Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
BASSA
Se non suona sei tranquillo (ci fai affidamento), ma quando suona non sai se sono pericoli veri o falsi allarmi!
CRY WOLF EFFECT: un abbassamento della fiducia nel rilevare un pericolo porta ad un rallentamento nello spostare l'attenzione sull'allarme.
SOGLIA D'ALLERTA ALTA: spostare continuamente l'attenzione per verificare i dati. Fai meno affidamento sul sistema, ma se suona porta a commettere meno errori e obbedisci perché è molto probabile che sia vero!
Cap 3 - Implicazioni sulla cattura dell'attenzione:
ERRORI DELL'AUTOMAZIONE
SISTEMI CON SOGLIA ALTA: mantengono alta la risposta del soggetto all'allarme, ma portano ad un abbassamento della fiducia nell'individuazione di tutti gli eventi critici. Il soggetto deve deviare le sue risorse attentive per monitorare i dati grezzi -> degradazione della prestazione.
SISTEMI CON SOGLIA BASSA: mantengono alta la fiducia nell'individuazione di qualsiasi evento che potrebbe essere critico.
ma portano ad un abbassamento della prontezza di risposta del soggetto. Il soggetto deve spostare continuamente l'attenzione per verificare che l'allarme sia per eventi realmente critici o per falsi allarmi -> degradazione prestazione che porta anche a commettere errori, essendo i falsi allarmi molto più salienti delle mancanze (che possono anche non essere notate), quando ce ne sono troppi l'uomo perde fiducia nelle capacità dell'automazione.
Cap 3 - Implicazioni sulla cattura dell'attenzione:
FREQUENZA DI EVENTI CRITICI
Anche quando abbiamo a che fare con un evento raro, usare un sistema con soglia bassa porta a evitare le mancanze (miss) ma sempre ad un alto numero di falsi allarmi: ciò porta spesso le persone a spegnere i loro sistemi di allarme; non si fidano delle capacità di rilevazione del sistema.
Cap 3 - Implicazioni sulla cattura dell'attenzione
SOLUZIONI ALLE IMPERFEZIONI DEI SISTEMI DI ALLERTA AUTOMATICI:
migliorare la discriminazione tra eventi critici e non ridurre il "tempo di allerta a guardare avanti" del sistema (sempre che non sia più piccolo del tempo necessario all'umano per rispondere) adottare allarmi probabilistici, in cui è il sistema stesso a indicare il proprio grado di incertezza nella classificazione fornire al soggetto un monitoraggio dell'elaborazione dei dati grezzi compiuta dal sistema addestrare i soggetti a compensare le mancanze del sistema con lo spostamento di risorse attentiveOculari
Latenza di fissazione sull'evento (EFL): tempo di inattività che intercorre tra l'apparizione di un evento critico e la prima fissazione in un AOI che lo caratterizza (anche quando l'apparizione avviene tramite un canale non-visivo).
La probabilità di notare un evento è espressa come il rapporto tra il numero di eventi che orientano delle fissazioni verso il suo AOI, e il numero totale di eventi del genere.
Il tempo medio di primo passaggio (MFPT) è il tempo medio durante il quale l'occhio rimane lontano da una data AOI prima che ci ritorni (periodo di abbandono dell'attenzione). Misura della negligenza attentiva.
Cap 4 - Movimenti Oculari
Le dipendenze sequenziali, o matrici di transizione, definiscono la probabilità che la scansione passi da un AOI ad un altro.
La matrice mostrata rappresenta ciò che viene chiamato Processo di frequenza delle volte in cui
Cap 4 - Limiti della scansione visiva come misura dell'Attenzione
Non rivela spostamenti attentivi dentro all'AOI (se piccoli) e non può distinguere a quale attributo dell'oggetto l'attenzione è rivolta.
Non distingue facilmente la porzione di attenzione data a sistemi non visivi.
Non da accesso alle informazioni della visione periferica.
Tempi di permanenza lunghi sono ambigui (Difficoltà a estrarre informazioni? Estrazione di molte informazioni?)
A volte è più informativo il fallimento nello scansionamento piuttosto che un tempo di soffermazione difficilmente interpretabile.
Cap 4 - Influenze sull'accesso alle informazioni visive
- ABITUDINE
- SALIENZA (cattura dell'attenzione)
- AMPIEZZA DI BANDA ASPETTATIVA
- CONTESTO
- UTILITÀ DELL'INFORMAZIONE (valore)
- SFORZO (costo)
AMPIEZZA DI BANDA
Se un AOI (canale di informazioni) ha un elevato tasso di eventi, le persone campioneranno più frequentemente quel canale rispetto ad uno con pochi eventi.
Se bits = quantità di informazioni: bandwidth = bits/secondi
Senders ha dimostrato come il campionamento visivo sia generalmente proporzionale alla larghezza di banda dei canali campionati (se ci si aspetta un alto tasso di informazioni si visiterà più spesso quel AOI).
Cap 4 - Influenze sull'accesso alle informazioni visive:
CONTESTO
Un AOI con una larghezza di banda bassa, può comunque essere visitato in determinate occasioni, perché il contesto degli eventi appena accaduti suggerisce che ora ha informazioni disponibili (e.g. allarmi acustici).
Tuttavia, il contesto può spesso essere guidato da informazioni ottenute in una precedente permanenza visiva in un'altra AOI.
Quindi il contesto descrive la frequenza di transizione tra
Influenze sull'accesso alle informazioni visive: UTILITÀ DELL'INFORMAZIONE Il valore dell'informazione in un AOI può essere descritto come: - Valore formale (bits) - Valore soggettivo (utilità vs utilità negativa data dal non raccogliere quelle informazioni) Facciamo una distinzione tra utilità e ampiezza di banda: un soggetto che guida di notte, raccoglie una bassissima ampiezza di banda (sono davvero poche le informazioni che arrivano ai suoi occhi) ma l'utilità negativa di non notare un raro ostacolo dovrebbe mantenere alta la sua frequenza di scansionamento. Poche informazioni non vuol dire informazioni non utili (altro esempio è "l'effetto arma").Influenze sull'accesso alle informazioni visive: UTILITÀ DELL'INFORMAZIONE
Ampiezza di banda (aspettativa) + utilità = expected value -❖ MODELLO A VALORE ATTESO DELLA SCANSIONE (caratterizza i "fattori top-down guidati dalla conoscenza" che orientano in modo ottimale la scansione) [Fisher & Pollatsek]
Usando questo modello come paradigma❖ sperimentale si è visto che i soggetti non notavano dei pericoli in zone inaspettate e che non le scansionavano nemmeno.
L'aspettativa della scansione influenza quindi il modo in cui si effettua❖ la scansione stessa! rivedremo questo modello mentale all'interno del SEEV model
Cap 4 - Influenze sull'accesso alle informazioni visive: UTILITÀ DELL'INFORMAZIONE
Possiamo però addestrare le persone a prestare più attenzione a zone con poche ma importanti informazioni (low expectancy - high value): con un training esplicito sui pericoli di aree inaspettate il numero di
Scansioni di queste aree è cresciuto sostanzialmente
quando i soggetto sono stati testati in un simulatore 3DCap 4 - Influenze sull'accesso alle informazioni visive:
SFORZO
Diverse caratteristiche del campo visivo possono aiutare o ostacolare lo spostamento dell'attenzione (angolo di separazione tra le fonti, profondità, disordine degli elementi).
Nel grafico vediamo come all'aumentare dell'angolo visivo aumenta lo sforzo per accedere all'informazione:
angoli piccoli: no movimento oculare, cambi di attenzione interni -> basso costo
angoli > 2 gradi: movimento oculari