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TEORIE
Florence Nightingale
Florence Nightingale (Firenze, 12 maggio 1820 – Londra, 13 agosto 1910), conosciuta come
“la signora con la lampada”, nasce a Firenze nel 1820 da genitori inglesi. Di origine
aristocratiche, dopo aver ricevuto un'educazione sociale e culturale di prim'ordine, la
Nightingale decide di rendersi utile alla società. Nel 1951 si reca in Germania per apprendere
come si assistono i malati. Nel 1853 diventa direttrice dell'ospedale per invalidi di Londra.
Ma l'occasione che le permette di far mostra di tutte le sue eccelse capacità operative e
organizzative e la consegna a fama imperitura è la guerra di Crimea, dove ottiene in campo
sanitario risultati strepitosi.
Fatto ritorno in Inghilterra apre numerose scuole per infermiere e riceve continue richieste di
consulenza per organizzare nuove scuole infermieristiche in tutto il mondo.
Dopo una lunga vita di lavoro, studio e riflessione, Florence Nightingale muore a Londra.
È considerata la fondatrice del nursing; la sua teoria è incentrata sul concetto di
ambiente(Teoria dell’ambiente), il quale rappresenta il fattore principale nello sviluppo delle
malattie. Individua 5 requisiti essenziali che l’ambiente deve possedere per essere salubre:
• Aria pulita
• Sistema fognario
• Acqua pura
• Pulizia
• Luce
La Nightingale analizza il metaparadigma:
• AMBIENTE: luogo che può essere gestito e manipolato per mettere il paziente nelle
migliori condizioni possibili e far sì che la natura agisca
• PERSONA: essere dinamico e complesso, costituito da un insieme di componenti
fisiche, intellettuali, emotive, sociali e spirituali
• SALUTE: non è solo stare bene ma sfruttare bene ogni potenzialità che abbiamo (La
Nightingale credeva nella prevenzione e promozione della salute)
• ASSISTENZA INFERMIERISTICA: è una vocazione spirituale, vedeva il nursing come
una scienza di gestione dell’ambiente
L’istruzione come combinazione di esperienza e apprendimento in aula sviluppa
nell’infermiere un pensiero critico.
I 13 canoni dell’assistenza infermieristica, secondo la Nightingale, sono:
• Ventilazione e calore
• Luce
• Pulizia di stanze e pareti
• Salubrità delle case
• Rumore
• Letto e biancheria
• Pulizia personale
• Assumere alimenti
• Quali alimenti
• Non dare false speranze
• Stimolare la varietà
• Gestione dei piccoli dettagli
• Osservazione del paziente
Nel luglio del 1860 istituisce la “Nightingale Training School of Nursing” aperta ad un max.
di 15 allieve, con durata annuale e una disciplina militare. Inoltre, nello stesso anno, pubblica
un libretto intitolato “Notes of Nursing” che è tuttora considerato un’introduzione classica
alla professione infermieristica.
Virginia Henderson
"La peculiare funzione dell'infermiere è quella di assistere l'individuo malato o sano
nell'esecuzione di quelle attività che contribuiscono alla salute o al suo ristabilimento (o ad
una morte serena), attività che eseguirebbe senza bisogno di aiuto se avesse la forza, la
volontà o la conoscenza necessarie, in modo tale da aiutarlo a raggiungere l'indipendenza il
più rapidamente possibile".
( The Principles and Practice of Nursing)
La funzione dell’infermiere è quella di valutare, attraverso il processo infermieristico, il livello
di autonomia del paziente sulla base dei 14 bisogni fondamentali da lei individuati(teoria
dei bisogni). La teoria è influenzata dalla teoria dei bisogni di Maslow, dal concetto di
omeostasi di Bernard ed anche dalle teorie psicologiche di Thorndike. L’infermiere erogherà
attività assistenziali al fine di preservare la salute, guarirlo dalla malattia, o accompagnarlo
serenamente alla morte. L’indipendenza è fondamentale per il mantenimento o recupero
della salute.
La Henderson analizza il metaparadigma:
• Ambiente: può essere controllato dagli individui sani e la malattia può ostacolare o
influenzare negativamente questa capacità. L’infermiere deve proteggere il paziente dai
pericoli del paziente ma anche proteggere gli altri da pericoli provenienti dal paziente stesso
• Persona: individuo sano o malato che presenta componenti biologiche, sociali, psichiche
e spirituali. E’ un insieme inscindibile tra corpo e mente. La persona tende all’indipendenza
che è fondamentale per la salute.
• Salute: legato al concetto di indipendenza, la salute è intesa come il soddisfacimento
autonomo di 14 bisogni fondamentali. Il paziente raggiunge lo stato di salute con forza e
volontà. La sua promozione è più importante dell’assistenza stessa.
• Assistenza infermieristica: aiuto che viene dato al paziente nel risolvere i 14 bisogni al
fine di creare condizioni adatte per il paziente così che possa recuperare il suo stato di
indipendenza.
I 14 bisogni fondamentali secondo la Henderson sono:
1. Respirare normalmente.
2. Mangiare e bere in modo adeguato.
3. Eliminare i rifiuti del corpo.
4. Muoversi e mantenere una posizione desiderata.
5. Dormire e riposare.
6. Scegliere il vestiario adeguato; vestirsi e svestirsi.
7. Mantenere la temperatura corporea a un livello normale, scegliendo il vestiario adeguato
e modificando l'ambiente.
