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A DIOGNETO

Testo databile tra la fine del secondo e inizio del terzo secolo d.c., non sappiamo ne autore ne destinatario, testo ignorato per secoli e poi scoperto nel 1436 da Tommaso di Arezzo al mercato del pesce di Costantinopoli. Testo in lingua greca, ne vengono fatte 3 copie nel 16° secolo. Nel 1870 bruciato il manoscritto (non era l'originale) nell'incendio della biblioteca di Strasburgo. Diogneto significa "generato da Dio", potrebbe essere anche un nome generico che si rivolge a tutti coloro generati da Dio. Vuole presentare il cristianesimo.

Esordio: un indice programmatico dei temi trattati nel testo. Il destinatario personale o universale è qualcuno che ha sentito parlare dei cristiani e vuole saperne di più. I 5 temi trattati sono:

  1. Qual'è l'idea del Dio cristiano
  2. Come si comportano i cristiani che sembrano disdegnare il mondo, come fosse di poca importanza, e disprezzare la morte in vista della resurrezione
  3. Confronto con altre religioni e culture
religione e cultura molto intrecciate all'epoca. Accusa idolatria.  Carità (amore).  se Gesù è così importante perché è arrivato in quel momento e non prima, dall'inizio. Sembra essere una lettera perché indirizzata a Diogneto, ma la struttura ricorda un trattato. →Primo tema cultura greca e ebraica (la seconda origine del cristianesimo), le critica: il mondo greco per l'idolatria, tra gli idoli greci e le divinità cristiane. Gli idoli sono creati dagli uomini con materiale vile, sono oggetti non persone. Consapevolezza che il cristianesimo è una novità. Gli idoli sono di una sostanza e di una forma inadeguata alla divinità, una materia inferiore anche all'umanità, una forma data dagli uomini. Nel cristianesimo è Dio che crea l'uomo dandogli la propria forma. Non svuotare di carattere personale il nome, la persona di Dio (anche nelle 10 parole). Sottolinea importanzadell'esperienza religiosa; uno tende conformarsi/ assimilarsi all'oggetto amato, all'idolo, questo genera opposizione. Ultima critica all'idolatria è il culto se gli idoli avrebbero sensibilità dal vostro culto sarebbero puniti e non valorizzati. Si capisce come l'autore del testo interpreta l'esperienza religiosa in base ad intelligenza e sensibilità. Critiche al mondo ebraico: il culto critica i sacrifici perché dio non vuole nulla, vuole stabilire un rapporto con noi. Critica ai giudei sui riti Gesù era entrato in critica verso coloro che di sabato non facevano proprio nulla. Regole che sopravvalutate diventano un modo di travisare dio. Il periodo apostolico va dalla nascita di Gesù alla morte dell'ultimo apostolo; periodo sub-apostolico nel quale procede la vita cristiana cristianesimo ancora come novità nei confronti di esperienze religiose e culturali riguardanti il mondo greco ed.ebraico.Critica al mondo greco-romano per l'idolatria (forma data dagli uomini), critica al mondo ebraico per il culto legato a sacrifici offerti a dio come se ne avesse bisogno (in realtà si dovrebbe parlare del sacrificio di gesù, e non del sacrificio di uomini e delle donne) e per la ritualità (molti riti, cerimonie, calendari, pratiche). Differenze tra cristianesimo e culture di ogni epoca, utile confrontarsi con il contesto. La teologia fa per la fede cristiana, il confronto tra fede cristiana e cultura del proprio tempo è di ogni epoca. Paragrafi 5-6: non dice ancora qual è l'elemento essenziale per il cristianesimo, ma che si capisce ovvero la carità (rivelazione di dio in gesù), gesù non è solo profeta inviato ma la rivelazione di dio in prima persona, gesù è il messia, importante il contenuto della sua vita, desideroso di amare. Viene presentato il cristianesimo e lo caratterizzano rispetto.: per creare paragrafi - : per evidenziare il testo in grassetto - : per evidenziare il testo in corsivo - : per creare testo in apice - : per creare testo in pedice -
: per andare a capo Ecco il testo formattato:

Paragrafo 5: comportamento cristiani, inseriti in qualunque contesto con qualche differenza non esteriore ma bensì di stile di vita e criteri di esistenza. Cristiani come pellegrini nel mondo, cittadini ovunque ma un po' stranieri perché il cammino è verso il regno dei cieli. →v.6: non sopprimevano i bambini malati o deformi accoglienza di chiunque nonostante problemi fisici o psicologici, per amore. Non vivono secondo la carne ovvero vivono l'esperienza carnale ma non vivono solo secondo la carne, non hanno →come unico criterio di esistenza quella carnale, fisica e corporea visione carnale e spirituale insieme.

v.9: pellegrinaggio. →v.10: rapporto tra legge civile e divina i cristiani osservavano le leggi, riconoscevano l'autorità civile, ma con la loro vita superano le leggi tramite la carità: se la legge chiede qualcosa contro carità e dio allora i cristiani non sono →disposti a

` per creare un nuovo paragrafo - `` per evidenziare il testo in grassetto - `
` per andare a capo - `
    ` e `
  • ` per creare una lista puntata Ecco come potrebbe essere formattato il testo:

    Seguirla contrasto e contrapposizioni che nella storia hanno portato a persecuzioni. Chiude il paragrafo con una serie di contrasti legati a diversi criteri dell'esistenza. Al versetto finale da nome e cognome alla contrapposizione: dai giudei combattuti come stranieri, dai greci perseguitati. Conclusione che sottolinea la difficoltà a capire i veri motivi della contrapposizione.

