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UN ROVESCIAMENTO DI PROSPETTVA
Una efficace ricostruzione del processo di rovesciamento di prospettiva offerto
dall’approccio degli usi e gratificazioni può snodarsi lungo i seguenti per poi
integrarsi con quelli suggeriti da Rubin.
Il punto incontrovertibile dal quale sembrano prendere le mosse tutti gli autori
è senza dubbio quello di un restituita centralità dell’audience all’interno del
processo comunicativo.
L’aver riconosciuto che uno stesso prodotto può soddisfare bisogni diversi degli
individui significa aver abbandonato qualsiasi idea circa l’esistenza di una sola
valutazione valida per tutti
Ma ciò che si ignora completamente è quel consumo rituale de media e non in
un consumo che parte da un bisogno. I limite più serio che incontra l’approccio
degli usi e delle gratificazioni consiste nella focalizzazione dell’attenzione
sull’individuo marginalizzando l’insieme dei rapporti fra tutti i sistemi coinvolti.
TEORIA CRITICA E TEORIA CULTUROLOGICA OVVERO L’INDUSTRIA
CULTURALE COME OGGETTO DI STUDIO
UNA CONTRAPPOSIZIONE STORICA:TEORIA CRITICA VS RICERCA
AMMINISTRATIVA
Non vi è saggio o contributo dedicato alla ricostruzione delle teorie delle
comunicazioni di massa che non contenga almeno un cenno alla tradizionale
contrapposizione tra teoria ricerca critica e ricerca amministrativa.
La vera contrapposizione nasce dalla centralità all’interno della teoria critica
del concetto di totalità in contrapposizione a quello di frammentazione della
ricerca amministrativa più che i ricercatori si affannavano a rilevare dati
empirici da accumular più i teorici critici sostenevano che non è possibile
cogliere la complessità dei fenomeni rinunciando alla categoria della totalità.
Ogni singolo fenomeno preso in esame infatti è posto in relazione con
molteplici altri. Rinunciare a ricostruire la trama delle relazioni significa
rinunciare secondo i teorici critici alla buona ricerca scientifica.
La scuola di Francoforte riteneva che la ricerca empirica fosse resa nei fatti
impossibile dal dilagare dello pseudoindividualismo
Oltre a questioni di ordine metodologico ci sono questioni relative alla stessa
esistenza dei media. Per i teorici critici il sistema dei media mira a riproporre i
rapporti di forza presenti nell’apparato economico e sociale per gli appartenenti
al filone della ricerca amministrativa i mass media non sono altro che strumenti
usati per raggiungere determinati scopi per i teorici critici i medi murano alla
manipolazione degli individui: per gi altri studiosi invece possono mirare a
persuadere o a influenzare agli individui.
Un terreno comune incontro può essere la teoria a medio raggio di merton che
si oppone sia al motto non sappiamo se quel che stiamo dicendo sia vero però
esso è almeno importante sia a coloro che sembrano riferirsi al motto è
dimostrabile che le cose stiano così ma non siamo in grado di stabilirne
l’importanza.
ELEMENTI DELLA TEORIA CRITICA
Al pari del funzionalismo la teoria critica una delle teorie complesse.
Dal punto di vista politico e culturale in quegli anni si andava affermando in
europa una corrente di pensiero che pur rifacendosi al marxsismo rifiutava sia
l’ortodossia sovietica che il revisionismo socialdemocratico. Gli studiosi della
teoria critica privilegiarono i riferimenti al giovane marx e agli studi
sull’alienazione e nello stesso tempo non sono esenti dalle influenze della
fenomenologia e dell’esistenzialismo.
Gli autori dell0istituto,marxisti di formazione,contestano al marxismo di ridurre
troppo semplicemente la cultura e l’arte all’economia.
Il concetto di totalità alla base di questa elaborazione rifiuta qualsiasi
possibilità di accontentarsi dello studio di uno specifico fenomeno provo di una
contemporanea contestualizzazione e di una individuazione delle strutture di
potere esistenti.
Può apparire paradossale che autori così fermamente così fermamente
contrari all’analisi di un singolo fenomeno abbiano pubblicato negli anni
cinquanta la personalità autoritaria,un libro che presentava dato di ricerca sul
grado di democraticità dei cittadini americani.
Horkeimer e Adorno colgono la nascita di un nuovo fenomeno,quello
dell’industria culturale nella società contemporanea affermando che a
produzione di prodotti culturali segue la stessa logica e dinamica di qualsiasi
altra produzione industriale.
Individuano anche il concetto di genere. Alla luce della consapevolezza che non
si può realizzare sempre lo stesso prodotto si rende necessaria l’elaborazione di
regole per la produzione ma anche di regole per il consumo,si rende necessario
pervenire alla stereotipizzazione della produzione ma anche a quella dei
meccanismo di fruizione. Come la teoria ipodermica vi è l’idea di passività del
pubblico.
L’INDUSTRIA CULTURALE E LA NASCITA DEI GENERI
Horkemer e Adorno affermano che film e radio non hanno più bisogodi
spacciarsi per arte. Essi si autodefiniscono industrie.
L’easy listening o consumo distratto divengono obiettivi per l’industria
culturale.
