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PROD.COL’inquadratura deve essere nettamente distinta dalla scena.
L’inquadratura può essere considerata nella sua duplice dimensionalità cioè quella spaziale e quella temporale.
Se facciamo riferimento alla categoria dello spazio, per inquadratura intendiamo l’ambiente comprensivo di personaggi, che viene delimitato dai margini del quadro, cioè dai margini di quello che vedo attraverso l’obbiettivo.
Parlando di questo tipo di arte che non è statica ma è in movimento, l’inquadratura può essere definita anche dal punto di vista temporale come tutto il girato compreso tra il momento in cui viene dato l’azione fino allo stop, ovvero la porzione della pellicola che viene impressionata durante una ripresa dal momento in cui si dà il via fino a quando non si ferma l’azione.
L’inquadratura è da considerare come l’unità “minima” dotata di significato del testo filmico.
realtà che Pasolini, teorico del film, che si è inserito nel dibattito per la definizione del Cinema comelingua o linguaggio. Dal punto di vista temporale, l'inquadratura è quindi un susseguirsi di fotogrammi. Il Cinema è un inquadratura in movimento cioè immagine in movimento. Il ciak è un attrezzo, una tavoletta di legno con sotto una barra che viene fatta sbattere, nel momento in cui questo sbatte inizia la ripresa vera e propria e si registra l'inquadratura vera e propria. Il ciak è un supporto sul quale posso scrivere e cancellare in modo che per ogni inquadratura scrivo delle cose al cune fisse altre che sono cancellabili. La prima cosa che troviamo è il production number, il numero della produzione, la produzione è chi finanzia economicamente la produzione del film. Poi abbiamo una data relativa al giorno in cui vengono fatte le riprese. Roll sta invece per rullo o anche per video casette. Oggi è molto.diffusa la produzione che utilizzano il nastro video magnetico anziché la pellicola. Il rullo è un dispositivo in cui è avvolto il nastro. Questo rullo ha una dimensione e una durata media di 10-15 minuti. Ogni macchina da ripresa è composta da una parte ottica e un chassis che la protegge completamente dalla luce, in quanto potrebbe danneggiare la pellicola e causarne la bruciatura. Il rullo viene sistemato all'interno del chassis. Vengono utilizzati più rulli che successivamente verranno stampati, quindi è necessario sapere in quale rullo si trova una determinata ripresa e quindi è necessario numerare i rulli. La parola "scena" si riferisce a una sequenza di immagini che rappresentano un'azione o un evento specifico. Ogni scena viene numerata utilizzando numeri romani. La differenza tra un'inquadratura e una scena è la seguente: ogni volta che si ha un cambiamento spaziale e temporale, si ha una nuova scena. Il numero di inquadrature non è influenzato dalla variazione spaziale. Lo spettacolo teatrale ha unasua durata e una sua esecuzione lineare, poi entrano gli attori edtutto un continuum. L'evoluzione del racconto che noi fruiamo è una produzione consequenziale. L'attore teatrale si cala nel personaggio e lo vive dall'inizio alla fine durante la sua performance, lo vive di continuo, l'attore cinematografico non ha questa possibilità di calarsi nel personaggio in una situazione consecutiva. Poiché quando si gira un film non lo si fa in modo consecutivo rispettando l'ordine delle scene previste in sceneggiatura (copione nel teatro), non si gira nell'ordine in cui il spettatore vedrà quando andrà a guardarlo, perché mentre nel teatro la scenografia è qualcosa che costruisco a posta, le location del film sono spesso reali, di conseguenza vi sono dei problemi di natura economica. Quindi si gira raggruppando le scene. Take sta per inquadratura, ripresa invece avrà un numero arabo. Il ciak serve per dareun nome e un cognome ad ogni inquadratura, poiché non è detto che tutte le inquadrature siano utilizzabili in fase di montaggio (hanno perso la battuta). Non si realizzano soltanto inquadrature perché tante sono ma anche perché ci possono essere degli errori, di conseguenza si deve tenere memoria di quello che si ha perché nel montaggio finale.
La scena si segna con un numero romano, un numero arabo grande l'inquadratura questo varia quando c'è un inquadratura differente "1¹, 1², 1³". Ad es. se girando la prima inquadratura c'è stato un errore allora se ne fa un'altra e quindi si ha 1¹. Se ad es. sul set al registra viene un idea sul cambiamento dell'inquadratura ma soltanto questo cambiamento si deve basare su qualche parametro devo allora annotarlo in questo modo con le lettere dell'alfabeto 1¹, a, b, c.
