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AP A STRUTTURA FISICA DELLE ORGANIZZAZIONI

Lo spazio fisico in cui operano dà alle organizzazioni certe caratteristiche oggettive, che si possono

misurare e correlare con indicatori come l’efficienza e la performance. La struttura fisica e lo spazio

che la circonda sono soggetti alla teorizzazione in tutte le prospettive. Hanno assunto interesse tra

la fine degli anni ’20 e i primi anni ’30. Successivamente il focus delle ricerche si è allontanato dalla

struttura fisica, che aveva perso di interesse, fino agli anni ’70-’80, quando questa linea di ricerca fu

rilanciata.

1. L’organizzazione come entità spazio-temporale

Lo studioso americano Jeffrey Pfeffer (prospettiva moderna) osservò che siccome gli esseri umani

non possono attraversare le pareti o al di là dei pavimenti, il loro comportamento è condizionato

dalle strutture fisiche che occupano.

1.1 Geografie organizzative: spazio, tempo e luogo

L’organizzazione ha una presenza fisica che si estende nello spazio e nel tempo. La sua geografia

fisica comprende tutti i punti dello spazio in cui l’organizzazione svolge la propria attività, che non

sono solo i suoi uffici, stabilimenti e magazzini, ma anche quelli di partner, clienti, fornitori o

stakeholder. Permette di calcolare l’estensione territoriale dell’organizzazione, la cui mappatura

pone la questione della scala dimensionale (locale, nazionale o globale). Città, quartieri, palazzi,

uffici e corpi umani offrono altre scale dimensionali su cui si può immaginare e descrivere la

struttura fisica dell’organizzazione. Misurando l’estensione territoriale con qualsivoglia scala, si

possono esaminare le relazioni tra la struttura fisica e altri aspetti dei processi organizzativi. Le

relazioni tra spazio e tempo possono essere modificate dalla tecnologia; la compressione spazio-

temporale ha fatto seguito alle innovazioni avvenute nella comunicazione elettronica e ai

miglioramenti introdotti nel trasporto.

I problemi di logistica che si collegano all’estensione territoriale sono particolarmente signifi cativi

per le organizzazioni che movimentano materiali fisici e prodotti. Preoccupazioni come l’accesso a

varie modalità di trasporto, distanza dai mercati, velocità e costi di comunicazione, coordinamento,

traporto e viaggi, possono essere gestite attraverso l’uso strategico della collocazione geografica.

Oltre a mappare e analizzare le numerose implicazioni della distribuzione geografica di

un’organizzazione, si dovranno prendere in considerazione le caratteristiche geografiche delle sue

sedi operative, che possono essere fisiche (clima, terreno, risorse naturali) o umane (densità della

popolazione, tasso di industrializzazione, livello di urbanizzazione, presenza o meno di minoranza

entiche o razziali), e possono incidere su molti aspetti dei processi organizzativi. L’attrattività della

sede di un’organizzazioni l’aiuterà o l’ostacolerà nel reclutamento dei collaboratori che desidera.

Per quanto riguarda marketing e comunicazione aziendale, le caratteristiche geografiche di

un’organizzazione possono incidere sulla sua immagine, sulla sua reputazione e sulla sua identità.

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La geografia combina effetti strumentali e simbolici ed è quindi un punto di contatto tra prospettiva

moderna e simbolica. I geografi distinguono queste prospettive differenziando lo spazio dal luogo.

Le preoccupazioni più strumentali che si accompagnano allo spazio contrastano con quelle più

simboliche che si accompagnano al luogo.

La gente è sensibile alle immagini di luoghi familiari. La combinazione tra fisicità dello spazio e

significato del luogo trasforma le strutture fisiche e le loro caratteristiche principali in simboli.

Nella prospettiva simbolica, gli aspetti materiali della struttura fisica diventano difficilmente

distinguibili dagli aspetti culturali, mentre la prospettiva moderna implica la struttura fisica nella

struttura sociale e nella tecnologia.

1.2 Il layout e l’architettura del paesaggio

Il layout o schema strutturale si riferisce alla sistemazione spaziale di edifici e terreni. Quando in un

sito coesistono più edifici, il loro orientamento reciproco, inclusa l’architettura del paesaggio, che lo

collega fisicamente ed esteticamente a vialetti e vegetazione, sono altri aspetti importanti del

layout.

Il layout modellato sui campus universitari sono progettati con l’intento di offrire ai dipendenti

ispirazione intellettuale, emotiva ed estetica, ma per la critica postmoderna riducono le aspettative

dei dipendenti in termini di potere, retribuzione e privilegi.

La struttura e la dislocazione degli uffici e delle postazioni di lavoro, nonché dei servizi comuni,

contribuiscono al layout interno, come la collocazione di persone e attività. Il layout esercita

influenza anche sul coordinamento. Creare un layout efficace significa abbinare correttamente la

collocazione degli addetti alle caratteristiche dei compiti da svolgere; se il layout è mal concepito si

creeranno intoppi e inefficienze nel processo produttivo.

