Riassunto esame Teoria e Tecniche delle Comunicazione di massa, prof. Rizza, libro consigliato Teoria dei media, Boni
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ESTRATTO DOCUMENTO
La televisione
Legge Mammi del anno 1990, le reti private possono trasmettere in diretta.
La televisione è il mezzo di comunicazione di massa su cui si concentri la maggior
parte della produzione di ricerca e teoria dei media studies.
-Raymond Williams: la programmazione televisiva si presenta come un flusso
ininterrotto di suoni e immagini. Prima de degli ani Sessanta la programmazione
era un flusso senza segmentazione e unico. Dopo gli anni sessanta la
programmazione televisiva diventa un supertesto, un palinsesto che si adatta a
nostra vita quotidiana.
-Umberto Ecco: la Neotelevisione se caratterizza per:
- l’autoriflessività (la televisione parla di se stessa)
- non trasparenza tra informazione e fiction: slittamento tra spettacolo e
informazione. Infotaiment
- recupero del folk locale. Si adatta alla società che gli è propria.
- L’elasticizzacione del ritmo televisivo
- Vicinanza tra emitente e spettatore
- Flusso continuo (ibridazione)
-Casseti e Odin: la Paleo.TV
- modalità pedagogica della televisione. Un esperto che si volger all pubblico
- flusso programmato il palinsesto mantiene un ruolo fortemente strutturante.
La musica registrata 3
Due funzione: archiviazione (traduzione dell’evento in informazione cifrata e
reperibile all’interno del sistema) e registrazione (memorizzazione di un fatto su un
supporto attraverso un’immagine. Fonografia matura: perfezionamento delle
tecniche de creazione e produzione sonora.
All’intero dei cultural studies la musica rappresenta classi subalterne determinati. La
musica pop è vista come un modo per elaborare e diffondere messaggi. La musica
pop sarebbe un racconto mediale con diversi luoghi in cui si sviluppa tale racconto:
- La canzone: musica registrata interpretata dal cantante o gruppo musicale
- La performance: messa in scena della musica
La stampa (musica scritta)
-
- La radio (la musica viene contestualizzata in un flusso de parole)
- I media visivi (videoclip)
- Nuovi media come modalità di distribuzione (internet)
La telefonia
È un personal medium perche permette una comunicazione individuale e
interattiva. Nonno dei nuovi media. Il telefono ha diventato la tecnologia della
socialità per essere la prima tecnologia a entrare nelle case. La telefonia è oggi
oggetto della comunicazione di messa grazie alla comparsa del telefonino. Le
conversazione sul telefonino possono coinvolgere gli astanti dei due interlocutori
(effetto piazza).
Il telefonino è un connettore sociale (SMS, squillo).
I GRANDI CONTESTI TEORICI
La modernità: 4
La società moderna si caratterizza per l’emergere del sistema fabbrica la
concentrazione della popolazione dagli ambienti rurali alla città e l’urbanizzazione.
La metropoli è il luogo dello moderno. Il blasé è l’individuo che è sottoposto ai stimoli
della metropoli. Il flaneur è l’uomo della folla secondo Benjamin un spettatore di
questa città spettacolo. Le città diventano le grande cattedrali del consumo di massa.
Posmodernità:
Secondo Lyotard sono finite le grandi narrazioni su cui si fondava il progetto
della modernità, parcellizzazione del sapere e della conoscenza (messaggi mediatici),
pluralità della interpretazione della realtà.
La società globale:
- Big is better
- More is better
- Il tempo e lo spazio sono scomparsi
- L’omogeneità culturale globale
- Salviamo il pianeta Terra
- La democrazia da esportazione tramite la TV americana
- Il nuovo ordine mondiale.
El mundo global lleva según Appadurai a cinco flujos:
Flujo de personas (ethnoscapes)
-
- Flujo de maquinarias (technoscape)
- Flujo de dinero (finanscapes)
- Fujo de ideas (ideoscapes) 5
- Fujo de información (mediascapes)
Capitolo 2. La produzione della cultura mediale
I In questo capitolo parleremmo della produzione della cultura mediale questi
sono quei prodotti che i media ci propongono ogni giorno. Nel secondo paragrafo
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parleremmo dell’organizzazione dei media e nel terzo paragrafo vedremo alcune
ricerche concentrate sulle routine lavorative dei professionisti dei media. Quarto
paragrafo come dovrebbero funzione i media.
