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CANONE BIBLICO:
il canone è il lungo catalogo dei libri che la Chiesa ritiene ispirati e che veicolano il messaggio di
Cristo.
• ANTICO TESTAMENTO: Lungo processo per la decisione del canone che dura fino al II
secolo, o addirittura fino all’inizio del III secolo. Circa la decisione del canone corto (privo dei
testi deuterocanonici) o del canone lungo, si arriva al concilio di Firenze, nel 1441, fino al
Concilio di Trento, nel 1546.
Criteri per la decisione circa la veridicità e l’ispirazione. Sono ritenuti per veri:
I più antichi
o Quelli che sono coerenti con la dottrina ebraica della Torah
o Quelli accettati da parte della comunità
o
• NUOVO TESTAMENTO: il nucleo del nuovo testamento è stato abbastanza stabile fin
dall’inizio, con l’eccezione di alcuni testi deuterocanonici, quali:
Seconda lettera di Pietro
o Seconda e terza lettera di Giovanni
o Lettera agli Ebrei (senza mittente)
o Lettera di Giacomo (fa parte della I generazione)
o Lettera di Giuda
o Apocalisse
o
I criteri messi in atto per l’attestazione e l’inserimento nel canone, sono, analogamente a quelli
ebraici: Apostolicità (più vicina discendenza dagli apostoli)
o Vicinanza cronologica ai fatti
o Aderenza al messaggio di Cristo
o Accettazione da parte della comunità
o
Tre lingue:
Ebraico – Antico Testamento: dall’antichità fino all’esilio (587 a.C.). Dopo l’esilio resta la lingua
sacra, scritta però con l’alfabeto quadrato dell’aramaico.
Aramaico – pochi libri: tra il 722 a.C. (caduta di Samaria), il 587 (caduta di Gerusalemme), fino
all’arrivo di Alessandro Magno – sotto i persiani
Greco – Nuovo Testamento (dal 333 a.C. con la conquista di Alessandro Magno)
Traduzioni:
Prime traduzioni in aramaico: antecedenti il 70 d.C. – targum
Traduzioni dall’ebraico al greco:
Traduzione del LXX (Egitto)
Necessità religiose – spirituali: in Egitto non si parlava più ebraico
Necessità giudiziarie: vi è iscritta la legge ed era necessario renderla fruibile
Necessità apologetiche e missionarie: difendersi dalle accuse e aumentare i praticanti
Traduzioni in latino:
Versus latina – I/II secolo (Africa settentrionale)
Vulgata (San Girolamo): dal 382 al 405 (morte). Opera incompleta e quindi completata con alcuni
libri ripresi dalla Versus Latina
Traduzione siriaca: Peshitta – dalla traduzione dei LXX
Traduzioni in volgare italiano:
Prime appaiono nel XV secolo
Paolo VI nel 1559 vieta la diffusione della Bibbia in volgare (versioni contenevano commenti
protestanti)
Benedetto XIV nel 1757 permette l’uso della Bibbia in volgare. Da allora molte traduzioni.
Supporto di scrittura:
Papiro – vegetale – fragile – economico - monouso
Pergamena – animale – duratura – costosa – cancellabile
Metodi di “rilegatura”:
Volumen = rotolo (solo fronte) - ebrei
Codice = libro (fronte e retro)- cristiani
Modalità di scrittura:
Ebraico – alfabeto quadrato – poca spaziatura – testo consonantico fino all’VIII secolo
Greco: lectio continua (no spaziatura)
Prima lettere maiuscole
Dal IX secolo scrittura minuscola con punteggiatura
Suddivisione in capitoli – Stephen Langtom: XIII secolo
Suddivisione in versetti:
Antico Testamento dal IX secolo
Nuovo Testamento con Robert Estienne 1555
ANTICO TESTAMENTO: ne resta una sola versione, quella dei masoreti. Precedentemente ve ne
sono sicuramente altre (la versione dei LXX sembra infatti tradurre un altro testo, e anche altri testi
sono stati trovati), ma questa versione resta la migliore.
Fissa il testo consonantico
Fissa le vocali con il metodo tiberiense (le indica con “.” e “-“)
Attraverso alcune note dà informazioni sulle singole parole.
Come si può verificare la validità di una versione?
1. Confrontandola con traduzioni precedenti
2. Verifica con i rotoli di Qumran risalenti al 200-100 a.C.
NUOVO TESTAMENTO: vi sono moltissime (TROPPE) versioni disponibili.
Versioni ricavate da:
Antichi papiri (Egitto – dal II all’VIII secolo)
Grandi codici onciali – manoscritti in greco maiuscolo(manoscritti su pergamena contenenti AT –
versione LXX – e NT, dal VI al XII secolo)
Manoscritti in greco minuscolo
Antiche versioni (traduzioni): Diatesseron (greco/siriaco), versus latina (vl - latino), versus Syra
(sy - siriaco), coptica (egiziano scritto con alfabeto greco)
Citazioni patristiche: versetti della Bibbia citati in altre opere
Lezionari: libri redatti per la celebrazione eucaristica che riportano principalmente passi del NT
Per il NT abbiamo a disposizione / recuperato il 99,99% del testo originale. Il restante 0,01% non
altera il significato dell’opera. Non è influente.
Versioni raggruppate in 4 famiglie testuali, per affinità lessicale e contenutistica:
Testo alessandrino, Egitto: è il più vicino all’originale. Mancano armonizzazioni e ampliamenti.
Testo occidentale (vl e sy): presenta armonizzazioni, parafrasi, omissioni e aggiunte.
