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OUTPUT

INPUT tecnologie di mediazione tecnologie intensive

Non (banche e assicurazioni) (pronto-soccorso).

standardizzati

Tipologia di Perrow

Mentre le tipologie di Woodward e Thompson prendevano in considerazione solo la tecnologia

dominante, Perrow ha abbassato il livello di analisi dall’intera organizzazione al singolo compito.

Considerò come mezzi di differenziazione delle tecnologie:

Variabilità dei compiti: definita in base al numero di eccezioni alle procedure standard che si

o incontrano nell'applicazione di una data tecnologia

L'analizzabilità dei compiti: dipende dalla possibilità di spiegare con metodi analitici noti

o un'eccezione quando la si incontra. VARIABILITA’ DEI COMPITI

Bassa Alta

Routine Ingegneristiche

Bassa variabilità, alta analiz. Alta variabilità, bassa alta analiz.

Tecnologia long-linked o a Spesso richiedono alta formazione

Alta collegamento lineare, catena specializzata

di montaggio Es. tecnologie dei contabili e dei

es. produzione di massa tecnici di laboratorio

Artigianali Non di routine

Bassa variabilità, bassa analiz. Alta variabilità, bassa analiz.

Le eccezioni sono poche, Molti problemi e pochi metodi

ANALIZZABILITA’ intuizione e l'esperienza sono conosciuti per risolverli: gli addetti

DEI COMPITI molto importanti. sono in una condizione di incertezza

Es. produzione artistica costante.

Bassa Coincide con le imprese di

produzione di piccole quantità o

singole unità della Woodward e le

tecnologie intensive di Thompson.

Es. reparti di ricerca e sviluppo,

ingegneria spaziale

37

Come usare le 3 tipologie presentate

Anche se le 3 tipologie esaminate finora si sovrappongono, in una prospettiva modernista sono da

applicare tutte e 3 per massimizzare le informazioni disponibili.

Le 3 tipologie usate assieme obbligano a considerare le sei dimensioni che nel loro insieme le supportano:

complessità tecnica, routinizzazione del lavoro, standardizzazione degli input/output, standardizzazione

dei processi trasformativi, variabilità dei compiti e analizzabilità dei compiti.

Un esempio di applicazione di queste tecnologie: fabbrica di autobus

1. All’inizio si pensa ad una tecnologia a collegamento lineare (Thompson) – catena di montaggio per

motore e carrozzeria

2. Poi ci si rende conto che non è una tecnologia di produzione in piccoli lotti (Woodward) – ogni ordine

prevede specifici requisiti di riscaldamento, condizionamento aria, allestimenti esterni/interni

carrozzeria

3. Il reparto telai usa tecnologia di routine perché la variabilità dei compiti è bassa (l’unica variazione

è la lunghezza) e l’analizzabilità dei compiti è alta (metodi standardizzati per montare tealio)

4. Il reparto allestimenti interni è tecnologia ingegneristica perché la variabilità dei compiti è alta ed è

alta l’analizzabilità

2. SIMBOLISMO: Tecnologia nella prospettiva simbolica

I simbolisti credono che la tecnologia, come ogni altro aspetto delle organizzazioni, sia costruita

socialmente. Per loro dunque il termine “tecnologia” include nuovi elementi:

non si riferisce solo a oggetti fisici e strumenti, ma anche a simboli (immagini e parole) e metafore

 non si concentra solo sulle attività operative ma anche sull’interazione tra persone e tecnologia

 2.1 Le nuove tecnologie - Perrow

Zuboff spiegava che l’utilizzo delle nuove tecnologie richiede più processi interpretativi rispetto a

tecnologie tradizionali perchè i dati gestiti implicano rappresentazioni di tipo simbolico anziché di oggetti

tangibili.

La teoria della nuova tecnologia di Weick si pone sullo stesso piano, facendo attenzione a cognizione e

soprattutto interpretazione.

Grazie alla nuova tecnologia non c’è più bisogno del contatto/vista del prodotto fisico, il controllo si

basa sulla fiducia nelle proiezioni digitali.

Le nuove tecnologie vengono definite come stocastiche, continue e astratte.

Stocastiche: interruzioni inattese. Mentre nelle tecnologie tradizionali gli eventi stocastici sono

 occasionali, gli utilizzatori delle nuove tecnologie devono affrontarli più spesso. La frequenza con cui

si presentano non genera necessariamente apprendimento perché ogni evento è il prodotto unico

di tutte le interazioni tra i componenti. La natura stocastica delle nuove tecnologie sta nel fatto che

i processi, le cause e gli effetti non possono essere ben compresi dagli utilizzatori.

Continue: funzionano ininterrottamente da molteplici operatori alla volta e devono essere

 continuamente aggiornate mentre ci si sta lavorando dentro.

Astratte: mentre le vecchie tecnologie permettevano di vedere le componenti o di stare accanto

 all’operatore, i processi operativi tramite PC sono astratti e sottratti alla vista degli operatori.

La natura stocastica, continua e astratta delle nuove tecnologie aggiunge un livello di complicazione

che le rende diverse dalle 3 tipologie di Woodward, Thompson e Perrow e accentua la necessità di

affidabilità . complessità

Secondo Perrow, La del sistema produce interazioni inattese tra i suoi componenti, mentre

stretta connessione

la tra quei componenti che comportano reazioni degli operatori alle interazioni

inattese del sistema fa maturare rapidamente le condizioni che favoriscono il disastro.

