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Alicia riesce astutamente a sottrarre la chiave ad Alex mentre lui è in bagno (suspense).
La prima ripresa del ricevimento è un complesso movimento di macchina posta su una gru, il
fulcro della ripresa è la chiave in mano ad Alicia (vi è un'inverosomiglianza nel fatto che lei
abbia la chiave in mano e non nella borsetta).
Durante il ricevimento viene sottolineato che se lo champagne finisse Alexander sarebbe
costretto a tornare in cantina per prenderlo, accorgendosi così della chiave mancante. Si crea
così una suspense, che viene continuamente rievocata tramite l'inquadratura sullo
champagne che mano a mano diminuisce.
Alicia e Devlin si avviano verso la cantina, ma non trovano nulla. Rompono una bottiglia nel
momento stesso in cui finiscono lo champagne al piano di sopra. Devlin scopre che nella
bottiglia vi è una sostanza chimica strana.
Alexander incomincia a scendere in cantina (suspense) e per distogliere l'attenzione i due
inscenano un bacio, così che Devlin riesce a divincolarsi e Alicia a scusarsi.
Alexander si accorge della chiave, da qui cambia il suo approccio verso di lei (tensione--> lui
sa, ma lei non sa che lui sa).
I due si congedano e Alex si corica osservando le chiavi.
Alex si sveglia e va a controllare le chiavi, ora la chiave è tornata al suo posto. Scende in
cantina e ritrova i cocci della bottiglia, scoprendo definitivamente che Alicia è una spia.
Ne parla con la madre, essi non possono fare molto perchè se venissero scoperti sarebbero
uccisi dai colleghi. Decidono di avvelenarla e spacciarla per morte per malattia. Nella scena
Alexander viene inquadrato in 3 figure: lui, nello specchio e nel ritratto.
La scena dopo mostra la colazione e l'inquadratura si concentra più volte sulla tazzina di
Alicia probabilmente avvelenata.
Alicia si reca da Prescott piuttosto annebbiata dal veleno, egli le comunica che la sostanza
chimica è uranio e che da settimana prossima Devlin non lavorerà più con lei, in quanto di
sua volontà ha deciso di trasferirsi.
Alicia ha il primo mancamento nel giardino della villa.
All'incontro loro seguente, Devlin dà la colpa al post-sbornia per il suo annebbiamento,
mentre lei gli chiede se ha qualcosa da dirle, lui nega, mentendo. Alicia gli ridà così il foulard
che egli gli regalò la prima volta a Miami e gli dice addio.
Successivamente in casa, Alicia ha un incontro con il dottore che le propone prima di andare
al mare, e in seguito di andare in una località in montagna, dove probabilmente raccolgono
l'uranio. Alexander e la madre, presenti, cercano di deviare il discorso, coscienti che lei sia
una spia (per tutta la scena viene inquadrata più volte la tazzina).
In seguito il dottore prende la tazzina di Alicia, confondendosi con la sua e i due lo fermano
urlando impulsivamente, svelando ad Alicia il loro intento di avvelenarla. Nel frattempo però
incomincia a sentirsi molto male, incomincia ad avere soggettive deformate (sia visive, si
acustiche), e viene rinchiusa in camera senza nessun contatto esterno.
Devlin attende inutilmente Alicia sulla panchina, con un montaggio alternato viene mostrata la
suocera che tiene d'occhio Alicia nella sua camera.
Si reca preoccupato da Prescott, che però gli conferma di non avere pensieri. Egli decide di
disobbedire agli ordini
Inscena una visita di cortesia nella casa e riesce a farsi accogliere nella sala e a farsi
annunciare, il maggiordomo gli comunica però che Alex è in riunione e Alicia molto malata.
In riunione stanno discutendo del fatto che ultimamente sono seguiti.
Devlin si avvia in camera di Alicia, lei lo vede attraverso una soggettiva simile a quella iniziale,
questa volta però dritta e nitida. Egli le dichiara il proprio amore e cerca di portarla via.
Incontra Alexander sulle scale, gli sottolinea che se fa qualcosa dirà tutto ai suoi colleghi che
lo uccideranno, così che Alexander è costretto a collaborare.
I sospetti però vengono scaturiti lo stesso, infatti Devlin porterà via Alicia in macchina
chiudendo fuori Alexander, e il film si chiude con quest'ultimo che si avvia verso la porta di
casa (aperta) mentre i suoi colleghi lo stanno aspettando.
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Soggettività e identità
L'utilizzo sistematico delle soggettive in questo film, oltre ad essere un ottimo espediente
narrativo, aiuta a creare la suspense e soprattutto a delineare i diversi punti di vista del
protagonista maschile e di quello femminile, formando un disegno generale più ampio.
Solitamente Hitchcock attribuisce al personaggio maschile il ruolo attivo in quanto artefice
dell'azione e soggetto dello sguardo, mentre al personaggio femminile il ruolo e oggetto
passivo. Si definisce quindi un male system. In Notorious questo viene tradotto attraverso il
parallelismo lecito (Devlin) illecito (Alicia).
In questo film però, l'identificazione maschile non è univoca, in quanto anche quella femminile
è rilevante. Infatti nell'incipit viene mostrata la Bergman ed essa viene inquadrata pià volte
senza il suo partner maschile (ad indicarla come protagonista).
La tensione in questo film è definita dal conflitto dei diversi criteri di identificazione dipendenti
dallo sguardo.
