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Teoria del Consumatore
Il prezzo di riserva, dipende dalle preferenze,
Rappresentazione delle Preferenze
- Ipotesi sulla razionalità del consumatore.
- Ordinamento basato su numeri ordinali o cardinali.
Funzioni di Utilità
- Preferenze nel caso di un solo bene: principio dell'utilità marginale
- Le preferenze nel caso di beni multipli: utilità marginale (curve indifferenza, saggio marginale di sostituzione)
Ragionare Funzioni, Utilità
Il consumatore come valuta il consumo degli acquisti? Tramite l'utilità di quanto acquistato gli compete.Per valutare il beneficio dall'acquisto di un bene e come descrivere l'ordine del tipo di bene che gli piacerebbe è diretta la funzione utilità.
Perché si studiano le scelte del consumatore? - Consente di ricostruire la curva di domanda di un bene o di un servizio - La curva è importante per fini esplicativi - La curva può chiarire per studiose di come aiutare
È importante per il consumatore, oltre lo studio delle preferenze, quello di uno vincolo (vincolo di bilancio)
Le bilancio sono le entrate e le uscite. Il vincolo di bilancio a livellopratico è il limite a livello monetario, quindi soldi, che il consumatore ha percepito.I beni che desidera acquistare, quindi essendo è un vincolo, se in limite, ci dice una provenienza di tutte le combinazioni di beni che quelconsumatore può ottenere. Vado in un supermercato ed ho cento euro, e "il vincolo di bilancio" nel supermercato ci sono tantissimi beni e ho moduli di preferenza, mi piace più il cioccolato rispetto alla carne, dato che ho 100€ ed esistono punti dei punti beni, cioè c'è l'equazione con peso. Il consumatore si è razionale, deve massimizzare il bilancio, comprare la quantità massima possibile minimizzando la spesa avendo i 100€. Le combinazioni di banette di cioccolato e carne che mi permettono di spendere al massimo 100€
In economia i 100€ non sono solo soldi, ma es pressione della combinazioni delle preferenze di un consumatore. Compravendita dallo stesso. I 100€ non sono un valore per il bene ma di paniere verso le combinazioni di beni e beni acquistati da un consumatore.Le preferenze del consumatore è anche una misura ulteriore di quel paniere.
si dice come un individuo preferisca due panieri in ordine di desiderabilita',
partendo dal dire quale sono apprezzati o scartati zero).
In confronto, panieri due panieri, ordino una combinazione di beni, quando i due
indici seguono: OPINIONE DI PREFERENZA
Si considera la preferenza non-paretocenica sul piano allocco di soddisfazione;
lo strumento di preferenza con combinazione e' diretto nella relazione di preferenza,
indicato numericamente con l'asterisco (è una scala numerica veribile).
Dalla relazione di preferenza si distinguono, oltre che relazioni di preferenza:
Le relazioni di PREFERENZA STRETTA e quello di INDIFFERENZA:
Si capo è dominante preferito
10 Concetto di INDIFFERENZA si incrementa nell'impattare sulla teoria del consumatore.
La Relazione di Preferenza è:
- Dati due panieri di beni: a,b ≡ X (a e b appartenenti all'insieme X)
- a ≥ b
indica che a è buono almeno quanto b o che a non è peggiore di b,
ATTENZIONE: il concetto di economia paretot è come l'INDIFFERENZA, odo
se è vero è CONTRARIO.
- Se dichiamo che la panieria con due brioche e caffe' è decisamente preferita
- a quello con due caffè ed una brioche, ma non se v ero è contrario, la
- preferenza non nell'favola con le due brioche.
- Se diciamo che la preferì che contiene due brioche e caffè, è decisamente
- preferito è quello da contiente due caffè ed una brioche, ed è vero il contrario,
- allora è INDIFFERENTE
PREFERENZA STRETTA
- Si ho relazione di preferenza stretta che due panieri; se uno è strettamente
preferito sull'altro
a > b ⟺ a ≥ b e b ≥ a oppure a 6= b
allora a è migliore di b
Nell’esempio di beni, se a ≥ b, allora avere 100 cl di birra e 150gr di
carne piuttosto che 150cl di birra e 175gr di carne.
