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(b) STRUMENTI SONICI E ULTRASONICI
Caratteristiche:
→ ◊ Strumenti sonici: vibrazioni prodotte con frequenza di 6000-9000 cicli/sec
◊ Strumenti ultrasonici (magnetostrittivi o piezoelettrici): vibrazioni prodotte con frequenza di 20000-45000 cicli/sec
◊ Usati per rimuovere placca, tartaro e macchie tramite le vibrazioni della punta e l'allontanamento dato dall'azione di spray e di
cavitazione del liquido di raffreddamento
◊ Sono molto utili nella strumentazione delle forcazioni
◊ Possono causare irregolarità della superficie radicolare (di più gli ultrasuoni)
◊ Usati sempre con abbondante irrigazione
◊ Traumatizzano poco i tessuti
◊ Detartrasi sopragengivale e sottogengivale di base o preliminare
1. Dispositivi sonici (es. Densonic, Titan S, Kavo Sonicflex)
◊ I manipoli da ablazione sonici furono inventati durante gli anni '60 ed agiscono per mezzo dell'aria compressa prodotta dal riunito
◊ Un albero rotante all'interno del manipolo genera vibrazioni con una frequenza compresa fra i 6000-9000 Hz. Le vibrazioni sono
trasmesse alla punta dell'ablatore in relazione alla pressione dell'aria, secondo un movimento orbitale, sono attive tutte le superfici
della punta lavorante
◊ Nonostante le punte ultrasoniche non necessitino di raffreddamento (perché la punta non si riscalda), hanno comunque un sistema di
irrigazione per gli effetti benefici dell'azione di cavitazione
◊ La punta avrà un movimento orbitante
2. Strumenti ultrasonici si dividono in:
Magnetostrittivi (es. Dentsplay, Cavitron, Odontosson)
I. Sono stati introdotti negli anni '50 e sono attivati in due modi differenti:
► Da un fascio di metallo consistente in strisce di una lega di acciaio-nichel
Da un inserto di ferrite
La punta inserita dentro un manipolo nel quale è presente una spirale sotto tensione che genera un campo elettromagnetico
► alternante, provoca l'espansione e la contrazione del materiale ferro-magnetico.
Lo schema di vibrazione della punta è ellittico, ciò significa che tutti i margini della punta sono attivi e lavoreranno quando
► accostati alla superficie del dente → il movimento della punta è rotatorio come quello degli strumenti sonici quindi tutte le
superfici della parte lavorante lavorano allo stesso modo
Terapia parodontale non chirurgica Pagina 3
superfici della parte lavorante lavorano allo stesso modo
Piezoelettrici (es. Amdent, EMS Piezon Master, Satellec Suprasson)
II. La vibrazione è generata da cambi nelle dimensioni di un cristallo di quarzo causate dall'applicazione di una corrente alternante
► Nelle unità piezoelettriche lo schema delle vibrazioni della punta è lineare, o avanti e indietro, per cui i due lati della punta sono i
► più attivi → il movimento della punta sarà oscillatorio (di tipo verticale e orizzontale). Quindi nell'uso delle punte dobbiamo stare
attenti perché la punta va usata solo sulle superfici laterali e non nelle altre zone perché il suo movimento verticale può
determinare incrinature dello smalto (o spaccare la ceramica) quindi bisogna usare sempre la porzione laterale e non la punta
L'aumento di potenza comporta un incremento dell'ampiezza di oscillazione della punta, mantenendo comunque costanti la
► frequenza di oscillazione e lo schema di movimento.
► Quando il flusso d'acqua attraversa la punta lavorante si crea una cavitazione di minuscole bolle d'aria che liberano energia sotto
forma di onde d'urto nel liquido, disgregando la placca
► Le punte ultrasoniche oscillando provocano un'onda idrodinamica del liquido di raffreddamento, detta turbolenza acustica o
micro-streaming acustico
Gli ablatori di nuova generazione ci permettono di usare punte parodontali molto sottili che ci permettono di penetrare in tasche
► profonde e all'imbocco della forcazione
◊ strumenti ultrasonici con punte in plastica per impianti (in teflon, in carboncomposito o composito)
Ci sono poi
(c) STRUMENTI ROTANTI SU TURBINE:
Si può fare scaling anche con
Nelle forcazioni dei pluriradicolati
→ Usando frese diamantate a grana fine
→ ◊ Sono strumenti che vanno usati solo da mano esperte perché possono essere molto lesive sul dente
(d) STRUMENTI CON MOVIMENTI ALTERNATI (Periotor, Profin)
Si può fare scaling anche con
Si usano punte diamantate che fanno un movimento alternato
→
▫ ROOT PLANING (levigatura radicolare)
Rimozione di placca e tartaro sopra e sottogengivale
□ Rimozione di cemento necrotico
□ Eliminazione delle irregolarità di superficie
□ Vengono usate le
□ CURETTES:
Caratteristiche:
→ ◊ In ogni curettes ci sono 3 parti: lama, gambo, manico
MANICO: deve essere grande per garantire una maggiore impugnatura e rilassare i muscoli delle dita, deve essere cavo (così è più
► leggero) e zigrinato (per avere una presa più stabile)
GAMBO può essere:
► Lungo →→→ per denti posteriori
Corto →→→ per denti anteriori
PARTE LAVORANTE (gambo - lama)
► L'angolazione cambia in base al tipo di curette → 70° angolazione della lama rispetto al gambo nel caso di curette di Gracey;