L’industria dei media e l’economia politica della comunicazione
L’industria dei media sta basta sull’idea del libero mercato, cioè il mezzo più efficace
per assicurare la vitalità e prosperità della società.
Per i teorici dell’economia politica della comunicazione questi studi sono
concentrati nella sua maggior parte nella questione del potere dei mezzi che
contribuisce a promuovere il capitalismo, mentre che i teorici del libero mercato
pensano che il mercato regola e limita il potere. L’approccio dell’economia politica
della comunicazione è critico in relazione ad almeno tre importanti aspetti del
settore produttivo:
Chi possiede i mezzi di comunicazione è in grado di controllare la
Proprietà:
produzione de idee ma il pubblico ha anche sicuramente un potere su quelli
saranno i prodotti immessi sul mercato perche è il pubblico che forma l’udienza.
Deve avere abbastanza offerta per fare conoscere il prodotto e che il pubblico scegli
i suoi prodotti preferiti. è importante che il mercato non sia dominato da grandi
Dimensioni dei mercati:
concentrazioni, a che ci sia spazio per tutti.
la teoria dell’imperialismo culturale considera
Internazionalizzazione dei mercati:
che il dominio dell’industrie mediatiche statunitensi è più pervasiva diffondendo
l’imperialismo americano.
I professionisti dei media possono essere analizzati in diversi livelli: 7
- il lavoratore considerato
i lavoratori dei media come risorsa economica:
come uno dei vari fattori di produzione. L’aspetto centrale del lavoratore è la
sua flessibilità, normalmente non esiste un rapporto diretto con il produttore
ma si lavora en un gruppo che ha connessione con il produttore.
- il focus
i lavoratori dei media come soggetti sfruttati sotto il capitalismo:
e concentrato essenzialmente sulla questione del lavoro. L’aspetto cui
importante è il potere
- figura professionale dei
i lavoratori dei media come professionisti:
lavoratori dei media sulla loro organizzazione collettiva.
Secondo Noam Chmosky, la produzione mediale è essenzialmente
propaganda. La sua funzione è integrare al individuo nella società. I media sono un
strumento di controllo nelle mani delle elite al potere. Questo modello è stato
criticato per Murdoch per essere strumentalista (le grandi compagnie mediali sono
considerate in questo modello come strumenti del potere al servizio dello stato.
Pierre Bourdieu si propone di smascherare la violenza simbolica nella
televisione, la censura invisibile che si applica perche la televisione cerca Fast
thinkers , non si cerca la riflessione nel pubblico ma neanche nelle giornalisti.
Informazione frammentaria.
Teoria della labouring audience: Nel capitalismo contemporaneo il pubblico è
visto come una merce che produce una ideologia consumista attraverso la pubblicità.
Il pubblico diventa audience nel momento in cui si considera in termini quantitativi
nel tentativo di stabilire la quantità di persone che seguono un determinato
programma o leggono un determinato giornale.
La cultura dei media: 8
La Crane propone di concettualizzare la cultura:
il settore centrale diffondono cultura a pubblici nazionali ed internazionali.
- Tutta la popolazione è sposta. La televisione è il principale medium in questo
senso
- il settore periferico diffondono cultura a gruppi specifici basati sull’età e lo
stile di vita. (network radiofonici, case discografiche, riviste, libre).
la cultura urbana, prodotta e diffusa in conteste cittadini per pubblici locali.
-
Hirsch propone il sistema dell’industria culturale. Si tratta di un modello che descrive
l’organizzazioni che producono oggetti culturali di masse. Il sistema dell’industria
culturale trasforma il frutto della creatività in prodotti commerciali. Funzionamento:
- il sottosistema tecnico: artisti che propongono nuovi oggetti culturali o
mediatici di qualunque tipo essi siano. IN questo stadio si crea l’oggetto
culturale. Quando si registra una notevole eccedenza di autori queste nuove
proposte devono superare il primo filtro.
- Il sottosistema manageriale: organizzazioni che producono di fatto il prodotto,
si tratta delle case editrici. Il prodotto deve passare un’ulteriore filtro
rappresentato dalle diverse agenzie di promozione del prodotto che passano
dopo
- Il sottosistema istituzionale: media che fanno conoscere il prodotto realizzato.
