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DIALOGO CON LE CULTURE
1. Per la struttura storica (forma) della rivelazione e dell’ispirazione (il
messaggio universale prende forma in modo particolare in un luogo in un’epoca
storica) messaggio viene interpretato e tradotto
2. Per la caratteristica del contenuto (pur essendo Universale non si pone come
coercitivo ma si propone per essere accoltostruttura dialogica della rivelazione)
Cristianismo si è plasmato nei secoli come una cultura particolare di fronte alle
altre = con caratteristiche del cristianesimo occidentale, entra in dialogo con
culture orientali, africane non è solo l’inculturazione ma entrare in dialogo con
l’altra cultura che può dire qualcosa’ altro al cristianesimo. Prima comunità si
interroga come comprendere il messaggio di cristo, inculturazione ha un duplice
tempo quello romano e greco che entrano in comune con popolazioni nomadi e
semi-nomadi. Il cristianesimo entra in un’altra cultura fa proprio di quello che c’è.
Le culture germaniche avevano una struttura del capo/leader e la vita sociale era
di sudditanza dei gruppi rispetto al signore e aperta acculturazione.
Età moderna: inculturazione e colonizzazione
Jeffret dice il contenuto della verità cristiana è sempre quello e messa in dialogo
con la cultura del suo tempo, la teologia si è ripensata è la teologia dei nostri
secoli prende l’ateismo
1. Si trova in una società pluralista che segna il ritorno della religione, dopo la
caduta dell’ideologia del 900 come forza socialmente e culturalmente rilevante,
al punto di essere strumentalizzata dalla politica pretesa di presentarsi nel
campo della politica sociale.
2. Pluralismo religioso si trova in ogni società come occidente, Africa, America,
Asia.
Il rapporto della chiesa con le altre religioso era tradizionalmente posto alla
salvezza personale del credente= chi appartiene a una religione apparente si
salva nonostante la religione?
Mutamento epoca però impone una revisione del paradigma del rapporto
cristianesimo e altre religioni. Occorre chiedere quale valore ha il cristianesimo in
sé in quanto religione, in relazioni alle altre religioni. Se un’altra religione può
essere considerata via di salvezza.
I Commissione teologica internazionale (teologi che propongono linee
interpretative (, l cristianesimo e le religioni 30 settembre 1996: questa
situazione segna il dibattito teologico delle religioni e ci sono tre modelli che
rappresentano il rapporto tra cristianesimo e religioni.
1. Il modello classico chiesa al centro la chiesa (logica esclusivista) e se non fa
parte del gruppo sei fuori, come si salvano gli uomini oltre alla religione? dice
che fuori alla chiesa non c’è salvezza
2. Il modello che mette al centro la relazione tra Gesù cristo e le altre religioni
(cristocentrismo). La logica è inclusiva: ogni religione presente elementi salvifici.
Le religioni hanno verità salvifica solo perché rimandano al mistero di cristo.
3. Svolta pluralista con il passaggio di Rubicone di Cesare in modo teologico
mettendo il mistero di dio al centro e la sua volontà (teocentrismo). Le religioni
sono via di salvezza autonome (pluralismo). Teologi che ritengono che per
comprendere non si mette più al centro cristo, ma ogni religione ha la sua
validità.
Ci è chiesto di cambiare modo di interpretare.
1. L’ ecclesiocentrismo( non è più valido) primo modello che ci si salva se sei
dentro la chiesa. Questo modello non è più valido da pio XII e dal concilio
vaticano sulla possibilità di salvezza di chi non appartiene visibilmente alla
chiesa.
Lumen gentium n.16: chi non appartiene visibilmente alla chiesa è in relazione
alla chiesa, chi è vicino alla chiesa sono gli ebrei e poi i musulmani che
condividono la fede in unico dio queste sono religioni monoteisti, chi on crede in
dio possono essere raggiunti dalla grazia di dio, coloro che vivono onestamente
gli arriva la crazia di dio e possono essere salvi; tutti possono raccogliere il
vangelo.
Gaudium et spes n 22 (costituzione del concilio vaticano secondo): il cristiano ha
la speranza che quando morirà partecipa alla morte di cristo e poi si risorge con
cristo, ma vale per tutti gli uomini di buona volontà, nel cui cuore lavora
invisibilmente la grazia; tutti possono salvarsi anche se noi non sappiamo come.
2. il cristocentrismo accetta che nelle religioni c’è la salvezza come nel
confucianesimo che ci sono degli elementi che c’è in comune con dio. Dio
vuole salvare tutti gli uomini, se non riesco a conoscere il messaggio di
cristo come posso convertirmi a lui?
3. teocentrismo vuole superare il cristocentrismo. Gli autori del documento
ci sono dei teologi che spostano la linea. C’ è una cattiva coscienza dovuta
dall’ azione missionaria del passato con la politica delle colonie, tanto da
dimenticare l’eroismo che accompagno l’azione evangelica. Vuole
riconoscere la ricchezza delle religioni e che tutti vivono bene insieme
lavorando per il bene, pace e giustizia.