Testo cesariense, usato da Origene e Euserbio da Cesarea: simile al testo alessandrino, presenta una
maggiore accuratezza linguistica e alcuni infiltrazioni del testo occidentale.
Testo bizantino, usato dalla Chiesa orientale dal Medioevo fino ad oggi. Forma linguistica
elegante, armonizzazioni, cambi lessicali, fusione di diverse lezioni.
Tutte e quattro queste famiglie si trovano in Egitto attorno al 200. Non si sa, però, come siano nate.
Come raggiungere il testo più simile all’originale?
Riconoscere gli errori:
Errori involontari:
Scambio di lettere simili
Errata interpretazioni delle abbreviazioni (presenti nel testo greco)
Metatesi – inversione di lettere o parole
Aplografia – omissione di una parte del testo
Dittografia – ripetizione di una parte del testo
Scambio di parole simili o omofone
Glosse marginali inserite nel testo
Correzione di apparenti errori grammaticali o lessicali
Errori volontari:
Aggiunte per completamento o chiarimento
Lezioni conflate – inserimento per fusioni di due lezioni diverse
Alterazioni a scopo dottrinale.
Come scegliere la versione più simile all’originale?
Regole esterne: valutare il manoscritto
Conoscere la data del manoscritto
Verificare che le diverse presenze di un dato errore siano o non siano dipendenti una dall’altra
Definire una relazione genealogica tra i testi esaminati
Regole interne: è da considerare genuina …
La lezione variante, a partire dalla quale si può spiegare l’origine delle altre (costruzione della
genealogia)
La lezione più difficile, e quella più breve.
Lezioni difformi in passi paralleli, come nel caso dei Vangeli sinottici (** non lezioni identiche, che
fanno presupporre che lo scriba, ricordandone una precedente, abbia riportato quella già nota e non
quella esatta dell’autore, se pur minimamente difforme)
La Bibbia è stata scritta per intervento divino:
La Bibbia è “Parola di Dio”: questo concetto, però, non è riferito all’intera Bibbia nella sua unità,
quanto piuttosto a singoli libri o parti di libri.
La Bibbia è “ispirata”: lo Spirito Santo ha guidato la stesura dei testi.
Come?
Spiegazione della Bibbia stessa:
AT: Israele vive nella certezza che Dio si sia sempre manifestato per mezzo degli uomini, e che
quanto scritto / detto / fatto dai grandi padri o dai profeti sia parola di Dio.
NT:
Gesù prima certifica la validità della Legge anticotestamentaria, affermando che è effettivamente
Parola di Dio, e dà anche autorità all’autore del messaggio che identifica con Dio.
Allo stesso tempo, però, identifica con se stesso una nuova autorità legiferante, posto allo stesso
livello del Dio dell’NT: egli dice
In Verità (amèn)
IO vi dico
Spiegazione della PATRISTICA:
Sant’Ambrogio e Sant’Agostino = Dio è AUTORE delle scritture.
San Girolamo = la Bibbia è dettata da Dio. Il termine dettare po’ prendere però l’accezione di
comporre, insegnare, prescrivere.
SAN TOMMASO: Dio è l’autore principale ma si serve dell’uomo come STRUMENTO per la
stesura dell’opera che è subordinata alle capacità dell’uomo nella sua stesura.
Rivelazione: materiale e giudizio sono di origine divina.
Ispirazione: la materia proviene dall’esperienza umana, mentre il giudizio da quella divina. In
questo modo la Bibbia sarebbe totalmente opera di Dio e dell’uomo.
Sviluppi successivi:
Ispirazione verbale: dettatura parola per parola (teoria protestante dei luterani e dei calvinisti) –
solo opera di Dio.
Stesura assistita dallo Spirito Santo: Dio ispira i contenuti, che l’uomo in base alle sue qualità
umane esprime, senza errare a livello contenutistico.
Ispirazione conseguente: coincidenza tra l’ispirazione e la pubblicazione di un libro della Chiesa –
opera di Dio coincide con un intervento estrinseco da parte della Chiesa.
Il MAGISTERO:
Vaticano I: nessuna definizione attiva, si riprendono le teorie di Dio autore della Bibbia, e quella di ispirazione, ma
senza spiegazione
Franzelin: Dio è l’elemento formale contenutistico, mentre l’elemento materiale proviene dall’uomo.
Leone XIII: Dio fa si che l’uomo percepisca rettamente il suo messaggio, sentendo così il dovere di trascriverlo.
Pio XII: le Scritture sono ispirate nel loro fondo e nella loro forma, e l’uomo, spinto da mozione divina, potenzia le sue
capacità.
Vaticano II: la Bibbia è scritta per ispirazione dello Spirito Santo, che si è servito dell’uomo
nel pieno delle sue facoltà per realizzarla per iscritto.
Riflessione moderna:
Benoit: lo Spirito spinge l’uomo a parlare e agire. Così facendo a loro giunge la materia da scrivere:
il giudizio dell’agiografo sarà poi guidato dallo Spirito; l’uomo deciderà di mettere per iscritto ciò
che lo Spirito ha ritenuto opportuno.
Schökel: la scrittura si svolge in tre passaggi:
Raccolta materiale (non guidato dallo Spirito)
Intuizione e illuminazione (Spirito)
Creazione letteraria (Spirito)
Rahner: Dio è l’autore della Chiesa Apostolica e delle Scritture; ma l’autore letterario dei libro
resta l’uomo.
Il pensiero dell’ispirazione ha un suo sviluppo:
1. la scrittura è un atto di preminentemente di Dio – l’uomo è strumento nelle mani di Dio.
Dio detta, ispira, incita, e l’uomo realizza. (scuola patristica)
2.