Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
I LAICI
30. I laici contribuiscono al bene di tutta la chiesa.
31. Col nome di laici si intendono tutti i fedeli che compiono nella chiesa e nel mondo la missione propria di tutto il popolo cristiano. Sono chiamati a rendere visibile Cristo agli altri, principalmente con la testimonianza della loro vita e col fulgore della fede, della speranza e della carità.
32. Non c'è nessuna ineguaglianza in Cristo e nella chiesa per riguardo alla stirpe o alla nazione, alla condizione sociale o al sesso. Nella chiesa tutti sono chiamati alla santità.
33. I laici sono chiamati all'incremento della chiesa e alla sua santificazione. L'apostolato dei laici è la partecipazione alla stessa salvifica missione della chiesa. I laici sono chiamati a rendere presente e operosa la chiesa in quei luoghi e in quelle circostanze in cui essa non può diventare sale della terra se non per loro mezzo.
34. Gesù Cristo vivifica col suo Spirito e spinge i laici a ogni
opera buona e perfetta. A essi concede una parte della sua funzione sacerdotale per esercitare un culto spirituale affinché sia glorificato Dio e gli uomini siano salvati. Tutte le loro opere se compiute nello Spirito diventano spirituali sacrifici graditi a Dio per Gesù Cristo, anche i laici come adoratori consacrano a Dio il mondo.
35. Cristo adempie la sua funzione profetica per mezzo dei laici che costituisce suoi testimoni. Essi si mostrano come i figli della promessa. I laici hanno anche vita coniugale e familiare dove la religione cristiana è regola di vita.
36. Il Signore desidera dilatare anche per mezzo dei fedeli laici il suo regno. I fedeli devono aiutarsi a vicenda a una vita più santa così che il mondo sia imbevuto dello spirito di Cristo e raggiunga più efficacemente il suo fine nella giustizia, nella carità e nella pace. I laici, mettendo in comune la loro forza, devono risanare le istituzioni e le condizioni di vita del mondo.
37. I
Laici hanno il diritto di ricevere dai sacri pastori i beni spirituali della chiesa. Essi quali rappresentanti di Cristo, stabiliscono come maestri e capi nella chiesa, seguendo l'esempio di colui che è morto per gli uomini e ha aperto loro la via beata della libertà dei figli di Dio. I sacri pastori riconoscono e promuovono la dignità e la responsabilità dei laici nella chiesa.
Ogni laico deve essere davanti al mondo il testimone della resurrezione e della vita del Signore Gesù e il segno di Dio vivo. Tutti insieme devono alimentare il mondo con i frutti spirituali e in essi diffondere lo spirito da cui sono animati i poveri, i miti e i pacifici che il Signore nel vangelo proclamò beati.
V UNIVERSALE VOCAZIONE ALLA SANTITÀ NELLA CHIESA
La chiesa è santa. Cristo l'ha unita a sé come suo corpo e l'ha riempita col dono dello Spirito Santo per la gloria di Dio. Tutti nella chiesa sono chiamati alla santità.
Il signore ha mandato a tutto lo spirito santo perché li muovesse dall'interno ad amare Dio contutto il cuore, l'anima, la mente e le forze. I seguaci di Cristo devono mantenere nella loro vita la santità ricevuta e perfezionarla. 41. Multiforme esercizio dell'unica santità: i pastori del gregge di Cristo devono compiere con costanza e slancio, con umiltà e fortezza il proprio ministero. I presbiteri devono crescere nell'amore di Dio e del prossimo, devono conservare il vincolo della comunione sacerdotale e abbondare in ogni bene spirituale dando a tutti la viva testimonianza di Dio. I coniugi e i genitori cristiani, con amore fedele, devono sostenersi a vicenda nella grazia per tutta la vita e istruire nella dottrina cristiana e nelle virtù evangeliche la prole che hanno ricevuto da Dio. Tutti i fedeli, nelle loro condizioni di vita, nei loro lavori e circostanze, saranno ogni giorno più santificati se tutto prendono con fede.nella mano del Padre manifestando a tutti la carità di Dio.
Dio ha largamente diffuso il suo amore nei nostri cuori per mezzo dello Spirito santo che ci fudato. Il dono primo è la carità con la quale amiamo Dio sopra ogni cosa e il prossimo per amore di Dio. Ogni fedele deve ascoltare volentieri la parola di Dio e compiere con le opere la sua volontà. Già dai primi tempi alcuni cristiani sono stati chiamati a rendere testimonianza d'amore davanti a tutti. Il martirio è stimato dalla chiesa come il dono eccezionale e la suprema priva della carità. Tutti devono essere pronti a confessare Cristo davanti agli uomini e a seguirlo via della croce attraverso le persecuzioni.
VI I RELIGIOSI
I consigli evangelici della castità consacrata a Dio, della povertà e dell'obbedienza sono un dono divino che la chiesa ha ricevuto dal suo Signore e che con la sua grazia sempre conserva. L'autorità della chiesa li interpreta.
Con i voti con i quali il fedele si obbliga all'osservanza dei tre predetti consigli evangelici. Col battesimo è morto al peccato e consacrato a Dio. Con la professione dei consigli evangelici si libera dagli impedimenti che potrebbero ritardarlo nel culto divino e viene consacrato al servizio di Dio.
Essendo il compito della gerarchia ecclesiastica pascere il popolo di Dio, essa viene in aiuto agli istituti perché abbiano a crescere e fiorire secondo lo spirito dei fondatori. I membri degli istituti devono obbedire i vescovi.
