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TEORIE AD ORIENTAMENTO DIAGNOSTICO
- 1969: Von Bertalanffy teoria generale dei sistemi (modelli sistemici)
- 1973: Jay Galbraith teoria delle contingenze
- 1963-1965: Crozier e Friedberg Analisi Strategica
- 1980: SHEIN analisi culturale – cultura organizzativa
- 1987: ROBBINS – all’interno dello studio delle variabili organizzative: struttura
dell’organizzazione (complessità – differenziazione orizzontale, differenziazione
verticale, differenziazione spaziale - , formalizzazione – centralizzazione
(struttura per funzioni; struttura per prodotto; struttura matriciale)
CULTURE ORGANIZZATIVE (Ultimo aspetto delle variabili organizzative)
- 1987: ROBBINS funzioni della cultura
- 1980: SCHEIN definizione di cultura organizzativa e i 3 livelli: artefatti, valori
dichiarati, assunti di base – più i principali assunti di base).
TIPOLOGIE DELLE CULTURE
- 1970: ENRIQUEZ (autoritaria, democratica, paternalistico-clientelare,
tecnocratica, cooperativa)
- 1988: BELLOTTO E TRENTINI: (normativo-burocratica; tecnocratica-paterna,
permissivo-individualista, familistico-materna)
SOTTOCULTURE 1
- 1985: MAANEN BARLEY; definizione di sottocultura e classificazione di eventi
sociali che portano alla loro formazione; differenti ideologie, correnti
contorcultura; nuovo personale dall’esterno, nuove tecnologie etc.
- 1983: MARTIN E SIEHL tre tipi di sottoculture; rafforzativa, ortogonale e
controcultura
CLIMA ORGANIZZATIVO
Social climate: Kurt Lewin C=f(A P)
organizational climate:
- 1958: AGRYS 1. Politiche procedure, posizioni
formali dell’organizzazione; 2. Fattori personali che includono bisogni valori e
capacità individuali; 3. L’insieme delle variabili associate con gli sforzi degli
individui per confermare i propri fini a quelli dell’organizzazione;
1964: FOREHAND e GILMER APPROCCIO STRUTTURALE
- –
1974: APPROCCIO PERCETTIVO
- SHNEIDER E BARLETT –
2001: APPROCCIO INTERAZIONISTA
- D’AMATO E MAJER –
1992: APPROCCIO CULTURALE
- MORAN E VOLKWEIN –
1987:
- QUAGLINO raggruppa la diversa evoluzione dello studio del clima: 64-
74(Opera di Forehand e Gilmer: multidimensionalità e concretezza – realtà
fenomenica); 75; 76-80; 80-85
1975: Giustizia distributiva (contribution rule; equality rule, needs
- DEUTSH
rule) Giustizia procedurale; 1986: BIES E MOAG Giustizia nelle relazioni;
interaction justice: giustificazioni forniste, mancanza di trucchi e inganni,
rispetto della persona, la mancanza di pregiudizi, l’assenza di commenti
inopportuni.
1986: ASHFORTH
- clima come riflesso della cultura organizzazione; distinzione
tra concezioni condivise (cultura) e percezioni condivise (clima)
ACCULTURAZIONE – CONTRATTO PSICOLOGICO
- 1960: ARGYRIS nozione
- 1963: LEVINSON per descrivere il rapporto tra individuo e organizzazione
parla di reciprocazione
- 1965: SHAIN – definizione RECIPROCAZIONE – NORMA DI RECIPROCITA’
- 1961: ETZIONI definizione operativa: potere o autorità esercitata
dall’organizzazione (potere coercitivo, razional-giuridico, normativo) e
partecipazione del membro alla stessa (partecipazione alienata, calcolativa,
morale)
- 1998: ROSSEAU: insieme di credenze circa gli obiettivi reciproci che si
instaurano tra lavoratore e organizzazione; promesse esplicite; inferenze
interpretazioni esperienze passate; apprendimento per osservazione imitazione.
Richieste di performance (specificate – non specificate) durata (breve
tempo, lungo tempo) transazionale; di transizione; bilanciato,
relazionale
- 1998: GUEST non solo percezioni del lavoratore ma anche interazione tra
individuo e organizzazione – funzioni contratto: ridurre incertezza 2
organizzativa; aumentare la percezione di poter contare nell’organizzazione;
autoregolare investimenti personali nell’organizzazione.