In una conclusione pessimistica, Perrow sosteneva che gli incidenti, tanto frequenti da poter essere

definiti come “incidenti normali”, non si possono prevedere o capire in modo abbastanza rapido da

intervenire efficacemente.

2.2 La costruzione sociale della tecnologia -SCOT e Orr

38

Anche se Weick e Perrow si sono avventurati nel territorio simbolico dando all’interpretazione un ruolo

nella tecnologia, le loro teorie continuano a basarsi sull’oggettività perché definiscono dimensioni e

variabili con cui testare oggettivamente il potere esplicativo di quanto affermano.

Diversamente dai modernisti, i costruzionisti, non vedono la tecnologia come pura applicazione della

scienza al lavoro produttivo ma come fattori sociali, culturali ed economici che influenzano l’ambiente.

Social Construction of Technology – SCOT

La teoria della costruzione sociale della tecnologia ( )

sviluppata dall’olandese Bijker in collaborazione con Pinch e Law afferma che le tecnologie vengono

influenzate da complessi trade-off socioculturali.

Nel loro modello, l’innovazione tecnologica introduce una novità (una variante) in una popolazione di

prodotti a seguito della quale gli utilizzatori decidono quali mantenere e quali abbandonare.

Un esempio è stata la ricostruzione dell’evoluzione dell’industria delle bici: le donne che indossavano

gonne chiesero modifiche al telaio delle biciclette, dando origine alle grazielle e diversificando il

mercato dalla comune bici da corsa.

Dunque il processo di selezione delle tecnologie è stato condizionato da forze sociali.

Mentre molti studiosi che si rifanno alla SCOT si sono concentrati a livello macro dell’innovazione

tecnologica (come Bijker), altri esaminano i processi interpretativi che influenzano le singole unità.

Lo studio etnografico di Orr sul lavoro dei tecnici riparatori delle fotocopiatrici presso Xerox gli permise

di dedurre che le macchine fotocopiatrici hanno sia una presenza tecnica (struttura e funzionamento

della macchina) che una presenza sociale (i tecnici condividono le proprie conoscenze, costruiscono

una propria identità e si adattano a situazioni complesse in modi sia formali ma soprattutto informali,

creando così una subcultura di cui non si rendono nemmeno conto).

Lo studio di Orr ha messo in luce la struttura sociale del lavoro tecnico e della tecnologia e mostrato che

i concetti di tecnologia, struttura sociale e cultura organizzativa si influenzano a vicenda.

Le scoperte di Orr dimostrano che per gestire le tecnologie vecchi e nuove bisogna capire le interazioni

e le interpretazioni di coloro che le utilizzano, oltretutto tramite esse gli utilizzatori potrebbero sollevare

preoccupazioni esaminate in nell’ottica critica postmoderna

3. POSTMODERNISMO: Tecnologia per la prospettiva postmodernista

I postmodernisti guardano con preoccupazione alla tecnologia: riprendono la posizione di Heidegger,

studioso della corrente simbolica, che aveva sollevato una serie di domande provocatorie riguardo la

relazione tra la tecnologia e il sé, affermando che l'essenza della tecnologia sta nel modo in cui viene

usata e nel modo in cui le permettiamo di dare forma a quello che siamo.

Così come Weber credeva che la burocrazia potesse diventare una gabbia di ferro, Heidegger intravide

un pericolo nella tecnologia, perchè se da un lato offre molte possibilità, dall'altro c'è il rischio che finisca

per imprigionarci.

Sulla scia di Heidegger, i postmodernisti mostrarono come la tecnologia controlli i comportamenti

imponendo disciplina e come attraverso di essa i manager acquisiscano potere.

3.1 Tecnologie di controllo e di rappresentazione – Lyotard + Coombs, Knights e Willmott

I manager possono esercitare il controllo sugli operai attraverso le tecnologie che impongono, che

disciplinano i lavoratori tramite vincoli fisici e mentali.

La tecnologia ha una natura pericolosamente seduttrice, che spinge a perdere il contatto con la realtà

in favore di un’illusione.

Ne “La condizione post-moderna”, Lyotard afferma che la tecnologia ha allontanato i valori sociali di

verità e giustizia per promuovere efficienza e razionalità: la performance ottimale si ottiene minimizzando

l’energia e massimizzando l’output, spesso raggiunto tramite analisi del valore di una persona.

Nel momento in cui si affermano questi ideali, più efficienti e razionali appaiono le organizzazioni-

tecnologie-persone, più potere acquisiscono, ma anche più diventano schiave di un sistema che

definisce il potere unicamente in termini di razionalità ed efficienza.

Coombs, Knights e Willmott affermano che l’IT (Information Technology) è un mezzo per orientare il

pensiero e l’azione delle organizzazioni e per abituare i membri a non contrastare i desideri o le

aspettative dei manager.

Sostenevano che l’apparente oggettività dei dati sulla performance nasconde il fatto che le categorie

in cui i dati vengono raccolti e da cui vengono riportati impongono i valori a coloro che lavorano

all’interno del sistema 39

es. obbligo di dichiarare il numero di pazienti assistiti al giorno rinforza l’idea di processazione rapida a

discapito della qualità dell’assistenza, costringendo i medici a questi ideali.

La visione critica afferma che i dipendenti non sono privi di potere: possono resistervi attraverso il

sabotaggio (ins

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Publisher
A.A. 2016-2017
90 pagine
6 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sofia_polly di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia dell'organizzazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Marzano Marco.