Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Modernità e la sua ambivalenza
Modernità = epoca del nuovo; è il nome che ha assunto la costellazione economica politica e sociale del mondo occidentale alla fine dell'800: è il termine in cui si esprime l'autocoscienza di un'epoca che riconosce di essere dominata dal mutamento e di essere radicalmente diversa da ogni altra formazione sociale del passato.
La sociologia tedesca elaborò precocemente un'acuta consapevolezza del carattere problematico ed intrinsecamente ambivalente della modernità in quanto tale.
Friedrich Nietzsche, critico nei confronti della civiltà occidentale, ha al centro del suo pensiero la nozione di volontà intesa come energia vitale primigenia, tensione all'affermazione della vita in se stessa senza freni di sorta.
La critica alla civiltà occidentale è relativa al mascheramento che essa compie di tale volontà primigenia. Al fondamento della morale, Nietzsche pone la denuncia dell'ipocrisia e...
l'individuazione del risentimento. Riconoscere che non esista un fondamento trascendente ai valori cui gli uomini si ispirano, corrisponde ad un'immensa assunzione di responsabilità di affermare i valori solo sulla base della volontà e della capacità di crearli. L'uomo che si assumerà questa responsabilità non è ancora nato ed è l'oltreuomo (o superuomo, Übermensch) Ferdinand Tönnies. Nella Germania di fine '800 in piena espansione economica, T. è una delle voci che criticarono la modernità e il capitalismo e di nostalgia per le forme sociali preesistenti. Il suo posto nel pensiero sociologico è legato soprattutto alla distinzione che egli fa tra "Gemeindschaft" (comunità) e "Gesellschaft" (società), distinzione che divenne un'acquisizione per la terminologia sociologica a lui successiva. 15. Comunità è una forma associativa.fondata su una sorta di "fusione spontanea delle volontà"; è un gruppo stabile nello spazio e nel tempo, in cui gli individui hanno rapporti personali; le norme sono statiche, vi è chiusura verso l'esterno; azioni e comportamenti sono orientati sulla base di tradizioni fortemente radicate; la partecipazione è basata sui sentimenti; i ruoli sono chiaramente definiti. 16. Società è una forma di associazioni più vasta, con rapporti impersonali mediati dall'adesione razionale a regole statuite, dalla subordinazione alle istituzioni e dall'uso di mezzi astratti di scambio (denaro). Nella distinzione tra comunità e società, T. sottolinea l'importanza della presenza del denaro come mezzo per gli scambi economici: la diffusione del denaro è tipica della società e solo all'interno di una economia regolata dal denaro è possibile lo sviluppo della logica del profitto che per T.è deprecabile. Georg Simmel (1858 – 1918)
Come molti sociologi a cavallo tra l’800 e il ‘900, S. si occupò soprattutto di descrivere ciò che i mutamenti recenti avevano prodotto, cioè le caratteristiche distintive della nuova epoca.
Società e sociologia nel pensiero di Simmel
S. si dedicò con passione al progetto di fondare la sociologia come branca autonoma del sapere. Per farlo è necessario stabilire quale sia l’oggetto di tale sapere, che per S. è la società, quale oggetto di pensiero che emerge quando si considera da una certa distanza un insieme di individui che stanno fra loro in relazioni direciprocità (= agiscono gli uni sugli altri). Il concetto di reciprocità, centrale nel pensiero di S. è una concezione della realtà come rete di relazioni di influenza reciproca tra una pluralità si elementi. Questo implica che al concetto di “causa” venga sostituito
quello di "corrispondenza", influenza scambievole tradiversi ordini di fenomeni. Quindi l'oggetto della sociologia sono le varie forme di relazioni di influenza reciproca che esistono tra gli uomini. Altro caposaldo del pensiero di S. è il concetto di sociazione, ossia il processo attraverso cui una forma diazioni reciproche si consolida nel tempo; quindi la società è intesa come il risultato di una certa "sedimentazione nel tempo" di forme di azione reciproca. Le forme e la vita La nozione di forma ha un ruolo molto complesso: S. si concentra a volte sulla forma delle relazioni e dei processi sociali a prescindere dai contenuti, altre volte la forma è intesa come ciò che rimane costante nonostante la variabilità degli eventi, in tali casi è difficile separare la forma dai contenuti. Per S. le forme vengono scavalcate dalla vita che è sia un flusso incessante, ma anche una produzione di forma in cui questofluire si fissa. Le forme sono quindi espressioni di vita, ma anche necessariamente una sua riduzione. Ogni pensiero da forma al mondo secondo una prospettiva, ma esistono infinite prospettive.
