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Terapia Rigenerativa Combinata EMD Innesti Pag. 1
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Parodonto2 4/4/13 i primi 19 minuti

Abbiamo visto più o meno tutte le caratteristiche della rigenerazione indotta

ed eravamo arrivati ad una considerazione: la consistenza fluida del

materiale sembra possa trovare dei limiti in quel tipo di difetti, come abbiamo

già visto per la GTR quando siamo costretti ad usare membrane riassorbibili

che non presentano la dovuta rigidità, in maniera tale da sostenere i tessuti

sopracrestali, bene, come in quel caso anche in questo ci può risultare

difficoltoso immaginare un materiale di consistenza fluida, un gel molto molto

fluido che viene condizionato in difetti che non hanno un’architettura ossea

tale da sostenere adeguatamente i tessuti molli sopracrestali. E quindi cosa

succede in queste situazioni? Abbiamo visto che le vie di uscita sono due:

una la rifiuto, veramente, cioè la preservazione dei tessuti sopracrestali, in

quanto non è una via di uscita, ma è una regola, cioè la devo applicare anche

quando il difetto è contenitivo. Si fanno sempre i lembi che preservano i

tessuti sopracrestali, in qualsiasi tipo di chirurgia parodontale oggigiorno.

In tutte le tecniche di chirurgia parodontale, si devono fare le tecniche

di conservazione della papilla, che servono per preservare i tessuti

sopracrestali. Se poi il difetto non è a contenitore si fa anche la terapia

combinata.

La terapia combinata (EMD + innesti) serve per: stabilizzare il coagulo, offrire

maggiore sostegno ai tessuti sovracrestali durante le fasi di guarigione,

guidare la colonizzazione da parte delle cellule rigenerative (cellule PDL,

derivano dal parodonto residuo,si trovano ai bordi del parodonto residuo) con

effetto osteoconduttivo.

Quindi gli stessi obiettivi che ha l’applicazione di un riempitivo sotto una

membrana li ritroviamo pari pari nella rigenerazione indotta.

C’è letteratura su vari materiali applicati come riempitivi. In letteratura per

esempio il solfato di calcio non è stato usato.

In letteratura abbiamo l’osso inorganico deproteinizzato e l’osso di banca

(DFDBA).

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Publisher
A.A. 2015-2016
3 pagine
SSD Scienze mediche MED/28 Malattie odontostomatologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ottavoincluso di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Parodontologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Paolantonio Michele.