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Stadio 2: in cui la prestazione è controllata dal bambino.
Stadio 3: in cui la prestazione è automatizzata.
Stadio 1: in cui la prestazione è controllata da persone più esperte
Prima di riuscire a funzionare indipendentemente, i
bambini sono costretti ad affidarsi all’aiuto di altre
persone. Infatti l’adulto deve farsi carico di guidare il
bambino, mentre il bambino si limita a ubbidire e
imitare. Ad esempio, un bambino piccolo messo di
fronte ad un puzzle non saprà che cosa fare, l’adulto
dovrà rappresentare un modello da seguire, dovrà
incoraggiare il bambino ad aiutarlo nel compito e a
imitarlo, distinguere ciò che è “giusto” da ciò che è
“sbagliato” e attirare l’attenzione su come l’immagine Mamma che aiuta i figli a fare il puzzle
viene progressivamente costruita e infine completata.
Stadio 2: in cui la prestazione è controllata dal bambino.
Con il tempo, il bambino si assume la maggior parte della responsabilità di un esito positivo che prima era
affidata all’adulto, e può quindi agire indipendentemente,senza richiedere la presenza dell’adulto.
Eppure vi è ancora un limite, infatti il bambino si basa sulle proprie istruzioni ripetute ad alta voce, con il
quale guida se stesso durante la propria attività.
Stadio 3: in cui la prestazione è automatizzata.
Con la pratica il bambino abbandona gradualmente ogni forma di
autoguida ad alta voce.
L’esecuzione del compito ora procede senza ostacoli e viene portata
avanti automaticamente. In questo modo, la conoscenza dello
svolgimento del compito è stata interiorizzata, vale a dire trasferita dal
livello sociale al livello psicologico. Questo progresso può essere
interrotto dal presentarsi di interferenze, allora l’individuo non riuscirà
più a eseguire automaticamente i compiti e precipiterà a uno stadio
precedente. bambino che compie un’ azione
Per definire ciò che accade nella zona di sviluppo prossimale, Barbara automatizzata.
Rogoff utilizzò l’espressione partecipazione guidata.
La partecipazione guidata è una procedura grazie alla quale gli adulti aiutano i bambini ad acquisire varie
conoscenze mediante la collaborazione in situazioni di problem-solving.
I primi tutor dei bambini sono generalmente i genitori. L’adulto costruisce vari sostegni o scaffold per
prestare aiuto al bambino. Lo scaffolding è il processo grazie al quale gli adulti offrono aiuto a un bambino
nella soluzione dei problemi e adattano sia il tipo, sia la quantità di aiuto al livello di prestazione del
bambino. Durante lo scaffolding il comportamento dell’adulto è flessibile e viene costantemente modificato
alla luce di ciò che il bambino sta facendo.
I tratti generali che caratterizzano una relazione di tutoring efficace sono:
i tutor fanno da ponte tra la conoscenza e le abilità già esistenti dell’apprendista e le richieste del
nuovo compito.
Offrendo un aiuto e una guida, i tutor forniscono un sostegno a favore della capacità
dell’apprendista di risolvere il problema.
Le azioni del tutor garantiscono che l’apprendista svolga un ruolo attivo nella soluzione dei
problemi e contribuisca al raggiungimento di un esito positivo.
L’assistenza efficace comprende il trasferimento di responsabilità dal tutor all’apprendista.
Non sempre i tentativi degli adulti di aiutare i bambini hanno esito positivo.
Prendiamo in esame tre categorie di influenze , che provengono dall’adulto, dal bambino dalla relazione tra
adulto e bambino
Gli adulti devono avere la capacità di sintonizzarsi con le esigenze dei bambini e in certi casi questa
capacità è molto limitata. La sensibilità implica la capacità di discernere le componenti del compito
che il bambino può affrontare da solo, quelle che il bambino può comprendere solo con l’aiuto di
altre persone e quelle che superano le attuali abilità del bambino. Un adulto privo di sensibilità può
caricare il bambino di un eccesso di informazioni, fornirgli informazioni ad un livello inadeguato,
esercitare un controllo eccessivo privando il bambino dello spazio sufficiente per verificare le
proprie soluzioni o adottare la strategia sbagliata. L’insensibilità priva il bambino del sostegno
adeguato, necessario per la soluzione del problema.
I bambini si differenziano tra loro per il limite entro il quale riescono a sfruttare l’aiuto che viene
loro offerto.
Nella relazione tra adulti e bambini, il tipo di attaccamento che si instaura tra genitore e figlio può
influenzare l’abilità del bambino di trarre profitto dagli insegnamenti. Sembra che i bambini con un
attaccamento sicuro siano abbastanza fiduciosi da affrontare problemi cognitivi difficili, questo
perché,quando lavorano con la mamma, sanno che i loro tentativi di affrontare il compito saranno
accettati e sostenuti. Mentre i bambini con un attaccamento insicuro non hanno quella fiducia,
perché le loro esperienze passate gli ricordano che probabilmente le loro azioni verranno ignorate
o rifiutate e di conseguenza hanno minore impulso ad agire di loro iniziativa.
Secondo Vygotskij, il ruolo del tutor può essere svolto anche da un pari del bambino preso in esame.
Infatti sono state distinte due serie di circostanze in cui i
bambini si aiutano reciprocamente per risolvere i problemi:
l’apprendimento collaborativo, dove prevede che i
bambini allo stesso livello di competenza lavorino
insieme.
Il tutoring tra pari, vale a dire il caso in cui un bambino
più esperto decide di istruire e guidare un altro
bambino, con l’obbiettivo di portarlo a un livello di
competenza simile al proprio. Esempio di apprendimento collaborativo
Durante una relazione di tutoring tra l’adulto e il bambino , i fattori
culturali influenzano questa relazione.
Quando si confrontano le caratteristiche dell’istruzione impartita ai bambini da altre persone all’interno di
società diverse, emergono da un lato delle differenze e dall’altro delle analogie.
Esaminando le differenze partendo da tre aspetti dell’istruzione:
Che cosa: riguarda la materia su cui i bambini debbano essere istruiti.
Quando :è il momento in cui i bambini debbano ricevere tale istruzione,che varia a seconda delle
culture. Ad esempio, in alcune tribù africane i bambini di 5 anni vengono istruiti a prendersi cura
dei fratelli neonati mentre i genitori sono a lavorare nei campi.
Come : si riferisce allo stile impiegato per impartire l’istruzione.