La professione dei consigli evangelici non si oppone al vero sviluppo della persona umana ma per la sua stessa natura gli è di grandissimo giovamento. I consigli aiutano alla purificazione del cuore e alla libertà spirituale e tengono acceso il fervore della carità.
La chiesa avrà il suo compimento nella gloria del cielo.
quando verrà il tempo dellarestaurazione di tutte le cose. Cristo risorgendo dai morti immise negli apostoli il suo Spirito vivificante per mezzo del quale costituì il suo corpo che è la chiesa, come un sacramento universale di salvezza. Sedendo alla destra del Padre opera nel mondo per condurre gli uomini alla chiesa e attraverso essa unirli a sé e prenderli partecipi della sua vita gloriosa. La chiesa già sulla terra è adornata di una santità vera anche se imperfetta. Noi dobbiamo vivere più intensamente per Lui, che è morto e risuscitato per noi siccome non conosciamo né il giorno né l'ora della fine dei tempi e dobbiamo fare di tutto per entrare al banchetto nuziale ed essere annoverati fra i beati. 49. Finchè il Signore non verrà nella sua gloria alcuni suoi discepoli sono pellegrini sulla terra. Tutti quelli che sono di Cristo formano una sola chiesa e sono tra loro uniti. A causa dellaLoropìù intima comunione con Cristo i beati rinsaldano tutta la chiesa nella santità.
La chiesa ha sempre considerato gli apostoli e i martiri a noi uniti in Cristo. Li ha venerati insieme con la beata vergine Maria. Ha implorato l'aiuto della loro intercessione. La comunione con i santi ci unisce a Cristo ed è giusto che li amiamo. La nostra unione con la chiesa celeste si attua nella sacra liturgia.
Disposizioni pastorali del concilio: il sacrosanto concilio esorta tutti quelli a cui spetta, di togliersi i peccati per una piena lode di Cristo e di Dio. Il culto autentico dei santi consiste nell'intensità del nostro amore attivo col quale cerchiamo dalla vita dei santi l'esempio per vivere la nostra vita.
VIII LA BEATA MARIA VERGINE MADRE DI DIO NEL MISTERO DI CRISTO E DELLA CHIESA
Maria nel mistero di Cristo: volendo Dio compiere la redenzione del mondo è disceso dal cielo e si è incarnato per opera dello Spirito Santo da
Maria vergine. I fedeli devono venerare la memoria della gloriosa sempre vergine Maria. 53. La vergine Maria è riconosciuta e onorata come la vera madre di Dio e del Redentore. È la figlia prediletta del Padre e il tempio dello Spirito santo, però è anche unita nella stirpe di Adamo con tutti gli uomini bisognosi di salvezza. 54. Il santo concilio intende illustrare sia la funzione della beata Vergine nel mistero del Verbo incarnato e del corpo mistico sia i doveri degli uomini redenti verso la madre di Dio. 55. I libro dell'antico testamento descrivono la storia della salvezza nella quale viene preparandosi la venuta di Cristo nel mondo. Questi documenti mettono sempre più in luce la figura della donna madre del Redentore. Ella è la vergine che concepirà e partorirà un figlio il cui nome sarà Emanuele. 56. Volle il Padre che la donna contribuisse a dare la vita: la madre di Gesù ha dato al mondo la vita stessa.vergine di Nazaret è salutata dall'angelo come piena di grazia. I santi padri ritengono che Maria non fu strumento passivo nelle mani di Dio ma che cooperò alla salvezza dell'uomo con libera fede e obbedienza. Si afferma che il nodo della disobbedienza di Eva ha avuto la sua soluzione con l'obbedienza di Maria. Questa unione della Madre col Figlio si manifesta dal momento della concezione verginale di Cristo fino alla morte di lui. Prima Maria visita Elisabetta e viene proclamata beata per la sua fede nella salvezza promessa. La madre di Dio mostrò lieta ai pastori e ai magi il Figlio, lo presentò al Signore nel tempio con l'offerta dei poveri e udì che il figlio sarebbe divenuto segno di dolore per la madre. Dopo averlo perduto un giorno lo trovò nel tempio a occuparsi delle cose del Padre suo. Nella vita pubblica di Gesù la madre sua appare in modo caratteristico. Ella ha avanzato nel cammino della fede e haconservato la sua unione col figlio sino alla croce.59. Maria implorava con le sue preghiere il dopo nello Spirito che l'aveva gia presa sotto la suaombra dell'annunciazione. Fu assunta poi alla celeste gloria con corpo e anima e dal Signore fuesaltata come la regina dell'universo.
60. Uno solo è il nostro mediatore. La funzione di Maria non diminuisce Cristo ma dimostra l'efficacia della sua mediazione. Non impedisce l'unione di credenti con Cristo ma la facilita.
61. La beata Vergine è stata su questa erra la madre del divino Redentore, la compagna generosa eumile serva del signore. Ella ha cooperato all'opera del Salvatore con obbedienza fede speranzae ardente carità per restaurare la vita soprannaturale delle anime.
62. Maria assunta in cielo non ha deposto la sua missione di salvezza ma con la sua intercessionecontinua a ottenerci i doni della salvezza eterna. Nella sua materna carità si prende cura dei fratelli delFiglio suo. Per questo è invocata nella chiesa con i titoli di avvocata, ausiliatrice, soccorritrice,