8. Tenere il corpo pulito, i capelli, la barba e i vestiti ben sistemati e proteggere il
tegumento.
9. Evitare i pericoli derivati dall'ambiente ed evitare di ferire altri.
10. Comunicare con gli altri esprimendo emozioni, bisogni, paure o opinioni.
11. Seguire la propria fede.
12. Lavorare in modo da rendersi conto di un certo risultato.
13. Giocare o partecipare a varie forme di ricreazione.
14. Imparare, scoprire o soddisfare la curiosità che porta a un normale sviluppo e alla salute
e usare tutti i mezzi disponibili per la salute
I bisogni esistono indipendentemente dalla diagnosi, si modificano con la patologia o altri
fattori quali l’età.
Il metodo è il processo infermieristico, mentre lo strumento è il piano di assistenza
infermieristica costituito dai 14 bisogni fondamentali che sono gli elementi con cui l’infermiere
valuterà per determinare il livello di autonomia del soggetto.
Esistono tre livelli di relazione:
• Infermiere sostituto del paziente
• Infermiere in aiuto del paziente
• Infermiere partner del paziente
L’infermiere esercita un lavoro che richiede ascolto e comunicazione e lavora in
interdipendenza con altri professionisti. La Henderson mette in discussione la teoria che il
medico debba dare ordini all’infermiere.
Dorothea Orem
Nasce nel 1912 a Baltimora ed elabora la teoria del deficit della cura di sé.
Elementi centrali della sua teoria sono:
1. Vi è necessità di assistenza infermieristica quando è presente una incapacità di
prendersi cura di sé a causa di particolari limitazioni. Questa è chiamata “Teoria del deficit
di cura di sé”.
2. Gli adulti maturi o che lo stanno diventando apprendono ed attuano deliberatamente
azioni che conducono alla sopravvivenza, alla qualità della vita e al benessere. Questa è la
“Teoria della cura di sé”.
3. Il prodotto dell’infermieristica è costituito dai sistemi infermieristici, con i quali il processo
di nursing aiuta le persone a soddisfare i requisiti della cura di sé e a strutturare le proprie
capacità di cura di sé o di cura indipendente. Questa è la “Teoria dei sistemi
infermieristici”.
La teoria della cura di sé: La self-care è la pratica di attività che ogni individuo svolge, nel
proprio interesse, per mantenere la vita, la salute e il benessere. Vi sono due soggetti il “self-
care agent” ovvero il fornitore; e il “dependent care agent” ossia l’agente di cura. La Orem
identifica dei requisiti di self-care universali:
• Mantenimento di una sufficiente assunzione d'aria
• Mantenimento di una sufficiente assunzione d'acqua
• Mantenimento di una sufficiente assunzione cibo
• Mantenimento di equilibrio attività e riposo
• Mantenimento di equilibrio fra solitudine e interazione sociale
• Prevenzione dei rischi per la vita, il funzionamento e il benessere umano
• Provvedimento di cura associato ai processi di eliminazione ed evacuazione
Esistono però anche i requisiti di self-care per lo sviluppo:
1. Creare e mantenere le condizioni che favoriscono i processi vitali e i processi di
sviluppo: L'individuo deve maturare durante le fasi della sua vita.
2. Fornire cure associate agli effetti di condizioni che possono influenzare negativamente lo
sviluppo umano, attraverso la prevenzione e attenuazione di effetti deleteri.
Le condizioni che possono influenzare negativamente i processi vitali di un individuo sono:
Mancanza di istruzione
Problemi di adattamento sociale
Incapacità di condurre un’esistenza sana
Perdita di amici, parenti, colleghi
Perdita di beni, di sicurezza lavorativa
Improvviso cambiamento di residenza in un ambiente non familiare
Problemi associati alla condizione sociale
Cattiva salute o disabilità
Condizioni di vita opprimenti
Malattia terminale o morte imminente
L'infermiere deve quindi regolare il disagio del paziente e fargli accettare la sua nuova
condizione di salute, l'immagine di sé come individuo in un particolare stato di salute e
bisognoso di cure. Il paziente deve imparare a convivere con gli effetti delle condizioni
patologiche secondo uno stile di vita che promuova lo sviluppo personale continuo.
La teoria del deficit di self-care: il termine si riferisce al rapporto tra la capacità di self-care
e le richieste terapeutiche di self-care di quelle persone nelle quali le suddette capacità non
sono in grado di soddisfare alcune o tutte le componenti delle loro richieste terapeutiche. Tali
capacità sono complesse e acquisite per soddisfare in modo continuativo le proprie richieste
di cura.
La teoria dei sistemi infermieristici: I sistemi infermieristici sono degli insiemi unici
costituiti da persone, cose e azioni che si auto-organizzano. Ne esistono di 3 tipi:
Sistema di assistenza infermieristica totalmente compensatorio ; sistemi di assistenza
infermieristica per persone che hanno un livello di autonomia pari a zero, incapaci di
rispondere ai requisiti di self-care. L'individuo non è in grado di attuare deliberatamente
azioni che conducono alla sopravvivenza, alla qualità di vi