Nell’industria culturale si propongono nuovi generi nel tentativo di evitare un
improbabile rifiuto d parte del pubblico. Obiettivo principale è quello della
manipolazione del pubblico. L’offerta mediale punta alla produzione della
mediocrità o all’inerzia intellettuale.per gli individui privati di qualsiasi
individualità non vi è possibilità di fuga.
La serrata e accorata critica mossa dagli studiosi della scuola di Francoforte al
sistema dell’industria culturale che priva gli uomini di individualità può ancora
affascinare tuttavia la teoria critica è di scarsa utilità per comprendere
realmente il rapporto tra il sistema mediale e gli individui che di tale sistema
consumano i profitti. Tale teoria non si interessa agli individui e agli spettatori.
LA CULTURA DI MASSA NELLA TEORIA CULTUROLOGICA
Per Morin la standardizzazione non comporta necessariamente la
disindividualzzazione per questo vi è un sincretismo culturale ossia la tendenza
a omogeneizzare tutto sotto un unico denominatore (nel wester c’è anche
storia d’amore ecc)
L’analisi catastrofica di Morin solleva alcune perplessità.
In primo luogo la teoria culturologica è assolutamete priva di sistematicità e ha
certamente mancato di dar vita a un filone di studio che la assumesse come
riferimento poi non si discosta molto dalla teoria ipodermica ovvero
matematico e informazionale in cui gli individui sono sempre passivi.
I CULTURAL STUDIES E IL CONTRIBUTO DELL’APPROCCIO
COMUNICATIVO
LA NASCITA DE CULTURAL STUDIES
L’esigenza d studiare a cultura di massa si diffonde tra gli studiosi alla metà
degli anni cinquanta fino agli anni sessanta. Ricorrendo all’approccio di altre
discipline come la storia sociale la storia letteraria e la semiotica,l’oggetto di
studi cultura si arricchisce di molteplici sfaccettature. Per dare un idea la
cultura è vista come un processo continui di produzione di significati sociali.
Questo filone di ricerca che inizio a studiare con grande serietà quei prodotti
della cultura popolare come i fumetti..
L’esigenza di difendere le espressioni della cultura popolare,innanzitutto
studiandole e dando quindi loro dignità,si manifestò i Inghilterra qualche anno
dopo la seconda guerra mondiale.
Nell’Inghilterra degli anni cinquanta si verificarono profonde trasformazioni che
indussero gli studiosi a interrogarsi sulle loro conseguenze. Sul fronte socio
economico le più significative possono essere rintracciate nella ripresa
economica e nello sviluppo industriale e nell’affermazione del welfare state
nella ritrovata unità dell’occidente. Sul fronte culturale i segni evidenti di una
americanizzazione della cultura destavano forti preoccupazioni tra gli studiosi
della storia sociale e della storia letteraria timorosi di perdere segmenti
rilevanti della cultura popolare inglese.
In questo clima di opinione Hoggart pubblica il suo volume the uses of literacy.
Per la prima volta mediante il ricorso alle tecniche analitiche degli studi
letterari venivano studiati prodotti culturali della più disparata natura:musica
giornali quotidiani.
Il continuo riferimento alla funzione dell’ideologia che gioca un ruolo rilevante
all’interno della corrente è alla base della revisione dei modelli comunicativi.
I temi di maggiore interessa intorno a quali i cultural studies lavorano possono
essere individuati nella revisione dei modelli comunicativi da un lato e da
un’analisi mai condotta prima sul momento del consumo mediale.
UN NUOVO MODO DI GUARDARE L’AUDIENCE
Gli studiosi che si rifanno ai cultural studies mutano profondamente le
prospettiva di analisi innovando tanto dal punto di vista metodologico quanto
da quello mediologico. A partire dal riconoscimento che il consumo televisivo
avviene per lo più in ambito familiare,lo strumento di analisi prescelto è quello
dell’approccio etnografico vale a dire di uno studio che si svolge all’interno del
contesto naturale entro il quale normalmente si manifesta il fenomeno in
esame.
Nell’ambito di quell’approccio che usualmente viene definito family
television,Morley rappresenta un costante riferimento. Mediante l’analisi di 18
nuclei familiari tradizionali a con differenti condizioni socio economiche
residenti nella zona a sd di Londra,studia le reali modalità di consumo
televisivo che si realizzano in ambito familiare. Innanzitutto l’esposizione al
mezzo televisivo viene considerata come un’attività sociale che talvolta
diventa collettiva.
Inoltre il consumo televisivo entra di diritto a far parte delle relazioni familiari
domestiche attraverso le quali si esprime la vita quotidiana del soggetti.
Contrariamente a quanto implicitamente assunto riguardo all’esposizione al
mezzo televisivo come un’attività che ne esclude altre,Morley sostiene che
numerose attività accompagnano il consumo televisivo. Vi è la trasformazione
del concetto di audience che proviene da un0analisi diretta del consumo
televisivo da parte dei soggetti.
Nel guardare la televisione noi abbiamo la capacità di attivare diversi livelli e
modalità di attenzione di attingere a diverse competenze. La televisione non è
più distruttiva ma vi sono vari usi che se ne fanno:può essere solo di sottofondo
può accompagnare altre attività,rea temi di discussione.
Nell’ambito di quella che ormai viene definita audience resea