90° nel caso di curette universali
Terapia parodontale non chirurgica Pagina 4
90° nel caso di curette universali
◊ Ogni curette ha di solito le lami speculari
◊ Ci sono 2 tipi: universale e specifica per zona (di Gracey)
◊ La lama è piccola e sottile
◊ Migliore sensibilità tattile
◊ I bordi ricurvi si adattano meglio alle superfici curve dei denti
◊ Raggiungono meglio il fondo delle tasche
◊ La punta della lama è arrotondata
◊ Rimozione completa del tartaro e levigatura delle radici
CURETTES UNIVERSALI:
→ ◊ Caratteristiche:
Si possono usare entrambi i bordi taglienti delle lame → avendo 2 superfici taglienti significa che oltre a togliere il tartaro
► rischiamo di fare il curettage (cioè togliere tessuto dalla porzione interna della tasca)
Angolazione della lama a 90°
► La lama è curva in un solo piano
►
◊ Ce ne sono tante:
Barnhart 1/2 → per i molari
► Barnhart 5/6 → per i denti anteriori
► Columbia 13/14 → per radici di anteriori e posteriori
► Columbia 2R/2L e Columbia 4R/4L → per forcazioni di molari superiori
►
CURETTES DI GRACEY:
→ ◊ Caratteristiche:
Sono specifiche per area → ogni strumento si adatta a una singola zona
► La lama è offset (orientata) con angolo di 70°
► La lama ha solo un bordo tagliente (la porzione opposta è arrotondata)
► Mettendo il gambo della parte lavorante a 90° rispetto al tavolo si individua l'angolazione di 70° della lama
La lama è curva su 2 piani
►
◊ Ce ne sono diverse specifiche in base all'area:
Gracey 1/2 → superfici vestibolari degli anteriori
► Gracey 3/4 → superfici linguo-palatali degli anteriori
► Gracey 5/6 → superfici degli anteriori e premolari
► Gracey 7/8 (o Gracey 9/10 che è più angolata) → superfici degli anteriori e superfici vestibolari/linguo-palatali dei posteriori
► Gracey 11/12 → superfici mesiali dei posteriori
► Gracey 13/14 → superfici distali dei posteriori
► Dalla curette 1/2 alla 9/10 sono dette curettes dritte, mentre la 11/12 e la 13/14 sono curve perché il gambo presenta più
► curvature e le zone angolate sono presenti su più superfici
Dal 1993 ci sono anche:
► Gracey 15/16 (la corrispettiva della 11/12 solo che è più angolata) → superfici mesiali dei molari
Gracey 17/18
(la corrispettiva della 13/14 solo che è più angolata e il gambo è angolato a 90° per raggiungere la regione
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Gracey 17/18 (la corrispettiva della 13/14 solo che è più angolata e il gambo è angolato a 90° per raggiungere la regione
retromolare) → superfici distali dei molari
Queste due curettes abbracciano meglio il dente in pz che hanno problemi ad aprire bene la bocca
◊ Le curettes di Gracey lavorano solo se il gambo è parallelo all'asse lungo del dente
Altra evoluzione delle curettes di Gracey sono le:
→ ◊ CURETTE AFTER FIVE (1988)
In tasche molto profonde
► Curettes di Gracey con parte terminale del gambo più lunga di 3mm
►
◊ CURETTE MINI FIVE (1990)
In tasche strette
► Curettes after five con la lama ridotta del 50%
►
◊ CURETTE MINI-AFTER FIVE
Poi ci sono
In tasche lunghe e strette
► Presentano il gambo più lungo di 3mm e lama ridotta del 50%
► DI GRACEY
CURVETTE
→ ◊ Sono curettes di Gracey con la lama più corta del 50% e curvata lievemente verso l'alto e la parte terminale del gambo più lunga
◊ Utili per raggiungere difetti infraossei particolari o per entrare nelle forcazioni (visto che lavorano anche in curva)
◊ Ci sono 4 strumenti:
Sub-0 e 1/2 → per gli anteriori e premolari
► 11/12 → per superfici mesiali dei posteriori
► 13/14 → per superfici distali dei posteriori
►
◊ La parte terminale del gambo è segnata da tacche di 5 e 10mm
◊ Sul manico il segno + indica da quale parte è la lama
CURETTE DI LANGER (1986)
→ ◊ Uniscono le caratteristiche delle curettes di Gracey e quelle delle curettes universali → presentano il disegno del gambo delle curettes
di Gracey standard (5/6, 11/12 e 13/14), ma con la lama di curette universale di 90° non orientata
Langer 1/2 → superfici mesiali e distali degli anteriori
► Langer 3/4 → superfici mesiali e distali dei posteriori superiori
► Langer 5/6 → superfici mesiali e distali dei posteriori inferiori
► Langer 17/18 → molari lingualizzati
►
CURETTE SPECIFICHE PER IMPIANTI
→ ◊ Mai in metallo!!!!
◊ Sono strumenti in plastica, carboncomposito, teflon o titanio
◊ Si avvicinano al design delle curette di Gracey
TECNICA DI UTILIZZO DELLA CURETTE Terapia parodontale non chirurgica Pagina 6
TECNICA DI UTILIZZO DELLA CURETTE
□ Scelta della lama della curette da utilizzare:
→ ◊ Nella curette universale si sceglie quella delle 2 lame che forma un angolo di 45° con la superficie del dente, quando il manico è
parallelo alla superficie stessa
◊ si sceglie la lama in base alla superficie del dente da trattare
Nelle curette di Gracey
Impugnatura:
→ ◊ Presa a penna modificata (pollice a metà tra indice e medio) → Pollice e indice si guardano tra loro e il dito medio si posiziona davanti
al dito indice → in questo modo si ha maggiore stabilità
Punto di appoggio:
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