Tutte le organizzazioni devono decidere se posizionare gli uffici dei manager accanto a quelli dei

loro subordinati o se raggrupparli per facilitare il coordinamento tra reparti o divisioni; solitamente

i manager sono sistemati l’uno accanto all’altro. Queste scelte hanno molte implicazioni simboliche,

come segnalare privilegi di potere o una cultura egalitaria, oltre a i nfluenzare considerazioni

tecniche tra cui l’efficienza e la minimizzazione dei costi. I postmodernisti sostengono che la

struttura fisica codifica il potere in un linguaggio spaziale indiretto. Il layout può essere funzionale

alla dominazione e al controllo o promuovere la libertà e la democrazia.

Un effetto del layout è la prossimità, cioè vicinanza nello spazio, che ha effetti temporali e sociali.

Maggiore è la distanza che separa le persone, minori saranno le opportunità di interazione

spontanea e più costose diventeranno queste attività in termini di tempo e energie investite.

L’opposto della prossimità è la distanza o separazione. A parità di tutti gli altri fattori, maggiore è la

distanza tra postazioni di lavoro di due persone, meno è probabile che condividano informazioni o

che interagiscano regolarmente per costruire una relazione.

L’interdipendenza dei compiti entra in gioco per spiegare gli effetti della struttura fisica sul

comportamento e sulla performance. Il bisogno di prossimità creato dall’interdipendenza dei

compiti pone vincoli alla configurazione spaziale, la cui fisicità determina i limiti entro cui

l’organizzazione può adattarsi a tale interdipendenza.

Tra le dimensioni della struttura fisica vi sono anche:

 Apertura e visibilità: derivano da mancanza di confini fisici o dalla loro trasparenza; permette

ai manager di sorvegliare gli operai.

 Accessibilità: facilità con cui si può interagire con i colleghi.

 Privacy: permette di regolamentare l’interazione con gli altri.

Negli uffici, apertura, visibilità e accessibilità sono tutte positivamente correlate tra loro, e

negativamente correlate con la privacy. La trasparenza degli uffici aperti limita la privacy e accresce

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l’accessibilità per i colleghi e la visibilità per i superiori. Gli uffici chiusi consentono di isolarsi e

controllare accessibilità e privacy.

Le barriere fisiche supportano, agevolano o rafforzano alcune forme di interazione, come riunioni,

interruzioni, conversazioni riservate e team work. Altri invece sostengono che so no gli openspace

con poche barriere a favorirle. Secondo la prospettiva moderna la stretta condivisione di spazi

lavorativi stimola creatività e giova alla squadra; la prospettiva simbolica identifica l’apertura degli

uffici con la comunicazione aperta.

I continui viaggi di executive e professionisti che si recano spesso fuori sede hanno introdotto

un’innovazione nella progettazione del layout: l’hot desking, che ottimizza l’utilizzo dello spazio

sfruttando le assenze dei titolari (gli uffici permanenti vengono assegnati secondo necessità,

producendo flessibilità e risparmi), ma richiede aggiustamenti delle pratiche operative. Una sua

forma evoluta è l’hoteling, in cui le aziende usano una reception per gestire l’allocazione e prenotare

sale riunioni, oltre a predisporre servizi di segreteria, portierato e supporto informatico. Queste

pratiche generano risparmi attraverso la minimizzazione di spese per costruzione, attrezzaggio e

manutenzione degli uffici. Uno svantaggio è il bisogno continuo di riorientamento a cui si

accompagna il disagio, con il rischio di intaccare la cultura organizzativa e aumentare lo stress.

L’opposto del disorientamento, la familiarità, viene promossa da layout che incoraggiano il contatto

ripetitivo diretto, che può favorire la formazione di una subcultura.

1.3 Caratteristiche estetiche, arredamento e abbigliamento

Influenzando la percezione degli spazi, le caratteristiche architettoniche e decorative dell’ambiente

suscitano giudizi estetici. Hanno una loro influenza anche esperienze sensoriali, che provocano varie

reazioni fisiologiche in grado di incidere su performance e atteggiamenti, oltre che su variazioni

estetiche. Le esperienze estetiche e fisiologiche sono entrate a far parte delle teorie sul rapporto tra

struttura fisica e organizzazione. I giudizi estetici sono fortemente condizionati dai gusti personali.

E reazioni che provocano le caratteristiche architettoniche degli edifici si possono usare

simbolicamente per esprimere e rappresentare idee organizzative come cultura, identità o strategia.

I significati di una struttura fisica sono distribuiti tra coloro le cui interpretazioni costruiscono la

realtà sociale. La molteplicità di significato limita la quantità di controllo simbolico che si può

esercitare attraverso il design, ma viene limitata anche da significati involontari. Gli aspetti non

pianificati ed emergenti della progettazione architettonica possono incidere sul controllo

comportamentale.

Lo stile architettonico è stato assimilato all’abbigliamento. Sotto il profilo tecnico, lo stile

architettonico incorpora altre strutture e a volte mima l’abbigliamento. Sotto il profilo sociale, vi è

una conformità nelle tipologie dei materiali e simboli utilizzati per dimostrare l’appartenenza

sociale; vestiti e case veicolano valori. Sotto il profilo della percezione, l’architettura, la decorazione

degli interni e il fashion design, sono tre campi distinti ma visti dalla stessa angolatura soggettiva.

Codici formali d’abbigliamento o stile casual vanno ad aggiungersi ad altre caratteristiche dello stile

architettonico per dare

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
71 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher filipix95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia dell'organizzazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Marzano Marco.