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Teoria generale del diritto e dell'interpretazione

L'art. 12 delle disposizioni preliminari del codice civile e l'art. 1362 e ss del codice civile fissano i criteri legali di interpretazione.

L'art. 1362 cod. civ. si applica anche alle dichiarazioni negoziali unilaterali, con degli accorgimenti derivanti dal fatto che l'oggetto dell'interpretazione non sia un sinallagma contrattuale.

Le regole legali proprie dell'ermeneutica contrattuale si applicano anche all'atto amministrativo.

Le sentenze vanno interpretate alla stregua dei canoni ermeneutici dettati dall'art. 12 delle disposizioni preliminari al codice civile, in ragione della assimilabilità delle sentenze alla legge.

Secondo G. Tarello, le leggi non sono in grado di declinare un proprio complessivo linguaggio scevro da ogni riferimento al linguaggio comune.

Tutte le posizioni dottrinali concordano sul fatto che l'interpretazione giuridica è un'attività che consiste...

Nell'attribuzione di senso ad un frammento di linguaggio, in ambito giuridico si sostiene normalmente che: nel fenomeno interpretativo in ambito giuridico poco o nulla conta il concetto comune ma solo quello legale di interpretazione.

Spesso accade che il legislatore non precisa, ai fini della sua disciplina, cosa un certo vocabolo significhi e come vada interpretato.

Il termine ermeneutica è di origine greca.

R. Guastini critica la teoria generale dell'interpretazione di Emilio Betti laddove lo stesso ritiene che tutte le interpretazioni (storica, drammatica, etc.) abbiano un misterioso tratto in comune.

Le dottrine dell'interpretazione vertono su ciò che l'interpretazione deve essere.

Secondo M. Barberis, le teorie dell'interpretazione sono: il formalismo interpretativo, la teoria dell'interpretazione mista o intermedia, lo scetticismo interpretativo.

Secondo R. Guastini, le teorie dell'interpretazione sono: la teoria cognitiva, la teoria scettica, la...

teoria eclettica Secondo E. Diciotti, le teorie dell'interpretazione sono: - cognitivismo - cognitivismo moderato - scetticismo moderato - scetticismo Secondo F. Modugno, le teorie dell'interpretazione sono: - la teoria restrittiva o limitativa - la teoria conoscitiva - la teoria valutativa o decisionale - la teoria mediana o alternativa - la teoria creativa o performativa Il formalismo interpretativo: - sottende l'idea che l'interprete può addivenire alla risoluzione del caso attraverso l'interpretazione letterale In base alla visione formalistica dell'attività ermeneutica: - l'interpretazione del diritto consiste nella scoperta della corretta interpretazione che è unica Nel contesto storico dell'illuminismo francese: - il brocardo "in claris non fit interpretatio" acquistò il significato di interpretazione letterale La teoria formalistica viene definita teoria cognitiva: - in quanto l'interpretazione è atto di scoperta o di conoscenzatesi dell'unica soluzione corretta è stata elaborata da: R. Dworking Secondo M. Barberis, per scetticismo interpretativo si intende: indicare diverse teorie che comprendono sia il giusrealismo scandinavo sia il giusrealismo statunitense nel mondo del common law Nel genus di scetticismo interpretativo è di uso riportare: più tendenze di pensiero Il comune denominatore tra il realismo scandinavo e il realismo americano: che il diritto è fatto Secondo F. Viola, il realismo giuridico scandinavo: legge in chiave psicologica l'aspetto simbolico del fenomeno giuridico che si giova di identità ritenute oggettivamente esistenti come le norme Secondo F. Viola, il realismo americano: si radica all'interno di un sistema giuridico che ha il suo fulcro nella giurisdizione e nel precedente giudiziario in cui i giudici sono produttori del diritto Per gli scettici: l'interpretazione è un atto di volontà e che, anzi, il significato non può essere

scoperto perché non è unquid che viene prima

Ad avviso della versione radicale della teoria scettica: i testi normativi non hanno altro significato che quello deciso discrezionalmente dagli interpreti

Ad avviso della versione moderata della teoria scettica: ogni testo normativo è suscettibile di interpretazioni sincronicamente configgenti e diacronicamente mutevoli, l’interpretazione consiste appunto nella scelta di un significato a preferenza di altri

Il tratto comune delle teorie scettiche dell’interpretazione sta nel ritenere che: la norma giuridica sia il prodotto o risultato dell’interpretazione, frutto di scelte discrezionali dell’interprete quale atto di volontà

Secondo R. Guastini: se non esiste alcun significato prima dell’interpretazione, allora ogni interpretazione è creativa del significato delle norme

L’eclettismo, anche denominato teoria mediana o alternativa, si scinde in: due varianti, anche se Guastini precisa che