- Posteriormente il prodotto arriva la pubblico si deve creare un feedback per
parte del pubblico per assicurare la sopravvivenza del mezzo.
La costruzione della notizia
La notizia è una costruzione sociale perche la trasformazione di ogni fatto in notizia
`e un processo sociale; una negoziazione che si compie tra diversi attori sociali che
mattono in gioco risorse politiche, economiche e culturali. Processo: 9
- Raccolta dell’informazioni: Si deve fare una scelta tra tutte l’informazione che
arrivano alla redazione. Ma la prima fase dell’attività produttiva consiste
proprio nella raccolta di questa massa di materiale informativo. Giocano un
ruolo fondamentale in questa fase le fonti. Gans definisce i criteri che
favoriscono la scelta di una determinata fonte: autorevolezza (ufficialità della
fonte), produttività (fornire informazione), attendibilità, credibilità (autorità
formale). Le agenzie d’informazione sono anche un mezzo molto comune di
raccogliere informazione. L’informazione mondiale è in mano di un numero
determinato de agenzie e per questo è habituale la ripetitività delle immagini.
- Selezione delle notizie: il gatekeeper decide che informazione passano ai
media e quegli vengono bloccate. Nella creazione dell’informazione esiste
una distorsione involontaria per la descontestualizzazione del fatto e poi la
ricontestualizzazione. Voglio dire che la metodologia giornalistica è fonte di
distorsione. Esistono anche criteri di notiziabilità, i valori notizia come quali
eventi chi sono sufficientemente interessanti per essere trasformati in
notizie: l’importanza di un evento è determinata
Criteri relativi all’evento:
o da elementi come il grado e il livello gerarchico dei soggetti coinvolti,
l’impatto sulla nazione e sull’interesse nazionale, e la quantità di
personale coinvolte. disponibilità del materiale informativo,
Criteri relativi al prodotto,
o brevità, novità, prossimità, frequenza, balance.
specialità del mezzo.
Criteri relativi al mezzo,
o immagini che gli giornalisti hanno del
Criteri relativi al pubblico,
o pubblico
Criteri relativi alla concorrenza
o
- La presentazione delle notizie, il materiale viene trattato e inserito all’interno
di formati tipici del mezzo di comunicazione dove apparirà il prodotto finale.
Il tema della notizia definisce il suo contesto originario, il tema inquadra la
1
notizia en una determinata area tematica guidando cosi la lettura e
l’interpretazione dell’evento riportato.
Construire la realtà: i media contribuiscono a definire e a creare pare della
- nostra realtà. Noi conosciamo solo alcuni frammenti degli eventi che
esperiamo giorno per giorno all’interno di cornici che conferiscano ad essi
un senso, concorrono in gran parte a strutturare la realtà come noi la
conosciamo. Questa costruzione della realtà corrisponde ad almeno due
dimensioni: i media non dicono tanto quale
L’ipotesi dell’agenda setting:
o opinione aver su un argomento quanto su quale argomento aver
un’opinione. I media hanno il potere di definire l’agenda del lettore o
dello spettatore. L’agenda setting definisce la capacità dei media di
mettere all’ordine del giorno temi ed eventi che verranno cosi a
costituire parte della quotidiana costruzione della realtà. L’effetto
dell’agenda influenza anche la gerarchia sull’ordine d’importanza.
Agenda del pubblico anche!!!!!
los medios son los encargados de orientar los
Gli effetti di framing:
o titulares de las noticias a su modo. Entonces los medios crean unos
titulares y según la aceptación que tengan en el publico se podrá o no
se podrá seguir en la misma linea. Por eso los frames del medio y los
frames que el publico espera se interrelacionan.
La produzione televisiva
Esistono due aspetti a considerare nella produzione televisiva: la costruzione dei
palinsesti e la modalità produttiva di singoli prodotti dell’industria mediale.
viene determinata da una tipologia dei criteri:
La costruzione dei palinsesti: 1
- Economico: Dipende del budget de ciascuna rete, in base agli introiti che la rete riesce a
ottenere dalla pubblicità. Dipendendo del costo del programma e il profitto che questo dà alla
rete potrà o no sopravvivere.
- Tradizione di rete e specificità editoriale: questo dipende della propria identità della rete, non
è lo stesso palinsesto di una rete per giovani che una rete per vecchi.
- Diversità dell’arco temporale: I programmiste delle reti televisivi devono tenere contro del
fatto che sono fasce orarie diverse, tempi feriali e tempi festivi.