    Paragrafo 6: rapporto tra anima e corpo (i cristiani sono nel mondo come l'anima nel corpo). 8 punti di confronto:

    • Come l'anima è in tutto il corpo, lo spirito pervade l'intero corpo, così i cristiani ovunque nella terra
    • L'anima abita nel corpo ma non è esattamente il corpo, così i cristiani abitano nel mondo ma non sono del/il mondo, distinguere elementi fisici da quelli spirituali
    • Anima invisibile racchiusa in un corpo visibile, cristiani si vedono nel mondo ma la religione è invisibile. Il cristianesimo nelle sue origini non voleva

    Presentarsi con eccessiva visibilità. Gli elementi fondamentali sono il rapporto personale con Dio e lo stile di vita secondo carità.

    Difficile rapporto tra anima e corpo. La carne odia l'anima e la combatte, perché non le permette di usufruire di piaceri. La mente intelligente cerca di regolare. Contrasto tra benessere corpo e ciò che l'anima suggerisce.

    L'anima continua ad amare il corpo anche se questa è odiata dalla carne, così i cristiani amano anche chi li odia.

    L'anima sostiene il corpo, così come i cristiani chiusi nel mondo lo sostengono.

    L'anima immortale abita in una dimora mortale, i cristiani aspettano l'incorruttibilità nei cieli. L'anima non muore con il corpo, ha un inizio ma non una fine come il corpo. I cristiani vivono in una società limitata legata al tempo, ma si immaginano immortalità nei cieli.

    Il frutto delle persecuzioni e delle prove. Grazie anche alle

    difficoltà uno spirito cresce, forma e matura.

    Paragrafo più famoso di tutto il testo che riporta il rapporto tra antropologia e fede cristiana.

    →Trasformare il cristianesimo in forme di vita civile e religiosa diverse dal cristianesimo pericoli idolatria, cattiveria...

    →paragrafo 7 rivelazione di dio in gesù come buono. Dio si rivela in gesù, qualcuno poteva mettere in discussione→la divinità di gesù difficoltà di comprensione.

    →Tema buono e cattivo si immaginavano due modalità di rivelarsi di dio; la diogneto dice che gesù è veramente dio ed è veramente buono. Gesù è il figlio del creatore, ma dio nella sua pienezza. v.2: identità divina di gesù. Parola "incomprensibile" si può interpretare in vari modi: qualcosa che non si capisce, abbracciare/includere, inafferrabile ovvero gesù è più grande anche della nostra comprensione.

    intellettuale. La parola indica la qualità, il cuore, il contenuto della relazione personale. Uomo mai completamente afferrabile. Il cuore indica il centro della persona. → Capire se l'esistenza tesa verso l'infinito o legata alle cose esistenti il modo di interpretare il rapporto con dio influenza la vita civile. → v.4: persuadere salvezza che cerca interlocuzione e passa attraverso un dialogo/incontro (non magici e violenti) per stabilire una relazione. Se non c'è contrasto vuol dire che il rapporto tra dio e infinito si è affievolito o non c'è più. → Alcune idee sono più forti della violenza ci fa capire la consistenza di una violenza. → Capitolo 8 un dio così qualcuno se lo sarebbe aspettato? No, così sorprendente e così logico e vero relazione di amore con l'uomo. Tema bontà di dio che si rivela come amico buono, in forma inattesa. Nell'antico testamento c'era il

    dio cattivo, invece i primi cristiani difendono con forza che dio è buono. Foierback dice che l'essenza è antropologia e non teologia, quindi un discorso sull'uomo, non su dio. L'idea che i cristiani proiettino su dio ciò che sono si scontra su due fatti: storicità di gesù e la novità di gesù. Storicità - abbiamo documenti storici quindi non è solo proiezione. Novità - tratti così innovativi di pensare a dio che è difficile immaginare che qualcuno se lo aspettasse, una novità che quando si manifesta non sembra così lontano ma sorprende. Paragrafo 9 se gesù è così importante perché è nato in quel momento e non prima? Per darci la possibilità di sperimentare il male e la debolezza, che da soli facciamo fatica a farcela, per darci il tempo di fare l'esperienze di noi stessi pur nella fragilità e nel male. Perstabilire una relazione uno deve fare esperienza di sé.
    → Sottolinea aspetti negativi umanità forse per sottolineare la difficoltà della solitudine, della mancanza di dio, incompiutezza. Persino nell'esperienza della cattiveria dio salva, salvezza universale per tutti. Alla luce della novità ciò che c'era prima sembra più oscuro, impossibile. v.6: novità di gesù che sembra capace di salvare l'impossibile. Il vestito e il cibo non sembrano più così importanti tanto è importante la relazione con l'altro (es. nel caso dei genitori quando nascono figli). Vestito come espressione della propria identità; il cibo riguarda il sostentamento. San paolo critica gli uomini carnali che si fermano solo sull'aspetto fisico.
    → Paragrafo 10 istruzione finale su come diventare cristiani, caratterizzata da 4 passi: conoscenza, gioia, amore, imitazione. Il cristianesimo è una forma di.conoscenza non triste (rivela qualità esistenza umana), gioia di un amore che donò se stesso, gioia cristiana legata all'amore
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
8 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/03 Filosofia morale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eri9 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teologia I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Stercal Claudio.