INDIFFERENZA
- Sino a relazione di indifferenza, se l'uno è indifferente all'altro
a ∼ b ⟺ a ≥ b e b ≥ a; oppure a è buono quanto b
PROPRIETA' FONDAMENTALI
- Dobbiamo assumere che il consumatore faccia scelte razionali, quindi
se può nelle nostre prime scelte non possiamo, questo perché altrimenti non può
effettuare uno studio.
L'UTILITÀ MARGINALE
L'utilità marginale è il saggio a cui varia il livello di utilità totale (U) in risposta ad un cambiamento nel livello del consumo (A). Formalmente:
MUY = ΔU/ΔY
L'utilità marginale è una delle proprietà delle funzioni di utilità totale. Il principio dell'utilità marginale decrescente afferma che l’utilità marginale diminuisce man mano che aumenta il consumo del bene.
Si vede in microeconomia: ΔU corrisponde all’utilità prima e l’utilità dopo aver assorbito un capitolo.
- La prima variabile è l’ampiezza che funziona “dopo”.
- Ci si aspetta che l’utilità marginale sia positiva.
Uso per marginali benefit.
L’utilità è una variabile dipendente.
Avendo visto che se responsi incremental e l’ampiezza della retta, anche in questo caso, avrà l’angolo della funzione di utilità.
Se la frazione che vedete è l’impatto sulla funzione di utilità è grande:
- Coniecivente quando il rapporto è grande, una piccola variazione di x fa variare molto Y, ci si aspetta che il rapporto sia più grande e la curva più ripida.
- Se l'angolo è piccolo la curva sarà piatta.
RICORDA Denominatore sta sull'asse delle Y e il numeratore delle X
Il numeratore sta sempre sulle ascisse delle X
Quando il più grande è il rapporto, maggiore è l’impatto sulla curva di utilità. L’utilità marginale è decrescente. (Da sinistra verso destra, in basso)
- Le curve hanno per caratteristica che il loro saggio cambia a seconda di dove ci trovi sulla curva.
- La “convezione” aumenta, ma sempre di meno.
- A sinistra più quantità del bene è poca, quindi più “appiccabile”; adesso, mentre a destra le quantità del bene è molta, quindi sono comunque “apprezzate” ma meno.
In questo catalogo di utilità è stato preso a considerazione un solo bene, una data.
A sinistra il saggio lo curva è molto ripida, quasi verticale: l’angolo dice che l’aumento di Y è in maniera esponenziale rispetto a X, dato un piccolo aumento di x, e un grande aumento dovuto all'incremento è molto ripido, ma meno da x; aumenta la curva di sempre di meno.
(√y = y)
Sull'asse delle ordinate c'è ancora l'utile è l'utilità.
L'unica differenza è che invece di essere un solo passo, sono scendere o tre bassi, ovvero: U1, U2.
Ritorniamo pertanto alle curve di indifferenza.
Una curva di indifferenza è un insieme di punti che danno al consumatore lo stesso livello di utilità.
Vedere perché realizzano un grafico semplice, abbiamo già le scale x1, x2, bisogna tenere presente che x1, x2 hanno bisogno di un terzo asse, va considerata le stesse forme del grafico vecchio, solo che escluso altre dimensioni scende graficamente come se fosse una campana.
Più si va in alto, più l'utilità è grande.
L'escamotage utilizzato dagli economisti è quello di fare delle sezioni, chiamate livelli, che tagliano la campane.
Vedendo l'utilità, ovvero le sezioni delle campane, sono i livelli di utilità e vanno riportati nel grafico più bassi.
In pratica il rapporto delle sezioni sono le curve di indifferenza e vanno riportate sul grafico e loro, più si sale, più l'utilità aumenta e ci si sposta più in alto, o destra.
Per assunzione si assume che siano le sezioni delle campane e che più si sale in alto o destra
maggiori è l'utilità (e il consumatore è felice)
U1 = U2 = U3