- L’appropriatezza tra genere e fascia oraria. In questo senso è importante sapere che non
sono le stesse regole per il prime time (la prima serata deve soddisfare la massimizzazione
degli ascolti e la completezza dell’offerta) che per il tempo del giorno e della notte (le regolo si
basano soprattutto nell’orizzontalità, stesso programma alla stessa ora, e verticalità consiste
en una serie di strategie diverse).*
- L’offerta degli altri: Dipende de la concorrenza. Due strategie: contraprogramazzione
(collocazione su una rete di un programma destinato a un target diverso da quello della rete
concorrente), programmazione muro contro muro, si combatte sullo stesso target.
Come dovrebbero funzionare i mezzi?
Ci sono molte opinione su come dovrebbero funzionare i mezzi, tutte queste
opinione diventano in una teoria normativa (saperi e idee che diventano norme
desiderabili per un funzionamento dei media più adeguato. Si tratta sopratutto de
questione ideologiche e di posizione politiche. Queste teorie hanno più valore
teorico che pratico.
- Libertà e patenti: Ci sono tre modelli: (si controllano i contenuti dei
il modello autoritario
media per l’autorità, chi lavora deve continuamente difendersi dal controllo e dagli attacchi da
parte del potere), (regime dittatoriale, il controllo è più diretto, libertà
il modello totalitario
nei canali illegali), (democrazia). Il problema de questo
il modello della libertà de stampa
modello è che non considera il ambito pericoloso della televisione per bambini. Popper
propone una patente per autorizzare a fare un programma, questa patente può essere
ritirata si il programma non rispetta i contenuti appropriato.
- Qualità televisiva: il sistema televisivo deve essere caratterizzato per la diversità nella
programmazione. Secondo Blumler la diversità è basata su sette dimensioni: diversità
(diversità di opinioni espresse in televisione)
sostanziale diversità nei tipi di programma,
1
personale del programma),
diversità nei palinsesti, diversità stilistica (stilo diversità nella
distribuzione, diversità nel pubblico e diversità nella qualità.
*Nora Rizza : a) (si programmano in sequenza episodi di diversi
Impaginazione per iterazione di genere
prodotti fiction), b) (più programmi di genere diverso sono
impaginazione per genere misto a tema unico
accomunati da una medesima tematica, c) (diverso genere ma
Impaginazione per montaggio di attrazioni
stessa capacità di attrarre lo stesso target, d) (l’ultimo programma esercita un
impaginazione in crescendo
forte richiamo sul pubblico) 1
Capitolo 3. I contenuti dei media
I generi
I generi sono quelle grande categorie al quale appartengono i vari tipi di offerta dei
media. Il genere può essere considerato in al meno tre accezioni:
Il genere come proprietà produttivo - formale: Se riferisce al tipo de
- linguaggio caratteristico del prodotto, le modalità di produzione e le tecniche e
tecnologia impiegate.
- Il genere come proprietà del contenuto. Si riferisce al aspetti di forma del
testo (aspetti narrativi, ambientazione geografica, tonalità, modalità di
rappresentazione).
- Il genere come funzione sociale. Rapporto tra le caratteristiche del genere con
loro pubblici e i fruitori.
La funzione dei generi è essenzialmente quella di fondare il testo in un contratto tra
emittente e ricevente. I generi permettono fare un approccio tra produttori e
consumatori di prodotti mediali:
- Per il settore produttivo il genere serve a ridurre i margini di rischio perche
conoscono il pubblico che è fedele a un genere determinato.
- Per il settore distributivo il genere serve a strutturare i palinsesti in
considerazione dei generi a collocare nei griglie di programmazione.
- Per i pubblici il genere serve a orientargli all’interno di una offerta
eterogenea. 1
DESCRIZIONE APPUNTO
Riassunto per l'esame di Teoria e Tecniche della comunicazione di massa, basato su appunti personali e studio autonomo del testo consigliato dal docente Teoria dei media, Boni. con trattazione dei seguenti argomenti: teorie, media, società, la stampa, il cinema, radio, televisione, musica registrata, società globale, La produzione della cultura mediale, L’industria dei media e l’economia politica della comunicazione
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trick-master di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e Tecniche delle Comunicazione di massa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Bologna - Unibo o del prof Rizza Eleonora.
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