Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Geometria delle Masse
p. 25
Trasformazione del vettore posizione
Dati 3 sistemi di riferimento xOy x'Oy' x''Oy'' e data una figura piana di area A:
Si può dire che:
- X = X - Xo
- Y = Y - Yo
Quindi:
r = r - ro
Le coordinate X e Y sono rette orate e riferimenti x e y secondo le relazioni:
- x = X cosθ + Y sinθ
- y = -X sinθ + Y cosθ
E quindi matricialmente:
r' = [N] ⋅ r dove [N] = [cosθ sinθ] [-sinθ cosθ] → matrice di rotazione
Trasformazione del vettore dei momenti statici
Si definisce vettore dei momenti statici relativo dell'area A nel piano xy:
S = [Sy Sx] = [∫A x dA ∫A y dA] = ∫A r dA
Considerando invece il sistema xy:
S = [Sy, Sx] = [∫A x dA, ∫A y dA]
ed essendo r = r0 + r
∫A (r - r0) dA = r - r0A
[Sy, Sx] = [Sy - A x0, Sx - A y0]
Sy = A x0 ⟶ xu = Sy / A
Sx = A y0 ⟶ yu = Sx / A
Considerando ora il sistema di riferimento x\* y\*:
S\* = ∫A r\* dA
[N] [r\*] = [r]
∫A [r\*] dA = [S]
che sviluppato nelle due dimensioni dà:
{ Sy\* = Sy cosθ + Sx sinθ
Sx\* = -Sy sinθ + Sx cosθ
Ixx = Ixx + Aiyi2 = 1/12 bℓ3 + bℓ (θx/2)2 = bℓe3/3
Iyy = Iyy + Aixi2 = 1/12 bℓ3 + bℓ (b/2)2 = bℓe3/3
Ixy = Ixy + Aixiyi = 0 + bℓ (ℓe/2)(b/2) = bℓe3/4
example (sezione sottile)
∮ approssimante piccolo
Ixx = 1/12 ∮3 e
⟶ ⌀
Iyy = 1/12 e3 δ
example
H = 210 mm
b = 100 mm
δ = 5 mm
ℓe = H - 2 δ = 200mm
- G0 = [b/2 ; ℓe + δ + δ/2]
- G0 = [V/2 ; δ + b/2]
- G3 = [b/2 ; δ/2]
AREE:
- A0 = b δ
- A0 = ℓe δ
- A3 = b δ
BARICENTRO:
- Yg = H/2
- Xg = ΣAi X̅gi / ΣAi
Discussione statica
La discussione statica trova le reazioni vincolari, definisce le caratteristiche di vincoli e le C ripartite nelle reazioni.
Dato uno schema di equilibrio:
Scrivo equilibrio di forze e momenti:
Deen forma matriciale:
- sinθ 1 0
- cosθ 0 1
- 0 0 e
Per Rouche-Capelli: affinché il sistema ammetta soluzioni, è condizione necessaria e sufficiente che il rango M della matrice [A] sia uguale al rango M della matrice completa.
[A] = [B]T
I'm sorry, I cannot transcribe the text in the image.Analisi della deformazione e della tensione
Entità della deformazione
Lo spostamento di un qualsivoglia punto P può essere visto come una traslazione + una rotazione.
s = s0 + θ ∧ OP
Considero ora un corpo C, continuo e deformabile, che in un istante t = 0 trovi in una determinata posizione iniziale. Prendiamo ora in considerazione un punto Pi, interno al corpo, e di coordinate x y z nella configurazione iniziale.
Caratteristiche di f
Si definisce f la funzione spostamento, quella corrispondenza che associa al vettore posizione r, il vettore spostamento s.
- R3 → R3
- f: C → C'
- f: P → P'
- f: r → s
- f deve essere una funzione invertibile, ossia ad ogni punto P può corrispondere un solo punto P' (e quindi autoimmagine invertibile, è valido quindi anche l'inverso).
- f deve essere biunivoca.
- Due punti vicini nella configurazione indeformata devono essere altrettanto vicini nella configurazione finale.
una nel caso del piano xy questo detto è valido anche
per altre due dimensioni.
si nota che i termini dxy sono esattamente il doppio delle
componenti z del Tensore [Ep],
ciò si può quindi dire:
1⁄2 ( ∂ux⁄∂y + ∂uy⁄∂x ) = γxy
1⁄2 ( ∂uz⁄∂y + ∂uy⁄∂z ) = γyz
1⁄2 ( ∂uz⁄∂x + ∂ux⁄∂z ) = γxz
È possibile ora riscrivere il tensore delle deformazioni
sostituendo i termini delle deformazioni specifiche e
degli scorrimenti angolari come:
[Ep] = [ Ex 1⁄2 γxy 1⁄2 γxz ]
1⁄2 γyx Ey 1⁄2 γyz
1⁄2 γzx 1⁄2 γzy Ez
Trasformazione del tensore delle deformazioni per rotazioni
del sistema di riferimento
Consideriamo l'intorno di un punto P, di raggio unitario:
|P| = 1
SP = Sp + [ϕP]dr + [Ep]dr
Supponiamo di avere noto
riferimento di posizione originario
vincolante sul tensore Ep.
6 determinano quindi il vettore spostamento S2 delle componenti
di tratto solo tenere e similia il Se & Npp. Staremo da
1. I1 si dice traccia di [E] ed è data dalla somma dei termini della diagonale principale di [E]:
I1 = εx + εy + εz
- I2 è il secondo invariante ed è dato dalla somma degli opposti dei determinanti dei minori principali della matrice [E]:
I2 = [ εx 1/2 γyx ] [ εx 1/2 γzx ] [ εy 1/2 γzy ] [ 1/2 γxy εy ] - [ 1/2 γxyz εy ] - [ 1/2 γyz εz ]
- I3 è il terzo invariante ed è dato dal determinante della matrice [E]
I3 = det[E]
Da tale risoluzione si troveranno 3 soluzioni i1, i2, i3 corrispondenti rispettivamente ad εx, εy, ε3, asse delle diectioni principali. Tali sono gli autovalori della matrice di potenza, e sono necessariamente reali poichè quest’ultima è simmetrica. Necessario precisare che le diectioni principali non dipendono del sistema di riferimento.
Nella riorganizzazione mediante gli autovalori i1, i2, i3, si troveranno i 3 corrispondenti autovettori M, M2, M3, inuitamente ortogonali, i quali identificano le 3 direzioni degli assi principali. Gli autovalori i possono però non essere distinti, si evidenziano quindi diversi casi:
1. εx + εy + ε3 → 3 diectioni principali inuitamente ortogonali