserire l’estremità dell’oculo che abbiamo lubrificato; deve rimanere in sede per almeno

10 min; le creme invece ci sono le indicazioni sul dispositivo che stiamo utilizzando, con la non

dominante divaricare, con la dominante apllicare l’applicatore per circa 5 cm e depositare il

farmaco in vagina; estrarre l’applicatore e togliere l’eventuale crema residua dall’orifizio;

irrigazioni vaginali con liquido a temepratura corporea,Utilizzare padella con traversa

assrobente,divaricare le pieghe labiali, rimuovere la crema residua e estrarre l’applicatore, alzare il

contenitore ,ritirare il beccuccio, lasciar e sulla apdella epr pochi minuti, pulire il eprineo con acqua

e sapone;

-clisteri evacuativi,.. supposte, effetti locali: liberazione vie intestinali, rettali; sistemici: dolore,

abbassare temperatura corporea o i livelli di potassio; assicurare privacy, pz posizione sims su lato

sinistro per la piega dell’intestino, gambe flesse verso l’alto , coperto, tenendo scoperto sola la

zona anale; esaminare le condizione esterne dell’ ano ,lesioni o emorroidi, se le vie di accesso

sono ok, rimuovere eventualmente, lubrificare la cannula, riscaldiamo prima perché è un orifiz

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
6 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher andreadac di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Scapata Paolo.