Metropoli, denaro e intellettualizzazione della vita. S. descrive la modernità intendendone contemporaneamente anche la crisi: principio della modernità è il mutamento in se stesso. Le forme cui si adegua la personalità nell'epoca della modernità coincidono, per S., con l'esperienza metropolitana. Qui c'è anzitutto una intellettualizzazione delle coscienze: il tipo metropolitano reagisce essenzialmente con l'intelletto (≠ ragione) che è l'organo della psiche meno profondo e meno sensibile, che ben si adegua ai rapidissimi mutamenti delle metropoli, diversamente dal sentimento che necessita di tempi più lunghi. L'intelletto prescinde dalle differenze qualitative delle cose e rifugge giudizi di valore. Tale
l'atteggiamento è tipico anche dell'economia monetaria che riduce tutto in termini di valore monetario, appiattendo la dimensione della qualità dei beni che vengono quindi valutati in base al corrispettivo in denaro. Lo sviluppo delle metropoli, l'intellettualizzazione della vita e la diffusione del denaro si combinano nel generare un'esperienza peculiare della modernità: producono un sistema di relazioni sociali contraddistinte da un alto grado di anonimato. D'altro canto si sviluppano caratteristiche quali la puntualità, la libertà e l'individualizzazione del singolo (grazie alla concentrazione e differenziazione sociale che nelle metropoli è massima). La libertà però, non coincide con un sentimento di benessere. S. nota poi come la società moderna disponga di un sapere che sovrasta le capacità e possibilità di elaborazione del singolo individuo, per cui un ulteriore nodo di ambivalenza.
dissidio tra cultura oggettivata e cultura soggettiva del singolo individuo è una caratteristica della modernità. Ancora, tra individuo e società ci sono delle tensioni, in quanto l'appartenenza alla società costringe l'individuo in leggi e regole che non sono da lui stabilite e questo può andare contro il fine dell'individuo che è quello di realizzare se stesso e di realizzare degli obiettivi da lui stabiliti. Tale dissidio si realizza solo nell'epoca moderna, in cui emerge un orientamento etico per cui la libertà personale è assunta a massimo valore, per cui il compito etico di ciascuno consiste nell'esprimere e realizzare la propria unicità. Tale unicità è a fondamento della differenza tra gli uomini che definisce così la nozione di individuo. Individualismo qualitativo o della differenza è quella cultura che esprime tale nozione di individuo. La moda è un fenomeno che si inserisce in questo contesto.individualismo si riduce spesso ad una parodia di se stesso: il tentativo di costruirsi una personalità tende a volte a svuotarsi di senso, riducendosi a mera collezione di segni esteriori. S. registra l'ambivalenza dei processi che si manifestano; ad esempio nella moda si esprime perfettamente la compenetrazione in un unico fenomeno di 2 spinte contraddittorie: la distinzione e l'imitazione. La moda esprime ad un tempo autonomia (in quanto caratteristica distintiva di un determinato gruppo distinto da altri), ma anche appartenenza (a tale gruppo); inoltre la moda è inserita in un processo senza fine in quanto, nel momento della sua massima diffusione perde il suo significato originario di differenziazione e quindi viene soppiantata da una nuova moda! Capitolo 6. Max Weber W. si è occupato essenzialmente di 3 questioni: - il metodo delle scienze sociali - genesi, specificità e destino della civiltà occidentale moderna - definizione sistematica ecoerenti dei concetti della sociologia. La sociologia come scienza comprendente Per W., la sociologia è una scienza il cui primo obiettivo è di comprendere l'azione sociale, intende il senso e i significati che un'azione ha per chi la compie. La differenza tra scienze della natura e scienze umane è che queste ultime hanno per oggetto l'agire dotato di significato che necessita di comprensione. Dato che la sociologia è una scienza orientata alla generalità, essa intende studiare le azioni sociali degli uomini in quello che queste hanno di ricorrente, di tipico, quindi astrae dalle infinite azioni degli individui, certe caratteristiche comuni e produce tipologie di fenomeni, ossia dei "tipi ideali". La spiegazione causale viene in un secondo momento. Per W., non è mai rintracciabile una spiegazione causale completamente esaustiva dei fenomeni umani, per cui compito della sociologia è di cercare le condizioni che sono semprepresenti quando tali fenomeni si manifestano, con la convinzione che non si possa mai esser certi di aver esaurito la ricerca di tali condizioni. Per questo W. Preferisce parlare, più che di cause, di condizioni o influenze o di insiemi di fattori.
Il concetto di "idealtipo" e i fondamenti dell'agire sociale
L'oggetto della sociologia è dunque l'agire sociale, ossia un agire "orientato all'atteggiamento di altri"; non tutti i tipi di azione sono dunque "sociali".
L'agire sociale può essere di diversi tipi che W. chiama idealtipi o tipi ideali che sono delle sintesi, delle astrazioni cui è utile ricorrere per ridurre l'infinita varietà di fenomeni sociali ad un insieme fruibile di categorie. Hanno cioè il significato di "puro concetto ideale, a cui la realtà deve essere commisurata e comparata". In tutta l'opera di W. compare il concetto di
come: 17. ad un primo livello ci sono le formazioni storiche colte nella loro individualità (capitalismo occidentale) 18. ad un livello leggermente più astratto compaiono tipi di fenomeni che si possono presentare inf