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I CONSUMI E LA COMUNICAZIONE IN QUESTO AMBITO

La sociologia dei consumi si occupa di rispondere alla domanda "perché la gente consuma?". La prima scienza che ha cercato di rispondere a questa domanda è l'economia.

L'economia ha fornito tre risposte alla domanda:

  1. Per soddisfare dei bisogni (materiali): la teoria economica considera i bisogni come mediatori o variabili tra il soggetto e l'oggetto di consumo acquistato e utilizzato. Si considera dunque il consumatore come singolo individuo senza tenere conto delle sue relazioni con gli oggetti di consumo.

è ingrado di rendere conto del fatto che nel corso del tempo i consumi si sono modificati e questo prevederebbe una modificazione dei bisogni? bisogni delle persone. Le prime teorie economiche che cercano di interpretare il consumo si mostrano dunque bisognose dichiarificazioni.

Poiché si osserva che coloro che hanno dei consumi più elevati2. Per il mantenimento della salute hanno un’aspettativa di vita maggiore, dunque il consumo è finalizzato al mantenimento della salute

Per invidia ed emulazione nei confronti di chi ha di più: questa teoria proposta da Hirschman, che parla di un effetto “tunnel”: nel campo dei consumi avviene qualcosa di simile a quello che accade sulle3. Per invidia ed emulazione effetto autostrade quando si formano delle code. Questo meccanismo guida tunnel di Hirschmann i comportamenti dei consumatori: questi vedendo persone che Consumo spinto da

bisogni psicologici e sociali hanno accesso a una quantità maggiore di prodotti rispetto a quelli legati al confronto con altri individui. Tendono a cercare di avere un reddito superiore per potersi permettere ciò che hanno le persone osservate. Il consumo, quindi, non è spinto da bisogni essenziali ma da bisogni psico-sociali legati al confronto con altri individui. Tutte queste teorie sono fallaci. Tutte queste teorie presentano delle falle: non sono in grado di descrivere chiaramente il fenomeno dei consumi e quindi manca una teoria complessiva. Alcune risposte, quindi, vengono aggiunte da altre scienze sociali, come la psicologia e la sociologia. Le teorie sociologiche e antropologiche del consumo analizzano come gli oggetti di consumo siano venuti nel corso del tempo a perdere la loro dimensione materiale e ad assumere dimensioni simboliche, facendo dei comportamenti di consumo un modo per esprimere identità, status sociale e appartenenza a determinati gruppi.

Il consumo è un fenomeno comunicativo e, di conseguenza, assume dimensioni simboliche in cui le merci stesse diventano mezzi di comunicazione. Alcune prime teorie sociologiche affermano che le persone consumano per distinguersi dagli altri, simili all'effetto tunnel.

Una di queste teorie è la teoria di Veblen, secondo la quale tutti gli individui ambiscono ad ottenere rispettabilità, onorabilità e prestigio sociale attraverso la disponibilità a spendere senza scopo, dimostrando agiatezza e consumo vistoso. Questo status è concesso agli individui se dimostrano di avere un atteggiamento distaccato nei confronti dei beni materiali e della ricchezza, dimostrando di poter vivere senza lavorare e senza preoccuparsi di realizzare entrate economiche. In passato, questa posizione era ottenibile tramite l'agiatezza vistosa, come quella dei nobili e dei cavalieri.

uomini di fede e sportivi. Comunque si trattava di persone che potevano vivere in questa agiatezza vistosa. Dopo la Rivoluzione francese, questo modo di vivere per garantirsi onorabilità non era più ritenuto rilevante presso l'opinione pubblica, che anzi ritenne poco onorabile vivere di rendita e dunque in epoca moderna si afferma una cultura diversa che considera onorabili le persone che non sono attaccate ai beni materiali e dunque ai consumi, che guardano con distacco e superiorità la ricchezza e i beni materiali, mostrato attraverso il consumo vistoso. Dunque, chi può permettersi l'acquisto di beni costosi, pur lavorando, tramite entrate economiche che permetta loro di non preoccuparsi della possibilità di permettersi oggetti costosi. ❖ Teoria di Bourdieu: i consumi sono uno strumento per mostrare i propri gusti e dunque con cui ci si distingue.glimostrare i propri gusti basati uni dagli altri. Gli individui hanno un determinato habitus,sull'habitus = insieme di giudizi un insieme di giudizi assunti da un soggetto, ovvero i suoiassunti frutto di processo di gusti, e l'habitus è frutto di un processo di interiorizzazioneinteriorizzazione di giudizi divalore incrociati dal soggetto nel di giudizi di valore che sono stati incrociati dal soggetto nelprocesso di socializzazione al processo di socializzazione primaria e secondaria. Nellespunto da diventare istintivi come esperienze di vita, osserviamo dei giudizi di valore fornitiuna reazione biologica dagli altri su degli oggetti, li interiorizziamo e alcuni di questiHabitus + sfera sociale =comportamenti di consumo diventano parte del nostro habitus, del nostro stile di vita.Dipendono da capitale: Vengono dunque interiorizzati al punto di diventare istintivi,o Economico = reddito e al pari di una reazione biologica. I gusti sono usati poi perprofessione