La distinzione tra le due versioni è forse frutto di una forzatura. La prima variante della teoria eclettica si sostanzia in quella corrente del pensiero giuridico contemporaneo facente capo a: H.L.A. Hart ed alla scuola inglese, fautori della tanto fortunata formula della struttura "aperta del diritto" - cosiddetta open texture. Hart, nel capitolo VII del saggio "The concept of law", evidenzia: l'esistenza di un'irriducibile indeterminatezza di ogni disposizione normativa, la quale accanto ad un nocciolo di significato certo e stabile, contiene anche una zona di penombra. Ad avviso di Hart: la teoria cognitivistica, sostenendo che l'interpretazione è sempre atto di conoscenza, trascura l'inevitabile trama aperta del linguaggio, che fatalmente impone all'interprete delle scelte quando un caso cada ai margini della trama. Secondo Hart la teoria scettica, sostenendo che l'interpretazione è sempre atto di

volontà: trascura l'esistenza di regole linguistiche condivise ed incontestate, che determinano univocamente e rendono conoscibile il nocciolo di significato di ogni espressione di lingua

Il difetto delle teorie formaliste, secondo Hart, è stato: quello di congelare il significato della norma in modo tale che i suoi termini generali debbano avere lo stesso significato in ogni caso in cui sia in questione la sua applicazione

Secondo Guastini, la cosiddetta seconda variante della teoria eclettica distingue tra: testi chiari ed univoci e, rispettivamente, equivoci o oscuri

Coloro i quali criticano la cosiddetta prima variante della teoria eclettica osservano che: la cosiddetta open texture è riferibile esclusivamente alle regole, caratterizzate da una defettibilità potenziale, e non anche ai principi, di cui si predica, invece, una defettibilità attuale

Secondo Barberis, la critica che è possibile rivolgere alla teoria ecletica si muove: sull'asse interpretazione

(in astratto) – applicazione (inconcreto) La terza critica che si muove alla teoria eclettica è la stessa che alcuni autori muovono nei confronti della teoria conoscitiva perché: si giunge ad affermare che nei casi facili l'interpretazione è scoperta del significato obiettivo, mera attività interpretativa conoscitiva. Secondo Modugno l'ermeneutica giuridica: è una vera e propria teoria dell'interpretazione. Una concezione tipicamente ermeneutica si basa: sull'idea di coessenzialità di norme e fatti nell'esperienza giuridica. La precomprensione si può definire come: quell'attività compiuta dall'interprete che consente all'interprete stesso di giungere ad un primo orientamento circa il significato da attribuire ad un testo e di formulare possibili ipotesi di significato di quel testo che potranno sempre essere corrette da successive ipotesi, adeguatrici, migliorative o sostitutive di quella.originariaEsiste un parallelismo tra ermeneutica filosofica ed ermeneutica giuridica perché: entrambe si basano sull'utilizzo della metodologia gadameriana, riassumibile nella formula "precedenza della domanda". Da un punto di vista ermeneutico, l'operatore giuridico quando interpreta deve: reperire una disposizione potenzialmente pertinente alla vicenda da decidere e far sì che si instaurino nessi di potenziale corrispondenza tra alcuni dei dati della vicenda umana e gli elementi della funzione normativa. L'attività di precomprensione è declinabile in: passiva e sintetica/attiva ed analitica. La precomprensione attiva ed analitica può essere definita come: una seconda fase di quella che è denominata precomprensione normativa. Il continuo ritornare dell'interprete su di un testo normativo da interpretare esibisce un andamento tipicamente: circolare, anzi spiraliforme. Secondo la prospettiva ermeneutica, la ricerca del diritto.

significa: argomentazione corretta in un sistema linguistico aperto, continuamente arricchito dai significati del contesto

L'ermeneutica giuridica si pone in netta antitesi rispetto allo scetticismo interpretativo perché: mentre lo scetticismo pone su un piano di equivalenza tutte le possibili interpretazioni, sicché all'interprete è dato di scegliere una qualsiasi di esse, al contrario, l'ermeneutica vuole infrangere il mito dell'oggettività dell'interpretazione giuridica

Secondo Kelsen l'esecuzione di tutte le norme, che implica l'interpretazione, comporta sempre: un passaggio dal grado superiore a quello inferiore dell'ordinamento

Secondo Kelsen la norma fondamentale (Grundnorm) è: quella norma che costituisce l'unità nella pluralità di tutte le norme che formano un ordinamento

Secondo una visione normativistica l'ordinamento giuridico: è assimilabile ad un sistema di norme giuridiche

Il testo formattato con i tag HTML corretti sarebbe il seguente:

che non sono su un piano di eguale gerarchia, bensì è un ordinamento a gradi

L'interpretazione, secondo Kelsen, è: un procedimento spirituale che accompagna il processo di produzione del diritto nel nuovo sviluppo da un grado superiore a uno inferiore regolato da quello superiore

L'indeterminatezza di cui parla Kelsen è: è declinabile in due varianti: intenzionale/non intenzionale

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Publisher
A.A. 2021-2022
48 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Savius992 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di teoria generale del diritto e dell'interpretazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Nocerino Raimondo.