La battuta non sono le parole che dice l'attore ma la ripetizione
di montaggio, porto con me il ciak per identificare le diverse inquadrature e facilitare il lavoro di montaggio. Il ciak contiene informazioni come il numero della scena, il numero della ripresa e altre indicazioni utili per il montatore.Di montaggio e li devo unire devo avere un nome e un cognome, per unire l'immagine al suono e devo trovare il punto di coincidenza e si questo si fa con il rumore della bacchetta e si avrà il sincronismo labiale. Il suono aggiunge un informazione in più rispetto all'immagine.
Il cinema è innanzitutto finzione. Il film non possiede l'unità corpo-voce al contrario dell'attore teatrale. Il cinema presenta corpi spezzettati, il corpo dell'attore è spezzettato sia nell'unità corpo-voce (un attore parla inglese e poi viene doppiato), che nella sua corporeità. Noi vediamo una parte del corpo dell'attore però lo spettatore immagina integro, per la forza espansiva dell'inquadratura (riguarda sia il livello spaziale che anche quello temporale) noi lo vediamo intero.
Questa forza di espandersi, è quello di andare oltre i bordi dello schermo, oltre quello che è il campo dell'inquadratura.
Quando lo spettatore guarda un film il suo cervello lavora tantissimo poiché non fa altro che ricomporre i puzzle, le parti dei corpi etc. Il suspense funziona attraverso appunto la forza espansiva dell'inquadratura per cui lo spettatore riesce ad immaginare anche quello che non c'è. Attraverso questa forza il cinema ci appare tuttovisibile perché siamo noi che andiamo a ricostruire ciò che è spezzettato. Il meccanismo della risata avviene perché si basa sul meccanismo della causa e dell'effetto, prima lo spettatore vede la buccia di banana e quindi è per la forza espansiva immagina e quindi si innesca il meccanismo della risata.
Lezione di Cinema 25/05/2005
La distanza cinematografica è la distanza tra l'osservatore e l'oggetto ripreso. Essa si può distinguere in due tipologie: reale e apparente. In quella reale rientrano i campi e i piani, mentre in quella apparente rientra l'ottica.
Se utilizziamo un obbiettivo normale, cioè che restituisce un campo visivo più o meno identico a quello che percepisce l'occhio umano, meno quindi distorce le prospettive.
Quando si parla di campi e piani ci stiamo riferendo a due situazioni: la prima i campi, noi stiamo inquadrando l'ambiente esterno; mentre per la seconda i piani ci riferiamo alle figure umane.
L'elenco dei Campi è:
- CLL = campo lunghissimo
- CL = campo lungo
- CM = campo medio
L'elenco dei Piani è:
- FI = figura intera
- PA = paino americano
- MPP = mezzo primo piano
- PP = primo piano
- PPP = primissimo primo piano
- DET = dettaglio
Il totale è tra la categoria dei campi e quella dei piani perché identifica il totale della scena.
TOT = totale
Abbiamo quindi una figura umana che si trova ad una certa distanza inserita in un ambiente, per riprenderla se la distanza cinematografica è la distanza tra l'osservatore e l'oggetto.
- ripreso se la posiziona ad una distanza di 10m, io avrò questa linea immaginaria come distanza cinematografica.
- Utilizzando un obbiettivo normale vedrò nel riquadro la persona a figura intera inserita nell'ambiente, se sposto la macchina da presa più avanti ho accorciato la distanza cinematografica reale, mantenendo la stessa ottica, ho ridotto la porzione inquadrata, dalla figura intera sono passata al piano americano.
- Se devo variare i piani o i campi devo avvicinare o allontanare la macchina da presa. Se mi avvicino vado verso il dettaglio se mi allontano vado verso i campi lunghissimi.
- La distanza reale è data dalla posizione della macchina da presa in relazione al centro d'attenzione, in questo caso era la persona.
- Questa linea immaginaria è detta aspect ratio, l'aspetto che avrà il formato dell'immagine. Questo tipo di formato dell'immagine è 1.33 quello utilizzato durante gli anni del Cinema classico.
- Nella lista
Nel schermo risultano minori e si perde anche la qualità dell'immagine.