SOCIALIZZAZIONE
- 1978: SARCHIELLI definizione
- 1° modello: 1957 Merton teorie dei ruoli; 1969 Bandura teoria
dell’identificazione
- 2° modello: 1976 Van Maanen; 1978 Simmons
MOTIVAZIONE AL LAVORO
- 1976: CAMPBELL E PRITCHARD teorie di contenuto e di
distinzione tra
processo
- 1982: MITCHELL analisi delle teorie sulla motivazione identifica 4
caratteristiche comuni che sottostanno alla definizione di motivazione
- 1996: MULLISN Modello motivazionale di base
APPROCCIO BISOGNI-MOTIVI-VALORI
ORIENTAMENTO CENTRATO SULLA SODDISFAZIONE DEI BISOGNI
- 1954: MASLOW Teoria dello sviluppo sequenziale dei bisogni
- 1969 (libro) 1972 (slide): ALDERFER
contributo di
- 1959: HERZBERG Teoria bifattoriale
- 1953: McClelland teoria della motivazione al successo; più contributo di
ATKINSON 1957-1958
ORIENTAMENTO CENTRATO SULLA GIUSTIZIA E SULL’EQUITA’
- 1965: ADAMS Teoria dell’equità
APPROCCIO DELL’AUTOREGOLAZIONE
- 1967: LOCKE Il modello del goal setting; definizione della soddisfazione
lavorativa (valori personali connessi al lavoro, importanza, percezione);
insoddisfazione lavorativa (contenuto del lavoro svolgimento e natura del
compito e ambiente fisico in cui il lavoro si svolge; ambiente sociale nel quale il
lavoratore opera e alla dinamica dei ruoli organizzativi; differenze tra gli
individui) esiti: disequilibrio psico-fisico; assenteismo turnover; mobbing,
burnout.
LEADERSHIP
- 1981: YUKL teoria dei tratti
STILI DI LEADERRHIP
- 1939: LEWIN, LIPPIT E WHITE – Autoritario, democratico lassista 3
- 1964 BLAKE E MOUTON
: , griglia manageriale: stile autoritario, stile
partecipativo, stile lassista, stile a metà strada e stile di team
TEORIE DELLA CONTINGENZA
- 1964-1967: FIEDLER modello della contingenza
- 1973: VROOM E YETTON il modello della decisione normativa (autoritario,
autoritario informativo, consultivo individuale, consultivo gruppale, gruppale)
- 1982: HERSEY E BLANCHARD Teoria della leadership situazionale; (maturità
tecnica e psicologica)
TEORIE DELLA NUOVA LEADERSHIP ‘’80 IN POI
- 1985: BASS leadership trasformazionale (4i: influenza idealizzata o carisma;
ispirazione; stimolazione intellettuale, considerazione individualizzata)
leadership transazionale vs leadership transformazionale empowerment;
definizione del 1995 di Piccardo
- 1958-1964: HOLLANDER Teoria del credito idiosincratico TEORIA
TRANSAZIONALE
- 1997: NORTHOUSE leadership trasformazionale e poi ti colleghi
all’empowerment
LO STRESS LAVORATIVO
- 1973: HANSE SEYLE sindrome generale di adattamento (allarme, resistenza,
esaurimento)
- 1967: APPLEY E TRUMBULL biologica, psicologica, sociale
3 dimensioni:
dello stress e i sistemi corrispondenti
- 1994: FAVRETTO il relazione alle cause dunque alla natura degli stress oltre
che di natura fisica, psichica e psico-sociale stress fisici prossimali vs stressor
distali
- 1966: LAZARUS tra i primi a sostanziare l’importanza della condizione
psicologica e cognitiva del fenomeno stress momento di processing dello
stress a livello cognitivo; rapporto persona ambiente percepito come gravoso
valutazione che porta a FRUSTRAZIONE E CONGLITTO
- 1979: ANTONOVSKY RISORSE DI RESISTENZA
(caratteristiche personali
1979 KOBASA
e qualità delle relazioni sociali instaurate) configurazione
VIGORIA PSICOLOGICA:
psicologica nota come commitment; control,
challenge
WORK STRESS
- 1978 – 1988: COOPER E MARSHAL E COPPER E SCHUTTERLAND
MODELLO DI COOPER
- 1978-79: FRNCH E CAPLAN Personal enviroment fit theory
- 1989: KARASECH Demand/Control Model 4