distinguersi dagli altri individui. Per Bourdieau l'habitus,o Culturale = cultura eistruzione unito ad un certo campo (sfera sociale) producono io Sociale = quantità e comportamenti di consumo delle persone. Elabora poi unaqualità delle relazioni teoria del comportamento di consumo che mette alla provadei fatti tramite ricerche empiriche con cui dimostra che igusti delle persone sono determinati dai tipi di capitale dicui le persone dispongono. A seconda del capitaleeconomico, culturale e sociale si riescono a spiegare gli stilidi consumo che le persone adottano. L'acquisizione didiversi tipi di capitale è ciò che contribuisce alla formazionedei gusti. Questa tesi è stata comprovata empiricamente.

  • Il capitale economico: è costituito dal livello direddito e dal livello professionale delle persone
  • Il capitale culturale: è la cultura trasmessa, il livelloe il tipo di istruzione che gli individui raggiungono
  • Il capitale

sociale: la quantità e la qualità delle relazioni sociali intrattenute con altre persone

Lo studioso mette alla prova questa teoria analizzando i dati empirici: fa delle indagini sulla popolazione francese chiedendo i gusti relativi a molti aspetti della realtà, relativi a beni di consumo, artistici e prodotti dell'industria culturale. Nella sua ricerca utilizza i dati relativi al capitale economico e culturale, tralasciando il capitale sociale perché di difficile rilevazione. Mette su uno schema a matrice i livelli di capitale delle persone e analizza quali sono i gusti delle persone relativamente al tipo di capitale di cui dispongono. I gusti relativi alle bevande mostrano una certa prevalenza tra coloro che hanno un capitale economico e culturale bassi della preferenza del vino rosso, mentre chi ha capitale economico elevato e capitale culturale basso predilige la birra. Si tratta di dati statistici, con

Unaprevalenza ma senza determinismo. I consumi di bevande e prodotti culturali diventano strumenti per distinguersi dagli altri ed esprimere la propria identità e personalità.

Teoria di Simmel: è un sociologo di inizio 900 che propone una teoria del gocciolamento. Egli afferma che sostanzialmente c'è un processo di trasferimento dei gusti e degli stili di consumo dalle classi superiori a quelle inferiori, da una classe superiore vi si possa accedere se ne assumono i medesimi stili di consumo. Salvo poi osservare che gli appartenenti a classi superiori, una volta che si omogeneizzano gli stili di consumo, si rivolgono ad altri stili.

Teoria di Riesman: egli afferma che

La gente consuma determinati beni per testimoniare la propria appartenenza alla società. Beni come testimonianza di appartenenza alla società. Parla di una sorta di standard package, ovvero appartenenza alla società occorre disporre di alcuni beni, un pacchetto di beni che chi vive in una determinata società (standard pack) deve dimostrare di avere per essere parte di quella società o membri di un gruppo sociale. Alberoni parla proprio di "beni di cittadinanza", beni di cui occorre disporre per essere cittadini e membri di una società. È vero che nella società in cui viviamo non esiste una collettività che esaurisca l'appartenenza degli individui: gli individui appartengono alla società, ma anche ad altre sottocategorie, gruppi e categorie al suo interno e ciascun gruppo utilizza al suo interno dei beni usati come simbolo di appartenenza.

Teoria di Douglas: un'antropologa

che propone una teoria del consumo che prevede che la gente consumi per definire la cultura e darle una forma. Sostiene che attraverso altri aspetti simbolici della vita, comportamenti di consumo vengono prese delle decisioni attraverso il consumo si che determinano il valore che diamo alle cose, dunque ogni decisione di consumo esprime un giudizio di valore, così determinano il valore che diamo alle cose come sostiene anche Bourdieu. I consumi e i comportamenti di consumo non sono solo risposte a bisogni di natura materiale, ma dei comportamenti che danno agli esseri umani si rapportano alla realtà tramite la mediazione di simboli e della cultura.
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Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mish_B di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e tecnica della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Stanzani Sandro.
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