Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
RELAZIONI CINETICHE
Si dicono RELAZIONI CINETICHE quei modelli matematici che studiano l’andamento di un dato EVENTO nel tempo.
Conoscere le velocità cinetiche significa studiare l’andamento, ma anche prevederle.
EVENTO (esempi)
- DANNO TERMICO: Alterazione delle proprietà chimiche, fisiche e sensoriali di un alimento dovute all’uso di elevate temperature.
- DISTRUZIONE MICROBIOLOGICA Come si distruggono i microrganismi al variare della temperatura.
- DEGRADAZIONE ENZIMATICA: Come vengono valutate le alterazioni provocate dagli enzimi.
- DETERMINAZIONE DELLA “SHELF-LIFE”: Studio delle modificazioni legate a deterioramento e fenomeni di Shelf-life (o Overaging) di un alimento.
Periodo di tempo entro il quale gli alimenti mantengono le proprie caratteristiche igieniche e sensoriali.
Variazione di un dato evento nel tempo. Fenomeni che portano alla fine della Shelf-life.
VELOCITÀ DI REAZIONE
Indicano che il parametro C presenta andamento diminuisce nel tempo.
- ordine della reazione
Variazione della concentrazione nel tempo.
- Costante di velocità, [T-1]
- Dimensioni S = [s-2] unità di misura.
- Distruzione microbica
- Formazione di un nuovo complesso
dc/dt = ±K·Cn
- La variazione nel tempo del provvisorio e direttamente proporzionale alla costante di velocità K
- Tanto se maggiore la costante di velocità tanto è maggiore la velocità di reazione
- Si ha una proporzionalità analoga con il reagente (C)n
Ordine della reazione
Reazioni di ordine zero (n=0)
dc/dt = ±K·C0 = ±K·1
dc = ±K·dt
Relazione lineare tra la concentrazione (c) e il tempo (t).
Integrando:
C−C0 = ±K·(t−t0)
C = C0 ± K·(t−t0)
ln K1 = ln K0 - E2/R1/T1E2
sottrazione
1°membro - 2°membro
ln K2 = ln K0 - E2/R1/T2E2
ln K1 - ln K2 = E2/R1/T2 (1/T2 - 1/T1) = E2/R (1/T2 - 1/T1)
ESERCIZI RELAZIONI CINETICHE
Esercizio 1
Cinetica di ordine 1
dC/dt = K
dC = K·d
C = C0 ± K
T (°C) = c
- 120°C
- 140°C
- 145°C
[ ]=c
τ (s)
- 7200 s
- 7300 s
- ? 95.2 s
E2 = ?
[ ]=c = C0 + K·t = 1 = 0
K·τ = 1
pH
pH = -log10[H+] Vi sono i valori di pH in cui la crescita microbica è migliore. Il pH ottimale per crescita è intorno a 7 e, inoltre, i microrganismi vengono classificati in batteri e patogeni.Acqua e Attività dell'Acqua (aw)
L'acqua è la molecola presente a livello della maggior parte degli organismi e in maggior percentuale in un singolo organismo e quindi in ogni singola cellula. Quando considero un organismo non vi è solo acqua ma anche soluti, quindi devo considerare il soluto (o presenza o assenza con cui aw = P1/Ppure definito come attività. Rapporto tra la pressione di vapore sviluppato dal soluto e la pressione dell'acqua pura. Più l'attività dell'acqua diminuisce più le proteine (enzimi) in esso contenute hanno necessitano di una temperatura superiore per essere denaturati. (Più tenero/succulento). In assenza di acqua per sterilizzare un alimento si necessità di una temperatura più elevata per denaturare gli enzimi. Non alofili: Microrganismi che stanno crescendo in una presenza di un'elevata aw. Autotolleranti: Microrganismi che crescono in uno sviluppo con aw bassa ovvero non che necessitano una variazione minima nella presenza di salinità. Alofili: Microrganismi che crescono in uno sviluppo basso aw dato contaminamento di saluti. Alofili estremi: Microrganismi che crescono con una bassa aw data concentrazione di soluti vicino alla saturazione.Legge di Arrhenius
K = k0 e− E0 / RT
log K = ln k0 + (- E0 / RT)
2° legge di Bigelow
log D2/D2 = (Q2 - Q1) / Z
log k1 = log (2,303 / K2) = log k2/K2
log D2/D2 = (Q2 - Q1) / Z
Z = (Q2 - Q1) / (log D1 - log D2)
Z = (2,303 R + Z) / E2
log k2/k1 = E2 / R (1/T1 - 1/T2)
Equazione di Arrhenius
Problemi di progetto
- Problemi legati alla progettazione di una sterilizzazione.
Avendo a compiere una sterilizzazione occorre svolgere l'analisi con l’intento di voler correggere determinati effetti indesiderati.
Poniamo le reazioni che hanno un certo valore di energia di attivazione (Ea) vengano favorite da un aumento della temperatura e sforzate da basse temperature, possiamo desumere che:
- Se un effetto desiderato ha un’Ea maggiore rispetto ad un effetto indesiderato, per ottimizzare la sterilizzazione si lavora ad alte temperature per tempi brevi in modo da ridurre il danno termico.
Al contrario, se l’energia di attivazione (Ea) di un effetto desiderato è inferiore rispetto ad un effetto indesiderato, si lavora a basse temperature per tempi più lunghi.
Ottimizzazione della sterilizzazione del latte
- In sterilizzazione del latte si controlla che alcuni effetti desiderati vi sono come distruzione di enzimi, e come effetti indesiderati vi sono distruzione di vitamine.
- Riguardo alla pastorizzazione del latte è difficile ottimizzare tale processo fin quando le spore abbiano una energia di attivazione nettamente superiore rispetto a quella delle spore quindi per distruggere le spore si dovrebbe trattare il latte ad una temperatura elevata per tempi brevi e per distruggere gli enzimi, bisogna tenere a basse temperature per tempi più lunghi.
- A parità di temperatura esercita una pressione superiore rispetto al vapore alla stessa temperatura.
- Provengono un notevole peggioramento dello sviluppo sistemico, dovuto con conseguenze al livello verso libero intervenendo con l'improvviso.
Raffreddamento
Dopo la stabilizzazione della temperatura e della pressione letta rispettivamente a un livello di equilibrio (Q-D) qui devono essere considerati i valori.
Può essere la pressione al vapore a livello di temperatura, corrispondente a raffreddamento dei contenitori.
Questo raffreddamento avviene spruzzando l'ogiva a freddo, ovvero si introduce a basso da una prua se si introducono dal sistema, quindi si interviene si riscalda riprendendo in contenuto dei contenitori.
L'intervento anche a livello possa essere o meno in questo viso vedendo di tale fase è molto veloce mentre dall'autoclave di contenitori è molto lento quindi quello dei contenitori a sovrapressione che si provvedono creano una pressione che è proprio all'interno dei contenitori (pluviometri).
Per paura, però, a tale situazione non si introduce solo acqua fredda ma si deve intervenire in pressione in modo che non in pressione bilanciare pressione dei contenitori, evitando che si aprano.