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Definizione di circuiti lineari, tempo-invarianti e costanti concentrati
I) Circuiti lineari: vale il principio di sovrapposizione degli effetti
Vg(t) → [Circuito lineare] → Vout(t)
Ig(t)
Si può dividere il circuito
Vg(t) → [Circuito lineare 1] → Vout(t)₁
Ig(t)
[Circuito lineare 2] → Vout(t)₂
Vout(t)₁ + Vout(t)₂ = Vout(t)
II) Circuiti permanenti (tempo-invarianti)
I parametri dei componenti sono costanti nel tempo
Ciò implica:
[Circuito permanente] → α(t)
t
x(t)
1
∞
t
Ad una traslazione di x(t) corrisponde una traslazione g(t)
x(t-τ) → g(t-τ)
x(t)
1
∞
t
III) Costanti concentrate
Il comportamento del circuito non tiene conto delle propagazioni
v è funzione solo di t
v = v(t)
v non è funzione di x, y, z
Convenzione dei segni
Per convenzione v(t) è considerato positivo tra + e - e la corrente è considerata positiva.
Se scorre tra + e - P(t): potenza di un componente in funzione di t:
Se P(t)>0 il componente assorbe energia e si dice passivo
i(t) = (it)(t) d(ic) è concordale con v(t)
componente è passivo
Se P(t)