Ci sono 2 sotto modelli:
1. teocentrismo nel quale Gesù ha un valore normativo: si riconosce Gesù come
mediatore. Dio è uno fra gli altri, dio sia incomprensibile e trascendente, solo dio
sa come agisce. Le religioni sono allo stesso livello
2. soteriocentrismo radicalizza di più la posizione teocentrica, ciò che conta è la
teoprassi, una salvezza su questa terra e poi nell’ aldilà. Immanentistica legata a
questo modo, pragmatica migliorare la vita in questa terra.
Tre punti fermi che devono essere tenuti in considerazione se teniamo alla
dottrina della chiesa:
1. unicità della mediazione di cristo, noi riteniamo che in nessun’ altro c’è
salvezza, cristo è la via obbligatoria da dove passare. La chiesa sono presenti
elementi salvifici, la vita di cristo va avanti nella chiesa, ma non è esclusività di
cristo e per accedere. La chiesa non ha esclusività ma non c’è via di salvezza
senza cristo.
2. Necessità della chiesa per la salvezza universale. Chiesa via privilegiata per
accede a cristo che porta alla salvezza. Ci sono altre vie d’ accesso, come un
buddista prende dei legami con cristo ed appartengo ad una chiesa invisibile e
porta alla salvezza.
3. Valore salvifico delle altre religioni. Le altre religioni possono essere
considerate vie di salvezza, prendere il buono di quello che c’è nelle altre
religioni.
C’è una presenza misteriosa nelle altre religioni, tutti possono salvarsi dalla loro
religione se sono cristianamente orientate. La presenza di cristo va al di là della
chiesa e di come si esprime
Cristianesimo salvezza e verità. il rapporto tra cristianesimo e religione non è
solo salvezza ma anche di verità. Se cristo è la verità e si trova in ogni religioni
tutte le religioni sono ugualmente vere?
Contesto post moderno è refrattario e siamo inclini ad una posizione tollerante e
ci può essere violenza/ inutile.
Può esistere verità senza salvezza(ideologi)? Una salvezza senza verità(utopia)?
Ottiene tenere insieme i due poli della questione. 11/05/17
Importanza di tenere insieme i due poli del discorso del rapporto cristianesimo e
altre religioni. Importante è la salvezza che tende la regione per la salvezza del
credente e se la religione esprime una verità o una via d’ errore. Salvezza senza
realtà indica un’utopia.
a. Dialogo interreligioso dialogo qualcosa che tiene insieme è ciò che si fa
attraverso le parole un incontro di persone, culture, religioni. Le persone che
appartengono ad altre religioni possono dialogare, la reciproca conoscenza è
qualcosa ma non è il dialogo. Il dialogo è fare un cammino insieme di costruire
insieme tutti devono dare un contributo. Questo può dare relativizzazione del
cristianesimo di essere una vera religione. La religione cristiano quanto indichi la
verità e solo cristo e non è pienamente compresa dal cristianesimo. Il dialogo
può sollecitare/ agevolare per raggiungere insieme la verità.
b. La ricerca della verità è vitale per accedere alla salvezza. I due poli vanno
tenuti insieme perché si possa veramente comprendere la pienezza del valore
della religione della salvezza e il contenuto. La verità ci fa liberi ci conduce alla
salvezza, una verità che salva per la ricerca dell’uomo. Il cristianesimo questa
proposta è valida? Il cristianesimo può condividere questa interpretazione ma
non del tutto, cristianesimo fenomeno culturale che indica un orizzonte più alto
dove dio chiede di essere interpellato. Gesù cristo non fa tutto quello che li
chiedono e non da tutte le risposte o noi entriamo in una prospettiva che ci fa
attendere le risposte di dio o seno la fede va in crisi. Relativizzare le altre
religioni che si propongo via di salvezza dell’umano, Gesù cristo può aiutare le
atre religioni ad essere meno umana una religione troppo umana può risultare
un’idolatria.
Da un dialogo interreligiosa tutti abbiamo da guadagnare.
VOCABOLI IMPORTSANTI DI INTERROELIGIOSO SONO:
RELATIVISMO ogni religione è valida e non c’è differenza, come cristiani non
possiamo essere d’accordo.
Cristianesimo si offre al mondo come risposta che dà il messaggio di cristi ma
non pienamente e si trova anche una parte nelle altre religiosi si parla di
relativismo del cristianesimo della chiesa rispetto a cristo
RELATIVITA’ rispetto all’ assoluto, cristianesimo relativo.
Ratzinger dice di parlare di RELAZIONE i presenta un dio che è relazione.
Ratzinger dice nell’ introduzione del cristianesimo: si parla di dio in modo
assoluto cioè rapportato a sé stesso. Noi per esistere abbiamo bisogno di dio,
mentre dio non ha bisogno di noi, questa è un’idea filosofica. Il dio di fede ha
desiderato di mettere il mondo per essere in relazione con il mondo e con noi.
Dio ha voluto creare il mondo ed è entrato in relazione con noi e in dio dentro di
sé è in relazione perché sono 3.
Gv3 Mosè pone un’asta con il serpente per ottenere la guarigione e poi quel
serpente di bronzo era confezionato nell’ arca e conservato a san Ambrogio.
Gesù dice quando mi crocefiggeranno darò la salvezza a chi si rivolge a me. Dio
si interessa al mondo e a mandato il suo figlio per essere salvato
La religione cristiana può essere considerata nella sua relatività a cristo e ci
mostra un dio che vuole entrare in relazione con noi con l’amore e si può