Attraverso un'analisi viene definito come vi è una simmetria di punti di vista nelle 5 parti in cui
è suddiviso il film: Alicia nella prima e l'ultima è definita come oggetto dello sguardo maschile,
nelle due di mezzo come soggetto passivo dello sguardo e nella parte centrale come
soggetto attivo (investigazione casa Alex).
Nella prima scena viene definito come Alicia sia l'oggetto dello sguardo e della
contemplazione: il punto di vista dell'udienza non è il suo e, dopo il suo inaspettato intervento
in scena, essa è sotto l'occhio dei fotografi (alcuni interessati alla sua vita privata, alcuni
interessati politicamente. Questo a definire subito l'interscambialità fra le due sfere).
Nella scena in cui interviene Cary Grant abbiamo un'inquadratura che guarda una figura di
spalle che guarda un altro personaggio che restituisce lo sguardo. Qui viene messo in
evidenza come Alicia usi il suo corpo per sedurre l'uomo (figura maschile che osserva) e di
come poi questo comportamento immorale venga riutilizzato moralmente a scopi strumentali.
In tutto il film vi è un supplizio psicologico per la figura femminile.
La prima scena dal punto di vista femminile è il risveglio il giorno dopo, in cui vi è una
soggettiva distorta in cui Alicia è capace di guardare ma non di vedere. Si nota quindi uno
sguardo passivo, ancora la prevalenza è dello sguardo maschile, sicuro e rafforzato.
Alicia diviene sguardo attivo quando incomincia il suo lavoro di spionaggio in casa di
Alexander (in quanto il lavoro di spia consiste appunto nel vedere), in particolare durante la
cena, in cui individua le bottiglie, e durante l'individuazione della cantina con il suo successivo
furto della chiave.
Qui Alicia però, oltre a interpretare il ruolo maschile attivo, interpreta anche quello femminile
passivo, in quanto si trova in una situazione di pericolo in cui non può cavarsela da sola.
Il recupero della chiave porta alla fine del ruolo investigativo e quindi attivo della donna,
mentre il bacio dopo la cantina e quindi la sua scoperta sancisce il ritorno al ruolo passivo
(osservata stavolta da Alex e dalla madre). Da qui in poi il personaggio femminile ha la sua
lenta decadenza fisica e psicologica, caratterizzata dall'incapacità di vedere chiaramente.
La figura femminile ha quindi connotazioni contrapposte e di segno diverso, a sottolineare la
consapevolezza del regista riguardo al concetto di gender e a definire il duplice rapporto di
egli rispetto alla donna (venerazione e paura).
La scrittura della suspense
Analizzando la sequenza in cui Alicia incomincia il suo lavoro di spionaggio in casa di
Alexander, analizziamo come la suspense dipenda da un rapporto fra i personaggi e lo spazio
diegetico (campo/fuoricampo, durata e angolazione).
Notiamo infatti che man mano che la protagonista viene a conoscenza di nuove
informazioni, l'aumento del pericolo che incombe su di lei aumenta, livello che non viene
percepito dal personaggio ma dagli spettatori. Si delineano quindi due piani su cui si sviluppa
la storia: un piano diegetico e un piano evocativo che rimanda ai pericoli futuri.
Anche a livello di spazio notiamo che Alicia arriva in casa con una certa libertà e
gradualmente sembra che la sua libertà venga circoscritta (essa è obbligata a mantenere
certi comportamenti formali, ma è bravo Hitchcock a usarli insieme. Inoltre egli non inquadra
mai uno spazio totale, facendo sentire imprigionato lo spettatore).
Dividendo la sequenza in 6 scene (arrivo in casa, entrata in hall, incontro con la madre,
incontro con i commensali, cena e riunione con Emil. In quest'ultima non vi è Alicia e ogni
cambio di scena avviene orizzontalmente con l'inquadratura del passaggio dalle porte),
notiamo in particolare per la suspense l'incontro con la madre (visione in ombra, durata
inquadratura, imbarazzo e domande taglienti), la presentazione con i commensali
(occultazione di uno spazio totale, presentazione di molte figure nemiche) e la cena
(suspense diluita dalla definizione della posizione dei vari personaggi).
Infine la scena del preludio all'eliminazione di Emil si svolge con la protagonista fuoricampo,
in questo modo si presenta la crudeltà del gruppo e si mette in salvo momentaneamente
Alicia.
Questa sequenza delinea anche il registro hitchcockiano in cui il regista fonde alla forma
classica di svolgere il racconto con una forma moderna. Un'omologia tra forma e racconto è
ad esempio quando invece di seguire il personaggio che entra in casa, attraverso un dolly vi è
una ripresa dal basso verso l'altro, consentendo una inquadratura simmetrica che risalta la
figura femminile della protagonista.
La scrittura del sentimento
Notorious è principalmente governato da un registro di suspense (montaggio rapido,
campo/fuoricampo, non totalità delle inquadrature), ma si può delineare anche il registro
sentimentale della love story all'interno del film. Questi si può ritrovare nella scena in hotel e
nella scena del soccorso, in questi abbiamo strategie simili fra di loro e opposte a quelle della
suspense. Infatti per la scena in hotel vi è l'uso di establishing shot, che rende visibile lo
spazio totale in cui si muoveranno i personaggi, e di profondità di campo. Inoltre è
sproporzionata la durata della scena con il materiale diegetico esile.
La scrittura del sentimento in sè viene evocato però durante il bacio, in cui viene privi